LUCA SCARAMELLI (POSSIAMO): “IL PALASPORT NON E’ IN DIRITTURA D’ARRIVO, MANCANO I POSTEGGI!”
CHIUSI – “Il palasport non è affatto in dirittura d’arrivo. Mancano i posteggi che sono condizione indispensabile e dei quali non c’è neanche la progettazione”. A sostenere questa tesi è il capogruppo della lista Possiamo, Luca Scaramelli e con lui anche l’urbanista Paolo Scattoni, iscritto al Pd, ma da sempre su posizioni critiche verso Betttollini e il renzismo.
“Senza parcheggi e vasca raccolta acque, secondo l’ufficio tecnico, la struttura non può proprio essere utilizzata” scrive Scaramelli in un commento ad un articolo di Primapagina, accusando di fatto il sindaco e anche primapagina di aver dato una informazione fasullla, circa l”imminente avvio dei lavori per la sistemazione esterna e i collaudi necessari, che il sindaco Bettolini ha traguardato al 31 dicembre 2018. Secondo il capogruppo dei podemos, anche il finanziamento di 205 mila euro ottenuto dal Coni nella misura “Sport e periferie”, citato da Bettollini non riguarderebbe e opere esterne e i posteggi, ma solo arredi interni. Ciò anche se nella delibera 294 del dicembre 2017 tra le opere previste e finanziate si parla del “puntamento dei fari posti sulle torri”. Che li punterebbero a fare, per illuminare i campi, se sotto non ci sarà niente, né parcheggi né altro?
Comunque Scaramelli insiste nel dire che “la delibera 294 riguarda la struttura del palazzetto e non le opere in corso (rotatoria e accesso al palazzetto) o quelle successive di urbanizzazione e realizzazione parcheggi. Il nodo attuale sta proprio lì perché da quanto mi risulta, non per immaginazione, ma perché ho raccolto informazioni, gli stralci 2, 3 e 4 previsti nella delibera 140, precedente, molto probabilmente verranno rielaborati. Quegli stralci prevedono la vasca raccolta acque e i parcheggi. Questo è il giusto quadro della situazione. Sul costo poi ho dei dubbi enormi perché la realizzazione di drenaggi raccolta acque e mille posti auto non può certo costare solo 200.000 euro, ma qui si entra in un campo su cui si può discutere e non avere certezze mentre sui contenuti delle delibere non si può opinare”.
A questo punto non sappiamo se i Podemos intenderanno fare una battaglia politica su questo argomento, denunciando – politicamente almeno – la propaganda illusoria del sindaco. Sarebbe il loro mestiere.
Per quanto ci riguarda, nel precedente articolo abbiamo posto una precisa domanda a Bettollini ed egli ha fornito una risposta indicando, tempi, opere e finanziamenti. Vedremo, alla scadenza indicata da Bettollini (31-12-2018) se i posteggi rientravano o meno nel progetto e se saranno realizzati oppure no. Non manca molto. Intanto in questi giorni sono in corso i lavori per la rotatoria e la strada di accesso al Palasport.
All’interno la struttura è completa e già dotata di attrezzature sportive pronte all’uso. Quindi dire che è in dirittura di arrivo non è certo una forzatura. L’apertura e l’utilizzo sono un altro paio di maniche (l’argomento peraltro è stato affrontato nell’articolo precedente). Ci piacerebbe sapere cosa propongono i podemos e anche il Pd Scattoni – al di là del nodo posteggi – per l’utilizzo del palasport che una volta pronto rischia di rimanere una scatola vuota. C’è qualche idea a tal proposito? Oppure la loro posizione è che siccome l’opera fu a suo tempo osteggiata e ritenuta inutile è bene che vada in malora come lo stadio di Ceccobao? Questo, più o meno è ciò che si intuisce da ciò che scrive Scaramelli:”Noi dovremmo proporre come utilizzare una struttura che abbiamo sempre ritenuto inutile?”
Però, i posteggi prima o poi, in un modo o nell’altro li faranno e il palazzetto diventerà fruibile. L’ingresso sulla scena del sindaco di Venezia Brugnaro, con una squadra di Basket, per esempio, come viene valutato da Possiamo e da Scattoni? Perché invece di accapigliarci sui cavilli e sull’interpretazione delle delibere, non si discute serenamente sulla polpa?
m.l.
Il sottoscritto e la Lista Possiamo non accusano nessuno, si sono limitati, in base al mandato ricevuto dagli elettori a raccogliere informazioni sulla questione e per chi vuole documentarsi e farsi un’opinione propria rendere pubblici gli estremi delle delibere che riguardano il costruendo palatenda e che non sono certo cavilli ma l’unica base reale su cui confrontarsi.
Ribadiamo che non è certo compito nostro dare idee sull’utilizzo del palatenda, la cui realizzazione abbiamo “subìto” e che abbiamo sempre ritenuto inutile, così come il sottoscritto riteneva inutile fin dall’inizio il vecchio progetto che prevedeva la costruzione di uno stadio per il calcio, tra l’altro sostenendo invece una soluzione sul “vecchio” campo sportivo che è stata poi quella effettivamente realizzata molti e molti anni dopo.
Luca non sarà compito tuo e dei podemos indicare soluzioni per l’utilizzo del “palatenda”, ma se lo faceste, male non farebbe. Perché tra un po’ la struttura sarà agibile e fruibile e credo che tutti noi comprese le opposizioni debbano porsi il problema del “che farne” fornendo idee, se non proprio soluzioni. O si pensa che le opposizioni servano solo a fare le bucce sulle delibere? Io non credo, ma è opinione mia…
La questione sta assumendo contorni surreali. C’è stata una domanda posta da Paolo Scattoni su Chiusi blog riguardo ai lavori al palazzetto di Pania, a cui il gruppo Possiamo ha risposto dopo essersi informato nei luoghi deputati, ufficio lavori pubblici. Quindi si riporta quello che è stato comunicato, e cioè che per rendere utilizzabile il palazzetto è necessario provvedere alla realizzazione di una vasca raccolta acque e posteggi, opere già previste in fase progettuale, ma mancanti di finanziamenti (preventivati 850 mila euro). A ciò fa seguito un’intervista di Prima pagina al sindaco, in cui si parla di un finanziamento di 260 mila per i parcheggi. Nessuna domanda riguardo alla realizzazione della vasca raccolta acque. Mah…
A noi (Possiamo) sembrava di aver contribuito a chiarire alcuni aspetti della vicenda informandoci sullo stato dei lavori e rispondendo a legittime domande dei cittadini. In questo articolo Lorenzoni ci richiama dicendo che come forza politica dovremmo fare una battaglia per denunciare la propaganda illusoria del sindaco. Scusa, ma quello che abbiamo fatto finora, cosa era? Inoltre nell’articolo si insinua che avremmo piacere che la struttura andasse in malora. Accusa gravissima ed offensiva. Noi abbiamo criticato l’opera e lo sperpero di denaro pubblico. Mai ci permetteremmo di sperare che tutto rimanga inutilizzato e vada in rovina. Abbiamo espresso preoccupazioni riguardo all’utilizzo, sollecitando più volte la pubblica amministrazione ad aprire un confronto sull’utilizzo della struttura. Confronto sempre rimandato a dopo la fine dei lavori.
Forse sarebbe il caso che prima di scrivere due o tre articoli al giorno ti impegnassi ad informarti correttamente.
Le cose stanno esattamente come afferma Daria Lottarini. Leggere e far conoscere le delibere non è un banale far le bucce perché caro Lorenzoni ti do una notizia i lavori pubblici si fanno sulla base di quelle.
Credo di aver affermato fino alla nausea che in questa circostanza il nostro scopo era informare i cittadini su come stanno le cose in base a ciò che la maggioranza ha ufficialmente deliberato. Spero che a questo punto caro Marco ci sia arrivato anche te, se invece lo scopo è indignare è voler avere per forza ragione allora mi arrendo ho già impegnato troppo del poco tempo che ho a disposizione. Grazie comunque per lo spazio avuto a disposizione per poter spiegare chiaramente le nostre ragioni.
Il “PD Scattoni” è sempre stata la stessa. Il mega stadio era una struttura sovra dimensionata e mal localizzata. Quando qualche anno dopo se ne prese atto il PD Scattoni non plaudì alla soluzione palazzetto, mal localizzato e sostanzialmente inutile. Sarebbe stato meglio lasciare il tutto incompiuto. Avremmo risparmiato un paio di milioni di euro. Per fortuna c’è l’archivio di chiusiblog a documentare le mie posizioni prese quindi pubblicamente e che non rinnego. Che si venga oggi a chiedermi cosa ne farei lo trovo, per dirla educatamente, inappropriato.
Corrige:
La posizione del PD Scattoni è sempre stata la stessa.
Certo, Paolo, ma c’è una differenza: lo stadio era una cazzata ed era rimasto un’incompiuta. Il palasport, piaccia o non piaccia, è quasi pronto, tra un po’ sarà agibile. Sarà una struttura pubblica a sevizio della città. A questo punto credo sia interesse di tutti che possa funzionare e non sia inutile. E per tutti intendo anche chi era legittimamente contrario. Io per esempio sono “contrario” al Vaticano, ma non per questo spero che crolli la basilica di San Pietro, o che rimanga sempre vuota e in malora… quanto ai podemos nell’articolo si riportano le posizioni di Luca Scaramelli, non si “insinua” niente, si domanda se c’è una qualche idea sull’utilizzo, cosa che sarebbe normale, per le ragioni or ora espresse. Normale anche se non scritta su atti e delibere. Dire: siccome noi eravamo contrari non ci compete dare indicazioni, mi sembra infantile. E il contrario della politica. Poi ognuno la pensa e agisce come crede…
Quella dello stadio fu in idea sbagliata non tanto per l’utilità ma per la presunzione del progetto. Non servirono a nulla interpellanze e interrogazioni,la prepotenza con la quale fu imposto il progetto non ebbe limiti! Detto ciò,furono iniziati i lavori con due o tre inaugurazioni,lo stadio era sovradimensionato però, tutto sommato era un bel progetto ! Doveva essere finito ! Avrebbe dato la possibilità ai nostri ragazzi di fare atletica leggera in tutte le sue forme,all’ aria aperta. Sarebbe stata un problema la gestione ma tra calcio ed altri sport non sarebbe stata poi così complicata. Si disse più che altro che la spesa sarebbe stata enorme per le cassa comunali. Credete che risolare le scarpe vecchie( aggeggiare due stadi dove sono ora) sia costata meno ? Oggi abbiamo due ” aborti ” : il palazzetto e i due ” campi sportivi rimediati. Ora si presenta il solito problema, finire e gestire un palazzetto costoso nella gestione a causa del caldo estivo e del freddo invernale e un problema logistico e costoso per posteggi e rotonda. Speriamo che tutto si risolva perché questo è un problema e una storia che va avanti da troppi anni e nel frattempo ne risentono i nostri ragazzi e le famiglie .
x Marco Lorenzoni. Intanto il Oalazzetto non finito e non sarà finito a breve perché i oarcheggi ne sono parte integrante. Bisogna trovare 850.000 euro se si vuole attuare il progettto approvato (famosa delibera 140 del maggio 2017), o magari una cifra un po’ più ridotta se si passerà alla riprogettazione dgli ultimi stralci. Con adeguata procedura sulla sicurezza si potrà utilizzare una tantum per non più di cento persone, magari soltanto per l’ennesima finta inaugurazione.
Io non propongo niente perché a mio avviso niemte è proponibile. Come scritto lo dico da anni.
Poi c’è la proposta adombrata che si pensi Brugnao. È possibile con tutto quello che risparmierebbe conferendo i fanghi del suo deputatore a una struttura che si chiamerebbe carbonizzatore. Ma queste sono davvero illazioni.
Infantile non è non voler correre in soccorso di chi quella struttura quando ha voluto farla non sapeva ancora che uso farne. Infantile è stato pensare a un inutile stadio di calcio sproporzionato per le esigenze del paese, infantile è stato riconvertito in una struttura che si è rivelata una voragine che inghiotte soldi pubblici, in tutto questo io e molti della mia lista lo diciamo da almeno tredici anni che sarebbe bastato fare i lavori che sono in via di ultimazione al vecchio stadio. È veramente bizzarro non essere ascoltati, non aver voce in capitolo sulle scelte e poi sentirsi dire che adesso siccome c’è bisogna giungere in soccorso con le nostre proposte. È tempo che anche in politica, come avviene nella vita reale, tutti i giorni, che chi sbaglia le scelte si assuma le proprie responsabilità. La memoria corta e le responsabilità che non hanno mai un nome sono il cancro che attacca la politica, da sempre, se non ci rendiamo conto di questo non saremo mai un paese civile.
anche io ero contro lo stadio e l’ho scritto decine di volte. Sono invece a favore del palasport e ritengo che oggi, visto che è quasi pronto, sarebbe opportuno cercare tutti una qualche soluzione per farlo funzionare. Il che non vuol dire “correre in soccorso a chi l’ha voluto senza avere idea di cosa farne”, ma fare in modo che una struttura pubblica funzioni e possa migliorare non solo la dotazione e l’offerta sportiva della città, ma possa servire a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Quanto alle responsabilità relative a scelte sbagliate c’è apposta la politica, ci sono le elezioni, e se del caso ci sono anche i tribunali… Ricordo un video girato dai podemos in campagna elettorale 2016, proprio lì dove c’erano le strutture abbandonate dello stadio. Fu giusto farlo. Doveroso. Oggi in quel luogo c’è un’altra cosa, quasi ultimata, che tra un po’ sarà pronta e fruibile (i posteggi e la vasca in qualche modo li faranno). Ne vogliamo prendere atto? ora il problema non è assegnare la colpa a chi decise di fare lo stadio (in sede politica si può fare naturalmente), ma di dare un futuro al palasport. In questo senso credo che ogni forza politica (almeno le forze politiche, non i singoli cittadini) un proprio contributo dovrebbe fornirlo. Non fosse altro che per non lasciare la scelta e la scena all’amministrazione soltanto. Mi pare un ragionamento semplice e lineare. Di scuola, diciamo…
A questo punto definire surreale questo dibattito è dire poco. Quando a suo tempo si faceva presente la sostanzuale inutilità di quella realizzazione si diceva che c’erano tanti i gruppi sportivi che avevano bisogno di quella struttura. Perché il palazzetto esistente e ben tre grandi palestre utilizzabili nei pomeriggi non erano sufficienti. Ora se Lorenzoi vuole far passare Brugnaro come un mecenate potenziale io proprio non lo seguo. Questi sono personaggi che non fanno niente per niente. SE poi dovesse emergere che il potenziale mecenate si dovesse muovere in relazione al trattamento dei suoi fanghi di depurazione nell’ipotizzato carbonizzatore ACEA allora alla guerre comme à la guerre. Ma questo è ancora troppo presto dirlo.
Quello che dici Paolo è giusto ! Nessuno fa niente per niente ! Ci sono passati tanti per Chiusi ,nessuno ha fatto nulla per ricevere nulla ! Basta infornardi ! Tutti gli ……sono ammiragli quando il mare è calmo !
Il sunto di tutto questo quale è, e che effetto fà e quali idee fa venire alla mente? Una iniziativa nata male ed abortita che ha assorbito qualche milione di euro che poi ha fatto venir fuori un ragionamento che la politica ha fatto di quelli che ”quei soldi per non considerarli gettati al vento” occorreva integrarli di altri soldi presi dalle tasche dei cittadini-questo tanto per essere chiari- sperando in una diversa destinazione e su un diverso uso da quello che era stato programmato all’inizio.Ecco, mi domando perchè mai critichiamo tanto le cattedrali nel deserto fatte in Calabria, Sicilia, Campania ma anche altrove e la gente non s’incazza od almeno sembra non incazzarsi ?Ma ci rendiamo conto che se tali iniziative fossero state di una azienda privata coloro che hanno deciso, sovrainteso a tutto questo, sarebbero oberati dai debiti per qualche generazione che l’azienda avrebbe richiesto a loro come danni ?
“perchè mai critichiamo tanto le cattedrali nel deserto fatte in Calabria, Sicilia, Campania ma anche altrove e la gente non s’incazza od almeno sembra non incazzarsi?”
Perché il palasport non è una cattedrale nel deserto. Lo può diventare se non si troverà una qualche soluzione per farlo funzionare. Una cattedrale nel deserto era lo stadio, il palasport è una “toppa” su un errore, una toppa che consente di rimettere in produzione le strutture costruite per lo stadio e poi abbandonate (ma funzionanti). Qualcuno sostiene che la toppa sia peggio del buco. Ed è una posizione legittima. Ma se il palazzetto nuovo (peraltro necessario alla luce della congestione del palazzetto attuale e dell’uso improprio delle palestre scolastiche da parte delle società sportive) funzionerà, sarà una struttura pubblica importante che arricchirà l’offerta e l’appeal della città, potrà fare di Chiusi un punto di riferimento nel territorio (come lo sta diventando nel calcio con i due campi rinnovati), potrà insomma migliorare la qualità della vita dei cittadini, perché lo sport, ma anche altre cose, come la musica, migliorano la vita. Potrà offrire una soluzione per iniziative di massa per le quali serve una platea superiore ai 500 posti… Per questo mi sembrerebbe opportuno, al di là delle critiche e delle posizioni iniziali di ognuno (anche sono sempre stato contrario allo stadio), che anche le opposizioni dicessero la loro sulla futura gestione e sull’utilizzo, lanciando idee e proposte o anche solo facendo delle considerazioni pertinenti. Non sarebbe, come ho già detto, un’operazione da “soccorso rosso” (o giallo) ad una giunta e a una maggioranza in difficoltà, sarebbe un modo per dimostrare la propria affidabilità come forza alternativa di governo. Perché a questo punto il palasport, non so se nei tempi indicati da Bettollini, ma verrà completato, anche con le opere esterne necessarie. I soldi, se non ci sono, li troveranno. Credo che con l’inizio dell’anno o al massimo in primavera la struttura sarà agibile e fruibile, pronta per la stagione sportiva 2019-2020. Il problema è trovare chi ci gioca e possa permettersi di pagare la quota per l’uso, che sarà più alta di quella attualmente in vigore al palasport di Poggio Gallina. C’è l’ipotesi basket con la nuova squadra allestita da Brugnaro (che nel basket nazionale è una potenza e potrebbe tentare una cavalcata come quella della Emma Villas), ce ne potrebbero essere altre… Perché non affrontare, con verifiche e pareri tecnici il tema della fruibilità del nuovo palasport per eventi musicali e di altro genere. La struttura si presta? L’acustica funziona? Oppure quello è un argomento da non prendere nemmeno in considerazione? Perché non parlare di questo, invece che solo dei “buchi” nelle delibere? Per quelli c’è il consiglio comunale, lì le opposizioni possono dare battaglia, so che è stata presentata una interrogazione. Benissimo, almeno la questione si chiarirà… Ma a me piacerebbe che si volasse un po’ più alto… Soprattutto da parte di chi sostiene di non avere alcuna fiducia negli amministratori. Non hai fiducia in loro e li lasci a decidere e a gestire tutto da soli? Questo è il sunto del mio ragionamento. Non c’è altro. Se qualcuno ci legge altro, il problema non è più politico. E’… scolastico. E se il dibattito è surreale non è certo per ciò che è scritto in questo articolo o in quello precedente. Che riportano le posizioni o le risposte di un esponente dell’opposizione e del sindaco. Quanto alle “illazioni” su Brugnaro e su eventuali connessioni della sua mega stalla con il progetto Acea, non credo che Brugnaro abbia bisogno di ingraziarsi qualcuno con la squadra di Basket. Ha già avuto ed ha tutti gli appoggi necessari, si sta pure allargando a macchia d’olio in tutta la Valdichiana, oltre che nella vicina Umbria per l’allevamento della Chianina. Sulla mega stalla questo giornale è stato il primo e l’unico soggetto a parlarne, mettendo in guardia le amministrazioni e l’opinione pubblica sui possibili rischi ambientali e lo fece prima ancora che la stalla fosse costruita…Detto questo, se gli impianti della stalla, che è già in funzione, producono fanghi di depurazione, da qualche parte andranno smaltiti. Già adesso vengono smaltiti. Acea però ancora non c’è.
Se c’è congestione ed eccesso di domanda sul palazzetto esistente la risposta già c’è. Allora su cosa ci si dovrebbe esprimere? Secondo me non è così, ma se ci sono quelli che dicono che è così perché agitarsi tanto? Perché ci sono da trovare 850.000 euro?
No, la congestione c’era anche prima. Quando nel 2015-16 io e altri mettemmo in piedi una squadra di volley di serie C, stessa categoria della Emma Villas rimasta a Chiusi, dovemmo andare a giocare il campionato a Città della Pieve e un allenamento a settimana veniva fatto alla palestra delle scuole elementari, perché al palasport non c’era posto. Al palasport non potemmo metterci piede. I giocatori erano 9 su 14 di Chiusi. Adesso non so quale sia la situazione di preciso, nel volley anche l’anno scorso alcune squadre della Vitt si allenavano alle elementari, palestra che può andar bene per le giovanili, ma non va bene per giocatori over 17…per questione di misure e di sicurezza nel gioco. Sta crescendo il basket, poi c’è il calcetto, la ginnastica, il judo… La Coopersport è sempre stata in affanno per garantire spazi a tutti. Questo è un dato di fatto consolidato e noto a chi segue le varie squadre. Non so quante però delle squadre che frequentano il palasport di Poggio Gallina potrebbero permettersi il Palatenda… Ma questo è un altro discorso, che andrà affrontato a tempo debito con la gestione della struttura e le società sportive. E comunque chi è che si agita a parte te?
” potrà fare di Chiusi un punto di riferimento nel territorio (come lo sta diventando nel calcio con i due campi rinnovati)”
Mi sfugge come Chiusi sia punto di riferimento nel calcio, forse sono poco attento.
Se il Chiusi ha un settore giovanile tra i più significativi e robusti sia per numero di atleti che per risultati, con squadre in tutte le categorie giovanili, fatte di ragazzini che non sono e non provengono solo da Chiusi, una ragione ci sarà. Credo che il fatto di avere strutture adeguate e all’altezza non sia ininfluente nella scelta dei genitori che decidono dove mandare i propri figli a tirare due calci ad un pallone… Sono anni che il Chiusi in questo è un punto di riferimento per tutto il territorio circostante. Intendi dire che la società calcistica millanta credito?
Si agitano quelli che si preoccupano del futuro di questa struttura che potrebbe deteriorarsi inutilizzata. Il problema non dovrebbe esistere per quelli che sostengono che c’è tanta domanda. Fine delle polemiche. Per questi il palazzetto 2 troverà un uso intensivo. Per quello che so io, non sarà questo il caso. Vedremo.
Dal momento che come dici anche tu eri contrario allo stadio mi dici cosa abbia fatto una cattedrale nel deserto per meritarsi il titolo che non sia una cattedrale nello stesso deserto dopo che siano state applicate le toppe?E ‘ un giro di parole ma non dovrebbe essere tanto difficile di capirlo.In tutti i casi memo male che le cose scritte rimangono a futura memoria ed anche questa sarà bene che rimanga.Poi vedremo fra qualche anno quanti soldi sono usciti e cosa hanno prodotto.
Caro Carlo, te l’ho spiegato prima. E non ci torno sopra. Se no divento noioso. Quanto alla “eccessiva domanda” non è quella che risolverà.La domanda c’è ed è certa, ma come recita una famosa barzelletta citata spesso da Sacco, “i c…i ci sarebbero, sono i soldi che mancano”, quindi il nodo è come far funzionare il palasport, se le società locali non potranno permetterselo, perché costerà più caro del palazzetto attuale. Da qui il mio appello a tirar fuori idee e ragionamenti. Ma si è preferito continuare a parlare di altro e pestare l’acqua nel mortaio. Vorrà dire che se Bettollini & C. troveranno una soluzione, se ne prenderanno anche il merito. E la devono trovare, una soluzione.
Se è tanto bravo fortunati noi!!! Intanto trovi gli 850.000 euro per finire le opere di urbanizzazine, senza vendere la qualità ambientale di Chiusi. Ma anche avendo i soldi quelle opere non potranno essere realizzate entro la fine dell’anno come è stato scritto. Tre mesi e mezzo bastano a malapena ad espletare tutti i passaggi burocratici. Troppa fantasia e poca consultazione degli atti nella presentazione di questa vicenda.
vuol dire che abbiamo un sindaco fantasioso. Non eravamo noi (te compreso) che volevamo la fantasia al potere?
P.S. siccome la questione è anche politica e non solo tecnica, questo è ciò che penso:
https://www.primapaginachiusi.it/2018/09/chiusi-la-vocazione-al-martirio-della-sinistra-uno-strano-modo-di-fare-opposizione/
Ma certo,chi vorrebbe togliere i meriti a Bettollini se trovasse una soluzione senza gravare sulle pubbliche casse? Posso però essere dubbioso sull ‘utilizzo allargato anche ad altro che esuli dalla normale ospitabilita’ di eventi. Anche perché il mantenimento in essere di tutta la struttura è chiaramente un alto costo continuo, e non sembra di contempo che andiamo verso un periodo medio-lungo di abbondanza economica.Permetti che mi chieda il come faremo o come faranno,dove se non riesce bene “il come faranno “ entra in produzione il “ come faremo”? Non so’ se mi spiego.? Un piccolo inciso: non voglio difendere Paolo Scattoni ma mi sembrava che lui non fosse uno di coloro che inneggiavano alla fantasia al potere,anzi, uno di quelli che la ostacolasse,se no’ andiamo avanti a forza di battute.Dal suo punto di vista, che non è certo il mio,dal momento che appartiene come iscritto al Pd,lo capisco che non abbia sposato il renzismo e Renzi, proprio perché probabilmente dentro di se si chiede per motivi di strategia politica quali istanze politiche possono essere più produttive per affermare una visione centrista e cattolica dentro il Pd,valutando che il renzismo sil il veicolo meno adatto a produrre tutto questo. i fatti gli danno ragione visto l’attualità.Non credo che abbia sbagliato molto se mi è permesso di interpretare i suoi pensierie se gli preme poter affermare tale linea.La cosa mi sembrerebbe se non altro più politicamente astuta e ben diretta che’ quella di certi renziani della prima ora e quelli saliti sul cavallo strada facendo ed ancor più di quelli che avrebbero in mente l’idea del riciclo entrando nella compagine per spingere una macchina un pochino più a sinistra come ipotizzavi possibile tu stesso dato che la macchina—lo sanno tutti- che è stata fabbricata con comportamento sottosterzante a destra. Cambiare il telaio e lo sterzo non è facile e la maggior parte delle volte la macchina è destinata al fuori strada.Ma credo che possa essere già entrata nella zona fuori dall’asfalto e si trovi nel “breccino”, e nel breccino si sbanda…..C’era un detto che fu scritto nel Numero Unico di Chiusi-così si chiamava- circa mezzo secolo fa’ che usciva una volta all’anno solo per Carnevale,dove venivano presi in giro bonariamente i vari personaggi piu’ In vista e la penna che lo scriveva una volta scrisse un proverbio a proposito di un incidente stradale che fortunatamente non fece lamentare nessun ferito alla curva sotto Dolciano poi denominata dopo e per sempre curva “Lava…ni “ con riferimento al nome
del guidatore : “ chi lascia la strada vecchia per la nuova con le ruote per aria si ritrova”. Mi sembra che per quanto si parlava sopra il carro attrezzi non sia ancora arrivato,anzi non è nemmeno partita la telefonata per chiamarlo a rimuove la Ford Corsair dal campo di erba medica dove e’ finita e le ruote rivolte all’aria ancora girano….
Non ci siamo capiti, neanche stavolta. La fantasia al potere è un noto slogan del ’68 e Paolo Scattoni è uno dei pochi chiusini che il ’68 lo ha ha fatto o quantomeno lo ha vissuto da vicino. Così raccontava, almeno… Da qui la mia battuta. Renzi proprio non c’entra niente.
Confermo per quanto riguarda il ’68 vissuto in fase calante presso la facoltà di architettura di Firenze. In questo caso però la fantasia del potere locale è contabile e amministrativa. Dove si trovano gli 850.000 euro per completare le opere di urbanizzazione, Senza quelle non si può utilizzare il Palazzetto se non in caso di pubblico spettacolo in casi eccezionali e forti limitazioni di pubblico. Se non si risponde a questa domanda la discussione sul tema finisce qui.
In un articolo precedente abbiamo infatti fatto notare che per rendere fruibile il palasport mancano i posteggi. Il sindaco ha risposto che sono previsti, per un migliaio di posti auto, nelle opere di sistemazione esterna, e ci sono anche i soldi per farli: 260.000 euro di cui 205.000 ottenuti dal Coni con la misura “Sport e Periferie”. Un risposta piuttosto precisa. C’è un un dubbio sulla rispondenza dell’affermazione alle delibere? Il gruppo Possiamo ha presentato un’interrogazione, vediamo se anche in Consiglio il sindaco confermerà quanto affermato e spiegherà più dettagliatamente in che modo e con quali soldi realizzerà le opere necessarie per rendere il palasport fruibile, senza limitazioni.
Marco, lo so’.Tanto per inciso ho un po’ più anni di te e lo slogan”la fantasia al potere” so’ benissimo a cosa ed a quale periodo si riferisca.Questo lo sanno tutti.Ma non voglio parlare in nome di Paolo Scattoni che mi ricordo bene che frequentava in quel periodo la facoltà di architettura a Firenze ma poi anche per le normali vicissitudini di vita che tutti abbiamo avuto,ritengo che seppure all’epoca non avesse sposato l’aria politica che correva in quella facoltà,oggi ne sia quantomeno distante da certi concetti della fantasia al potere ed ecco il motivo del mio dire che “ non mi sembrava che avesse condiviso molto”quell’aria, anzi….O no? Per tanti aspetti può essere anche simpatico rinverdire i ricordi ma si parla esattamente di mezzo secolo fa ed in mezzo secolo col mondo che ha avuto una accelerata incredibile nel cambiamento sono cambiate con lui anche le persone.Una riflessione però deve essere fatta ed è quella che oggi oltre all’ulteriore incremento della velocità delle cose del mondo e della politica e dell’uso di quest’ultima,da parte delle persone invece mi sembra di intravedere una grande massa di queste che regredisca proprio strutturalmente,per cui si affermano tutte quelle negatività che in nostra gioventù speravamo di combattere e che ritenevamo ingiustizie sociali.Ed allora la domanda da farsi , forse è quella che sempre i miei noiosi scritti alla fine pongono,perché mano a mano che andiamo avanti si forma uno spartiacque sempre più largo fra bisogni della gente comune e l’amministrazione di tali bisogni ai quali la sinistra ha mostrato la sua debolezza nel volerli e poterli risolvere.Poi non si può tuonare contro il populismo, perché la radice è in quello che ho detto.
x Lorenzoni. Mi puoi spiegare come si fa a realizzare opere per 850.000 euro con 250.000 euro? Non c’è neppure un nuovo progetto (fonte Luca Scaramelli). Poi i fondi CONI sono stati chiesti per altre opere. Possono essere utilizzati per i parcheggi e per la vasca d raccolta acque piovane? Il tutto entro il 2018? Ci raccontano una colossale balla.
I 250 mila euro Coni sono stati chiesti (e poi ottenuti, ma non ancora “validati”) anche per le sistemazioni esterne, come si legge nella delibera 294/17. Ribadisco che la risposa dovrà fornirla l’amministrazione. Immagino, da ciò che il sindaco ha dichiarato, che intendano realizzare i posteggi nell’ambito delle “sistemazioni esterne”. Il “puntamento dei fari” previsto in delibera, mi sembra un indizio in tal senso. l sindaco ha anche indicato dei tempi per fine lavori e collaudi. Vedremo a quella data come staranno le cose…
Ma per favore, che c’entrano gli indizi, ci sono le delibere che sono gli unici documenti ufficiali e i lavori si fanno SOLO in base a quelle.
Il problema è che per informare bisognerebbe leggere e studiare, capisco che può essere faticoso e si fa prima a riportare i proclami, basta poco però.