CETONA E LA PAURA DEL COVID: SE IL SINDACO INVITA ALLA DELAZIONE…

CETONA – La ripresa dei contagi da covid 19 con l’imminenza dell’apertura delle scuole consiglia prudenza e attenzione, e naturalmente rispetto delle regole di comportamento individuale e collettivo. Giusti anche certi richiami o le sospensioni d attività che avrebbero potuto generare assembramenti incontrollati, come ha fatto il sindaco di Chiusi per le cene di Sbottegando e un evento musicale a Chiusi Città, sabato scorso… Meglio aver paura che buscarne, anche se questo comporta sacrifici e amarezza…
Ma c’è anche chi va oltre.
“I numeri dei nuovi contagi, nonché le loro caratteristiche, ci dicono che ancora in questo momento l’emergenza riguarda i RIENTRI DALL’ESTERO e DALLE VACANZE, comprese vacanze in altre parti d’Italia.
Si ribadisce dunque l’invito a CONTATTARE il Sindaco in caso di rientro dall’estero o da luoghi di vacanza in altre parti d’Italia, al numero 3408274540, all’email sindaco@comune.cetona.si.it o su Messenger di Facebook.
Si conferma anche l’invito a SEGNALARE al Sindaco casi di rientri dall’estero o da luoghi di vacanza in altre parti d’Italia, anche nel caso in cui non siamo direttamente interessati ma ne siamo a conoscenza, cosicché che le persone interessate possano essere guidate e informate nell’esecuzione delle misure di sicurezza. Ribadiamo che è assolutamente necessaria la collaborazione di tutti, sia delle persone direttamente interessate dai rientri che di coloro che sono a conoscenza di casi di rientro. Per il bene di tutti”.
Questo lo ha scritto in un comunicato ufficiale il sindaco di Cetona Roberto Cottini che ha pubblicato la nota anche sul profilo facebook Roberto Cottini sindaco.
Insieme all’invito ad informare il sindaco del proprio rientro dalla vacanze all’estero o in altre parti d’Italia, l’appello contiene anche un vero e proprio “invito alla delazione”. Cioè a segnalare casi di rientro di cui uno viene a conoscenza. Cioè, detto in soldoni, io, cittadino cetonese dovrei segnalare al sindaco non solo il mio rientro da una vacanza, ma anche quello di un conoscente, di un vicino di casa, di un amico… “Guardi Sindaco, che tizio è appena tornato da Rimini e la signora che abita in via… è appena rientrata da Follonica… Sua figlia è stata addirittura in Puglia con il fidanzato!”
Va bene la cautela, va bene la collaborazione, ma che un cittadino debba mettersi a fare la spia sulle vite degli altri come gli agenti della Stasi, ci sembra francamente troppo. Il sindaco cetonese Cottini di mestiere fa l’avvocato e dovrebbe aver ben presenti i limiti della cosiddetta convivenza civile. In questo caso sembra essersi fatto prendere un po’ la mano dal “legalismo”. Perché qui siamo un po’ oltre. Più oltre come dice Manfredi, nel film C’eravamo tanto amati…
Qui si chiede ai cittadini di fare i guardiani della rivoluzione, la polizia politica… Ci manca solo che vengano stabilite delle taglie e premi in denaro per chi fa beccare qualcuno che non si era segnalato…
Il Covid ha fatto e sta facendo danni pesantissimi sul piano sanitario e su quello economico, sta cambiando le abitudini di vita delle persone, il modo di lavorare, sta modificando le relazioni sociali, e anche lo sport e la cultura, gli eventi… Ma a Cetona sembra stia incidendo anche sul modo di governare.
L’invito alla delazione, nel classico Stasi Style ancora nessuno lo aveva fatto, anche se durante il lockdown c’era chi appostato dietro la finestra annotava tutti i runners e i ciclisti che passavano e pure tutti quelli che portavano il cane a pisciare e non solo a Cetona.
Cetona a dire il vero, anche per la presenza ormai storica di tante persone di fuori, ha una forte tradizione di accoglienza, di tolleranza, di apertura al mondo. Adesso chi governa la cittadina, per cautela, invita i cittadini stessi a tenersi d’occhio e a riferire al sindaco eventuali spostamenti dell’uno e dell’altro, come se tutti fossero dei sospetti. Qualcuno è impazzito.
Ma possibile che alcuni Sindaci da un po’ di tempo si sentano Sceriffi? Parlano sempre in prima persona… segnaletemi, io ho fatto etc..ma trovano un po’ di tempo per studiare le problematiche, proporre progetti e motivare la struttura assessorile e tecnica dell’ Ente?
Caro Sig. Remo. Solo per annotare che il Sindaco è l’autorità sanitaria locale. L’emergenza sanitaria è gestita, in questa qualità dall’organo apicale dell’ente (proprio perchè destinatario delle norme che assegnano al Sindaco il compito di autorità sanitaria locale. Il giiornalista (purtroppo in modo, ad avviso dello scrivente) non alieno da dinamiche conflittuali con lo scrivente, ha (in modo deliberato) travisato il contenuto dell’invito ai cittadini, non teso alla delazione ma di volto a favorire un accrescimento della conoscenza delle regole, in funzione di tutela degli interessati anche rispetto alla violazione delle stesse, oltre che per la tutela sanitaria e singola e collettiva. Guardi pure la pubblicazione sul profilo facebook Roberto Cottini Sindaco, per vedere il tenore totale della comunicazione che è nei termini di quella che le ho rappresentata. Mi spiaca, ma devo constatare che i rapprorti tesi con il giornalista, generano questo tipo di pubblicazioni (a mio avviso) non obiettiva
Aggiungo che le informazioni che l’autorità sanitaria ricevere, sono trattate nel rispetto assoluto della riservatezza e non certo per finalitù estranee alle prerogative istituzionali dell’autorità sanitaria. Temo però che ancche tale aspetto sfugga al giornalista, mossol dal (malcelato) intento di screditare l’immagine del vicino Sindaco.
Non si preoccupi Sig.Sindaco di quello che la gente pensa sulla SACRALITA’ della privacy che credo vada bene per cose diverse da quelle di cui si parla. Vorrei chiedere a queste persone che sembrano quasi insorgere portando avanti i diritti della persona come si comporterebbero se per sfortuna si ammalasse qualche loro congiunto od amico per le ragioni che protette dalla privacy, altre persone abbiano potuto infettare altri cittadini. Allora credo che vedrebbe questi che si dannerebbero per la sfortuna che li ha colpiti e che magari si risentirebbero contro la pubblica amministrazione che non ha organizzato tutti gli steccati per respingere il covid, perfino i mezzi per la conoscenza di chi possa essere stato l’untore, perchè venisse isolato.Siccome si parla di una cosa che possa portare alla MORTE quindi di UNA GRAVITA’ ASSOLUTA,non solo per le persone anziane più esposte senz’altro ma adesso anche quelle più giovani, io credo che usare ogni tipo di pracauzione sia cosa utile, e non c’entrano proprio nulla i paragoni con la Stasi, con l’ospitalità di Cetona ed altri paragoni simili.Anzi queste favoriscono proprio il senso di ospitalità e sicurezza nei confronti di chi venga dall’esterno. Sono baggianate perchè quella che è vista e percepita essere l’infrazione della privacy in questi casi può dare un aiuto a prevenire cose molto peggiori di una infrazione del diritto personale che è sacro quando riguarda la persona ma di certo che la cosa sia ancora più sacra quando riguardi i diritti degli altri a non essere infettati.Cosi pensando e facendo sia chiaro che ci si opponga ai diritti degli altri a conservare la propria salute.E siccome si parla di privacy quindi di diritti della persona,quella stessa persona non ha il diritto di poter infettarne altre soprattutto quando sappiamo per certo che la trasmissione della malattia invece avviene proprio inconsapevolmente con tali modalità e per questo.Questo è il mio parere e di certo non mi risentirei se qualcuno nel mio condominio chiamasse il Sindaco e dicesse di controllare il mio stato di salute perchè sono tornato da una vacanza in Sardegna o in altri posti.Mi sentirei colpito nella mia persona? Ma per piacere….sarebbe un comportamento da casalinghe sciocche che non hanno altro da pensare e si attaccano alle cazzate credendo di salvaguardare la propria individualità inviolabile. Come vede il senso della socialità e dei diritti per tanti funziona ad intermittenza.Forse perchè non hanno altro da scrivere e ritengono di far leva su sentimenti che bollarli come arretrati è un eufemismo.La Stasi e la delazione che in certi casi è una parola grossa mi dica lei cosa c’entrino anche se portati a paragone per casi simili.Senz’altro nulla c’entrano, perchè quelli facevano rifermento agli oppositori politici ed allo spionaggio da stato di polizia che li controllava ad ogni ora del giorno, qui siamo nell’ambito di una modalità di porsi da parte di un ente pubblico che rappresenta tutti i cittadini verso una prevenzione della cittadinanza stessa dalle malattie e chè tipo di malattie ! Non per spirito di contraddizione ma quando si fanno certi paragoni molte volte si dimentica ciò che si è detto qualche giorno fa e non si fà il collegamento con le idee che vengono espresse.Non la voglio fare tanto lunga e ”brodosa” perche sennò come altre volte mi si risponde che sono contro a prescindere ma mi riferisco a storie che si costruiscano ad hoc, dal nulla o quasi (in tal caso dal sito di un comune vicino vedi Città della Pieve) per un messaggio inviato da un cittadino nel sitoweb del Comune il quale fermato da due vigilesse in compagnia di colui che poi ha saputo essere il sindaco e da due vigilesse è stato invitato con la famiglia ad indossare la mascherina, cosa questa che ha fatto subito dopo tale richiesta. il medesimo avrebbe scritto che circa 30 secondi dopo le stesse vigilesse abbiano fermato due ragazzi che non avevano la mascherina e loro hanno dichiarato che non fosse obbligatoria e che avrebbero usato le mano per proteggersi la bocca in quanto nessuna disposizione esisteva che li obbligasse ad indossarla.Da come si racconta sarebbe nato una specie di alterco ed i due ragazzi avrebbero anche offeso i vigili (questo a quanto dichiarato da tale turista risentito)i ma il Sindaco avrebbe chiesto alle stesse vigilesse di soprassedere in quanto non voleva che l’immagine di Città della Pieve fosse macchiata da un senso di inospitalità che avrebbe nuociuto al turismo e all’immagine della città.Questo c’è scritto su Primapagina che ha riportato il fatto bollandolo come ”ennesimo scivolone del sindaco”. Ora io penso questo e credo di essere una persona di buon senso, non prevenuta e vedere le cose non con spiccato spirito di contraddizione: intanto se fosse vero che si offendano due tutori dell’ordine nell’esercizio delle loro funzioni si può benissimo essere denunciati e la cosa cambia di molto che un semplice racconto di una persona che risentita perchè gli è stata fatta indossare la mascherina abbia scritto questo nel sito del comune dichiarando di non venir più a Città della Pieve per tali motivi.Io mi baso su quanto è stato scritto e non su congetture.,a vede sig. Sindaco che molte volte la stampa ed il complesso mediatico si serve di queste cose (anche fatti piccoli e di tale natura)per adombrare o per chi voglia privilegiare a seconda di come appaia essere la convenienza per apparire e fiancheggiare la politica dell’uno o dell’altro; quasi mai un porsi in maniera asettica, dire il proprio parere qualsiasi questo possa essere.C’è sempre un peso di convenienza piccola o grande a dire o non dire cose che si pensa possano nuocere o far piacere alla parte che si è d’uso sposata.Intendiamoci, di tutto questo e su quando si verificano tali casi non faccio il sorpreso e cado dalle nuvole, sò bene che è così la realtà, ma mi indigno quando mi si voglia a tutti i costi far passare da fesso dicendo che invece la realtà non sia questa.Fa parte di un mestiere? Io sono propenso per natura a credere di no,perchè il mestiere dovrebbe essere quello importante e delicato soprattutto socialmente a promuovere il senso critico, il senso della realtà che dovrebbe basarsi sull’oggettività ma semprepiù mi accorgo che sia io ad essere fuori binario a giudicare dalle risposte di coloro che intervengono nelle questioni. Arriverà un momento forse che mi sottrarrò ai loro giudizi perchè smetterò di scrivere(non sarebbe nemmeno un grosso sacrificio per me) ho anche altro da fare di certo ma ho sempre creduto nella critica e che la stessa possa essere pubblica e quindi non ristretta a certi ambiti e che soprattutto debba servire a far pensare le persone additando le mie condivisioni(poche per la verità negli ultimi tempi sulla vita politica) e ciò che non condivida.Forse è una mia presunzione che abbia sempre pensato che potesse servire a qualcosa. Infatti Primapagina nonostante tutto e le mie critiche, è l’unico foglio sul quale intervengo perchè se non altro nelle diversità di vedute con il suo direttore (ultimamente ce ne sono e non perdo occasione di dirlo quando le leggo )gli riconosco il fatto di rispettare il dovere di pubblicare anche le posizioni contrarie che devo dire ha sempre documentato nelle sue risposte. Non certo come altri che non le pubblicano quando le ritengono politicamente non redditizie per la parte politica che sostengono.Se poi le documentazioni e le ragioni addotte e le risposte ricevute siano state soddisfacenti per me,quella è propro un altra storia.
Caro Sindaco, sono tempi bui per come pensano le persone che credono di difendere loro stesse e gli altri ma che invece producono minimo minimo nebbia anche sulle cose non tanto importanti,fattarelli dei quali è pieno il mondo, da cui fanno discendere una importanza tale da essere pubblicati e portare corampopulo le considerazioni che facciano scaturire nella gente comportamenti ed idee che essendo anche superflue perchè ”fattarelli”, diventino necessarie e servano allo scopo che si prefiggono.Sempre secondo loro…..
Che c’entra la privacy, chi ha parlato di privacy? Qui, la questione è un’altra. L’invito alla delazione. A fare la spia sulle vite degli altri. Questo è il nodo. Non altro. Il Covid non può far diventare Cetona come la Germania Est di Honecker…
…come tante volte mi hai detto tu quando sembra che non ti quadrino le risposte: ” qui mi arrendo e mi dichiaro prigioniero politico”. Altro evidentemente non c’è da dire quando si parla della Stasi, della polizia politica, della delazione, qualcuno che sia impazzito,che personalmente non mi sembra proprio sia il Sindaco in questo caso ma altri…..Vorrei delle risposte pertinenti a ciò che ho scritto e che tutte le persone normali capiscono, e se permetti anche sulla difesa o non difesa della ”privacy” perchè se non l’hai nominata è quella sulla quale si fà forza come diritto di non essere come dici tu ”spiati e riferiti”. O no, o non è chiaro tale concetto ? Se vengono prese delle aragoste poi dopo non è facile spruzzarle perchè ridiventino granchi….perchè sempre crostacei sono eh ? Scusa ma sinceramente non comprendo tale modo di ragionare ma sarei curioso di sentire su tale tema qualche commento di cittadini di Cetona.
Ma, sinceramente, tu telefoneresti al sindaco per dirgli che io o un tuo vicino di casa siamo appena rientrati dalle vacanze a Rimini o a Viareggio? E ti sembra normale che un sindaco chieda ai cittadini di fare una cosa del genere?
Ho la fortuna di conoscere personalmente Cottini e un articolo del genere mi ha francamente sorpreso. Sono andato a leggere il post del Sindaco cetonese . Devo dire che se n’è data un’interpretazione piuttosto negativa, sottolineando una volontà persecutoria che è quanto di più lontano dalla personalità di Cottini. E’ chiaro che, come autorità sanitaria di una cittadina che ogni sera vede la piazza gremita e non di soli concittadini, Roberto sconta una preoccupazione che l’ha portato ad avanzare una richiesta che può sembrare un po’ eccessiva. Però eccessiva non è se si considerano le “furbate” che tanti nostri connazionali hanno messo in atto pur di evitare controlli e percorsi di monitoraggio (vantandosene sui social e mettendo in mostra una leggerezza assai preoccupante). Si aggiunga a questo che sta montando una vera e propria “campagna” di minimizzazione dei pericoli connessi al virus ed ecco che si possono immaginare le notti un po’ agitate del Sindaco. Bene ha fatto Marco Lorenzoni a mettere in guardia sui possibili aspetti autoritari leggibili in richieste di collaborazione, ma lo posso tranquillizzare: non è impazzito nessuno e men che mai si vogliono imitare residui di un mondo che fu.
Infatti c’è scritto anche nell’articolo che il sindaco di Cetona ha agito “per cautela” (e preoccupazione), ma l’invito rivolto ai cittadini è chiaro ed è quello di “segnalare persone che tornano dalle vacanze, anche in Italia, o viaggi”. Questo francamente, con tutte le cautele del caso e tutte le preoccupazioni possibili per il covid, mi sembra un po’ troppo. Anzi mi sembra del tutto inaccettabile e anche un tantino pericoloso. E forse denota anche una cultura politica un po’ approssimativa e un po’ troppo securitaria…
Tutta la mia solidarietà a Roberto Cottini che ha un ruolo di per se delicato, a maggior ragione in questo momento. Se poi si vogliono fare le pulci a tutti i sindaci che non stanno simpatici allora bisognerebbe mettere in elenco anche quello che in una diretta affermo’ che aveva la lista dei nomi (a proposito di delazioni) di quelli che erano contro di lui.
Personalmente non nutro alcuna antipatia per il sindaco Cottini. Le bucce si fanno a tutti (recentemente al sindaco di Montepulciano per esempio o a quello di Città della Pieve sempre in merito alla gestione dell’emergenza covid). Nel caso in questione – ribadisco – quell’invito di Cottini mi è sembrato non solo fuori luogo ma concettualmente e politicamente criticabile. Quanto alle liste d proscrizione, ognuno ha le sue… e una cosa è fare lo sceriffo davanti ad una telecamera, quello è un atto politico, anzi una sbruffonata politica, criticabile, altra cosa è invitare ufficialmente i cittadini del proprio comune a segnalare al sindaco chi rientra dalla vacanze… Se poi vi piace lo Stasi Style (qualunque sia la motivazione) contenti voi. E sono anche convinto che se un invito del genere lo avesse fatto Bettollini a quest’ora sarebbe crocifisso nell’aiola della Stazione. P.S. di solito la solidarietà ad un sindaco si esprime quando questi è minacciato di morte o oggetto di attentati, di attacchi politici e magari giudiziari considerati pretestuosi o ingiusti. I questo caso c’è un giornale che con continenza ha espresso dubbi e critiche ad un atto amministrativo. Il che naturalmente non è un attentato di lesa maestà, né è vietato dalla legge.
Certo non è un reato ma per me è un attacco politico gratuito per cui ritengo opportuno mostrargli, per quel che conta, la mia solidarietà. In questo giornale diciamo che si attaccano quasi tutti i sindaci ce n’è uno solo “immune” a prescindere.
Se mai i sindaci si criticano, non si attaccano. la critica rivolta a Cottini è argomentata, non è gratuita. E riguarda un atto amministrativo, non la persona di Cottini, ovviamente. Se qualche sindaco è criticato di meno è perché evidentemente le ragioni di critica sono di meno (dal ns punto di vista naturalmente). Se l’invito fatto da Cottini lo avesse fatto Bettollini io l’avrei criticato lo stesso, e penso che non sarei stato il solo. Come invece è successo con Cottini.
Certo come no