SIENA: PATTO TRA SINDACI, PREFETTO E FORZE DI POLIZIA PER AUMENTARE LA VIDEOSORVEGLIANZA. PIU’ SICUREZZA, MA ANCHE L’OMBRA DEL GRANDE FRATELLO (QUELLO DI ORWELL)
SIENA – Questa mattina, lunedì 8 luglio, i sindaci della provincia di Siena sono riuniti presso la Sala degli Arazzi della Prefettura di Siena, con il Prefetto e i vertici delle Forze di Polizia. Sul tavolo il “Patto per la sicurezza urbana” denominato “Attivazione sistema integrato di videosorveglianza nella provincia di Siena”.
Il protocollo prevede la realizzazione di collegamenti telematici in grado di assicurare l’accessibilità in tempo reale dalle sale/centrali operative di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza alle immagini rilevate dagli apparati di videosorveglianza dei Comuni. Apparati di videosorveglianza che sono già molto frequenti e che saranno ulteriormente aumentati. A Chiusi per esempio ce ne sono una quarantina già in funzione, ma si punta a piazzarne altrettanti. Lo ha detto il sindaco Bettollini venerdì scorso alla presentazione del “murale” realizzato dal maestro Daniele Pampanelli nel casotto dei servizi e bagni pubblici dei giardini pubblici, dove sono state piazzate tre telecamere, come deterrente per i vandali e gli imbrattatori seriali.
Lo scopo del progetto è quello di valorizzare i sistemi di videosorveglianza realizzati dai Comuni per le preminenti finalità di sicurezza urbana (prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità ed illegalità diffusa; tutela della vivibilità e del decoro di aree urbane e rurali, zone destinate ad attività commerciali e produttive; salvaguardia del libero utilizzo di infrastrutture e spazi pubblici) anche per le finalità di ordine e sicurezza pubblica di specifica competenza delle Forze di Polizia, così da consentire a queste ultime la più rapida ed efficace attivazione operativa a fronte di fatti e circostanze suscettibili di interesse investigativo, come furti, rapine, episodi di violenza ecc..
Per i sindaci questo della sicurezza è un tema caldo. Quelli di centro destra ne hanno fatto un cavallo di battaglia per creare anche un clima di paura e incertezza e indurre gli elettori a scegliere chi propugna il pugno di ferro e l’inflessibiità; quelli di centro sinistra lo hanno assunto come paradigma bipartisan per non farsi surclassare da Salvini e dai suoi seguaci e non lasciar solo a loro questo argomento.
E’ indubbio che il tema sicurezza sia un tema molto sentito, anche perché indotto da una propaganda martellante, nonostante i dati reali dicano ad esempio che i furti e le rapine sono in diminuzione da anni, che l’invasione dei migranti non c’è ed è una invenzione. La percezione è diversa dalla realtà e quindi la richiesta di sicurezza sale…
Il Patto che oggi i sindaci firmeranno in Prefettura a prima vista può apparire come una risposta concreta ed efficace ad un problema. E’ lo Stato che fa quadrato e si attrezza per difendersi meglio e per meglio difendere i cittadini. Il che è diverso dal concetto della “sicurezza fai da te”, della “legittima difesa” che diventa licenza di sparare, della logica da far west della pistola sotto il cuscino…
In linea di principio meglio uno stato che si attrezza, piuttosto che uno Stato che delega il cittadino e lo autorizza ad attrezzarsi in proprio…
Ma c’è anche un rovescio della medaglia. Questa miriade di telecamere piazzate ovunque e soprattutto, adesso, il collegamento in tempo reale di esse con le sale operative di Polizia, Carabinieri e Gdf fa pensare al Grande Fratello. No, non al reality televisivo, quanto al personaggio immaginario creato da George Orwell nel romanzo “1984” pubblicato nel ’49.
Il Grande Fratello di Orwell il dittatore dello stato totalitario chiamato Oceania. Nella società che Orwell descrive, ciascun individuo è tenuto costantemente sotto controllo dalle autorità. Lo slogan “Il Grande Fratello vi guarda” ricorda continuamente agli abitanti chi che comanda… Nel romanzo non viene mai chiarito se il Grande Fratello sia una persona esistente o semplicemente un simbolo creato dal partito. George Orwell alla fine degli anni ’40, dopo la guerra e in piena guerra fredda, immaginava il 1984 come un tempo lontano, da fantascienza. E nel suo romanzo fa dire al protagonista Goldstein: «Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo…” . E per dare un’idea di ciò che pensa, nella descrizione fisica del Grande Fratello, lo fa assomigliare a Hitler e Stalin, mentre il ribelle dissidente Goldstein ricorda i tratti di Trotsky, l’antagonista comunista di Stalin.
Dal 1949 in poi, dopo la pubblicazione di 1984, l’espressione “Grande Fratello” viene usata per descrivere una figura eccessivamente indiscreta, un controllo invasivo da parte delle autorità o i vari tentativi fatti dai governi per aumentare la sorveglianza. Lo dice il vocabolario.
Perché dal controllo di sicurezza, al controllo sociale il passo può essere breve. E magari, anche nell’Italia di oggi, qualcuno sotto sotto ci spera, così come negli anni ’70 c’era chi sperava in un colpo di stato militare che mettesse le cose a posto e i comunisti in riga…
Con questo non vogliamo dire che il Patto sindaci-Prefetto-Forze di polizia in provincia di Siena sia il preludio ad una situazione da “stato di Polizia”. Ma la nonchalance con cui gli stessi sindaci , in particolare di quelli di sinistra, avallano operazioni del genere ci lascia francamente quantomeno un po’ perplessi. Sembra un normale atto amministrativo, ma in realtà, questa questione ha risvolti culturali e politici più profondi. Un minimo di discussione e riflessione in più l’avremmo apprezzata insomma.
“Chi non fa nulla di male non ha nulla da temere” dicono i fautori delle telecamere di sorveglianza sparse in ogni dove. Vero. Ma trovarsi perennemente sotto osservazione da parte delle forze di polizia fa un certo effetto. Sembra di sentire echeggiare quella frase :“Il Grande Fratello vi guarda!” Chi ha vissuto nella cultura della legalità, ma anche della libertà individuale e collettiva, si sente osservato, controllato, ha la sensazione di barattare la sicurezza proprio con la libertà. Non è una bella sensazione. Per sdrammatizzare viene in mente una battuta: occhio alle scappatelle, soprattutto con le mogli e i mariti di poliziotti, carabinieri e finanzieri, perché qualcuno vi vede e la vendetta potrebbe essere implacabile…
m.l.
Si, in conclusione si finisce con la battuta all’italiana delle corna alle mogli e reciprocità, ma il ” grande fratello” mi sembra che di per sè stesso non possa rappresentare tanto il controllo dello stato sulla delinquenza sul quale nessuno credo possa obiettare qualcosa dal momento che la maggior parte della popolazione non delinque ed allora credo che debba essere ”benvenuto”, ma piuttosto come ” il grande fratello” debba essere dato ad intendere tutto quel complesso mediatico che CONTROLLA la formazione del pensiero e lo indirizzi per gli scopi creati apposta dal sistema socio-etico-economico, ed il guaio è che fra le righe della democrazia liberale tutto questo lo si dia per scontato, anzi per impostazione utile. Quello è ” il grande fratello vero” secondo me non il ricordo di Hitler, Stalin od in qualche modo il creatore di tale controllo delle menti, conosciuto come il perfido Goebbels all’epoca del nazismo.Anche dal momento-diciamolo pure- che di” perfidi Goebbels” oggi sia pieno il mondo e non passano minimamente per ”perfidi Goebbels” anzi rivestono l’immagine che il sistema vuole che sia loro data, quella della ricerca della libertà liberale, dell’iniziativa privata, ed anche in tutta sordina dei monopoli, alias capitalismo monopolistico.Prendiamo a caso una questione su questo piano prettamente mediatico ? La questione Venezuela che ogni tanto a rate mensili ritorna fuori nelle nostre TV, tutte nessuna esclusa unite per sparare cacca sul governo legittimamente eletto di Maduro che secondo loro affama il popolo.Difatti le interviste mandate in onda hanno una sola ed univoca persistente direzione: quelle delle interviste ai ceti spiccatamente scelti schierati con l’opposizione a Maduro e mica si va nelle interviste a ricercare di chi siano le responsabilità ma si invoca il ritorno di un governo al soldo degli americani e delle loro multinazionali tanto care alla Clinton e ad Obama(questo non lo si ndice mai ) per ritornare a dar da mangiare alla gente nel modo in cui vogliono tali padroni del mondo. Ed allora ”un grande fratello” molto più corposo, consistente ed influente al punto che estende i suoi tentacoli su tutto il mondo e che assicura quell’equilibrio al quale non ci si possa opporre se non rischiando di precipitare ancora di più nella miseria ancor più nera,qual’è ?: Il riformismo che abbiamo avuto finora tanto caro alla sedicente sinistra ed in casa nostra tanto per non far nomi al PD e derivati o invece la restaurazione della destra usata dal grande capitale che non tollera paletti con la scorciatoia illusiva del nazionalismo ? Altro che Bettollini e Scaramelli che mettono le telecamere… e che magari il loro partito critica Salvini perchè difende chi spara ai ladri penetrati in casa propria, ma si guarda bene da dire che tali condizioni che viviamo in italia e che tanta breccia fanno nella testa della gente rendendola anche reazionaria, rinfocolando l’odio gratuito anche per le persone che sono oneste e che fanno parte dell’immagrazione come un tema che nell’ambito europeo non si sia approdati a nessun miglioramento, anzi,quell’Europa da loro conclamata è proprio quella che si disinteressa degli sbarchi in italia e che se potesse si occuperebbe a gocce sempre più piccole di tale problema. Perche nello stesso tempo sostengono chi salva le vite e chi faccia approdare i migranti ma che nello stesso tempo nei loro mandati il loro partito non ha risolto un minimo di questioni di riposizionamento dei profughi, e questo lo sanno anche localmente. Ormai gli altri nel contesto europeo lo sanno bene che l’Italia culturalmente è questa e che funziona così.Gran clamore sull’umanitarismo soprattutto dai ceti cattolici e completa dimenticanza delle conseguenze che deriverano poi, vista la situazione.Anzi si lavora per mandare a casa il governo che anche attraverso moltisime contraddizioni-non ho problemi ad ammetterlo- ma create appunto da quella proditoria legge elettorale ha obbligato due partiti diversi a convivere non politicamente ma con un contratto di governo( e questo nessuno lo dimentichi perchè volutamente la tendenza che si afferma è questa della dimenticanza mediatica e quindi formativa del pensiero della gente )che se risolve certi problemi è impossibilitato ed inchiodato a risolverne altri.Fin’ora credo che comunque ed in tutti i casi abbia fatto del suo meglio,questa è la mia opinione.Non solo confortata dai dati ma confortata anche dal fatto che una cospiqua parte di spesa pubblica in questo settore sia stata ridimensionata con diversi trattamenti rispetto a prima a parrocchie ed al cooperativismo.Vorrei far notare che l’Italia è il paese di punta dove più sono concentrate tali tipologie assistenzialistiche e le motivazioni sono quelle che tali iniziative rendono e rendono facendo arricchire tutto il circuito a partire da coloro che imbarcano i migranti sui gommoni e scialuppe per passare attraverso le ONG e per riscuotere i finanziamenti (soldi pubblici non ci dimentichiamo mai ) da parte dello Stato.Ed allora che la gente sia incazzata mi sembra normale e non credo che possa essere incazzata verso i poveri cristi che muoiono affogati e che rischiano la vita-quella è una esigenza umana che risponde al dirtitto di migliorare se stessi e la propria esistenza ed alla ricerca della felicità, cosa che non si può conculcare- ma che il perverso sistema la fa innestare nella catena degli arricchimenti mafiosi.perchè non è solo mafia quella che procura i barconi e che prende 3000 dollari a migrante, è mafia anche quella di coloro che continuano in quella catena forsennata senza che nulla possa cambiare, senza che nulla nei confronti dell’Europa possa cambiare, senza che nulla che nei confronti dell’Italia possa far veramente dimostrare con i fatti che chi approdi in italia approda in Europa.Si sà come questione geografica questo ma non come questione giuridico amministrativa a cui dovrebbe essere affidata la ripartizione dei migranti.Quindi oggi dalle mafie siamo circondati ed è finita e non esiste più l’immagine del mafioso con la lupara ed il doppio petto a righe ma la nuova mafia è quella legata alla politica e che teme che gli equilibri che ci sono stati fin’ora cambino.Ed allora coloro che secondo me si presentano come paladini di quel partito dove come ho detto all’inizio si ripropone di ”amministrare la diversità” andrebbe chiesto conto a tale partito ed a tali idee fondanti perchè sono quelle che hanno prodotto tutto questo non solo da adesso ma negli anni nella cultura della gente comune e che vi possa essere un conto da saldare.Ma quello che vedo profilarsi è solo uso mediatico ed influenza della gente per dimostrare che la sinistra ormai non esiste più, indebolita, fiaccata , scomparsa dalle batoste elettorali mentre si afferma una nuova richiesta d’ordine le cui origini culturali e politiche sono le destre che rimetteranno tutto in ordine anche con la guerra civile prima all’interno dei vari stati, poi dando l’effettivo potere politico di spartirsi l’europa fra Stati uniti, Russia ed anche Cina. Ecco chi è che lavora per questo e che sembrerebbe invece che lavorasse per altro.In naltre parole- poi la finisco- proviamo ad immaginare che nel nostro piccolo nazionale i 25 euro a migrante non fossero più a disposizione di parrocchie e cooperativismo ma che fosse lo stato che con le sue strutture si interessi di questi disgraziati. Pensate davvero che ci sarebbe tanto clamore speculativo intorno a queste questioni’ pensate che un Salvini fosse davvero assunto al riferimento mediatico che ha saputo catturare? Pensate che l’opinione pubblica si fosse schierata contro la politica del permissivismo che ha prodotto tale casino ? Pensate che in definitiva che ” in un sistema dei soldi” – perchè è di questo che parliamo- molti di questi aspetti sarebbero se non altro limitati ? Ed allora cosa ne consegue e quale idea ne esce da tutto questo? Siamo sicuri che sia proprio il principio della solidarietà che guidi tutto questo movimento dove vediamo la gente normale battere le mano a coloro che sbarcano ma che è proprio quella che è stata nello stesso tempo silenziosa quando quelle persone venivano bombardate? Parecchi dubbi mi assalgono ma sono sicuro che non assalgano coloro che ci speculano, quelli non sono assaliti da alcun dubbio e fra questi anche diverse strutture di nostra conoscenza nazionale rimpinguate di soldi pubblici.Quelle nella storia hanno solo evidenziato- per chi l’ha voluto vedere- certo pèer gli altri no, la loro famelicità che ha consentito che rimanessero sempre a galla e che influissero sul dettar legge allo Stato Laico od almeno a fare avere dei vincoli dai quali non si potesse discostare, perchè quelle forze di cui parlo al governo della nazione ci sono se,mpre state, anche grazie ” al libero voto”.
Scusa il francesismo, ma che cazzo c’entrano le telecamere di vigilanza con il complesso mediatico? Già di confusione ce n’è tanta, proviamo almeno noi a non alimentarla con commenti che sembrano scritti con la febbre a 40… sarà il caldo…
Non c’è più sordo di chi non vuol sentire ma non vuoi sentire come tanti perchè se volessi sentire sei all’altezza di farlo, altri non lo sono e si vede come agiscono e di chi sono preda,tu invece sei all’altezza di farli i collegamenti con quanto ho detto ma ti rifiuti di farlo adducendo che non c’incastri nulla quello che ho detto.Siamo allo stesso punto che invoca sempre Paolo Scattoni quando rifiuta di pubblicare ciò che non gli aggrada e che scrivo dicendo e rispondendomi che non fa parte della storia locale. E’ molto semplice eludere ciò che si dice in tal modo.E’ una questione culturale e politica nella quale io a mio modo cerco di spiegare i perchè, le ragioni di un modo di pensare e le conseguenze e non di caldo di questo Luglio caro Marco Lorenzoni.E’ proprio questo che manca alla sinistra e di cui oggi ci si lamenta, ma per certi è una semplice ed obbligata scelta per altri invece una vera e propria intenzione di diffondere una idea pensando che serva, più che agli altri a loro stessi, questa è l’idea che ad ogni punto che mi confronto con te mi si rafforza semprepiù.Tu che ti lamenti e lo scrivi dei vecchi compagni di una vita dei quali non ti spieghi le modalità e le scelte politiche, sarebbe bene che nelle tue spiegazioni ci comprendessi tutto, quel tutto che oggi e che da parecchio tempo a questa parte ha sempre meno peso nella politica, nella sua critica e nelle persone.E difatti guarda come siamo ridotti, altro che il caldo ……
Il problema posto dall’articolo è semplicemente questo: la videosorveglianza esasperata e il collegamento diretto delle telecamere sparse in ogni dove con le sale operative delle varie forze di polizia, configurano una situazione da “grande fratello” orwelliano oppure no. E nell’articolo si dice anche che i sindaci di sinistra hanno avallato questa operazione con troppa nonchalance e scarsa riflessione sugli aspetti politico-sociali cui potrebbe portare. Quindi c’è una critica ai sindaci di sinistra (a quelli di destra pure, ma queste sono le loro materie). Sei d’accordo con me in questo oppure no? Se concordi sulla nonchalance o leggerezza con cui hanno agito gli amministratori in questo caso, bastava dirlo senza tanti giri di parole. Se non concordi idem. Invece parli sempre d’altro. E non si arriva mai al dunque… P.S. e comunque mi pare che l’abbiano presa con nonchalance anche le opposizioni e pure i tuoi amici a 5 Stelle i quali non hanno detto una parola. Evidentemente gli va bene.
No, il problema vero non è quello che io parli sempre di altro, il problema vero è che il modo di pensare che sei solito usare in buona compagnia anche di altri, che sull’argomento non tollerano divagazioni-vengono chiamate così- prendendo a spezzoni ciò che si vede davanti a noi e dentro di noi che tu evochi e non si vuole che tutto questo faccia parte di altro e lo si nega estraneandolo da ciò che via via l’ha prodotto.E’ come entrare in un labirinto e pretendere di uscire se non si sa come ci siamo entrati. La mia critica-del resto come sempre- che credo dalle risposte avute da diversi lettori è diventato un modo che ormai mi contraddistingua in questa landa desertificata sul modo di presentare le questioni non parlando delle cause di tali questioni, faccia forza sull’insopportabilità ormai latente in tutta la politica di affrontare i discorsi che possono sembrare ma non nessere in effetti i più radicali, volutamente infischiandosene delle cause.Cosa vorrebbe dire ”sei d’accordo oppure no su quello che dici” se quello che dici è parte di una aspetto più grande per il quale si nega anche dalle tue risposte la ricerca della causa ? Se si osserva come fai tu un caso od un avvenimento non legandolo a quanto passa culturalmente nella società si arriva ai discorsi che richiedi tu,ossia il ”sei d’accordo oppure no ?”.Qui secondo me si smarrisce anche la funzione della stampa che dovrebbe essere quella di far usare il cervello ai lettori e non di presentare i fatti come li hai presentati sul grande fratello che sorveglia tutto come se tale funzione fosse scesa sulla terra quasi da una volontà aliena di smania di controllo delle società. Non è così che si spiegano i problemi se non li inquadri in un contesto che li produce e li fa essere in tal modo come sono.Non si rende nessun servizio alla conoscenza secondo il mio modo di vedere in primo luogo perchè si parte da un rifiuto a leggere e quindi a capire i collegamenti che ci potrebbero essere e che ci sono, secondo si frantumano i problemi non ottenendo la loro risoluzione. Solo se si comprende il perchè da dove vengano e perchè quei problemi-in tal caso il controllo del grande fratello- venga messo in onda si può capire che siamo giunti ad un limite nel quale chi comanda ed i rapporti di produzione interni al sistema sono messi in atto per respingere il bisogno di cambiamento che il sistema globale mostra ma ne è respinto da parte dell’establishment economico che esercita il suo potere anche sulla formazione del modo di pensare delle persone e dei poli. Ed allora quando dici ”che cazzo c’entra col grande fratello” dici tu una cazzata perchè c’entra e ne è una diretta conseguenza.Ma ormai non è tanto questione dei 5 stelle e della loro opposizione locale, qui è questione che tutto il mondo e la critica che prima esisteva a sinistra è stata smontata pezzo per pezzo e ciò che vige adesso nella fase di declino della conoscenza della gente ed il suo allontanamento dalla politica ci avverte – a chi ne vuole tenere conto- che siamo in presenza di metodi e di modi di pensare parziali che rendono la strada semprepiù spianata alla manipolazione delle masse e dei popoli.Cioè pari pari quello che vuole il sistema produttivo, di ripartizione, che si appoggia sull’uso mediatico per far passare e mettere la lente d’oingrandimento su ciò che gli conviene. Ed allora se direttamente le telecamere piazzate a Chiusi od in altri luoghi non sono che il prodotto per rinforzare tale controllo,visto che ti dichiari di sinistra, secondo me dovresti essere comprensivo di tutto questo e fare luce sull’aspetto generale che oggi dà noia e fastidio alla maggioranza delle persone prendere in esame. E dà fastidio perchè ormai la politica di chi doveva salvaguardare certi interessi è stata totalmente fallimentare e la fase che viviamo oggi non è quella creativa di una alternativa e di pensare a come metterla in pratica ma è solo quella di poter smontare un meccanismo che dà noia alle istituzioni perchè i fatti delittuosi che avvengono sono frutto di un sistema perverso creato con la finalità del dominio di pochi verso molti.Ed allora se vediamo tutto questo sotto tale luce le telecamere a Chiusi come quelle di Venezia ,Milano, Palermo o Roma non sono che il frutto di questa politica che non sà più come fronteggiare le discrasie che lei stessa ed i suoi uomini hanno creato e cerca di avvalersi di rattoppi e facendo anche sorgere i falsi problemi del cosiddetto grande fratello- che ripeto-non è quello di Hitler o di Stalin ma è quello della propaganda di un regime economico generale e globalizzatore che non po’ più reggere, che produce disgraziati che arrivano da noi e che sono trattati non da Salvini o da chi per lui( perchè se non ci fosse lui il problema ci sarebbe lo stesso e bisognerebbe lo stesso risolverlo e dico questo non a sua difesa ma per mettere l’accento su quelle masse della sinistra che stavano silenti mentre si procuravano le tragedie dei bombardamenti e delle guerre mentre poi i suoi falsi rappresentanti andavano a piangere sotto le navi per fare la polityica che interessa a loro stessi ).Ed allora se il grande fratello non è la telecamera, il vero grande fratello è quel complesso mediatico che ti fa vedere e che ti dice cosa devi pensare.Rispondimi cosa ne derivi da questo allora se è vero che ci sia perchè potrebbe darsi anche che non ci sia e che sia solo una mia visione.Troppo complicata ? Sottintende di perderci troppo tempo? Meglio liquidare le questioni alla maniera del ”grande fratello” con un si o con un no e spiegarne i perchè? Io sono stato abituato non a fare confusione ma a chiedermi perchè certe cose avvengano ed anche credo che se i problemi debbano essere risolti dovremmo tutti renderci conto da dove arrivino e da dove arrivano non è una interpretazione, sono fatti che hanno una spiegazione.E’ il rifiuto di dare una spiegazione che mi manda in bestia perchè sò che soprattutto da sinistra dovrebbe esserci la ricerca della verità, il dubbio senz’altro, ma anche il tentativo di soluzione dei problemi.E non mi sembra che siamo in tale dirittura col metodo di affrontarli, 5 Stelle, Lega o PD o Forza Italia che siano, od almeno i segnali della risoluzione sono alquanto deboli.Ma c’è da dire che non si può pretendere di sanare le questioni di un decennio in pochi mesi, soprattutto quando intorno le situazioni non dipendono dall’italia ma da quell’europa che ha odorato da sempre quale paese sia l’italia e la sua debolezza e di tale debolezza se ne approfitta rifiutandosi e rimandando le soluzioni di cambiare ordinamenti come fa in testa a tutti la Francia del liberale Macron per esempio.Fin’ora mi sembra che la linea del governo di sollevare il problema e di provare a risolverlo tramite le ripartizioni ai vari stati sia in ascesa e qualche cosa abbia ottenuto, se non altro il riconoscimento della sua politica economica che è stata definita non certamente come dicevano PD e Forza Italia e Fratelli d’italia ed altri arbusti attorno a loro campati sempre di politica fra l’altro.Ma ancora questi hanno in mano l’informazione, i media con le televisioni ed giornali e si guadano bene da usarli al punto che sono tutti contro il governo.E quando si era mai vista una cosa del genere?Ma non si ragiona su questo e sul suo perchè? Il potere,che non è quindi quello del grande fratello ma del ”grande fratello allargato” è quello che con la presa istituzionale del potere la nuova maggioranza dispone ed indirizza ma ancora agisce in un campo dove l’informazione orienta la gente e forse per la prima volta l’opposizione stia facendo un buco nell’acqua visto che la mobilitazione contro Salvini è servita solo a farlo crescere nei consensi.E questo visto che dici di essere di sinistra, secondo te non è un limite politco di quella sinistra che gli si oppone e che tutto è fuorchè sinistra? Ed allora se è così io la tratto da non sinistra e non tento i rabberci oggi guardando ai personalismi locali e domani ai riformismi che hanno fatto la storia di questo paese, ma è una storia deleteria e non all’altezza di altre nazioni dell’Europa ed è la stessa storia che ne mette in forse i destini di questa Europa che vorremmo tutti più onnipresente e non rinchiusa nei nazionalismi proteggenti i loro scettri di comando sugli altri. Perchè fin’ora è andata così.
Ma anche a scuola insegnano a non divagare, a rimanere ancorati al tema. Se no si va “fuori tema” e non che che ogni argomento discenda sempre dalla “famelicità” del capitalismo, dalle cazzate che ha fatto Renzi o dal fatto che il Pd è un partito nato male e cresciuto peggio. Se si parla di telecamere di sicurezza e di rischio grande fratello, ovvero rischio controllo sociale, parliamo di quello…o al massimo di chi specula anche politicamente sulla percezione del problema sicurezza. Ma vedo che continui a divagare… Anche per me un’operazione come quella di cui si parla nell’articolo segnala e denota un limite culturale della sinistra, e di chi governa i comuni…Ma anche gli attuali governanti a livello nazionale, non mi pare che siano contrari a queste cose, tutt’altro. E non parlo solo di Salvini! Ioun messaggio di allarme ai sindaci di sinistra l’ho lanciato, aspetto il tuo ai 5 Stelle
Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.
Secondo il mio giudizio a divagare sei tu e te l’ho spiegato anche il perchè punto per punto.Se non vuoi vedere le cause di ciò che arrivi a dire, fuori tema non sono davvero io, qualcuno mi sembra lo dicesse ”conoscere per cause” e dico così perchè credo che il dibattito serva ad informare la gente proprio per indicare la strada giusta nelle riflessioni e nelle considerazioni, ma ci si rifiuta dicendo che si sia fuori tema.Comunque finiamola qui tanto te l’ho già detto più di una volta, come a me hanno giustamente detto di essere prolisso e logorroico ma lo sò già da me questo, che non c’è più sordo di chi non vuol sentire.Ce n’è anche un altro a Chiusi che quando non gli piace quello che dico dice che sia fuori tema ma anche questo è comune a tanti altri che sono la maggioranza che non vogliono sentire che le discrasie del ”piccolo” esistono perchè ci sono le discrasie sul ”grande” ed è il grande che difende e procura quanto vediamo intorno.E dei ” massimi sistemi” oggi la gente li subisce ma non ne vuol parlare perchè è fiaccata soprattutto psicologicamente e non sopporta più nulla ma sà benissimo invece che così facendo si autofotte.