CHIUSI, MERCOLEDI’ 27 INIZIATIVA DEI PODEMOS SUI RIFIUTI… MA PARLARE DEL “CHE FARE” A SINISTRA NO?
CHIUSI – Mercoledì 27 Giugno alle 21.00, presso l’ex Cinema Eden di Chiusi Scalo si terrà un incontro sulla questione rifiuti, sul progetto Acea a Chiusi e in particolare sulla “tariffa puntuale”. L’iniziativa è promossa dalla lista Possiamo, che sulle suddette questioni ha tenuto finora posizioni piuttosto critiche nei confronti del sistema messo in piedi dal Pd. Il tema è sicuramente caldo e di interesse per i i cittadini, e l’incontro è stato programmato da tempo, ma certo che ritrovarsi a parlare di “tariffa puntuale” a tre giorni dal terremoto delle amministrative che ha spazzato via le regioni rosse e ha consegnato alla destra alcune città simbolo della “sinistra di governo” come Pisa, Massa, Terni o Imola e pure Siena, può apparire quantomeno fuorviante. Soprattutto se ad organizzare la serata è una forza dichiaratamente di sinistra.
Parlare di rifiuti, tariffe e carbonizzatori, nel momento in cui la sinistra perde alcune sue roccaforti e viene relegata al ruolo di forza marginale, residuale, minoritaria anche laddove deteneva un potere che sembrava inattaccabile e monolitico, nel momento in cui il Pd dichiara definitivamente fallimento, senza possibilità di appello, può davvero sembrare un modo per parlare d’altro.
Lo abbiamo già detto: l’incontro era programmato da prima dei ballottaggi, e i podemos chiusini non possono essere accusati loro di voler tergiversare o svicolare. E non sono i Podemos che hanno perso le elezioni. Però i ballottaggi di ieri cambiano pesantemente il quadro di riferimento. Cambiano la storia e anche la geografia politica della Toscana Sud, quella che fa capo all’Ato rifiuti.
Quindi, nei panni dei Podemos chiusini, noi mercoledì 27 parleremmo non tanto di tariffe e rifiuti, quanto di ciò che è successo a Siena e in altre città, del destino della sinistra, di come uscire dal pantano. Una forza politica, sia pure di opposizione, di fronte a terremoti di questa portata, a cambiamenti epocali, deve avere la forza, la capacità, l’umiltà di cambiare programma e agenda e dare priorità alla questione più urgente, alla questione delle questioni. Tra l’altro, sulla vicenda rifiuti il soggetto messo sotto accusa è il Pd, ma adesso il Pd c ome forza di governo di fatto non esiste più. Ed è poca cosa anche come partito. Ora Arezzo, Grosseto e anche Siena sono in mano al centro destra. Molti comuni potrebbero fare la stessa fine nella primavera del 2019, se non ci sarà un cambio di passo, di strategia. Quindi i podemos colgano l’occasione per aprire loro la discussione sul “che fare ” a sinistra, anche senza scomodare Lenin…
M.L.
Ato Toscana Sud, chiusi, Possiamo, Rifiuti
Il “che fare” passa anche dalla quotidianità del rifiuto e delle strategie che metti in pratica per smaltirlo. In queste strategie vanno in evidenza: il tuo concetto di “cittadino” (finora inteso solo come un consumatore invitato a produrre più rifiuti, quindi a consumare di più), il tuo concetto di città, quello di ambiente, l’idea di futuro e di progetto. Non mi pare poco partire da dati concreti – e la serata ne ha offerti – per riflettere su dove andare e che fare. E i risultati elettorali sono figli anche di queste cose, cioè di modi di intendere il far politica ch’è orientato al business piuttosto che al servizio. Sarà un modo modesto di riflettere, ma è concreto e può portare a una crescita. La cosa divertente (non l’unica, purtroppo) di questo disastro è che viene imputato a tutta la sinistra. Quando vince, è il PD a vincere, ma a perdere è tutta e solo la “sinistra”. Guarda caso, questa sinistra non è riuscita a discutere in termini seri di una riforma costituzionale imposta, e oggi dovrebbe discutere del casino combinato da un piccolo sottoinsieme di intelligentoni. Se vi riesce a trovarli disponibili tra un tweet e un post, buon pro