LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA: QUEL VECCHIO VIZIO DI FARE LE PULCI ANCHE ALLE VITTIME E DI FARE EQUAZIONI TROPPO FACILI
Ovviamente anche noi di primapagina siamo felici che Cecilia Sala, dopo 3 settimane passate nel carcere di Evin in Iran, sia stata liberata e sia tornata a casa, che abbia potuto riabbracciare il fidanzato, i genitori, i colleghi di lavoro. Riconosciamo che questa volta le istituzioni preposte, dalla presidente del Consiglio Meloni, al Ministro degli esteri Tajani, alle strutture dell’Intelligence, all’ambasciata, hanno TUTTI fatto un buon lavoro conseguendo il risultato in tempi tutto sommato brevi e in maniera dignitosa. E nessuno in Parlamento, nelle commissioni e negli apparati dello Stato ha remato in direzione opposta. Siamo convinti che il summit di Giorgia Meloni con Trump in Florida abbia accelerato l’operazione in maniera decisiva. E per questo il primo ministro italiano è volato negli Usa. Più avanti capiremo meglio le modalità e le contropartite. Perché è del tutto evidente che Cecilia Sala non era stata arrestata e incarcerata per motivi legati al suo operato, ma solo come eventuale pedina di scambio. L’importante adesso è che la giovane giornalista sia libera e possa riprendere la sua vita e il suo lavoro. E questo indipendentemente dal giudizio sui suoi servizi giornalistici e i suoi podcast, certo coraggiosi perchè realizzati e inviati da territori difficili e anche da zone di guerra o sottoposte a regimi autoritari, ma non certo pezzi “controcorrente” rispetto ai mantra dell’informazione mainstream.
Diciamo pure che abbiamo letto in questi anni e in questi mesi cose più dirompenti.
In redazione ce lo siamo detti commentando la buona notizia della liberazione. E ci siamo detti anche altre cose. Per esempio a me, personalmente, non è piaciuto affatto il fuoco di fila di un certo radicalismo chic sinistrorso tendente a “demolire” la figura della stessa Cecilia Sala, della sua famiglia, del suo compagno. Lei definita una “influecer delle classi dominanti” e una “propagandista delle posizioni e azioni coloniali al servizio di Washington e Tel Aviv”; la madre e il padre descritti come due alfieri della borghesia affarista, in quanto l’una manager della Kraft e l’altro advisor della JP Morgan; il fidanzato e collega invece accusato di averla accolta con le mani in tasca e un atteggiamento freddo e anaffettivo quando è scesa dall’aereo…”. Dettagli acidi, frecciate gratuite lanciate con la pala come il letame sul campo per annacquare il risultato e magari evitare la santificazione della giornalista e del governo di destra che l’ha riportata a casa. A me non piace per niente il governo di destra e di Chora Media, l’agenzia per cui lavora Cecilia Sala, non mi è piaciuto neanche il podcast Clanis sulla storia della Valdichiana, per dire… non ho alcuna simpatia per Kraft e Jp Morgan, ma non mi piace affatto questo modo di commentare a mezzo social.
Cecilia Sala non è (almeno non lo è ancora) Oriana Fallaci dei tempi del Viet Nam. E’ una giovane giornalista, giovanissima a dire il vero, ha solo 29 anni, e si è trovata in un tritacarne. Non c’è nessun motivo al mondo per cui una giornalista in possesso peraltro di tutti i visti e le autorizzazioni necessarie per esercitare il suo lavoro debba essere arrestata e messa in isolamento senza accuse precise e senza alcun motivo reale. Una cosa del genere, che in Paese teocratico dove la religione è la legge universale dello Stato, è praticamente una regola, deve far rabbrividire e deve scandalizzare chiunque sia dotato di buon senso, anche chi ritenesse le corrispondenze di quella giornalista dei discutibili articoli “propagandistici” o dei pezzi banali del tutto funzionali alla narrazione dettata dal sistema informativo mainstream. Non c’entra niente questo con la privazione della libertà di una persona.
Non si può dire, come ha fatto Vittorio Feltri che “se le è andata a cercare”, né d’altra parte si può pretendere che tutti i giornalisti siano d’assalto e raccontino “le verità nascoste” che ad occhio nudo è difficile vedere. Non si può pretendere che una ragazza di 29 anni, per quanto coraggiosa e determinata a fare carriera, sia per forza una reporter di controinformazione. E se una non lo è, non può diventare immediatamente e automaticamente una “pennivendola” al soldo chi di tira le fila della narrazione guerrafondaia e magari anche della propaganda e dell’espansionismo suprematista dello Stato sionista. Io sono stato abituato a diffidare sempre delle equazioni troppo semplici. E del fatidico o di qua o di là… senza sfumature di grigio. Attaccare adesso Cecilia Sala e rappresentarla come una soldatina della Meloni o del “partito delle armi”, non giova ad una narrazione oggettiva e intelligente e non giova nemmeno alla battaglia per mandarla a casa Giorgia Meloni. Anzi.
Vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane se la giovane reporter girerà come una madonna pellegrina da una Tv all’altra a raccontare la sua disavventura. Vedremo, se succederà, come la racconterà. Se su questa vicenda le faranno scrivere un libro che diventerà un best seller e come la vicenda la racconteranno il Governo e le Istitituzioni che qualcosa in più, su come in effetti è andata, dovranno dire, spiegare, illustrare. Dicendoci anche cosa hanno dato o promesso in cambio. Cosa ha preteso Trump per dare il via libera all’operazione (e forse alla non estradizione dell’ingegnere iraniano arrestato a Milano su mandato Usa), cosa dovrà e potrà fare e dire la stessa Sala d’ora in avanti rispetto all’Iran… Probabilmente oltre a cosa le davano da mangiare, poco altro, par di capire.
Adesso crediamo sia il caso di lasciare Cecilia Sala tranquilla. Darle il tempo di riassaporare la vita, la libertà, gli affetti, il cielo, come ha detto lei appena arrivata… Per le spiegazioni e le congetture e anche le critiche ci sarà tempo e modo più avanti.
Certo è che le sparate di Trump, che tra pochi giorni sarà il Presidente degli Stati Uniti d’America e non del circolo del golf di Mar a Lago, sul nome del golfo del Messico, il canale di Panama, l’annessione del Canada e della Groenlandia, con minaccia di usare la forza contro stati amici e alleati, beh quelle non lasciano tranquilli per niente e ci dicono che certe smanie totalitarie e espansionistiche non ce le hanno solo Russia e Cina, e ci dicono che se c’è un fondamentalismo islamico come quello degli Ayatollah iraniani c’è adesso anche un fondamentalismo capitalistico occidentale declinato all’ennesima potenza e che non ha più nessuna mediazione politica da superare, in quanto i turbocapitalisti non devono cercare accordi e appoggi nel mondo politico, ma sono loro la politica. E governano in prima persona gli stati. Donald Trump è un business man, Elon Musk pure. Ma non sono i soli. Zuckemberg, Soros, Bezos sono personaggi dell’economia che fanno politica e la orientano. Ai massimi livelli. Come gli oligarchi russi nel Paese di Putin. Berlusconi in Italia ci provò con 30 anni di anticipo. Evidentemente ha fatto scuola, anche se a confronto con gli squali di oggi sembra poco più di un pesce rosso. Oddìo, rosso rosso, magari no.
m.l.
Nella foto (fotogramma Tg La7) Cecilia Sala riabbraccia i genitori a Ciampino
L’idiozia è materia prima abbondante. Sul caso Sala non ci perderei troppo tempo. Non so quali siano le fonti utilizzate, ma per chi ha seguito la vicenda non c’è che essere felici per una collaborazione corale dove è da sottolineare il ruolo della diplomazia e dei nostri servizi.
Grande DIRETTORE !!!!
Per la cronaca: questo articolo è stato censurato da facebook dopo 6 minuti dalla pubblicazione. Viola gli standard della community, hanno scritto. Chiaro di cosa si parla quando parliamo di controllo dell’informazione da parte dei gestori dei social? parliamo di questo. Di gestori che sono in definitiva delle potenze economico-mediatiche che – come scritto nell’articolo stesso – ormai non devono neanche più mediare con la politica, ma sono diventate direttamente loro la politica e dirigono i governi. Ah, non in Cina e in Russia. In Occidente. Nel liberale, civile, democratico occidente capitalistico. Per la precisione in Italia. Oh yes…
Inquietante!!! Censura automatica?
sì
Ma che risposta indicativa quella risposta che il tuo articolo abbia violato ” lo standard della community”detto nellì’ italia la cui Costituzione è nata dalla Resistenza…..E allora se siamo arrivati in un battibaleno a questi punti, chi l’ha tradita la Resistenza qualche domanda se la dovrebbe pur fare,soprattutto su quale mare alla fine sia sfociato il sistema liberale che liberale man mano che andiamo avanti dimostra di esserlo solo a parole ma molto meno nei fatti. E che quando servono le parole viene riesumato come nei discorsi che sentiamo tutti i giorni quando assistiamo alle commemorazioni ed anche riassunte in quelle celebri frasi dove si afferma solennemente che si è lottato anche perchè i nostri nemici o chi la pensa diversamente potessero dire la loro.Mi sembrano calate nella realtà delle frasi false,inventate ed usate per lasciare il tempo che trovano pur nelle loro giuste affermazioni.Credo alla fine che il mondo che abbiamo vissuto anche in un recente passato sia cambiato velocemente quando governanti e loro amici dei paesi più potenti della terra dicono che Hitler era un comunista come Stalin.L’abbiamo sentito ieri sera dirlo da un amico di Trump sulla 7. Sarà mica l’influenza del libro ”il mondo alla rovescia” del Gen.Vannacci ?. Sempre più vero quando in passato ho definito quel paese come derivante dalla ”British Penal Colony ” e che nulla ha acquisito dalla cultura europea ma solo l’attenzione verso la finanza e la tecnologia dove la politica e’ quella del complesso economico-militare che ne caratterizza ogni aspetto della vita e che ha assassinato 6 dei suoi Presidenti e tentato di assassinarne altri 3.Eppure è considerato il paladino delle libertà,la terra delle opportunità dove se il singolo ha valore emerge e si afferma socialmente ed economicamente.E’ il traguardo della felicità a portata di mano che alberga nella mente dei poveri come sempre,tranne qualche volta-per la verità sempre più rara- quando imbracciano il fucile ed a calci nel culo cacciano i loro sfruttatori che tengono bene a spargere ad alta voce che le elezioni siano state truccate.Chissà per quale recondito motivo avvenga tutto questo, forse è l’amore per la libertà…. da non dimenticare però: quella loro !
Facebook non ha comunicato quali frasi, espressioni o concetti abbiano violato gli standard, cioè non ha spiegato cosa ci sarebbe scritto in questo articolo di sconveniente o inaccettabile dalla community di fb. Ma il problema non è cosa abbia violato primapagina, quanto piuttosto quali siano gli standard di fb. Che evidentemente non è quella piazza aperta e libera dove tutti possono dire la loro. E non è neanche un social indipendente. È un’altra cosa. È bene che i lettori lo sappiano. E ne tengano conto. Naturalmente coi post e le foto su gatti, compleanni e piatti di pici ti puoi sbizzarrire. Con altre cose meno.
E ora fb, allineandosi (e risparmiando barche di soldi), ha deciso di non usare più il fact-checking. Così verremo invasi da colate di fango irrespirabili e non potremo protestare perché ce lo danno gratis.
Mi sembra che la cosa che dici non sia proprio nuova e allora per quale motivo le opposizioni che dicono che ci voglia un altro sistema per governare non si mobilitano ? Hanno timore di essere considerate ”roba distruttiva”’? Non lo sanno che il sistema trova adepti che lo sostengono come sempre ha fatto anche nelle classi meno abbienti e popolari ? S’invocano le etiche del ”in medium stat virtus ?”. A cosa serve tutto questo se non a validare la forze ed il sostentamento del sistema vigente ? Allora, se le cose stanno così significa che la compromissione anche per le opposizioni esiste e spesso è anche la forza del sistema stesso. Oppure sono discorsi questi che non debbono essere fatti perchè c’è gente che su questo ci campa a diversi livelli ? E allora, quella frase di 170 anni or sono detta da Karl Marx che suonava così:. ”…solo una rivoluzione alla fine è capace di spezzare questo sistema…”
è sempre valida, viva e vegeta, visto che si arriva a dire che ” Hitler era un comunista… ” Chissà perchè queste che noi consideriamo spesso ”menti bacate” non ci dicono i motivi per i quali Hitler mandò nei campi di concentramento e nei forni crematori,oppositori, ebrei, Rom e comunisti ed alla Russia Sovietica fece pagare un prezzo di più di 20 milioni di morti. Sbaglieremmo a considerarle menti bacate coloro che dicono queste scempiaggini e che fanno la similitudine fra Hitler e Stalin ed ingrassano i loro discorsi perchè l’Europa ha votato la risoluzione voluta dalle forze di centro che il Nazismo sia uguale al Comunismo ?Queste non lo sono ”menti bacate”, sono solo come dicono a Napoli ”frittura opportunista di bassa levatura ”,che sconfina anche in parte nell’area coperta dalla sedicente sinistra ed anche delle correnti interne e numerose del cosiddetto pensiero articolato dei catto-comunisti visto che purtroppo per loro la sinistra è stata frantumata.Ed allora si prendano anche le conseguenze politiche ed economiche odierne di ciò che ha condotto e che succede oggi nella politica internazionale, Trump, Biden e guerre comprese,che sono più che altro la conseguenza della cecità e dell’opportunismo politico che hanno dominato la politica dell’italia ma anche dell’Europa che stà via via mostrando di non esistere e che sia sorretta solo da parole e non da fatti, dal dopoguerra ad oggi, predata progressivamente dalle forze che si richiamano al nazionalismo.Se il popolo respira l’aria inquinata di questa politica non si può pretendere altro da coloro che sono mandati ormai da tanti anni a governare il nostro paese dove destra, centro e sinistra stanno via via mostrandoci di essere semprepiù la stessa cosa e dove l’inganno stà semprepiù nel dire che si faccia opposizione ma che invece serve a tener celati i motivi valoriali ed i processi per i quali ci siamo assuefatti allo spargimento di etere nella misura in cui non ci siamo organizzati per reagire a tutto questo e che non reagendo lo si è accettato.Oggi purtroppo siamo al punto che riflettere su questo non serve più quando le classi subalterne che sono quelle che dovrebbero cambiare la storia certamente anche insieme anche ad altre, sono state divise da un processo che miratamente e politicamente è andato organizzandosi contro di loro passando per la detronizzazione ed eliminazione consapevole del concetto di ”interesse delle classi”.E allora siamo di fronte all’etica di chi vuole dominare e chiniamo quindi la testa ed è inutile coprire le nostre politiche con tanti bei discorsi fatti dai nostri capi di stato poichè lo si capisce bene che si usa un fumo destinato a coprire ogni cosa.
Concordo con tutto il tuo Post ma aggiungerei ciò che è sempre stato da me detto e cioè che sia Biden sia Trump sono le due facce della stessa medaglia ed ecco forse la spiegazione intrinseca contenuta nel diniego da parte di FB, perchè ciò che è passato da ormai tempo qui in Europa non è tanto il trumpismo poichè vediamo che l’Europa si è predisposta per la maggior parte alla sua negazione, ma ciò che non emerge da ciò che ci hanno fatto vedere i mass media tutti e cioè che nel confronto Trump-Biden e cioè fra Repubblicani e Democratici i finanziamenti al governo Biden sono avvenuti in maniera molto più cospiqua che quelli ricevuti e provenienti da parte repubblicana da parte del complesso finanziario-militare degli Stati Uniti d’America.Non dimentichiamo che poco prima che Trump fosse eletto, Kamala Harris-paladina delle classi subalterne e dei chicanos , come i media l’hanno considerata ha convogliato al partito democratico oltre un miliardo di dollari di sovvenzioni elettorali.Se ci si ragionasse un momento su questo aspetto di cui tutti non parlano ma che conoscono bene ,basterebbe questo a significare cifre alla mano l’interesse dell’establishment finanziario-militare statunitense verso chi ha sempre spinto il piede sul pedale della guerra.Ecco perchè al di là delle critiche giuste a Trump per le sue sconsiderate ultime ammissioni su Kamala Harris dicendo che fosse una marxista, sulle attuali considerazioni politiche riguardanti il futuro di Panama, Canada, Golfo del Messico, non emerge ciò che degli Stati Uniti è stata sempre l’essenza che li hanno caratterizzati, e cioè quella di fabbricare da sempre un nemico contro cui scagliarsi,minacciare ed intervenire anche manu militari nei confronti di nazioni autonome essendo ormai dato per scontato che il fatto assunto nei cervelli della gente sia quello che siano i paladini della libertà in tutto il mondo. E tali danni, oltre che la politica materiale che è stata portata avanti da loro e dai loro alleati politici fra i quali in primis l’Inghilterra ed Italia in testa,li hanno prodotti anche i mass media al loro servizio e completa piaggeria, perchè la gente nel suo complesso ha smesso di pensare col proprio e pensa con quello della televisione. E allora il mio collega Flavio Esposito diceva bene quando affermava che ” chi pensa con quello degli altri, il proprio se lo può vendere.” Ecco perchè sia Trump chè Biden non sono chè le due facce della stessa medaglia ed è molto più facile fottere la gente se si abbia una maschera di centrosinistra e si faccia politiche di centro destra,perchè oggi la gente guarda alla faccia, guarda a come si presenta, guarda alla superficilità ed anche se viene piegata dalle conseguenze della sostanza,non appare che le forze che producono tutto ciò siano le forze della conservazioe mascherate da sinistra. Ed è questa una delle componenti della faccia attuale dell’italia nella quale una grande responsabilità che governi la destra la si debba a questo tipo di sinistra, pensando che da sempre dal dopoguerra ad oggi il centro-sinistra l’ha inventato Amintore Fanfani politico fine ed intuitivo che ha portato il suo partito a governare per 70 anni ed ancora governa sotto falso nome, anzi adesso c’è caso che si possa anche ricomporre con l’entrata di Renzi per adesso solo formale nel ”campo largo”…..e mica vorremmo insegnare all’ ”Oltre Tevere” come si governi l’italia ? Ma se c’è una colpa-se colpa la si possa chiamare- è degli italiani che piegati dalla TV credono che qualcuno perì di freddo….e quindi avanti cosi fino a quando qualche altro farà volare sopra le nostre teste qualche uovo di quelli che producono molto vento caldo e molte scorie, a meno che dopo il fungo che si produrrà non spunti qualcuno che ci dirà di non credere a ciò che vediamo perchè ci dirà che anche il fungo non sarà veritiero poichè prodotto dall’intelligenza artificiale, che può benissimo essere scambiata con la demenza artificiale…”un luogo immaginario” dove intelligenza e demenza si incontrano e sono negli effetti che producono la stessa cosa.E allora aveva l’altra sera ragione sulla rete 7 a Piazza Pulita lo scrittore che ha invitato a rifiutare l’uso di questo progresso tecnologico che distrugge la nostra essenza di uomini e di umani in nome di una tecnologia che applicata all’interno di questo sistema riversa le sue conseguenze nel farci accettare subliminalmente le logiche di chi indipendentemente da ciò che si produca ci vuole far accettare l’esistente che ha stabilito lui che debba funzionare in tal modo.Ed allora qualcuno che nel 1938 fece una lunga marcia di 10.000 Km. disse ai suoi uominii fra le montagne dello Shen-Si : ”Ribellarsi è giusto !” Ecco in sintesi tagliata con l’accetta -come suol dirsi- che l’apparato mediatico non pubblica certi discorsi.E non ci vuole tanta intelligenza artificiale a comprenderne il perchè….
Non nutro grande simpatia per la giornalista in questione, ma da qui a pensare “ben ti sta” ce ne corre. Anche perché di trovarsi nei guai all’ estero può succedere a tutti, e assai più facilmente di quanto si creda. Ad esempio, viene inseguito uno spacciatore, ti butta la merce dentro lo zaino e sei nella merda. Aggiungo il mio plauso per aver riconosciuto che un governo di colori “ostili” ha dato prova di efficienza nella gestione della vicenda. Infine, su Trump, in questo periodo le spara grosse principalmente per alimentare il suo personaggio, ovvero l’ uomo forte in opposizione alle mezze checche quali democrats, woke, vegani, ecc. Non va sottovalutato perché sarà quello che è, ma tutto è meno che stupido. E quindi si rende perfettamente conto di non poter inglobare con la forza i territori che ha nominato.
X Giangiacomo Rossi. Certo, Trump è tutto meno che stupido e produce uscite di quel tipo per rinforzare il sentimento di ”pancia” dei suoi seguaci ed in parte ha le sue protuberanze anche in Italia, perchè
”la pancia” è pancia dappertutto ma per l’Europa dovrebbe valere di meno mentre vediamo che riesce a valere soprattutto per una cultura ed un modello di vita che è permanente all’interno degli Stati Uniti e ne è il segno anche lo slogan ”America First” perchè mai una nazione europea pronuncerebbe tale slogan e lo innalzerebbe a livello dei suoi connotati etici valoriali, poichè con tutte le contraddizioni possibili ma l’etica e la cultura europea è anche fondamentalmente diversa e ad udirlo l’urlo di Trump sembra che ricalchi quello fosco di ”Deutscheland Uber Alles”, ma sul piano della pericolosità globale non sò esprimere un giudizio certo e sicuro relativo ai parametri di sicurezza che corra il mondo su quello invece silente e rassicurante dei democratici se si facesse il conto della quantità delle guerre e dei conflitti che hanno provocato nel passato fino ad oggi dovunque le loro politiche.E questo-ma è un parere solo mio- non fa altro che confermare quella coltre di fumo molto più sofisticata sparsa dai democratici che ha sempre virtualmente coperto i cosiddetti ” interessi americani ” fino a farli diventare una consuetudine filologica ormai accettata acriticamente nel mondo al punto tale che gli interventi militari nelle politiche di altri paesi diventano interventi legali in nome della libertà portata in casa d’altri a costo di metterla sulla punta dei fucili. Se qualcuno non avesse memoria su tali motivi basterebbe ricordargli solamente ciò che è avvenuto dal dopoguerra mondiale ad oggi nel Sud America a cominciare dal Cile e dall’Argentina,dalla Colombia al Nicaragua, da Cuba al Venezuela ed a Panama, con quest’ultimo ritornato in auge in questi giorni nella cronaca politica scaturito dalle parole di Trump. Per non parlare poi dell’Africa e dell’Asia con quanto è stato il sostegno alla Rodhesia di Ian Smith ed all’Unita di Savimbi e di Holden Roberto contro l’Angola di Dos Santos ed al Sud Africa dell’apartheid contro il Mozambico di Mondlane prima e di Samora Machel poi.Senza stare a nominare gli innumerevoli interventi militari in Asia iniziati ben prima di Kennedy presidente democrtatico-lo si ricordi bene- nell’invasione del Vietnam appena dopo la decolonizzazione francese e per continuare alla crisi dell’Iran degli ostaggi sotto il democratico Carter e le armi ai talebani afghani fornite da Reagan per essere usate contro l’Unione Sovietica e che poi si sono riconvertite contro gli stessi americani a distanza di tempo.Se le elencassimo tutte le guerre,questo sarebbe un elenco senza fine dove si salverebbero da tale elenco forse le nazioni e quelle popolazioni sotto tutela del Comunismo cinese o sovietico come la Mongolia e pochi altri poichè impenetrabili ma anche loro trattati come sudditi degli stati autoritari di Cina e Russia ma anche in quei luoghi l’interferenza non è mai terminata ed ha provocato scontri e guerre interminabili che continuano anche oggi come i conflitti fra India e Pakistan , fra Cina e Pakistan, fra Cina e popolazioni Uiguri dello Xinjiang.Se leggessimo i ”Pentagon Papers” con occhio critico ed indipendente e scevro dalla propaganda vedremmo che la maggior parte di certi conflitti sono stati alimentati da una incessante attività di ingerenza e creazione di cavalli di troia nei focolai interni ai paesi,sostenuti a suon di dollari ed armi alle minoranze affinchè si organizzassero contro i governi centrali di tali paesi.Dove non succedeva questo si organizzava un flusso di capitali che penetravano all’interno del paese il cui governo si voleva rovesciare ed organizzando l’opposizione che dipendeva in tutto e dappertutto dalla quantità dei flussi dei soldi che entravano nel paese.Tale status continua ancora con i regimi militari contrapposti ad altri regimi militari come lo è oggi la Birmania contro la Thailandia e viceversa,come lo è stata l’Indonesia mussulmana contro Timor e le minoranze cristiane.
Chi racconta che l’Indonesia nulla c’entri con il sostegno americano a cui non appare legata si vada a vedere gli accordi dei monopolisti del petrlio con la Pertamina ed un po’ più indietro la politica di Suharto detto il signore dal 20% poichè era quella la percentuale che il presidente ed il suo entourage pretendevano per ogni scambio energetico con le multinazionali del petrolio americano. Poi venne al calendario della cronaca il generale Nasution che si sbarazzò in 6 mesi di 1.000.000 di comunisti sopprimendoli in carneficine nelle galere di stato e negli assalti alle sezioni da parte dei mussulmani, i restanti li sparse nelle prigioni dell’arcipelago col colpo di stato prodotto dalla CIA nel 1965 col pretesto che organizzassero un colpo di stato che Suharto aveva favorito.Ci sarebbe da fare un elenco infinito di quanto ha pesato l’ostracismo democratico americano durante la guerra fredda quando il diritto di veto all’ONU era servito per impedire che la Cina diventasse membro delle Nazioni Unite poichè gli USA sostenevano il fascismo di Chang Kai Shek fuggito a Taiwan anche con le forniture militari ed i dollari, avendo riconosciuto l’isola come ufficiale rappresentante del popolo cinese: 23 milioni contro gli interessi di un miliardo e 400 milioni di cinesi.Tali elenchi sarebbero lunghi come lunghi sarebbero anche quelli degli stati comunisti che reprimevano le minoranze, legate soprattutto al feudalesimo come è stato il Tibet, grande cuscinetto regionale e testimone di ingerenze occidentali di ogni tipo ,dove 300 prelati da secoli dominavano totalmente le popolazioni di quella regione.Purtuttavia la storia di questo paese ha fatto passare nella storia attuale la Cina come ”rullo compressore” dell’etnia tibetana ed i mezzi per tale operazione hanno visto sostenitori partendo dagli attori di Hollywood come Richard Geere per il sostentamento incondizionato di tale causa per finire all’India odierna Narendra Modi.Come abbiamo visto la guerra fredda è finita ma ne è iniziata una calda, che non sò dove ci porterà e guarda caso in Russia il comunismo non c’è più ma vi sono oligarchi che personalmente fanno parte di gruppi che hanno messo le mano sulle smisurate ricchezze nazionali del suo territorio, gas naturale, petrolio, oro e tanto altro ancora e purtuttavia ancora l’impero a stelle e strisce si impegna tramite i popoli liberi dell’Ucraina a
farle la guerra dal 2014, a sabotare gli accardi di Kiew, a fornire 20 miliardi di dollari agli arancioni ed alla fine ha messo con le televisioni al comando del paese un attore che si è ingraziato il popolo bue con la sua visibilità mediatica nelle trasmissioni del genere di ”Beautiful” chiamato all’opera da un privato possessore di reti televisive con la finalità di mettergli un bastone in mano e di poterlo menare per conto di altri. Tale attore, divenuto presidente viene ricevuto dall’occidente che giura assistenza totale militare ed economica perenne per la ricostruzione ad un paese fallito fino a che la Russia non soccomba. Quando soccomberà- ma la vedo dura- allora assisteremo alla spartizione delle sue ricchezze fra i pretendenti,che saranno molti ma si chiameranno e loderanno uno solo : The Country of Fredom ! E cioè quello che ha liberato tutti dalla minaccia.
L’ingegnere iraniano Abedini è stato liberato ed è già a Teheran. È stato dunque uno scambio. Adesso le autorità italiane dicono che secondo il ns ordinamento non c’erano i presupposti per l’arresto e la detenzione. Ah sì? E perché alloro lo hanno arrestato il 16 dicembre? Esattamente quello che è successo a Cecilia Sala, arrestata in Iran senza motivazioni e presupposti. Scambio alla pari. Ora ci dovranno dire cosa hanno promesso a Trump, per avere il suo placet alla scarcerazione di Abedini. Ce lo diranno?
Tu dici che non ti piace la rosicchiarura del fare le pulci alle vittime e di non percorrere versanti troppo facili nelle spiegazioni di quanto avviene, perchè i rapporti e quanto stia dietro sono rapporti complessi.Bene, allora una critica seria e consapevole cosa si aspetta dai media quando questi si dice che si creino tante masturbazioni mentali che a noi non facciano percorrere il campo della verità? In un caso come questo non c’era bisogno di fare le pulci, perchè le pulci non c’erano da scovare,le pulci si dovevano fare invece al complesso mediatico che ha posto sull’altare del possibilismo ciò che anche all’ultimo uomo della strada rimaneva evidente ed era chiaro tutto sin dall’inizio del volo della Meloni a Mar a Lago cosa sarebbe andata a fare.Si continua ad inviare al popolino le forniture di calzini gialli da infilarsi in modo tale che si venga considerati dei perfetti polli da batteria,che beccano dal nastro trasportatore il mangime a loro destinato. E questo mangime sempre annebbia la vista di tutti perchè non fa vedere anche le cose più semplici che ne stanno dietro e che per prima cosa non sono affatto l’impegno febbricitante delle diplomazie quando alla fine decidono in tre ,senza interpellare nessuno, anzi decidono Stati Uniti,Italia,Iran, dicendo ai polli da batteria che sia giusto lavorare sotto il tappeto per raggiungere degli scopi.Ma non vi sembra questa debolezza delle ragioni, timore di rispondere ad una opinione pubblica che è sempre più sorda a ciò che le avviene intorno? L’unica cosa che ci vorrebbe sarebbe la dignità della politica,cosa molto rara in questi tempi dove le fasce generazionali di italiani ma anche di europei dai trenta ai cinquanta anni hanno completamente dimenticato chi fossero i vari Gromiko, Kurt Waldheim, Robert Mc Namara-repubblicano quest’ultimo fino al 1961 poi magari per scrupolo di coscenza democratico fino al 2009, o Zhou En Lai e tanti altri ministri degli esteri la cui politica ha pesato ed ha trasformato il mondo.Oggi tutto questo non esiste più ed il livello culturale sia formativo che operativo è molto più basso e la risposta a livello di influenza sugli avvenimenti è evidente poichè non esiste più una forza internazionale autorevole al punto che possa determinare una politica di indirizzo giusto delle questioni internazionali e la ” merce umana” che abbiamo in mano non solo in italia ma anche in altre parti del mondo alla quale è demandato di produrre risultati è ”frittura” per dirla alla napoletana, frittura nel senso che è anche semprepiù dipendente dalla politica interna dei partiti ed anche dei governi delle nazioni che formano l’Europa, che non è dei popoli ma semprepiù delle banche e dei mercati.Tutto questo sostanzialmente si svolge da molto tempo sotto uno smarrito silenzio di una opinione pubblica di ogni classe sociale,muta al punto che sembra sia in attesa di un qualcosa che possa venire dall’alto e che inverta tendenze nefaste. Credo che la ” modernità globale” o quanto si possa definire tale, abbia fatto arretrare le relazioni umane fino a ridurle polvere al punto tale che chi decide si può permettere di non rispondere a nessuno sia se le questioni finiscano bene come è finita questa di cui parliamo, sia se finiscano male come le questioni della guerra.