PIOGGE INCESSANTI, FRANA LA CASSIA PROPRIO LADDOVE DOVREBBE SORGERE LA CENTRALE GEOTERMICA… IL SEGRETARIO DEL PD SENESE SCRIVE A ROSSI

sabato 21st, dicembre 2019 / 16:52
PIOGGE INCESSANTI, FRANA LA CASSIA PROPRIO LADDOVE DOVREBBE SORGERE LA CENTRALE GEOTERMICA… IL SEGRETARIO DEL PD SENESE SCRIVE A ROSSI
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RADICOFANI – Piove, governo ladro!  E dopo il Ponte sull’Orcia venuto giù nel 2012, è venuta giù anche la Cassia. Metà carreggiata della strorica S.S. n.2 è+ franata nel tratto tra Abbadia San Salvatore e Radicofani, proprio laddove Sorgenia vorebbe/dovrebbe realizzare una centrale geotermica a ciclo binario grade come 11 campi di calcio…

La Cassia è smottata creando un’ampia voragine, proprio a lato del fiume, ingrossato dalle piogge. L’evento si è verificato questa mattina. In quel punto la strada era già sottoposta a transito regolato da semaforo, per pericolo di crollo. E il crollo (la frana) c’è stato. Puntuale come un orologio svizzero.

Subito ci Comitati che lottano contro la centrale Sorgenia hanno inondato la rete di post nei quali si sottolinea l’incongruenza, ache sotto l’aspetto dell’ubicazione del sito scelto da Sorgenia, che in parte sarebbe addirittura nel’alveo del fiume Orcia, che è quasi sempre senz’acqua, ma che quando piove forte e a lungo come in questi giorni si ingrossa e fa paura…  E danni. Da sempre. Registriamno una presa di posizione del segretario del Pd senese Andrea Valenti che tra l’altro è originario e residente nella zona, il quale fa sapere di aver scritto al governatore della Toscana Enrico Rossi. Ecco la sua lettera:

“A seguito dell’ ultimo evento franoso che ha colpito la Cassia, ho scritto al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, come segretario provinciale del Partito Democratico e come cittadino dell’ Amiata Val d’ Orcia.

Purtroppo la frana di questa mattina si aggiunge ad una serie di criticità che ormai da quasi 10 anni investono questa parte di Toscana. Criticità che non riguardano la semplice viabilità, ma un dissesto generale di un territorio che necessita di interventi strutturali, veloci e certi. Le aree interne hanno sofferenze diffuse, sono soggette a spopolamento, ad una lenta e inesorabile sottrazione di servizi, ad un invecchiamento della popolazione alla scarsa possibilità di creazione di lavoro ed impresa.

Il dissesto territoriale che sta investendo le aree dell’Amiata, della Val di Paglia e della Val d’ Orcia sta creando una situazione insostenibile per i cittadini, per i pendolari, per gli studenti e per le aziende che operano in Val di Paglia. Il problema è diffuso, non riguarda la sola viabilità ma un dissesto idrogeologico che crea criticità sulle strade e negli stessi centri urbani amiatini, problemi che richiedono interventi sostanziali di difesa del suolo nei territori coinvolti.

La Cassia è sotto la gestione ANAS, ma è necessario da parte della Regione una forte iniziativa che coinvolga tutti gli Enti (comuni coinvolti, Provincia di Siena, Regione Toscana, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per arrivare ad un rapida iniziativa di risoluzione di questi gravissimi problemi.
Ho chiesto inoltre al Presidente di interessarsi riguardo la questione delle competenze territoriali dei Consorzi di Bonifica.

Il territorio interessato, pur essendo in Toscana, ricade sotto il Consorzio di Bonifica laziale, che non ha la necessaria attenzione – a differenza dei Consorzi toscani – per questi territori, con una quasi nulla capacità di intervento. Riallineare la territorialità consortile garantirebbe azioni maggiori e più puntuali.

Ho anche chiesto di valutare, nel periodo necessario per ripristinare una viabilità funzionale, la possibilità di forme di risarcimento, per pendolari ed aziende che andranno incontro a perdite economiche al momento difficilmente quantificabili, ma di certo non indifferenti.

Ho ringraziato il presidente Rossi per la puntuale attivazione dello stato di emergenza, ringrazio il consigliere Simone Bezzini che fin da subito si è attivato con i sindaci dei nostri territori, con il Presidente della Provincia Silvio Franceschelli e con l’on. Susanna Cenni.

Non possiamo inoltre più trascurare un tema di politica nazionale, che è quello delle province. L’ ultimo governo Gentiloni e l’ultima Legge di Bilancio hanno dato un segnale in termini di risorse, che va accolto positivamente e rafforzato. Ma è necessario un ragionamento organico su questo Ente, e sull’incidenza che anni di risorse ridotte all’ osso e di impossibilità di una manutenzione puntuale hanno avuto su territori come il nostro. Servono stanziamenti urgenti e eccezionali per queste aree, non più derogabili”

Valenti quindi prende spunto dall’evento della frana di oggi sulla Cassia, per rilanciare una discussione sul tema della riforma della Province che, dopo che son state ridotte ad enti di secondo livello, e provate delle risorse, non hanno più potuto garantire servizi e interventi puntuali neanche sul fronte della manutenzione stradale.  In vista della campagna elettorale regionale della prossima primavera questo sarà un tema caldo.  Perché si è capito che le provice così come sono adesso funzionano peggio e con meno efficacia di prima…

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