DUE INCIDENTI SUL LAVORO IERI A CHIUSI E CETONA. FERITO EX CONSIGLIERE COMUNALE PD
E’ una vera e propria emergenza. Da inizio anno al 12 maggio, in Italia, sono 255 i morti sui luoghi di lavoro. Nel Veneto, che guida la tragica classifica tra le regioni, sono 29. Il 30 aprile i morti erano 221: 34 morti in dodici giorni. E ieri alle Acciaierie Venete di Padova, 4 operai sono stati investiti da una colata di acciaio incandescente e da una “bomba di aria calda”. Due hanno riportato ustioni sul 100% del corpo e sono in condizioni definite molto gravi. Uno ha ustioni sul 70% del corpo ed è grave anche lui. Sempre ieri, domenica 13 maggio altri due incidenti sul lavoro si sono verificati verificati a Chiusi e a Cetona. Nel primo caso un lavoratore addetto ala manutenzione della linea ferroviaria è caduto da 4 metri di altezza, riportando fratture in varie parti del corpo. Si tratta di Marco Ceccuzzi, 61 anni, già consigliere comunale e dirigente del Pd locale, prossimo alle pensione. Soccorso dall’elicottero Pegaso è ricoverato in prognosi riservata alle Scotte di Siena. A Cetona invece un artigiano di origine albanese è rimasto ferito dal proprio automezzo (un camion con cestello)… Anch’egli è stato soccorso con l’elicottero che lo ha trasportato velocemente all’ospedale senese. Sia Ceccuzzi che l’artigiano albanese sembrano non essere, fortunatamente, in pericolo di vita. E questa è già una buona notizia.
Insomma una domenica da tregenda anche in Valdichiana. In entrambi i casi poteva pure andare peggio. Il che però non sminuisce la gravità dei due incidenti. Quello della sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori, soprattutto quando questi ultimi si trovano ad operare in situazioni complicate, è un problema serio. Tutti e due gli episodi avvenuti ieri a Chiusi e a Cetona hanno visto protagonisti sfortunati lavoratori esperti e sicuramente attenti e professionalmente preparati. Quindi a volte è anche questione di fatalità, di errori di valutazione, di eccesso di confidenza dovuto magari proprio all’esperienza… Ma un’altra cosa balza agli occhi: l’artigiano rimasto schiacciato a Cetona è di origine albanese, così come sono stranieri 3 dei 4 ustionati nell’incidente alle Acciaierie Venete di Padova (un moldavo, un romeno e un francese). Ciò è il segno inequivocabile che gli immigrati sono una componente importante della nostra economia e anche loro stanno pagando un tributo pesante sul versante della sicurezza. Chi afferma che sono solo un peso, che portano via il lavoro agli italiani dovrebbe fermarsi e riflettere anche su fatti come quelli di ieri.
CETONA, chiusi, INCIDENTI SUL LAVORO
mi risulta che l’operaio albanese sia il titolare della ditta di restauri, tra l’altro molto qualificata.
Infatti, è quello che è scritto nel’articolo. Nessuno ha parlato di operaio albanese, ma di artigiano…