CHIUSI, EFFETTO BURIAN: “POSSIAMO” LANCIA L’ALLARME SENZA TETTO. MA PARTITI E ASSOCIAZIONI VOLONTARISTICHE CHE FANNO?
CHIUSI – Il “burian” si fa sentire. L’emergenza neve e gelo è ancora in corso. Le squadre del Comune sono al lavoro incessantemente per spargere sale nelle strade. Lo faranno anche stanotte, quando le temperature scenderanno ai -10. La lista Possiamo, con una nota sui social, ha posto un problema: quello dei senza tetto, dei senza fissa dimora e senza nome, anche delle famiglie in difficoltà, quelle che non possono pagare il riscaldamento, invitando il Comune a farsi carico anche di questa emergenza nell’emergenza.
Ha fatto benissimo. E fa onore ai Podemos l’essersi posti questo problema. Che non è da poco. Qualche anno fa, dicembre 2014, ci scappò il morto alla stazione.
Giusto e doveroso che il Comune si attivi e trovi qualche soluzione. Ma – diciamolo – il problema non può riguardare solo il Comune. Di fronte ad una emergenza del genere, ognuno può attivarsi per conto proprio per dare una mano. All’epoca del terremoti dell’Irpinia (1980) e del Friuli (1976) le sezioni del Pci, del Psi e della Democrazia Cristiana diventarono centri di raccolta degli aiuti, così come le parrocchie. Nel 1997 il Pds fece lo stesso per il terremoto in Umbria e Marche.
Quindi il problema dell’emergenza nell’emergenza (i senza tetto o le situazioni di estrema difficoltà) può essere affrontato non solo chiedendo l’intervento dell’ente locale. Ognuno può intervenire o attivarsi per conto proprio per dare una mano ad alleviare situazioni critiche, o può contattare le associazioni volontaristiche.
A Chiusi ce ne sono diverse e tutte in grado di offrire soluzioni temporanee in grado di tamponare il problema nei giorni di emergenza acuta: Misericordia, Pubblica Assistenza, Tavola di Renée, Auser, Ada. Poi c’è la Asl. Ci sono le contrade, i terzieri. C”è la parrocchia, ci sono le sedi di partito e quelle sindacali…
Di spazi da mettere a disposizione dei senza tetto, per esempio, ce ne sono a decine. Basta poco…
Se il problema è intervenire in tempi rapidi e in modo efficace, basta farlo sapere e attrezzarsi alla bisogna. Non ci vuole molto. Basta qualche sacco a pelo, un po’ di thè caldo e il riscaldamento acceso… Se invece l’obiettivo è farsi un po’ di propaganda e cercare di cogliere in castagna l’amministrazione comunale, allora il ragionamento è diverso. Crediamo che non sia questo l’intento dei Podemos, che sia anzi quello di affrontare con urgenza un problema che potrebbe diventare serissimo. E ci piacerebbe vedere tutte le forze politiche interessate a questo problema e a cercare una qualche soluzione.
Sappiamo bene che- checché ne dicano le sacre scritture – la manna dal cielo non arriva mai. E allora, ognuno si rimbocchi le maniche e faccia la sua parte. Anche semplicemente aprendo la porta della propria sede riscaldata e facendo sapere che è aperta.
“Prima di tutto chi ha più bisogno” è una parola d’ordine universale che comunisti, socialisti e cattolici avevano assunto come linea di condotta comune. Se vale ancora, di cosa stiamo parlando? Apriamo le porte e facciamolo sapere. Stop. Se poi il Comune si attiva in proprio tanto meglio.
m.l.
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Commento,dicendo che la croce Rossa Italiana, è presente dal 2010 con l’unità di strada.In collaborazione con il comune che in questi giorni di emergenza e’in Costante comunicazione con noi.In più la tavola di Rene ci dà la collaborazione fornendo all’occorrenza ristoro se noi siamo sprovvisti del necessario.Dal 2010 ad oggi abbiamo con questa collaborazione aiutato circa 2000 persone in difficoltà,che sono transitate per la stazione di Chiusi.Alcune senza falsa umiltà ci devono la vita.Ultima 10 giorni fa la signora Anna senza fissa dimora della Campania è stata rifocillata e forniti abiti e coperte pulite.
Comunico che da domenica 25/02/2018 ad oggi siamo in campo con due volontari dalle ore 18,00 alle 20,oo.Tenendo appunto sotto controllo i punti dove i senza fissa dimora bivaccano.Credo sinceramente che nessuna associazione se da me interpellata per aiutare una persona non dirà mai di no ,per aiutare non me che rappresento la CRI.ma la persona in difficoltà.Come hanno sempre fatto e le ringrazio di cuore anche solo per il loro appoggio morale.Non mischiano partitica con i semplici valori umani. Buona notte.
Emergenza freddo: Tavola di René si attrezza e ospita altri 7 senzatetto, oltre gli ospiti abituali. Piccolo segno di solidarietà che si aggiunge alla distribuzione giornaliera di prodotti alimentari per famiglie disagiate, servizio docce, pasti caldi.