CHIUSI, QUELLA SANTA MUSTIOLA SENZA CASA…
CHIUSI – Oggi a Chiusi è giorno di festa. Si celebra Santa Mustiola, martire cristiana uccisa nel 274 (secondo alcune fonti nel 258), patrona della città. Mustiola che pare fosse di nobili origini e parente dell’imperatore Claudio II, aveva abbracciato la nuova fede e non la rinnegò neanche di fronte all’uccisione di alcuni cristiani torturati e decapitati davanti ai suoi occhi e non cedette neanche alle pressioni del console Lucio Turcio Aproniano che provò in tutti i modi a farle cambiare idea, forse anche tentando si sedurla… Non ci fu verso e anche la giovane Mustiola venne condannata a morte e uccisa a colpi di verga piombata sulla pubblica piazza…
Chiusi a quel tempo era già un avamposto cristiano. Da più di 200 anni ospitava profughi, fuggiaschi, dissidenti, senza tetto. I primi arrivarono dopo l’incendio di Roma provocato da Nerone nel 64 d.C…. Da allora la città era diventata un approdo, forse il più importante, per chi a Roma non poteva più stare per un motivo o per l’altro… I Cristiani vi trovarono accoglienza e terreno fertile, cosa testimoniata dalla presenza delle catacombe, le più significative insieme a quella della capitale.
E Santa Mustiola è la protagonista di una grande opera d’arte dello scultore chiusino Vasco Nasorri. Un bassorilievo in bronzo di 290 cm per 200 che dal 2006 è custodito presso il laboratorio dell’artista, ora condotto dal figlio Simone. Il calco in gesso usato per la fusione è stato esposto per qualche tempo dentro la Cattedrale di San Secondiano. Ma poi è stato rimosso anche quello.
L’opera non solo è imponente, ma a detta di molti è anche un capolavoro. E trattando la storia della patrona della città, è assai singolare che non riesca a trovare una collocazione che la renda fruibile al grande pubblico. Magari proprio all’interno del Duomo. Dove per la verità di recente hanno trovato posto altre opere meno attinenti e – diciamolo pure – abbastanza discutibili per stile e ubicazione.
Simone Nasorri qualche tempo fa lanciò una finta asta su E-bay, per provocazione e per vedere di smuovere le acque. Ma l’iniziativa, oltre a qualche articolo di stampa non sortì alcun effetto.
Adesso, proprio nel giorno della festa patronale, ci permettiamo di segnalare, ancora una volta, la “Santa Mustiola” di Vasco Nasorri, invitando le autorità ecclesiatiche e quelle comunali a cercare (e trovare) una collocazione consona ad un’opera importante, che è sì imponente, ma non al punto da non poterle trovare un posto adeguato e visitabile.
La comunità di Chiusi e la stessa Chiesa di Chiusi crediamo lo debbano in qualche modo a Vasco Nasorri, che è l’artista più importante che la città abbia mai avuto e che alla città ha dato molto, con tante opere. Sono di Vasco Nasorri per sempio il monumento ai partigiani in Largo Cacioli e il gruppo bronzeo che campeggia sulla facciata della Banca Valdichiana a Chiusi Scalo…
Negli ultimi anni sono state piazzate madonne, presepi e edicole votive in ogni posteggio pubblico e anche sulle rotonde stradali (vedi zona industriale le Biffe), possibile che non si riesca a trovare una casa a Santa Mustiola? E a nostro modestissimo avviso, l’unica casa non può che essere la cattedrale.
m.l.
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