CHIUSI, DOMANI ARRIVA RENZI CON IL TRENO DEL PD
CHIUSI – A proposito del ’68, di cui tra non molto ricorrono i 50 anni, si diceva da queste parti che in provincia tutto arriva con un po’ di ritardo e infatti anche il ’68 da noi arrivò nel ’71. Col treno dell 11,00, che quello delle 10 era anch’esso in ritardo… Un modo per dire che nella provincia profonda le cose succedono, ma lentamente, più lentamente che altrove…
Ecco, domani, venerdì 24 novembre, alle 11,00 alla stazione di Chiusi arriva un altro treno. Non uno dei Frecciarossa tanto attesi e agognati. Ma comunque un treno speciale. Quello del Pd con il quale il segretario Matteo Renzi sta girando l’Italia da nord a sud… Un viaggio che ha voluto chiamare appunto “Destinazione Italia” e che però non è stato una passeggiata di salute. Né il classico bagno di folla festante. In diverse stazioni Renzi ha rimediato più fischi e improperi che applausi. Poco “popolo Pd” a fare la claque e pattuglie agguerrite per lo più di leghisti e grillini a lanciare pomodori (in senso metaforico). Ad un certo punto (fine ottobre) il segretario Pd ha dovuto rinunciare ad annunciare con largo anticipo le tappe del treno, per non dare vantaggi agli avversari… Diciamo che ha cominciato a viaggiare in incognito senza propagandare le destinazioni e le fermate, per evitare agguati premeditati e organizzati.
A Chiusi però ha due amici fedeli e fidati che si chiamano Stefano Scaramelli e Juri Bettollini, rispettivamente consigliere regionale e sindaco, i quai avranno senz’altro garantito un’accoglienza tranquilla. L’annuncio della tappa chiusina del treno Pd con Renzi e lo staff lo ha dato proprio Bettollini questa mattina sul suo profilo facebook.
Per Scaramelli e Bettollini sarà anche l’occasione per suggellare un rapporto antico, nato nell’ormai lontano 2012, quando Renzi venne a Chiusi con il camper e riempì il Mascagni. Ma sarà anche un segnale al resto del partito, dopo la cocente sconfitta subita domenica scorsa all’assemblea provinciale che ha eletto segretario Andrea Valenti, l’outsider della componente di sinistra. Il clima oggi non è più quello del 2012, neanche per Renzi. Il bonus rottamazione lo ha già esaurito, il vento sembra essersi fermato. Ora l’aria è piuttosto stagnante. E fredda. Ma… a volte ritornano. E Renzi ha deciso di tornare anche a Chiusi.
“Un viaggio per incontrare e ascoltare le persone vere, lontane dal chiacchiericcio di tutti i giorni del palazzo, oltre cento tappe in tutta Italia per per prendere appunti, discutere, imparare, condividere, proporre. In una parola per fare politica”. Così il segretario nazionale del Pd ha spiegato le ragioni e il senso di “Destinazione Italia”. E domani mattina, dopo l’arrivo a Chiusi alle 11,00, Renzi sarà accompagnato a visitare alcune eccellenze della città.
Non sappiamo se anche a Chiusi troverà qualcuno a fischiare e contestare. Bettollini e Scaramelli si augurano di no, ovviamente. Singolare che l’annuncio dell’arrivo di Renzi lo abbia dato il sindaco e non il segretario del partito Cimarelli, tra l’altro appena eletto dal recente congresso. A livello provinciale il Pd è ormai meno renziano, anzi non lo è più, il renzismo senese è stato rottamato, a Chiusi evidentemente il Pd è ancora soprattutto Bettollini e Scaramelli. Con la benedizione del reuccio di Rignano.
Quali saranno le “eccellenze” chiusine che Bettollini e Scaramelli faranno visitare a Renzi non è dato sapere. Ma qualcosa da vedere e qualcuno da incontrare (sia per ciò che riguarda la storia e la cultura, sia per ciò che riguarda l’economia) a Chiusi si può ancora trovare, nonostante la crisi.
Anzi, vedendo la stazione in rifacimento, potrebbe anche mettere una buona parola su quelle due frecce ad alta velocità che Bettolini ha chiesto a Trenitalia…
m.l.
Juri Bettollini, Matteo Renzi, pd, Stefano Scaramelli, Treno Pd
Beh da visitare di “eccellenze” ce ne sono parecchie: la frana della fonte del boia, la strage dei pini, la cementificazione selvaggia, l'”ottima” gestione e i “prezzi modici” della raccolta dei rifiuti, la stazione arrivata alla frutta, i negozi con scritto vendesi…, il festival Orizzonti….. la fondazione orizzonti… Bisognerà che il bulletto si fermi qualche giorno per vedere tutte queste eccellenze. 🙂
Secondo me si ferma a Chiusi solo per dire a Scaramelli e Bettollini : “ma come cazzo avete fatto a perdere un congresso già vinto e a diventare minoranza in una roccaforte? Avete fatto peggio di Bersani nel 2013…” . Le eccellenze sono il contorno…
Peccato che la stagione dei pomodori sia finita. E’ pur vero che ci sono i cachi. Forza ragazzi, datevi da fare.
Certo che dalla foto non si evincono menti dai profondi pensieri. Più che eccellenze, che forse non ci sono neanche più, io mi fermerei alla visita delle osterie, che forse non ci sono neanche più.
Leonello… Leonello….bada a te…. te l’ho già detto un po’ di giorni fa, queste cose non si dicono e la folla non si aizza. Se son fiori fioriranno, se son cachi c…nno, non perdere le speranze, vedrai che qualcosa di buono ne esce.E se non uscisse ci sono sempre i ramoscelli degli altri partiti che ci ” metton la faccia” ; parlavo di quelli di sempre tanto per capirsi…quelli che nella storia dell’Italia non ne hanno perso uno di governi e che spesso ci fanno la mor una gran parte del loro elettorato ale anche se raggiungono talvolta lo 0,8 percento per arrivare all’1,3% al massimo.Una volta-ma da tempo immemorabile- erano partiti nobili e con nobili intenti pesavano sulla politica, oggi pendono dalle labbra del cavaliere e prendono ordni da lui per la maggior parte, cercano di far quadrare il cerchio con i discorsi ma la difficoltà di farlo è manifesta, purtuttavia quelli partoriti dalla stessa madre fanno parte del governo e fanno rieccheggiare le solite litanie.Ma non tutto questo è il male, c’è dell’altro, perchè qualcuno che voleva smacchiare il giaguaro ha avuto la bella intenzione di separarsi all’ultimo, ma fino a poco prima gli ha retto le stampelle a quello che domani uscirà dal treno, che lo sapeva che lo smacchiatore doveva fare il lavoro sporco per dare l’idea dell’unita e per permettere l’approvazione delle riforme anti-lavoro….poi qualcosa è cambiato quando la maggioranza bersaniana è diventata in due giorni maggioranza renziana, tu lo sai bene questo.Ed allora il bronzo è la lega fra ferro e rame che viene impiegata in molti lavori industriali, ma ce n’è un altro di lavori che ne richiede molta di questa lega, ed è quello di presentarsi e di farsi applaudire…ma ognuno tira l’acqua al mulino proprio.Il guaio è che parecchia gente quell’acqua la beve, un po’ perchè altre sorgenti d’acqua non esistono ed anche perchè quella che si riesce a trovare viene da pozzi avvelenati…e quando uno ha sete tante distinzioni non le fa, fino a dire che l’acqua avvelenata sia quella del pozzo del vicino….ma” il bronzo” impera sempre sovrano ed è la condizione necessaria per andare avanti….questa è la povertà della politica e la politica della povertà.