CHIUSI, LA CERIMONIA PER RICORDARE IL BOMBARDAMENTO DEL ’43
CHIUSI – Annunciata dal suono della sirena, si è tenuta questa mattina alle 12,30 la cerimonia di commemorazione delle vittime del bombardamento della stazione, avvenuto 74 anni fa, il 21 novembre del 43, proprio all’ora di pranzo.
L’iniziativa, voluta e organizzata dal Comune in collaborazione con l’Anpi, ha voluto ricordare l’evento che cambiò i connotati alla città e la vita dei suoi abitanti. Il sindaco Bettollini nel suo discorso ha sottolineato l’assurdità e la barbarie della guerra, la necessità di tenere viva la memoria e quella di non abbassare la guardia contro i fascismi vecchi e nuovi. Ha richiamato i valori della resistenza, il sacrificio dei militari Alleati venuti da terre lontane a combattere per liberare questi territori dal nazifascismo e quello dei tanti civili vittime innocenti, danni collaterali, come le 8 persone che rimasero sotto le macerie dopo il bombardamento del 21 novembre ’43.
Un bombardamento “mirato” a distruggere un convoglio militare tedesco e a interrompere la linea dei rifornimenti della Vermacht e che per quanto fu “quasi chirurgico” causò la morte ci donne e uomini che erano lì solo per caso o per lavoro…
Ha sottolineato, il sindaco Bettolini, la collaborazione con l’Anpi e la necessità di non ricordarsi di certe cose solo il 25 aprile… Ha ricordato i vari appuntamenti che nell’arco dell’anno si svolgono proprio per mantenere la memoria, far conoscere eventi, persone, circostanze che segnarono gli anni della guerra, la lotta di liberazione e la riconquista della libertà e della democrazia.
E’ stata una cerimonia semplice, quasi improvvisata, come un flash mob, ma non per questo meno importante e solenne. Significativa la presenza di tutte le Forze dell’Ordine che il sindaco ha ringraziato per il lavoro quotidiano che svolgono. Non oceanica, ma significativa, data l’ora e il giorno feriale, anche la partecipazione di pubblico.
Presenti la giunta al completo, alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione. La posa di una corona d’alloro sotto alla lapide che ricorda i caduti civili a causa del bombardamento è stata sottolineata dalle note del “Silenzio” e dell’Inno di Mameli suonate dalla tromba del maestro Roberto Fabietti.