REGIONE TOSCANA: SCARAMELLI E LA COMMISSIONE SANITA’ VOTANO CONTRO UNA PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA SULL’AUMENTO DI STIPENDIO AI DIRIGENTI…

martedì 12th, marzo 2019 / 19:49
REGIONE TOSCANA: SCARAMELLI E LA COMMISSIONE SANITA’ VOTANO CONTRO UNA PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA SULL’AUMENTO DI STIPENDIO AI DIRIGENTI…
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FIRENZE –  Stefano Scaramelli non è nuovo a “virate” controvento. Non è infatti la prima volta che prende una posizione diversa e in contrasto con i vertici del suo partito ad esempio. Oggi, in Commissione sanità, quella di cui è presidente, ha votato contro una proposta di legge avanzata dalla Giunta Regionale che prevede un aumento di stipendio ai dirigenti delle ASl comandati in Regione. Il voto di Scaramelli non è stato isolato, tutta la commissione,a  maggioranza, ha dato parere contrario. Hanno votato no, insieme all’ex sindaco di Chiusi e presidente, anche i consiglieri Ciolini e Giovannetti (Pd), Sarti (Sì-Toscana a sinistra), Quartini (M5s) e Pecori (gruppo misto-Tpt); due i voti d’astensione, dei consiglieri Sostegni (Pd) e Spinelli (Art.1-Mdp).

Il parere della commissione Sanità però è secondario, il testo sarà ora oggetto del parere referente della commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd).

Stefano Scaramelli ha così spiegato il suo NO: “Non ce l’ho fatta! Non ce l’ho fatta ad andare contro il principio per cui mi sono impegnato in questa avventura regionale, quello di anteporre a tutto sempre e comunque la mia coscienza. Motivo per il quale oggi, in Commissione sanità, sono stato coerente con me stesso e ho votato #contro la proposta di legge avanzata dalla Giunta regionale che prevedeva l’#aumento degli #stipendi per i soli #dirigenti che vengono comandati dalle aziende sanitarie verso l’Assessorato alla Sanità. In gioco ci sono, oltre l’evidente inopportunità politica, la coerenza e il rispetto per tutti quei lavoratori, operatori sanitari, amministrativi, infermieri e medici che lavorano nel territorio, negli ospedali, in prima linea e che magari dirigenti non sono e mai lo saranno. Lavoratori, donne e uomini, che verrebbero ad essere mortificati da questa previsione normativa. Il mio voto come quello dei mie colleghi è stato necessario per ristabilire la corretta utilizzazione delle risorse sanitarie e definire con chiarezza che la nostra priorità è aumentare il personale e non aumentare lo stipendio ai solo dirigenti che lavorano in assessorato. Impegno assunto con grande trasparenza con tutti voi nell’evento pubblico fatto a Siena all’Nh poche settimane fa e oggi puntualmente mantenuto”.

Scaramelli ha anche ricordato come una posizione analoga fu espressa nel maggio 2018 dal presidente Rossi, augurandosi che la commissione Affari Istituzionali possa trarre indirizzo dalla discussione e dal voto della Commissione Sanità.  

Un gesto politico, quello di Scaramelli e della Commissione che egli presiede che pone un problema di “equità” e di opportunità. Un richiamo alle “priorità” della sanità che sono altre rispetto agli stipendi di alcuni dirigenti.

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