CHIUSI E CETONA, LA LEGA PASSA ALL’INCASSO E SI SCHIERA CONTRO IL CARBONIZZATORE ACEA. MA DISERTA LA CELEBRAZIONI DEL 2 GIUGNO E LA FESTA DELLA COSTITUZIONE A MONTICCHIELLO
CHIUSI – Alla “Fiera alla Stazione” del 2 giugno a Chiusi Scalo e anche alla Sagra dei Pastrignocchi di Cetona tenutesi nell’ultimo week end, tra bancarelle, tavoli per gustare lo street food o i piatti tipici locali e attrazioni varie sono spuntati anche due gazebo della Lega. Il partito di Salvini, fiutato il vento e ottenuta l’investitura a governare il Paese, passa all’incasso anche nei territori finora poco scalfiti dalla presenza “lumbard”…
In entrambi i casi sul Gazebo leghista campeggiava uno striscione con la scritta “Salvini Premier”. Ora, le cose sono due: o nessuno ha detto ai leghisti locali che la campagna elettorale è finita e che il premier è il professor Giuseppe Conte, con Salvini ministro dell’Interno, o i leghisti locali sono per la messa in pratica della politica del “non si butta via niente” e quindi nel gazebo ci si attaccano gli striscioni che si hanno a disposizione. Se sono vecchi e superati pazienza, tanto chi se ne accorge? Oppure, ipotesi da non scartare a priori, per i leghisti del territorio la campagna elettorale è infinita e sempre in corso e Conte è solo un traghettatore, come certi allenatori messì lì per qualche partita in attesa che in panchina possa sedersi il mister vero.
Ma al di là dello slogan un po’ così (ma i leghisti si sa, sono gente concreta, che guarda al sodo, e al soldo, mica tanto alla filosofia o alle sottogliezze), nei due gazebo sia a Chiusi Scalo che a Cetona campeggiavano anche delle locandine, più piccole, ma comunque visibili: “La Lega dice NO al Carbonizzatore di Chiusi!” . E’ il primo partito a prendere ufficialmente posizione CONTRO il progetto che Acea vorrebbe realizzare nell’area dell’ex Centro Carni. Una posizione netta, senza se e senza ma e senza troppi distinguo, che non è univoca con quella dell’alleato di governo a livello nazionale. I 5 Stelle infatti pur criticando il modus operandi della Giunta Bettollini e della maggioranza Pd-Psi, sull’argomento ha un atteggiamento più guardingo: dice di volerci vedere chiaro, ma senza mettersi del tutto di traverso. Qualcuno all’interno dei 5 Stelle si è espresso per un No a prescindere, come la Lega (Luciano Fiorani, ad esempio), ma le due consigliere comunali e altri non sono sulla stessa identica lunghezza d’onda.
La Lega che il 4 marzo ha moltiplicato i consensi pur non avendo referenti riconoscibili in loco, ha deciso evidentemente di fare l’ariete, sperando di lucrare adesioni e sostegno anche cavalcando battaglie locali di questo genere, mostrandosi più aggressiva e più decisa degli stessi 5 Stelle. Perché al di là dell’accordo o contratto di Governo, le due formazioni restano fortemente concorrenziali tra loro ed entrambe pescano (o tentano di pescare) nello stesso elettorato, cioè nello scontento del popolo di sinistra, nella destra che ha perso riferimenti e certezze. Far leva sulle paure, sul disagio, sull’incertezza, si è visto che paga. E la Lega in questo non è seconda a nessuno.
Probabilmente, con i due “banchetti” alla Fiera alla Stazione e alla Sagra dei Pastrignocchi i leghisti avranno anche raccolto tessere e adesioni. Il momento è propizio e il ferro va battuto quando è caldo, anzi sul loro NO alla fusione dei comune al Carbonizzatore hanno pure incassato qualche pacca sulle spalle e segnali di incoraggiamento da parte di esponenti del fronte politico opposto.
A Chiusi, la presenza al banchetto in piazza XXVI Giugno ha evidentemente impedito ai leghisti di partecipare alla celebrazione della Festa della Repubblica in piazza Garibaldi, durante la Fiera, celebrazione nella quale il sindaco e gli assessori hanno consegnato, come ormai è tradizione, una copia della Costituzione ai neo diciottenni. Può darsi che qualche esponente della Lega, come dei 5 Stelle (che a Chiusi sono all’opposizione, fuori e dentro il Consiglio Comunale, ma a livello nazionale sono i due partiti di Governo) fosse confuso tra la folla, ma nessuna presenza ufficiale è stata sottolineata o registrata.
La stessa cosa è successa alla Primavera della Costituzione, la tre giorni di festa che si è tenuta dal 1° al 3 giugno a Monticchiello, per iniziativa dell’Anpi Valdichiana e dell’Unione dei Comuni. Anche quell’iniziativa, programmata da tempo per celebrare i 70 anni della Carta della Repubblica, e non improvvisata in questi giorni, dopo le elezioni e la costituzione del Governo Giallo-Verde, aveva un taglio istituzionale e una presenza ufficiale dei due partiti che esprimono presidente del Consiglio, Ministro del’Interno e tutto il rest dell’esecutivo non avrebbe guastato, sarebbe stata significativa e anche – diciamolo – un segnale distensivo verso quanti vedono – noi compresi – una connotazione marcatamente di destra, addirittura con venature razziste, xenofobe, omofobe del governo appena nato. Così come Lega e 5 Stelle hanno presenziato alla parata militare a Roma, avrebbero a nostro avviso fatto bene a far sentire la loro presenza anche a Monticchiello.
Presenza che invece hanno voluto far sentire alcuni sindaci della zona come Andrea Rossi di Montepulciano, Francesco Landi di Sarteano, Juri Bettollini di Chiusi, Fabrizio Fè di Pienza… Non solo ieri, domenica 3 giugno, il sindaco di Chiusi e l’assessore Micheletti, insieme ad una delegazione della locale sezione hanno accolto il presidente nazionale onorario dell’Anpi Carlo Smuraglia in arrivo alla stazione proprio per recarsi a Monticchiello.
Smuraglia ha mangiato in un ristorante di Chiusi città ed ha visitato la sezione Anpi “Tiradritti” ricostitita e rinnovata un anno fa, e alla festa della Costituzione ha tenuto il proprio intervento, il più applaudito di tutta la manifestazione, con il fazzoletto tricolore della sezione chiusina al collo.
Bettollini sia consegnando una copia della Costituzione ai diciottenni, sia nel breve incontro con Carlo Smuraglia ha ribadito il forte legame con l’Anpi, l’attaccamento suo e della sua giunta ai valori dell’antifascismo, della democrazia e ai principi fondamentali contenuti nella carta Costituzionale, che sono “il contrario esatto” della cultura della prevaricazione, della disuguaglianza, del potere poliziesco, in una parola il contrario del fascismo. Di questi tempi non sono cose scontate.
M.L.
ANPI, Carlo Smuraglia, CETONA, chiusi, Juri Bettollini, Matteo Salvini, Monticchiello
Certo che le tessere le hanno fatte. Ci ho parlato ed erano molto soddisfatti anche se hanno dovuto sopportare gli sputi davanti al gazebo di più di una persona.
Sul carbonizzatore si sono informati, sono venuti a Chiusi due volte (una col consigliere regionale Casucci) e poi hanno deciso quale posizione prendere e sono usciti con manifesti e un comunicato stampa contro il carbonizzatore.
E’ la prima forza politica a prendere posizione? Sanno fare politica meglio di tanti altri e se pensate di bloccarli continuando a dargli dei fascisti e dei razzisti temo che stiate sprecando fiato.
Domenica si vota a Terni, storica città operaia.
Vediamo per chi vota la classe operaia.
Sulla Carta Costituzionale, lasciamo stare, per carità di patria.
Quando c’è stato da difenderla dallo stravolgimento proposto da Renzi i “veri partigiani” di casa nostra (come li chiamava la Boschi) dov’erano? Con Renzi o Smuraglia?https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/15/referendum-confronto-renzi-anpi-smuraglia-stravolge-la-carta-il-premier-democrazia-a-rischio-presa-in-giro/3036335/
Da registrare, non so se con piacere, l’ennesima inversione a U del sindaco Bettollini che non più tardi di un anno e mezzo fa, da Renziano di ferro, faceva campagna elettorale per il referendum che voleva smantellare la costituzione. Ma si sa in politica è tutto ammesso, oggi va così domani in un altro modo, il salto mortale all’indietro è sempre concesso, tanto delle responsabilità riguardo alle posizioni passate chi se ne importa e chi se ne ricorda.
Ad onor del vero va detto che Bettollini la Costituzione ai 18enni l’ha consegnata anche nell’anno del referendum, va detto che la riforma costituzionale proposta da Renzi e sostenuta dai renziani, compreso Bettollini, non riguardava i principi fondamentali contenuti nella Carta e va detto anche che sui temi dell’antifascismo, della democrazia, della Resistenza e sul rapporto stretto con Anpi, Bettollini e la sua amministrazione si sono spesi abbastanza, con iniziative e prese di posizione inequivocabili. Cosa che altre forze politiche locali e altri rappresentanti istituzionali non hanno fatto.