TOSCANA, ECCO I COMPENSI 2017 DEI CONSIGLIERI REGIONALI: SCARAMELLI SFIORA I 150 MILA EURO
SIENA – Con un servizio di sabato 17, Radio Siena TV ha riportato i compensi dei consiglieri regionali, relativi al 2017, resi noti dalla Regione Toscana. Operazione trasparenza. Perché è giusto che i cittadini sappiano quali sono i “costi della politica”. E gli introiti (diciamo così) dei loro rappresentati per l’esercizio di tale funzione.
Noi ci soffermiamo sui consiglieri più vicini. Quelli cioè legati alla provincia di Siena. L’ex presidente della Provincia Simone Bezzini, per esempio, ha riscosso nel 2017 un totale di 123.347 euro, di cui 88.009 di indennità di carica, 23.000 di rimborso fisso e € 12.337 di rimborso variabile.
L’ex sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli, presidente della Commissione Sanità, ha portato a casa 88.009,56 come indennità di carica, 13.539,96 per indennità di funzione; più rimborso fisso per 25.320 euro e rimborso in quota variabile per 21.427,20 , per un totale di 148.296 euro.
Per il neo deputato leghista Claudio Borghi il compenso ammonta a 146.531,20 totali, di cui 88.009 per indennità di carica; € 13.539 per indennità di funzione; rimborso quota fissa 19.637, rimborso variabile per 25.344.
Per fare una piccola comparazione, il presidente Enrico Rossi ha avuto un totale di € 155.650,00, ripartiti in indennità di carica da € 88.009,56, indennità di funzione € 33.849, rimborso esercizio mandato quota fissa 33.790.
I consiglieri che hanno ricevuto rimborsi spesa più alti per missioni, pagati con soldi pubblici sono Nicola Ciolini e Manuel Vescovi della Lega, rispettivamente con 2.500 e 2.300 euro.
Certo fare politica può essere faticoso, dopo certe batoste elettorali come quella del 4 marzo, può anche essere complicato dal punto di vista umano. Ma con 120-150 mila euro l’anno (per citare i compensi di Bezzini e Scaramelli) anche la fatica o lo scoramento risultano però più sopportabili. Diciamo che batoste elettorali o meno, un seggio da Consigliere Regionale è un posticino comodo, caldo d’inverno e fresco d’estate.
Claudio Borghi, pd, Region Toscana, Simone Bezzini, Stefano Scaramelli
Certo che è veramente un bel posticino anche in considerazione che a parità di titolo di studio lo stipendio è più che dimezzato. Inoltre un medico chirurgo con anzianità di oltre 25 anni non arriva alle cifre degli assessori citati. Per non parlare di ingegneri o altre figure professionali qualificate e di responsabilità
In compenso abbiamo oltre 50.000 persone in Toscana che vivono in povertà assoluta
http://www.agenziaimpress.it/news/gli-effetti-della-crisi-toscana-cala-reddito-pro-capite-54mila-persone-poverta-assoluta/
Che la categoria dei Consiglieri Regionali, per le loro remunerazioni e privilegi di cui godono, siano uno scandalo non più sopportabile, io lo vado urlando da moltissimi anni. Questi ridicoli statarelli chiamate Regioni, per come si sono andate configurando, non trovano eguali in tutta Europa, sia per quanto riguarda i poteri, sia per quanto riguarda i denari che ricevono coloro che le vanno a sedersi sugli scranni. Una vera giungla di trattamenti, che varia di Regione in Regione. Tra l’altro la Toscana, l’Emilia e l’Umbria, sono le uniche dove gli amministratori si sono autoridotti le parcelle. E però, non bisogna dimenticarsi di quanto è successo al Referendum del 2016. Gli italiani compatti, hanno votato per il mantenimento di questi e altri privilegi, primo su tutti il baraccone del Cnel e a seguire il mantenimento in vita del Senato. Se fosse passato il SI, non solo molte competenze sarebbero tornate allo Stato centrale, facendo venire meno quell’intricato conflitto tra Istituzioni, una delle motivazioni che sta alla base della paralisi decisionale del governo del Paese, ma le retribuzioni di “lor signori” come li etichettava il bravo e tagliente Fortebraccio sull’Unità di un tempo, sarebbero finite. L’ho voluto ricordare perché, molti di Quelli che fanno gli indignati dinnanzi a queste notizie, sono gli stessi che votarono NO al referendum affinché non si cambiasse nulla. Molti dissero che il loro NO era indirizzato a Renzi. Sbagliato, non era quella la circostanza per esternarlo. Quindi chi votò NO a quel Referendum, è oggettivamente complice del perdurare di questi privilegi.
X Casaioli. Secondo te allora le Regioni con quale intento sono state create ?E dal momento che nomini Fortebraccio prendo atto che hai memoria ma come al solito vedo che esiste la memoria solo per quello che necessita poter dimostrare o meglio -se si nominano gli esosi stipendi non ho problemi a darti ragione-ma sembri ignorare il fatto della tendenza da parte dello stato accentratore a riprendersi velocemente tutto quanto concedette.In primis l’attività legislativa.Ti ricordo che la storia e la funzione delle Regioni è stata quella di essere state create per essere più vicino alla gente.Se poi nel divenire e negli anni ci sono stati dei momenti e delle problematiche che hanno abortito e che non hanno fatto si di non aver raggiunto lo scopo per il quale erano state istituite non ho problemi a riconoscerlo,ma non tutto su tale piano e’ da gettare alle ortiche.Far leva sul fatto degli stipendi che sono decisamente indifendibili a quei livelli mi pare giusto ma ti ricordo che Fortebraccio con quell’espressione tuonava principalmente contro i parlamentari centrali e soprattutto contro la borghesia di alto livello insediata dentro lo stato e dentro i partiti al governo che ad alti livelli affossava il debito italiano soprattutto sull attività finanziaria e sugli industriali.Sinceramente mi resta da capire la tua enunciazione sul fatto che il No al Referendum che voleva eliminare il Senato cosa ci possa azzeccare con la riduzione di loro signori.Pensi davvero che quell entità di spesa sia fondamentale a rialzare le sorti del paese?Se non erro la differenza si aggirerebbe intorno ai 60 milioni di euro.Cioe’ in pratica noccioline. I lor signori non sono quelli ma sono quelli dei 130 miliardi di evasione fiscale annua.Renzi quel mondo li’ l’ha lasciato inalterato così come il suo collega Bersani anche se hanno detto che aumentava il recupero degli evasori. Ammesso che i numeri siano veri anche quelle che hanno sbandierato per mesi e mesi sono noccioline al confronto del problema.Non so’ se l’hai capito ma andiamo a grande velocità verso la riduzione del lavoro industriale sia con la dislocazione all’estero delle industrie ma ancor di più con la progressiva introduzione dell automazione cibernetica.Gli uomini vengono espulsi dalla produzione e fra 10 anni la fotografia odierna sarà molto diversa.Cio’ che andra’ a contare sempre di più saranno le nuove idee applicate all impiego della cibernetica e quindi alla produzione.Quelli che tu dici che s’incazzano contro i privilegi della casta sono quelli che hanno votato No certamente , ma hanno votato no soprattutto contro questa classe politica che ha permesso l autonomia alle Regioni di aumentarsi vergognosamente gli stipendi dei rappresentanti.Quelli che sono stati zitti in quella direzione sono in specialmodo gli uomini di governo sia centrale che locale firmando le leggi che lo hanno permesso.