CHIUSI SCALO, RUBATA LA BICI A TRE RUOTE DI UN INVALIDO CIVILE

venerdì 01st, dicembre 2017 / 17:31
CHIUSI SCALO, RUBATA LA BICI A TRE RUOTE DI UN INVALIDO CIVILE
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CHIUSI SCALO – Franco Fei a Chiusi lo conoscono tutti. E’ inabile al 100%, ha passato i 65, ma è sempre in giro con il suo motorino elettrico o con la bici a tre ruote… E’ l’animatore principale e infaticabile dell’Associazione degli invalidi civili (Anmic). Due giorni fa qualcuno ha rubato il suo triciclo. Una “graziella” rossa a tre ruote, con cestello porta oggetti, veicolo speciale per persone portatrici di handicap. Insieme al motorino elettrico, è per Franco l’unica possibilità di muoversi. A piedi non ce la fa. Il motorino è in riparazione e Franco è rimasto costretto in casa…

Di gesti vandalici a Chiusi, sia nel centro storico che allo Scalo, se ne sono registrati parecchi negli ultimi mesi. Alcuni distruttivi (come  la devastazione del podere Brignoli in località Il Colle o i danneggiamenti ai parchi pubblici), altri solo atti di spregio, come la distruzione di alcuni tabernacoli con l’immagine della madonna o la deturpazione della targa in memoria del partigiano e sindacalista Walter Barni, all’incrocio tra via Mameli e via Fabio Filzi. In questo caso dei tre simboli posti sulla targa (Anpi, Cgil e Comune di Chiusi) uno, quello del Comune, è stato grattato via come un gratta e vinci, come a dire che l’atto aveva un bersaglio preciso…  Tutte azioni deprecabili, ma il furto della bici di Franco Fei è quella più odiosa, perché compiuta ai danni di una persona più debole di altre. Di una persona che aveva in quel mezzo un sostegno prezioso alla propria esistenza, oggettivamente più difficile di altre.

Franco non è uno che si perde di animo, è un combattente. Uno che si è messo a disposizione di tutti coloro che hanno un problema simile al suo. Si dà da fare, da decenni per l’associazione, in tante commissioni.

Se hanno voluto fargli uno scherzo si tratta di uno scherzo di pessimo gusto. Se è un “dispetto”, una ritorsione  ancora peggio. Difficile che possa trattarsi un furto qualsiasi compiuto da ladri di biciclette qualsiasi, perché quella bici di Franco è ingombrante, non può entrare in una automobile, per portarla via ci vuole l’Ape o un furgoncino… E chi può rubare una bici da invalido? Forse qualcuno a cui è stata commissionata… Anche nella scorsa estate una serie di biciclette prese il volo a Chiusi Scalo. Qualcuna è stata ritrovata, altre no…

Resta l’amarezza per il danno, non solo economico, ma morale e materiale subito da Franco. Ci auguriamo che la sua bici venga ritrovata al più presto. Oppure, se non dovesse più ricomparire, che la Comunità, a partire dal Comune, si faccia carico del problema e faccia avere a Franco una bici nuova, prima possibile. Magari una di quelle con la pedalata assistita, così fa meno fatica…

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