CHIUSI, VENERDI’ 4 SETTEMBRE INCONTRO BETTOLLINI-PD: ROTTURA DEFINITIVA O RICUCITURA DELLO STRAPPO? E INTANTO QUALCUNO PARLA DI LISTONE ALTERNATIVO TIPO RESTO DEL MONDO…

lunedì 31st, agosto 2020 / 17:12
CHIUSI, VENERDI’ 4 SETTEMBRE INCONTRO BETTOLLINI-PD: ROTTURA DEFINITIVA O RICUCITURA DELLO STRAPPO? E INTANTO QUALCUNO PARLA DI LISTONE ALTERNATIVO TIPO RESTO DEL MONDO…
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CHIUSI – Le elezioni regionali sono ormai dietro l’angolo, si vota il 20 e 21 settembre, ma a giudicare dai discorsi da bar la gente sembra più interessata all’inizio del campionato di calcio di Serie A, previsto per il 19. Vuoi mettere l’appeal di Cristiano Ronaldo o del nuovo centravanti del Napoli Osimehn con quello di Eugenio Giani e della Ceccardi? Fattori di Sì Toscana a Sinistra ha lavorato bene, ma ha l’audience del Frosinone. Non c’è storia. E anche il referendum sul taglio dei parlamentari non sembra scaldare il clima. A livello locale nessun partito tranne qualche post della consigliera Martinozzi dei 5 Stelle, ha preso ufficialmente posizione. Silenzio assoluto. Se mai, a tenere banco nei capannelli di piazza – anche tra le bancarelle di Sbottegando, nell’ultimo weekend-  è la vicenda Pd-Bettollini in vista delle comunali… E sia nei commenti agli articoli di questo giornale, sia sui social, qualche posizione comincia ad emergere… Paolo Scattoni, urbanista e docente universitario in pensione, tra i leaders del Comitato Aria, ma anche iscritto al Pd scrive: “Un PD rinnovato ha l’opportunità di coagulare molte forze progressiste e magari esprimere una candidatura forte e prestigiosa (magari una donna) che non necessariamente sia del PD”… E’ un invito al Pd a muoversi in una certa direzione o un indizio di come il Pd si sta muovendo?

Luciano Fiorani, altro esponente del Comitato Aria, ma vicino ai 5 Stelle, invece riporta alcune voci raccolte al mercato sulla possibilità “che a Bettollini la prossima campagna elettorale la pagherà Brugnaro”, ovvero il sindaco d Venezia che ha una mega stalla al confine tra Chiusi-Montepulciano e Castiglione del Lago ed ha anche (tra le altre) una squadra di basket che gioca a Chiusi e milita nel campionato di serie B e dunque potrebbe in breve tempo fare come la Emma Villas qualche anno fa… Voci dal mercato, ce hanno lo stesso valore di quelle che danno la Fiorentina su Messi (ora che la Pulce ha rotto col Barcellona)…

Sempre Fiorani, qualche  giorno fa si chiedeva su Fb, cosa aspettassero Pd, 5 Stelle e Podemos a sfiduciare Bettollini in consiglio comunale… Risposte a dire il vero poche e quelle poche piuttosto sibilline. Pd e Podemos non hanno mosso ciglio, pr i 5S la prima mossa spetta al Pd. Fine.

Infine Carlo Sacco, fotografo e anche lui in odore 5 Selle, lancia addirittura una proposta precisa per le comunali: “Lista Civica con Podemos, 5 Stelle e Lega e la parte del PD che non accetta Bettollini e che confluisce in un comparto del tipo Città della Pieve. Sarebbe la prima volta che succede per strappare il regno a chi lo ha avuto per 70 anni ? Ma farebbe proprio tanto schifo la cancellazione di un blocco di interessi che ha ridotto Chiusi come la vediamo perché gestita da incapaci prima di tutto politicamente poi nel merito delle cose?”. 

Insomma ti tutto di più, con un unico comun denominatore: l’ostracismo nei confronti del sindaco Bettollini. Che sembra essere per molti l’unica bestia nera da tenere fuori del recinto. Anche vecchi amici di questo giornale che sarebbero pronti ad accettare una “accozzaglia” dalla sinistra radicale (Possiamo) alla Lega, passando per un Pd rinnovato e la destra destra pur di cambiare lo status quo.  Roba che sarebbe improponibile anche a Paperopoli.

A Città della Pieve, per esempio Risini ha avuto l’appoggio determinante della Lega e della destra, ma non quello della sinistra radicale e nemmeno della sinistra moderata, salvo qualche socialista. Se poi qualcuno del Pd o di Rifondazione-Potere al Popolo-Leu l’ha votata, in segreto, è un altro paio di maniche…

Una lista coi Podemos e la Lega insieme – diciamolo – farebbe sbelicare dalle risate. E probabilmente perderebbe consensi da una parte e dall’altra. Così come viene da chiedersi un’altra cosa: ma un Pd in cui a dettare la linea sono Ceccobao e altre figure del passato si può considerare un Pd rinnovato capace di “coagulare molte forze progressiste” come dice Scattoni? E lui, Scattoni, con gli altri del Comitato Aria, pur di far fuori Bettolini sono disposti a sedersi allo stesso tavolo con Ceccobao e magari anche con Scaramelli? (chi può escludere che Italia Viva non voglia partecipare?). Anche in questo caso le risate si sprecherebbero…

Ma qui siamo sulle chiacchiere social, che sono come le chiacchiere da bar. La realtà racconta che venerdì prossimo, 4 settembre una delegazione del Pd chiusino incontrerà Bettollini, in una sede scelta da Bettollini, probabilmente in Comune.

L’incontro potrebbe sancire e ratificare la rottura e magari partorire un “Patto di fine mandato”, per arrivare alla scadenza della legislatura con Bettollini al timone, evitando il commissariamento, oppure potrebbe anche riaprire i giochi tentando una ricucitura dopo l’uscita del sindaco dal partito. E siccome il Pd inizialmente aveva proposto un incontro a livello di coalizione mentre Bettollini preferiva scozzare le carte con il solo Pd, il primo round lo ha vinto Bettollini.

Non è ancora la verifica di maggioranza, ma vi si avvicina molto. Ovvio che un passaggio in consiglio comunale – come hanno chiesto anche i Podemos – sarà necessario, anzi indispensabile, ma già un chiarimento a quattr’occhi all’interno del partito è un passo avanti. Offrirà qualche elemento di chiarezza in più a tutti.

Certo, il Pd se la sta prendendo comoda, non ha fretta – pare – e in questo forse sbaglia, perché le regionali sono vicinissime e come si vede, le “illazioni” e le pressioni via social si moltiplicano giorno dopo giorno. Rimanere nel limbo dell’incertezza non aiuta nessuno. Né il sindaco nel suo lavoro quotidiano, né il partito che invece avrebbe bisogno di un po’ di sprint per affrontare la campagna elettorale regionale e per preparare bene quella per le comunali…

Nella base Pd il sentimento prevalente  – raccolto anche durante il week end di Sbottegando – sembra essere quello di una ricucitura, per poi discutere più serenamente anche delle candidature… Molti militanti e semplici iscritti non si capacitano e non hanno precisa percezione di cosa sia successo tra Bettollini e il Partito e questo alimenta la paura di perdere capra e cavoli, e cioè il sindaco e anche il Comune… Ma forse il gruppo dirigente la pensa diversamente, visto che continua ad ostentare freddezza e distacco glaciale da tutto e tutti.

Nel frattempo l’ipotesi listone tipo “resto del mondo” sembra prendere campo, almeno nelle chiacchiere di paese. Ma a questo proposito ci sono almeno 5 interrogativi:

1) la destra destra (quella del popolo di Salvini e della Meloni) ci sta oppure no?

2) una ipotesi del genere sarebbe contrapposta al Pd o a Bettollini?

3) in questa seconda ipotesi, il listone potrebbe “coagulare” anche il  Pd debettollinizzato?

4) Pd e sinistra a sinistra del Pd potrebbero accettare di stare in una lista insieme alla destra fascioleghista?

5) Il Pd potrebbe stare a cuor leggero in una lista insieme a gente che per anni del Pd ha detto peste e corna, da destra, dal centro e da sinistra?

Ai posteri l’ardua sentenza…

La nostra modestissima opinione – lo ribadiamo – è che se si verificasse uno scenario del genere, magari con il Pd fuori della partita, sarebbe una eventuale lista Bettollini a giocarsela con il listone antagonista e non il Pd. Per questo riteniamo che per il Pd una ricucitura con Bettollini e una ricandidatura del sindaco uscente potrebbero essere una scappatoia onorevole per non perdere il Comune. Forse l’unica via d’uscita dal ginepraio in cui si è cacciato. A meno che non abbia nel cassetto una alternativa strabiliante e un progetto politico capace davvero di scompaginare tutti i giochi… Ma ce l’ha?

m.l.

 

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