DOMENICA 17 AL MASCAGNI, L’UOMO LA BESTIA E LA VIRTU’ CON POLIZIANI, CANALI E WALDERGAN

giovedì 14th, febbraio 2019 / 19:02
DOMENICA 17 AL MASCAGNI, L’UOMO LA BESTIA E LA VIRTU’ CON POLIZIANI, CANALI E WALDERGAN
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DOPO LO SPETTACOLO IL “RIDOTTO” DEL TEATRO SARA’ INTITOLATO A ROBERTO CARLONCELLI 

CHIUSI – Continua la stagione teatrale al Mascagni domenica 17 febbraio con un apologo in tre atti  L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello.  Capitanati dall’eclettico Manfredi Rutelli che ne firma la regia, la collaudata coppia Poliziani – Waldergan, coadiuvata dalla presenza della valente Giulia Canali,andrà in scena con una piece pirandelliana tout court impreziosita dalle musiche del maestro Paolo Scatena. La storia ruota intorno a tre personaggi principali, il Professor Paolino, la Signora Perella e suo marito, un capitano di marina che l’ha  abbandonata per vivere a Napoli con un’altra donna e tre figli. Il consorte torna soltanto sporadicamente a casa e nelle rare occasioni in cui incontra la moglie si rifiuta di avere rapporti con lei.

In accordo con i clichè pirandelliani secondo i quali ogni essere umano indossa una maschera per celare la sua vera identità, il capitano (Poliziani), uomo burbero ed intransigente, rappresenta la bestia ruolo  antitetico a quello della moglie, che con il suo fare raffinato e distinto veste i panni della donna morigerata e casta, la virtù appunto.  A fare da collante tra i due è il  Professor Paolino (Waldergan): uomo, che sotto il suo ostentato perbenismo nasconde una relazione con la signora Perella, nonché madre del suo alunno Nonò. Gli equilibri sentimentali sembrano consolidati  ma improvvisamente il filo che li  sottende si spezza; l’imprevedibile coglie i protagonisti: la signora è incinta del professore. Questo evento è l’escamotage usato dallo scrittore siciliano per smascherare ogni figura e  rivelarne così  la vera natura.

Uno nessuno e centomila, angeli e diavoli, perbenisti, benpensanti, bugiardi e  fedifraghi questo sono i personaggi pirandelliani che in realtà non rappresentano altro che noi stessi, i nostri difetti, le nostre fedi nascoste e poi violate, le nostre voglie sopite e la nostra ambivalenza tra lo scegliere e il rinnegare. Pirandello in questa, come in tutte le sue opere, ribalta la realtà apparente delle cose; squarcia, rompe, taglia il velo che copre le nostre mancanza mettendo a nudo l’ ipocrisia che alberga in ognuno di noi.

Il professore, uomo in apparenza rispettabile, sapiente e raffinato dovrà escogitare un piano per ripristinare l’ordine perduto mostrando la sua ambiguità; l’illibata signora dovrà al tempo stesso mettere in un angolo la sua virtù per trasformarsi in femme fatale e convincere il marito ad avere un rapporto sessuale. E così, tra un afrodisiaco da bere ed un vaso di fiori da mettere in bella vista per inviare un messaggio, i protagonisti cercano di ripristinare gli equilibri scomparsi e salvare la loro fasulla integrità morale.

Il piano escogitato dagli amanti avrà successo? Li salverà dalla gogna  dell’opinione pubblica? L’uomo, la bestia e la virtù, farsa, commedia e dramma, un po’ come la vita. Un apologo tutto da vedere per ridere e pensare, perché l’imprevedibile coglie sempre tutti  quando meno ce lo aspettiamo, pronto a rivelare chi siamo veramente.

Dopo lo spettacolo che andrà in scena in orario pomeridiano, si terrà una cerimonia per l’intitolazione del Ridotto del Mascagni (la “Saletta”) a Roberto Carloncelli il direttore artistico scomparso prematuramente pochi giorni prima del festival Orizzonti. Un omaggio ad un artista conosciuto e stimato, quasi a suggellare il passaggio di consegne a Gianni Poiliziani, che è come è noto, il  direttore artistico che ne ha preso il posto…

Paola Margheriti

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