CHIUSI: SANTA MUSTIOLA MARTIRE E SENZA TETTO: UN TABERNACOLO SI’ UNA CASA VERA NO

CHIUSI – Cinque anni fa, esattamente il 24 giugno 2015 su queste colonne uscimmo con un pezzo intitolato “Chiusi, un paese della Madonna” che prendeva spunto dall’inaugurazione di una “installazione di taglio sacro” in una rotonda nella zona artigianale e produttiva delle Biffe. Installazione che seguiva ad altre già poste in opera in precedenza, in vari posteggi, incroci, rotatorie, piazzette, giardini… Più madonne che telecamere di sicurezza. Cose mai viste – diciamolo – negli anni precedenti in una cittadina laica e progressista come Chiusi, come se adesso Chiusi volesse fare concorrenza sul terreno delle edicole votive alla vicina Umbria papalina, dove, anche in passato certe installazioni erano di gran lunga più frequenti. Per ragioni storiche. Bene, qualche giorno fa, in concomitanza con i festeggiamenti patronali in onore di Santa Mustiola, a Chiusi ne è comparsa un’altra di edicole votive. Precisamente al Lago, all’ingresso dell’area verde nei pressi del Ristorante Pesce d’Oro. Trattasi di tabernacolo in muratura, con aiola e con immagine della santa patrona della città su lastra di plexiglass. Sotto l’immagine c’è scritto che Santa Mustiola veglia su di noi. E così pescatori, camminatori, ciclisti, avventori e addetti del ristorante, gente che sta lì a prendere il sole, ma anche oche, germani, folaghe, svassi maggiori, garzette, aironi e pure lucci, tinche, persici reali, boccaloni e pesci gatto saranno tutti più tranquilli… Perché la benedizione e lo sguardo vigile di Santa Mustiola non farà distinzioni (non sarebbe da santi) e proteggerà tutti. Uomini, donne e animali. Indistintamente. Come si conviene a una santa, che tra l’altro morì martirizzata per difendere le proprie idee minoritarie e all’epoca ritenute rivoluzionarie e sovversive, lei che tra l’altro era di stirpe altolocata, e dunque a maggior ragione invisa al potere, perché considerata oltre che sovversiva anche traditrice della casta…
L’installazione dell’edicola votiva al Lago si deve all’azione congiunta del Comitato dei festeggiamenti patronali e del Comune che ha messo a disposizione il terreno e ha ripristinato un manufatto preesistente. A nostro modestissimo avviso anche questa opera e questa ulteriore presenza sacra a vigilare sulla cittadinanza si poteva evitare. Niente di personale contro Santa Mustiola, ci mancherebbe, ma ormai, come dicevamo i tabernacoli con santi e madonne sono più delle telecamere di sicurezza… E sono sparse in ogni angolo del territorio comunale, anche laddove non ci azzeccano una mazza. Neanche fossimo in un paese confessionale a rito unico dominante.
E allora ci stupisce anche che mentre si trova il modo di porre in opera un tabernacolo in onore della santa patrona, la chiesa chiusina (ribadiamo, la Chiesa chiusina, non il Comune) non abbia ancora trovato il modo di piazzare da qualche parte, nella cattedrale o in un ‘altra chiesa o in una pertinenza delle stesse, il bassorilievo in bronzo di Vasco Nasorri raffigurante proprio la storia di Santa Mustiola che da più di 10 anni non trova collocazione.
Ne parlammo il 3 luglio 2017, qui su primapagina. Ebbene sono passati altri tre anni e ancora niente. La povera Santa Mustiola di Nasorri è ancora una martire errante dimenticata, profuga e senza tetto. E mentre papa Francesco si sgola ogni giorno per ribadire concetti come accoglienza, solidarietà, apertura, la chiesa chiusina su questo fronte sembra essere rimasta al governo Conte-Salvini, quando il ministro degli interni chiudeva i porti ai migranti e faceva arrestare Karola Rackete…
Lo diciamo senza acrimonia, ma sarebbe stato meglio, da parte della chiesa di Chiusi, trovare una collocazione al gruppo bronzeo di Nasorri che erigere quel tabernacolo all’ingresso dell’area verde del Lago. Che ci sta più o meno come il famoso cavolo a merenda. Noia non la dà, ma se ne poteva anche fare a meno.
Certo l’opera di Nasorri è imponente, è un bassorilievo in bronzo di 290 cm per 200 e pesa circa 600 kg. Ma possibile che non si trovi una parete dentro o fuori di una chiesa su cui poggiarla?
Secondo noi questa storia è uno scandalo e anche un segno di scarso riconoscimento della Chiesa locale verso un artista che invece ha dato molto alla chiesa.
Su questo il Comune non può farci più di tanto… La scultura è di tipo sacro, non può essere posizionata in luoghi laici, quindi la soluzione spetta alla chiesa, non all’ente pubblico. Al quale non spetterebbe nemmeno di posizionare qua e là le edicole votive. Rispetto alla Costituzione già è una forzatura il crocifisso nelle scuole, nelle caserme, negli uffici, figuriamoci le madonnine e i santi patroni nei posteggi, agli incroci, e sulle rotatorie.
m.l.
Marco,Santa Mustiola è la Patrona del NOSTRO COMUNE e di TUTTI I CITTADINI di Chiusi !
Capisco che la politica di sinistra sia votata all ‘abolizione della famiglia,dei fogli,delle paternità delle tradizione,ovvero di alcune tradizioni .
Il Comune ha il DOVERE di trovare un posto dave collocare la Patrona o il Patrono.
Non credere che tutti i cittadini siano atei a miscredenti !
Tu devi giustificare sempre l ‘ operato del Sindaco e dell ‘amministrazione comunale !
Lo dimostra il fatto che non hai trovato un momento per leggere e pubblicare un articolo che metteva in luce quanto l ‘ operato del comune sia deficitario !
Lasciate alla popolazione la libertà di religione ! Lasciate alla popolazione la libertà di venerare la Patrona !
Credete nei falsi miti politici,in persone che hanno causato 100.000.000 ( centomilioni ) di morti per imporre un idea che si è rivelata fallimentare !
Lasciateci la tradizione,la cultura paesana,la lingua dialettale,basta con gli anglismi,riappropriamoci delle nostre radici !
Basta! Diamoci una calmata , guarda a che punto ci ha portato questo governo basato su bugie,illusioni,promesse e voltafacc !
Basta !e
L’ opera di Vasco Nasorri è molto bella ! E hai ragione che chi la doveva collocare ,in primis,era prorio la chiesa ! Purtroppo non lo ha fatto per ripicca ,posto ce n’era anche troppo ! Se l’ avessero voluta degradare,come hanno voluto,la potevano collocare a San Francesco o nell’ orto vescovile o sotto il porticato tra il palazzo vescovile e il museo diocesano ! Potevano collocarla tra i tigli e il duomo visto che quell’area è di proprietà della chiesa !
Non lo hanno voluto fare !
quindi concordi con me… Mi devo preoccupare? 🙂
in alcuni casi si ! Io non ho il para occhi ! Non ho nemici ha prescindere ! Tu ?
Comunque non vai contro Baffone ! Non trovi il Tempo per pubblicare un articolo versus tuo amicone !
Il prossimo commento egregio Signor Lanzani lo faccia a coda di gatto !
Abbi pazienza Marco : a prescindere ! Con l ‘ acca davanti lo ha selezionato il T9
La laicità dello stato é uno dei fondamentali della Costituzione, e la Costituzione rappresenta tutti, tutte le fedi e tutte le non fedi, dispiaccio o due cose. Uno che la universalità della chiesa cattolica senta l urgenza di marcare sempre e comunque il territorio con segni e simboli che certamente non rispetta i i cittadini di altra fede incluso l ‘ateismo, dispiace poi che l’ amministrazione comunale abbia permesso e organizzato questo, il lago è di tutti ma proprio di tutti, é pubblico e non cattolico, quella edicola nel 2020 é una prevaricazione culturale.
in alcuni casi si ! Io non ho il para occhi ! Non ho nemici ha prescindere ! Tu ?
Comunque non vai contro Baffone ! Non trovi il Tempo per pubblicare un articolo versus tuo amicone !
Il prossimo commento egregio Signor Lanzani lo faccia a coda di gatto !
In primo luogo il gruppo bronzeo di Vasco Nasorri è un’opera d’arte, oltretutto di un artista e artigiano di Chiusi, ispirata a una leggenda locale legata a S. Mustiola e al Lago, al nostro Chiaro. Quindi perché un pregiudizio religioso, tutta la cittadinanza dovrebbe essere orgogliosa di poter esporre una sua opera. Vorrei anche ricordare che i fondi derivanti dai proventi derivanti dal rilascio delle concessioni edilizie vengono destinate senza scandalo alcuno ad opere di edilizia religiosa e anche per restauri (alcune grandi tele del Museo della Cattedrale ne hanno beneficiato). Il Comune è istituzione laica e le religioni sono tutelate dalla costituzione, fanno parte del pensiero umano, della sua libertà. Censurare l’eventuale iniziativa del Comune per trovare una sistemazione degna all’opera di Vasco Nasorri – sollevò un problema – più che espressione di laicità dell’ente non è che finirebbe per essere giudicata piuttosto espressione di un pregiudizio antireligioso, capace di manifestarsi anche contro qualsiasi altra religione? Non sarebbe offensiva nei confronti della memoria e dell’arte di un cittadino che ci ha onorato nel mondo, fattosi con le sue mani, impastando e modellando l’argilla come i nostri antenati Etruschi? Il discorso vale anche per il clero e la comunità cattolica di Chiusi, che mi sembra abbia smarrito l’amore per il proprio paese e per l’arte cHe fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo nello spazio di pochi anni permise di inaugurare il grande restauro del Duomo e l’inaugurazione della nuovo sede ex novo dell’allora Museo Civico.
Concordo pienamente con Roberto Sanchini !
Bravissimo !!!