TRENITALIA CONFERMA: CHIUSI AVRA’ LA FERMATA DI UNA COPPIA DI FRECCIAROSSA A PARTIRE DA DICEMBRE
FIRENZE – E’ andata. La stazione di Chiusi avrà la fermata dell’alta velocità. Il tavolo tecnico Regione-Governo-Trenitalia-Comune di Chiusi e Comune di Siena riunitosi questa mattina a Firenze ha ufficialmente dato il via libera all’operazione. Una coppia di Frecciarossa si fermerà a Chiusi a partire dall’entrata in vigore dell’orario invernale a fine anno. Quindi dopo i lavori di riqualificazione della stazione compreso l’innalzamento dei marciapaedi, condizione indispensabile – dicevano le ferrovie – per poter far fermare i treni AV, adesso arriveranno anche i treni. L’opera, costata oltre 6 milioni di euro non è stata dunque solo un maquillage. Come abbiamo già accennato all’inizio sarà solo una coppia di Frecce. L’orario non è stato reso noto, ma dovrebbe essere comunque in una fascia oraria accessibile, comoda e utile sia all’andata che al ritorno. Il viceministro Nencini, ancora in carica, finché non verrà varato un nuovo governo, si è detto “soddisfatto per aver mantenuto gli impegni presi”. Il 27 febbraio scorso, in occasione della cerimonia per l’inaugurazione dei lavori alla stazione fu proprio lui ad assicurare l’arrivo dell’alta velocità a Chiusi entro la fine del 2018. E l’impegno è stato mantenuto. “E’ stato fatto un n uovo e importante passo avanti verso un pian cc0mplessivo di implementazione del rapporto ferroviario sulla linea Firenze-Roma. Finalmente Chiusi, La Valdichiana e la provincia di Siena hanno un servizio ferroviario di Aalta velocità che valorizzerà il territorio, favorirà il turismo e le attività commerciali e produttive”. Soddisfatto anche l’assessore regionale Ceccarelli:“Dopo tre anni di lavoro, che ha consentito di creare le condizioni anche infrastrutturali necessarie, salutiamo con soddisfazione la decisione di Trenitalia di riportare una coppia di treni Av nella stazione di Chiusi. Sarà nostro impegno adeguare la programmazione del servizio regionale sulla Siena-Chiusi al fine di consentire il più veloce collegamento con la città di Siena e con il bacino circostante”.
Ma il più soddisfatto di tutti è indubbiamente il sindaco di Chiusi Bettollini, che dopo la battaglia iniziale del 2014 per la stazione Media Etruria, già da sindaco reggente virò sull’ipotesi più praticabile e concreta di una o più fermate Av nella stazione di Chiusi. “E’ un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra che ha visto il Ministero delle infrastrutture dei trasporti, Trenitalia, la Regione Toscana, il Comune di Siena e il Comune di Chiusi uniti nello scopo di dare una risposta al territorio delle Terre di Siena e di una parte importante dell’Umbria. La coppia di Frecce sulla tratta Roma/Firenze, la migliore soluzione ipotizzabile, rappresenta e rappresenterà una rivoluzione che riporterà il nostro territorio ad essere competitivo agli occhi di tutta Italia. Grazie davvero a tutti i partecipanti al tavolo e adesso tutti a lavoro per potenziare i collegamenti locali”. Il suo collega senese Bruno Valentini, di nuovo in corsa alle comunali di Siena previste a giugno, sottolinea come con l’adeguamento della Chiusi-Siena e una percorrenza che dovrà essere di un’ora e 5 minuti, sarà possibile andare da Siena a Roma in un’ora e 45 minuti di treno… Un sogno. Oggi ce ne vogliono più di 3, quasi 4. Per Valentini, ma anche per Bettollini, la coppia di frecce che comincerà a fare scalo a Chiusi a dicembre va considerata certamente una vittoria, ma non un punto di arrivo. Va considerata un primo passo verso altre fermate sulla base dell’utilizzo effettivo da parte dell’utenza. Da considerare che non esiste solo Trenitalia, ma c’è anche Italo, con cui si potrà aprire una trattativa, soprattutto se il servizio funzionerà…
Al termine della riunione del tavolo tecnico, nel comunicato diffuso alla stampa, Trenitalia precisa due altre cose importanti: 1) il tavolo stesso ha già avviato da oggi il percorso per la definizione degli orari e dei servizi integrativi finalizzati a garantire un collegamento locale più efficace tra la stazione di Chiusi e le città del territorio, in particolare con Siena. 2) L’arrivo dell’alta velocità non modificherà l’attuale programmazione degli Intercity e dei servizi territoriali. E così ha indirettamente risposto alle preoccupazioni e alla domande poste nei giorni scorsi dalla lista Possiamo di Chiusi, proprio su questo aspetto. Anche l’Umbria, per la parte del Trasimeno, della Valnestore, del’alto orvietano, ma anche per la città di Perugia, la notizia apre uno scenario nuovo e l’interrogazione in Regione del consigliere Pd Leonelli che indicava in Chiusi un possibile “approdo” per agganciare l’alta velocità trova conferma. E l’apporto dell’utenza umbra sarà importante affinché il servizio possa essere mantenuto e magari potenziato. Tra le cose emerse nelle riunioni del tavolo tecnico anche il fatto che la “connessione” della stazione di Chiusi con l’alta velocità è – come dicevamo a suo tempo anche su queste colonne – quella che garantisce la minor perdita di tempo per l’entrata e l’uscita in stazione a livello nazionale. Anche questo ha pesato. Come ha certamente pesato il fatto che Chiusi si trova al centro dell’Italia e al centro di un territorio che ha grandi potenzialità turistiche, con città che sono gioielli architettonici e scrigni di storia e arte come Siena, Perugia, Assisi, Orvieto, Montepulciano, Città della Pieve, e di grande pregio ambientale con la Valdorcia e il Trasimeno a un tiro di schioppo.
Juri Bettollini con il suo staff ha lavorato duro su questa questione, producendo e presentando a Trenitalia e agli altri interlocutori uno studio di 70 pagine sui flussi turistici, l’utenza ferroviaria, le caratteristiche industriali, produttive e commerciali e adesso può dire di aver ottenuto un risultato che non era per nulla scontato, neanche dopo i lavori alla stazione. Non a caso molti anche a Chiusi avevano espresso dubbi sul fatto che le due cose fossero o potessero essere collegate. Questo round lo ha vinto Bettolini. Ma lo hanno vinto anche tutti coloro che, mentre lo stesso Bettollini, Scaramelli e decine di sindaci e assessori si baloccavano con le stazioni volanti, avevano indicato da subito l’opzione fermate Av alla stazione di Chiusi come la più praticabile, efficace e a minor costo. Va dunque dato atto a Bettollini di aver cambiato linea e da allora di aver coerentemente lavorato con tenacia per questo risultato. Coinvolgendo e portando su questa posizione anche altri amministratori locali, sia toscani che umbri. Anche questo non è poco.
Per prendere il primo Frecciarossa bisognerà aspettare dicembre. Ma sapere che passerà è già un sollievo.
m.l.
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