CHIUSI, RIECCOLI! VANDALI DEVASTANO “IL PRATO”…
CHIUSI – Puntuali come un orologio svizzero e più del Frecciarossa, i vandali tornano in azione. L’estate deve renderli più attivi. E forse non sopportano i cambiamenti climatici. Ieri sera a Chiusi, mentre dopo giorni e giorni di afa insopportabile è arrivata la pioggia, i nostri eroi (si fa per dire) se la sono presa con le panchine di pietra del “Prato”, uno dei giardini del centro storico. Panchine ormai “antiche” che non davano noia a nessuno e dall’inizio del ‘900 hanno ospitati pensionati,mamme e bambini.
Difficile che sia stata la pioggia,per quanto piuttosto violenta spezzarle in due o a far cadere la”seduta”. Quella non può che essere opera di umani.Perché nemmeno un branco di cinghiali ne sarebbe capace… Quella del Prato di ieri è un’azione stile”Arancia meccanica” sul tipo della spedizione al podere Brignoli e alla devastazione di panchine, lampioni e reperti vari al parco di Forti e ai giardini pubblici dello Scalo,tutti episodi avvenuti nell’estate 2017. Ovvio che episodi del genere oltre ad essere simbolo di una delinquenza annoiata e diffusa e di scarso rispetto peri beni comuni è anche motivo per far salire la richiesta di “ordine e sicurezza”, magari attraverso la moltiplicazione delle telecamere di sorveglianza. E’ di 10 giorni fa l’accordo siglato in Prefettura tra i comuni della provincia di Siena,il Prefetto e le Forze dell’Ordine, per aumentare questo tipo di strumentazione, attivando anche un collegamento in tempo reale delle stesse telecamere con le sale operative di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza… Cosa questa che richiama un clima da Grande Fratello orwelliano, se non proprio da stato di polizia,dove il passo tra controllo di sicurezza e controllo sociale può essere molto breve. Noi un piccolo allarme in questo senso lo abbiamo lanciato (unici e solitari, dobbiamo dire), ma diciamo anche che qualche telecamera in più potrebbe far individuare alla svelta certa gente, come vandali distruttori di panchine. Nel 2017 fu individuata una baby gang che provò a danneggiare anche un locale di proprietà e in uso alla Polfer. E andare a far danno, per noia, in casa della polizia non fu una grande idea… Segno che oltre che i vandali oltre che vandali sono anche sprovveduti. Se anche si tratta di baby gang, ovvero di ragazzini, magari minorenni, la gravità del gesto non può essere sminuita e rubricata come una “ragazzata”. Non tutti i ragazzi vanno a sfasciare parchi e giardini. E se verranno individuati e presi, a nostro avviso servirà una punizione esemplare. Non la galera o la fustigazione, ma la “gogna mediatica” e le scuse pubbliche. In diretta facebook. O in piazza. E naturalmente anche il risarcimento del danno con soldi e lavoro manuale…
m.l.
Non credo che nessuno abbia visto o sentito nulla. Sicuramente movimenti strani ci saranno stati. A chi di dovere indagare e comminare la giusta pena. La gogna mediatica lasciala ad altri.
Per gogna mediatica intendo che, se li prendono, si deve sapere di chi si tratta e che debbano chiedere scusa pubblicamente. Oggi la “piazza” è quella virtuale, quindi è lì che la “pena” è più visibile e la figura di merda più evidente. Ripagare il tutto e magari lavorare per ripristinare i beni danneggiati è anche quella una bella “medicina”. Ovviaente, se si trattasse di minorenni, a chiedere scusa dovrebbero essere anche i genitori.
“Anche quella una bella medicina”?!! E quando avrai soddisfatto il tuo voyeurismo per sapere chi sono ti sentirai meglio? Certo si potrà alimentare quella caciara di sottofondo tipica dei paesini come il nostro e ti farai un giudizio su questi soggetti che porteranno ad un conseguente pregiudizio futuro. A me ciò non interessa. Interessa solo che paghino per ciò che hanno combinato. Punto.
Non ci siamo capiti., il mio non è voyerismo.. Credo che l’unica medicina per i vandali sia fargli fare una figura di merda in mondovisione. Ovviamente devono pagare tutto, ma pagare e basta (magari di nascosto) non basta. Si deve sapere chi è stato e chi ha pagato. Se no troppo facile sarebbe.. E finirebbe anche l’effetto deterrente
X Lorenzoni. Mi trovi pienamente d’accordo,gogne mediatiche a parte,perchè non è detto che una gogna mediatica non possa procurare ancora più reattività sociale in menti involute come quelle di chi compie tali atti.E di menti involute oggi non è come cercare un ago in un pagliaio.Chissà cosa pensano a chi prenda i soldi il Comune per il ripristino di tali strutture e forse pensano che i soldi pubblici non siano anche quelli dei loro genitori. In tutti i casi sono d’accordo che nel caso venissero scoperti sia bene che si frughino le tasche ”salatamente” per ripristinare quello che hanno distrutto e nel caso fossero minorenni, i loro genitori, e relativa richiesta di scuse alla cittadinanza.