CHIUSI, DOMANI ARRIVA RENZI CON IL TRENO DEL PD

giovedì 23rd, novembre 2017 / 11:14
CHIUSI, DOMANI ARRIVA RENZI CON IL TRENO DEL PD
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CHIUSI – A proposito del ’68, di cui tra non molto ricorrono i 50 anni, si diceva da queste parti che in provincia tutto arriva con un po’ di ritardo e infatti anche il ’68 da noi arrivò nel ’71. Col treno dell 11,00, che quello delle 10 era anch’esso in ritardo… Un modo per dire che nella provincia profonda le cose succedono, ma lentamente, più lentamente che altrove…

Ecco, domani, venerdì 24 novembre, alle 11,00 alla stazione di Chiusi arriva un altro treno. Non uno dei Frecciarossa tanto attesi e agognati.  Ma comunque un treno speciale. Quello del Pd con il quale il segretario Matteo Renzi sta girando l’Italia da nord a sud…  Un viaggio che ha voluto chiamare appunto “Destinazione Italia” e che però non è stato una passeggiata di salute. Né il classico bagno di folla festante. In diverse stazioni Renzi ha rimediato più fischi e improperi che applausi. Poco “popolo Pd” a fare la claque e pattuglie agguerrite per lo più di leghisti e grillini a lanciare pomodori (in senso metaforico). Ad un certo punto (fine ottobre) il segretario Pd ha dovuto rinunciare ad annunciare con largo anticipo le tappe del treno, per non dare vantaggi agli avversari… Diciamo che ha cominciato a viaggiare in incognito senza propagandare le destinazioni e le fermate, per evitare agguati premeditati e organizzati.

A Chiusi però ha due amici fedeli e fidati che si chiamano Stefano Scaramelli e Juri Bettollini, rispettivamente consigliere regionale e sindaco, i quai avranno senz’altro garantito un’accoglienza tranquilla. L’annuncio della tappa chiusina del treno Pd con Renzi e lo staff lo ha dato proprio Bettollini questa mattina sul suo profilo facebook.

Per Scaramelli e Bettollini sarà anche l’occasione per suggellare un rapporto antico, nato nell’ormai lontano 2012, quando Renzi venne a Chiusi con il camper e riempì il Mascagni. Ma sarà anche un segnale al resto del partito, dopo la cocente sconfitta subita domenica scorsa all’assemblea provinciale che ha eletto segretario Andrea Valenti, l’outsider della componente di sinistra. Il clima oggi non è più quello del 2012, neanche per Renzi. Il bonus rottamazione lo ha già esaurito, il vento sembra essersi fermato. Ora l’aria è piuttosto stagnante. E fredda. Ma… a volte ritornano. E Renzi ha deciso di tornare anche a Chiusi.

Un viaggio per incontrare e ascoltare le persone vere, lontane dal chiacchiericcio di tutti i giorni del palazzo, oltre cento tappe in tutta Italia per per prendere appunti, discutere, imparare, condividere, proporre. In una parola per fare politica”. Così il segretario nazionale del Pd ha spiegato le ragioni e il senso di “Destinazione Italia”. E domani mattina, dopo l’arrivo a Chiusi alle 11,00, Renzi sarà accompagnato a visitare alcune eccellenze della città. 

Non sappiamo se anche a Chiusi troverà qualcuno a fischiare e contestare. Bettollini e Scaramelli si augurano di no, ovviamente. Singolare che l’annuncio dell’arrivo di Renzi lo abbia dato il sindaco e non il segretario del partito Cimarelli, tra l’altro appena eletto dal recente congresso. A livello provinciale il Pd è ormai meno renziano, anzi non lo è più, il renzismo senese è stato rottamato, a Chiusi evidentemente il Pd è ancora soprattutto Bettollini e Scaramelli. Con la benedizione del reuccio di Rignano.

Quali saranno le “eccellenze” chiusine che Bettollini e Scaramelli faranno visitare a Renzi non è dato sapere. Ma qualcosa da vedere e qualcuno da incontrare (sia per ciò che riguarda la storia e la cultura, sia per ciò che riguarda l’economia) a Chiusi si può ancora trovare, nonostante la crisi.

Anzi, vedendo la stazione in rifacimento, potrebbe anche mettere una buona parola su quelle due frecce ad alta velocità che Bettolini ha chiesto a Trenitalia…

m.l.

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