SUL PALCO DI “ON THE ROAD. AGAIN” UNA CHITARRA MOLTO PARTICOLARE. SI CHIAMA MARE DI MEZZO…

mercoledì 09th, ottobre 2019 / 16:13
SUL PALCO DI “ON THE ROAD. AGAIN” UNA CHITARRA MOLTO PARTICOLARE. SI CHIAMA MARE DI MEZZO…
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CITTA’ DELLA PIEVE – Nello spettacolo musical-teatrale “On the road. Again” in programma sabato prossimo, 12 ottobre, a Città della Pieve si parla molto di chitarre. Quella di Woody con su scritto “This machine kills fascists”e con la quale egli raccontava la grande depressione, la migrazione epocale dei refugèe verso la California negli anni’30; quella di Bob che divenne lo strumento principale di quella che fu la colonna sonora della stagione del ’68; quella di Bruce sporca della fuliggine della “Rust Belt” (la fascia della ruggine) e arroventita dal sole sulla Route 66, nei pressi del confine con il Messico…

Le chitarre raccontano, da sempre, un sacco di cose.

E sul palco di On the road. Again ci sarà anche una chitarra particolare. Unica. una chitarra che nella forma somiglia ad una classica Fender Telecaster, ma è molto di più di una semplice chitarra. E’ un progetto culturale. Ha anche un nome quella chitarra: si chiama “Mare di Mezzo” ed è stata costruita con il legno recuperato dei barconi approdati a Lampedusa. IL costruttore è un liutaio di Cortona, Giulio Carlo Vecchini, che ha così voluto dare una “scossa” all’indifferenza generale” su ciò che da anni avviene nel Mediterraneo. “L’ho fatto nell’unica forma che conosco: costruendo una chitarra” ha scritto sulla pagina facebook in cui parla dello strumento. La Mare di Mezzo ha una missione: suonare i canti di chi voce non ha, passando di mano in in mano, da un’artista all’altro. Finora l’hanno suonata tra gli altri Carlos Santana, Jovanotti, Dario Brunori, Bandabardò, Bobo Rondelli, i Verdena.

Sul palco del Teatro Avvaloranti, in On the road. Again la suoneranno i Dudes che l’hanno suonata con Mattia Mignarri anche al Live Rock Festival di Acquaviva il 28 agosto scorso.

Per noi di primapagina, che abbiamo prodotto e allestito lo spettacolo, in questo caso insieme alla Pro Loco-Associazione Turistica Pievese, è un onore e un piacere avere con noi la Mare di Mezzo e il suo costruttore Giulio Carlo Vecchini.

La chitarra, che mostra visibilmente i colori dei barconi, sarà lì a ricordarci che certe storie non finiscono mai, si ripetono. A dirci che è bene parlarne. E a sottolineare che le chitarre spesso raccontano storie meglio della politica, meglio degli articoli di giornale e sono un’arma formidabile. L’unica arma che ci piace…

Insomma una storia nella storia raccontata nello spettacolo. Un “cammeo” perfettamente in linea con il discorso che lo spettacolo affronta anche se sul palco si parlerà di un altro mare. Di altre strade, di altri refugèe… Una ragione in più per venire a vederlo.

 

Nelle foto: la “Mare di Mezzo” nello studio Tv di “Gazebo” e in mano a Carlos Santana al Pistoia Blues. 

 

 

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