“BOCCONE GHIOTTO”: ALLA SCOPERTA DI CHIOCCIOLE E STELLE TRA I RISTORANTI LOCALI. IL VIAGGIO COMINCIA…

sabato 07th, aprile 2018 / 15:10
“BOCCONE GHIOTTO”: ALLA SCOPERTA DI CHIOCCIOLE E STELLE TRA I RISTORANTI LOCALI. IL VIAGGIO COMINCIA…
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Giovedì 5  aprile è uscito il film di Francesco Falaschi  “Quanto basta”, con la bella Valeria Solarino, Vinicio Marchioni  e Luigi Fedele che è stato girato anche a Chiusi nell’estate scorsa e che racconta una storia di amore, di amicizia che deve fare i conti con la rara sindrome del giovane Guido (Luigi Fedele), la sindrome di Asperger, e anche con la sua grande passione per la cucina e la sua voglia di diventare chef. E uno chef è anche, nel film, Arturo (Marchioni)…   Insomma il film che presenta alcune scene girate nella piazza Duomo rivisitata e trasformata per l’occasione in un giardino all’italiana dalla “Vivai Margheriti”, una delle eccellenze locali, ha il tema della cucina al centro del ragionamento. E il 2018 è l’Anno del Cibo, proclamato dai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo. La doppia concomitanza – uscita del film ‘Quanto basta’ e Anno del Cibo – è ghiotta. E così abbiamo deciso presentare una nuova rubrica. Dedicata appunto alla cucina, al buon cibo, alla passione di tanti chef locali… Cominciamo un viaggio alla scoperta di locali, di eccellenze, di prodotti e di persone appassionate…

Primapagina ospiterà questo inserto che non vuole insegnare niente a nessuno, vuole fare due chiacchiere su una passione che accomuna tante persone come me. Oggi dobbiamo essere orgogliosi: esce nelle sale il film, girato in parte a Chiusi Città nella splendida cornice di Piazza Duomo, allestita a festa per l’occasione dai Vivai Margheriti (altra nostra eccellenza), “Quanto Basta” con la regia di Francesco Falaschi, protagonisti sono Arturo, nei panni di Vinicio Marchioni, Anna interpretato dalla bellissima Valeria Solarino, Guido, ovvero il giovane Luigi Fedele. Nel lungometraggio, al centro dell’attenzione c’è la passione per la cucina, quella di Arturo, rinomato chef che sconta una condanna per rissa ai servizi sociali e quella di Guido, giovane con la sindrome di Asperger, ma soprattutto con un grande talento in cucina e con la voglia di diventare chef.

Probabilmente gli sceneggiatori del film di Falaschi non hanno scelto Chiusi per l’offerta enogastronomica che propone, ma per la sua posizione, per il suo fascino, che spesso per chi – come noi – lo vive ogni istante passa inosservato, ma occhi più attenti ne percepiscono la bellezza e la rarità. In realtà il paese di re Porsenna è ricco di medaglie nell’ambito della ristorazione. Infatti il paese vanta per esempio uno chef insignito della famosa “stella” della francese Guida Michelin, ovvero Katia Maccari patron de I Salotti dell’Hotel Il Patriarca. In toscana sono 35 i super locali che nel 2018 possono vantare di avere ricevuto il riconoscimento della “bibbia dei ristoranti”. Katia è una giovane donna che ama il suo territorio ed il suo lavoro, si percepisce entrando nel suo locale. La cucina è raffinata e ben curata, i piatti sembrano disegnati da un artista estroso, talmente belli che è quasi un peccato mangiarli. Le materie prime sono scelte e curate in maniera maniacale. Insomma un onore per il nostro territorio. Ma a Chiusi nel 2018 altri due ristoranti hanno ricevuto la tanto ambita “chiocciola” della Guida “Osterie d’Italia” di Slow Food, che racconta un viaggio tra i migliori locali, osterie e ristoranti del nostro Paese, tra proposte innovative e tradizione rigorosa. Si ratta de Il Grillo è Buoncantore e La Solita Zuppa, due locali tipici con osti di livello che utilizzando prodotti del territorio e grande esperienza, che riescono a portare in tavola la passione e l’amore per la cucina.

Inoltre quest’anno Slow Food ha scelto come location proprio Chiusi per il Consiglio Nazionale che si è svolto due settimane fa, ospitando le massime cariche dell’associazione che da sempre difende il “Buono, Pulito e Giusto” come recita il suo slogan. Questo incontro ha sancito una collaborazione per il futuro tra la Città di Chiusi e Slow Food per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di questo territorio. Per noi che viviamo qui, è una vera fortuna. Basta scendere sotto casa e possiamo trovare locali dove mangiare una buona pizza, un piatto tipico o del pesce fresco cucinato a regola d’arte. Presto torneremo a parlare di ciò che offre il territorio in fatto di ristoranti, osterie e bistrot. Accettiamo consigli e suggerimenti. Noi viaggeremo, assaggeremo, mangeremo e vi racconteremo pregi e difetti, evidenze e segreti. Senza la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma con la voglia di fare due chiacchiere su una passione che accomuna tante persone. Seguiteci. Il boccone è ghiotto… Fidatevi!

Paf

 

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