IL 2 GIUGNO, LA COSTITUZIONE E UNA BELLA FESTA: RESTARE UMANI SI PUO’

lunedì 03rd, giugno 2019 / 12:36
IL 2 GIUGNO, LA COSTITUZIONE E UNA BELLA FESTA: RESTARE UMANI SI PUO’
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CHIUSI –  Forse non se ne è avuta piena percezione, ma la Festa della Costituzione che si è svolta a Chiusi dal 31 maggio al 2 giugno, è stata una grande festa. Una iniziativa di grande rilievo politico e culturale. Non capita tutti i giorni, in un paesotto di provincia di 8.000 abitanti, di ascoltare e soprattutto di interloquire con figure come il presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo o l’ex presidente Rai Roberto Zaccaria, con giornalisti bravi come Lele Liguori  o Giulio Cavalli o Christian Raimo, con ex ministri e parlamentari come Anna Finocchiaro o Gregorio De Falco, con preti coraggiosi come Don Biancalani di Pistoia, giovani che lavorano per le Ong o professori che negli atenei si battono strenuamente non solo per difendere, ma per affermare la validità e l’attualità della nostra Carta Costituzionale, come Gaetano Azzariti.  E’ stato molto istruttivo ascoltarli e poi scambiarci quattro chiacchiere tra un dibattito e l’altro. Fuori dall’ufficialità.

Piacevolissimo prendere un caffè con Vauro che è venuto anche lui a parlare della Costituzione e non a fare vignette. E anche ritrovarsi casualmente a scambiare battute con Andrea Scanzi, venuto in moto da Arezzo, con giubbottino da centauro, a fare solo lo spettatore e ad ascoltare la fidanzata Sara Lucaroni, giornalista de l’Espresso e moderatrice dell’incontro con Cavalli e Raimo sul neofascismo nel giardinetto sotto alla torre campanaria. Su cui anche Scanzi è salito per vedere il panorama da lassù…  Emozionante la telefonata in diretta della partigiana trentina Lidia Menapace.  E anche le testimonianze di due lucidissimi ottuagenari (Foa e Tagliacozzo) sulle leggi razziali del ’38 e su i rastrellamenti a Roma nel ’43.

E’ stato un piacere anche ascoltare e percepire, tra le pieghe della Festa la sorpresa e l’apprezzamento degli oratori per i pici e la cucina locale, ma anche per il luogo, per il centro storico di Chiusi. Cogliere in molti la curiosità di saperne di più sulla storia millenaria della città e su certi episodi.

Alcuni degli oratori (Finocchiaro, De Falco, Liguori…) sono rimasti più giorni, a seguire gli incontri degli altri e anche le iniziative collaterali, come i concerti di Zamboni sabato e de La Jacquerie e i Dudes domenica sera. Molto apprezzata, la versione indie rock di Bella Ciao, con cui i Dudes hanno aperto la loro performance a chiusura della manifestazione. Peccato solo che ormai ci fosse poca gente.

Il livello degli incontri – come dicevamo – è stato altissimo. Si è parlato di diritto d’asilo, di redistribuzione del reddito, di separazione dei poteri, di informazione, di neofascismo e antifascismo, si è parlato anche molto di leggi recenti come quella sulla legittima difesa o su certi atti del governo, come la chiusura dei porti. Si è parlato molto, forse troppo, di Salvini e del vento che tira. Così come della crisi di identità (e di credibilità) della sinistra. Ma si è parlato anche di solidarietà, delle migliaia di iniziative che in tutta Italia sia dalla sponda laica che da quella cattolica sono la spia che c’è ancora ed è vivo un Paese che vuole restare umano, che non si rassegna alla dittatura della paura, al razzismo latente… Alcuni dei dibattiti sono stati più “tecnici”, quasi accademici, ma non noiosi, tutti gli intervenuti compresi i “professoroni” si sono sforzati di parlare alla platea con linguaggio comprensibile, come si parla a cena. Per questo motivo quindi l’iniziativa è ancor più apprezzabile. Non solo: la festa della Costituzione ci ha anche ricordato come sia più bell parlare e confrontarsi guardandosi in faccia piuttosto che farlo su whatsapp o su facebook. Come sia piacevole stringere delle mani e trovare le stesse sensibilità e le stesse “sensazioni” in altre persone…

Bella e importante la partecipazione (il venerdì mattina, all’apertura) degli studenti delle scuole di Chiusi e Montepulciano e dei loro insegnanti. Bella e importante la partecipazione dei sindaci della Valdichiana. Peccato per chi non c’era

Il sindaco di Chiusi è intervenuto, un paio di volte. Ha ricordato l’impegno della città sul fronte della “memoria” e sui temi dell’antifascismo. Qualcuno ha storto un po’ il naso, dicendo che – soprattutto nell’intervento all’incontro con tutti i suoi colleghi della zona – ha alzato un po’ troppo il volume della polemica con Salvini e con il leghismo dilagante: “Dovrebbe ricordarsi di essere il sindaco di tutti” . Ecco, questa è una baggianata. Il sindaco – qualunque sindaco – deve essere il sindaco di tutti negli atti amministrativi, nei quali deve essere imparziale, considerando tutti i cittadini alla stessa maniera. Ma sulle posizioni politiche no, lì il sindaco è espressione di chi lo ha eletto e delle sue convinzioni… E alcune questioni fa bene Bettolini a considerarle inderogabili e non negoziabili. E questo vale per il sindaco di Chiusi e qualsiasi altro sindaco.

Ieri, 2 giugno, Bettollini ha anche consegnato, come tradizione, una copia della Costituzione ai neo diciottenni in mezzo alla Fiera di Chiusi Scalo, con un discorso solido sui principi fondamentali e sui valori non negoziabili, sulla necessità di non abbassare la guardia… E’ rimasto insomma ancorato al tema della festa.

L’Anpi della Valdichiana ha dimostrato con questa seconda edizione della Festa della Costituzione che di questi temi bisogna parlare. Che la Costituzione non è solo un pezzo di carta o un ferrovecchio, ma la “stella polare”,  l’unico vero baluardo per rimanere umani e non ripetere “mai più” gli errori  egli orrori del passato.

Ma ha dimostrato, l’Anpi anche una buona dose di capacità organizzativa e di freschezza. Bello veder lavorare insieme, fianco a fianco, persone di Chiusi e di Torrita, di Montepulciano e Sinalunga, di Monticchiello (presente in massa) e Città della Pieve (sì c’erano anche volontari dal paese umbro e non era previsto).  La festa è servita anche ad allacciare o riallacciare rapporti, a stringere amicizie. Sono tornati a Chiusi quelli della sezione Anpi Barona di Milano, gemellata con la locale “Tiradritti”. Ma c’era gente di Siena, di Firenze, di Prato, di Lucca…  Robusto l’apporto dell’Anpi provinciale di Siena presente con la presidente Silvia Folchi, con Riccardo Margheriti e altri esponenti. Pubblico non oceanico, ma platee sempre nutrite, attente, partecipi. Anche da questo punto di vista la festa alla fine ha funzionato. Più di tante altre iniziative.

I partiti politici, nella figure dei loro dirigenti, si son visti poco o niente. Ma questo è un classico, ormai.

La consigliera chiusina dei 5 Stelle Bonella Martinozzi ha avuto modo di avere uno scambio di idee amichevole, ma piuttosto “rovente” con il comandante De Falco che i 5 Stelle hanno espulso nel dicembre scorso, dopo essere entrato in rotta di collisione con il Movimento sul Decreto Sicurezza e sulla questione dei porti chiusi…  Fu proprio De Falco ad aprire in videoconferenza, la campagna elettorale dei 5 Stelle per le elezioni politiche del 2018, proprio nei giorni in cui lo stesso De Falco era finito nel tritacarne mediatico per un episodio di presunta violenza domestica nei confronti della moglie.

Di sicuro, qualcuno di area Pd avrà domandato (magari a cena) ad Anna Finocchiaro come è stato possibile arrivare a questo punto. Così come a Giulio Cavalli è stato chiesto come mai la sinistra a sinistra del Pd non riesce mettere insieme le forze, neanche per prendere un caffè, e continua a dividersi sulla base di rancori e ruggini che sono lì dai congressi di Rifondazione  dei cossuttiani degli anni ’90…

La riposta però, come cantava Bob Dylan, vola nel vento. E il vento è stato una costante di tutta la festa. Un vento leggermente fastidioso, ma sicuramente migliore di quello fascioleghista, sovranista, neo nazionalista che soffia forte e non prelude a niente di buono.

m.l.

 

 

 

 

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