Il dott.Rinaldi rimarrà in Valle d’Aosta fino al 21 di aprile, in seguito tornerà a casa, ma prima di riabbracciare la propria famiglia dovrà stare due settimane in quarantena precauzionale.
Cosa rimarrà di questa esperienza? “Sicuramente dovremo cambiare le nostre abitudini. I virus sono su questo pianeta da prima di noi, dobbiamo essere noi ad adattarci. Il futuro può essere positivo, se da una società con una competizione sfrenata, come quella attuale, si arriva ad una società di cooperazione”.
Quindi oltre alla fiducia nella scienza e nella medicina, il medico volontario Massimo Rinaldi vede la sconfitta delle pandemia anche nell’impegno solidale e in un “cambio di modalità” nella vita quotidiana e nelle scelte economiche e sociali. Detto da una persona che ha scelto di andare al fronte a combattere in prima persona il nuovo nemico globale e invisibile, ha ancora più valore.
A presto dottore, ci vediamo a Chiusi!
m.l.
Questo saluto ed un ringraziamento ad una persona seria ed illuminata come Massimo e vorrei estenderlo a tutti i medici e gli operatori in prima linea, ma anche nelle loro ordinarie funzioni quotidiane, esposti a rischi continui e che pagano con tributo alto la loro dedizione.
Ecco, a tutti Costoro, un grande Grazie