FULMINI E TEMPORALI IN VALDICHIANA, IL MALTEMPO METTE A RISCHIO BRAVIO E PALIO DEI TERZIERI

sabato 24th, agosto 2019 / 11:47
FULMINI E TEMPORALI IN VALDICHIANA, IL MALTEMPO METTE A RISCHIO BRAVIO E PALIO DEI TERZIERI
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Una vera e propria tempesta di fulmini si è abbattuta questa mattina sulla bassa Valdichiana (zona tra Torrita di Siena, Montepulciano e Chiusi). E sono previsti ancora temporali, anche forti, per il pomeriggio di oggi e anche per la giornata di domani. Il maltempo sta mettendo a rischio due grandi manifestazioni storiche come il Bravìo delle Botti di Montepulciano e il Palio del Terzieri di Città della Pieve. Entrambe in programma per domani, domenica 25 agosto, dal primo pomeriggio all’imbrunire. A rischio soprattutto i due suggestivi cortei storici con centinaia di figuranti in costume. Gli organizzatori sperano in una tregua della pioggia. A Città della Pieve si sta prendendo in esame la possibilità di svolgere la gara di tiro con l’arco in notturna, quando le previsioni meteo, segnalano schiarite. Sia a Montepulciano che a Città della Pieve l’ipotesi rinvìo è l’ultima ratio, contrade e terzieri non ci vogliono nemmeno pensare.  E i comuni pure.

Sindaci e assessori sono all’erta. Telefono sempre acceso, pronti a intervenire e a cambiare programma in corsa.

In tutti e due i casi “palio bagnato”, non è detto che sia anche palio fortunato. Perché le due manifestazioni vivono sì della imponenza e bellezza della rievocazione storica, dei costumi, dell’atmosfera rinascimentale e della rivalità vera tra le contrade e i terzieri, ma vivono soprattutto del calore del pubblico fatto da migliaia di persone assiepate nelle piazze, nelle strade, sulle gradinate…  In caso di pioggia il pubblico sarebbe per forza di cose meno numeroso, i costumi potrebbero sporcarsi e subire danni… L’atmosfera festosa diventerebbe cupa… Quindi in caso di pioggia i cortei storici potrebbero saltare.

Nella città del Perugino, anche la famosa “farinata” (battaglia a colpi di sacchi d farina fra i Terzieri), che si svolge tradizionalmente in chiusura del corteo storico, prima della sfida degli arcieri,  sarà fatta solo se si farà il corteo. E non, come sempre, davanti al monumento ai caduti e al “Santuario”, ma qualche decina di metri più avanti, in viale Icilio Vanni, davanti al Monastero delle Clarisse.  Ogni anno “la farinata” suscita polemiche e divisioni tra chi è a favore e chi contrario, ma i contradaioli non intendono rinunciarvi. Se dovesse piovere al momento, niente ‘farinata’. Ma anche se la battaglia si tenesse dopo un pomeriggio di pioggia, è facile immaginare cosa sarà il viale, con quintali di farina “impastata” con il bagnato … 

Insomma a Montepulciano e a Città della Pieve la gente incrocia le dita e guarda il cielo in lontananza per vedere se le nubi all’orizzonte diventano sempre più nere e gonfie o se invece si aprono… Se il Monte Cetona ha il cappello, ovvero una nuvola bassa sulla sommità, è pioggia sicura… Così come se il cielo è nero sui monti sopra Cortona, il temporale è quasi sempre in arrivo…

Intanto però nelle due città imbandierate a festa rullano i tamburi, si sentono le chiarine… Gli spingitori delle botti e gli arcieri si allenano e si “spiano”. Nelle taverne si lavora per allestire cene luculliane.  Ed è singolare sentire ragazzini di contrada che intonano “la Verbena”, canto tipico del Palio di Siena, ma a Città della Pieve e non a Montepulciano. La cosa è singolare, ma non deve stupire: Città della Pieve è umbra e papalina e tale era anche nel ‘4-500, ma ha una conformazione urbanistica senese, ed essendo città di confine ha sempre risentito molto della vicinanza coi senesi di Chiusi, Sarteano, Cetona. Montepulciano invece è sempre stata guelfa e fiorentina. Mai canterà un canto senese…

 

 

 

 

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