CHIUSI: I PINI TAGLIATI, LE MOTOSEGHE E L’OPPOSIZIONE STRABICA. SE I PODEMOS ATTACCANO PRIMAPAGINA…

CHIUSI – La “mattanza” è finita. Tutti e 25 i pini di via Oslavia sono stati giustiziati. Non ce n’è più nemmeno uno. Tutti trasformati in legna da ardere e truciolato. Le motoseghe però non hanno fatto propriamente un lavoro di fino… Nelle operazioni è stata abbattuta anche un’insegna stradale con alcuni cartelli indicatori di aziende e un bel tiglio di 30 anni è stato praticamente spaccato in due. Ucciso sul colpo anche lui. Gli è andata peggio che alla Quercia delle Checche. Ovviamente i danni verranno “riparati” e – si sa – nel lavoro qualche inconveniente può sempre capitare, però… quel tiglio, poveretto, non c’entrava niente ed è stato giustiziato sommariamente, per sbaglio, dal plotone di esecuzione…Oltre i 13 aceri e 12 lecci servirà ripiantare anche un tiglio.
Sulla questione “pini” si registra una presa di posizione dei Podemos chiusini, che però più che contro il taglio degli alberi si scagliano contro certa ‘presunta informazione’, ovvero primapagina. L’unica testata che li ha sempre sostenuti. Quando si dice l’acume politico. Hai un amico? sparagli…
Scrivono i Podemos: “Innanzitutto precisiamo che il progetto è frutto di una delibera di giunta e che in Consiglio Comunale è stata votata solo la parte relativa all’aspetto finanziario su cui abbiamo espresso il nostro voto contrario. Riguardo alle dichiarazioni in Consiglio Comunale della Consigliera Daria Lottarini sull’abbattimento dei pini, puntualiziamo che non c’è né da parte sua né da parte di tutto il gruppo di Possiamo, l’intenzione di chiedere l’abbattimento di ulteriori piante.
Ciò che certa presunta informazione ha riportato come notizia, senza nessun tipo di verifica, ci sembra funga esclusivamente da cassa di risonanza alle strumentali affermazioni del Sindaco durante la conferenza stampa in occasione dell’inizio dei lavori. Affermazioni che dimostrano come il Sindaco stesso non abbia compreso le affermazioni della consigliera Lottarini o le abbia volutamente interpretate a suo comodo, palesando la propria debolezza riguardo alla vicenda, cercando una complicità da parte di Possiamo che non esiste nella maniera più assoluta.
Chi amministra ci ha ormai abituato da tempo a evitare la fase di confronto vero con i cittadini i quali vengono semplicemente informati delle decisioni già prese. Perché prima di decidere non si è parlato pubblicamente dell’abbattimento dei pini, del progetto dell’impianto crematorio, del Palatenda di Pania, delle vicende della Fondazione Orizzonti, del centro merci e di tutti gli altri infiniti temi di interesse pubblico emersi in questi anni?Una stampa attenta rivolgerebbe maggiore attenzione a queste gravi mancanze invece di focalizzare la propria attenzione su questioni strumentali”.
Non solo si dimostrano poco acuti, ma anche poco attenti e di memoria corta i podemos chiusini: 1) perché alcune delle “altre questioni”, quelle più spinose, dal centro merci allo stadio incompiuto, dal depuratore dimenticato all’inquinamento da nichel ecc, Primapagina le ha sollevate per prima e da sola quando Possiamo ancora neanche esisteva… Bersaglio sbagliato dunque. E di grosso. Se mai è Possiamo che aveva promesso iniziative e interventi sulle “incompiute” e sulla magagne chiusine e non le ha fatte. Al video sullo stadio dello scandalo prsentato in campagna elettorale non ne dovevano seguire altri? Non li abbiamo visti. Ci sono sfuggiti?
2) Se la “presunta opposizione” fosse stata davvero contraria al taglio dei pini avrebbe organizzato una qualche forma di protesta visibile. Primapagina di questa storia dei pini ne parla da più di un anno. C’era tutto il tempo… Possiamo non l’ha fatto. Evidentemente non ha una posizione contraria. Dice Possiamo che “non intende chiedere l’abbattimento di ulteriori piante”. Ma su quelle abbattute non dice niente. Normale? Se la matematica non è una opinione, uno più un fa due, e allora si deve pensare che a Possiamo va bene così, evidentemente. O no? Tant’è che il voto contrario in consiglio – scrivono – si riferiva solo all’aspetto finanziario.
3) Quanto alla dichiarazione della consigliera Lottarini sui pini delle scuole elementari, pericolosi anch’essi, se è stata equivocata e strumentalizzata dal sindaco in consiglio è probabile che fosse equivocabile (il modo in cui fu formulata non aveva nulla di ironico o di provocatorio). In ogni caso non è colpa della stampa, che ha riportato una dichiarazione ufficiale fatta da un amministratore in conferenza stampa, suffragata pure dalla discussione avvenuta in Consiglio comunale. Per sicurezza abbiamo riguardato la registrazione. Più verifica di quella? Meno male che lo streaming c’è. Verrebbe da commentare.
Daria Lottarini voleva dire una cosa diversa? bene, ne prendiamo atto e ne siamo contenti. Ma non se la prenda con noi. Anche noi, l’avremmo presa sul serio come ha fatto il sindaco.
E attenzione che quando taglieranno anche i pini delle elementari quella domanda quantomeno mal posta tornerà utile a chi tifa per le motoseghe…
Come i 5 Stelle che aprirono la campagna elettorale per le comunali con una iniziativa sulle “potature” e la “cura del verde pubblico” ma su questa vicenda dei pini non si sono spesi minimamente, anche i Podemos arrivano, come si suol dire, dopo i fuochi (e a pini tagliati), e con chi se la prendono? con Primapagina. Unica voce che sui pini, per dire, ha posto qualche perplessità…
Complimentoni ragazzi. Avete capito tutto di come gira il mondo. Sulla politica delle alleanze, sugli amici e i nemici… Continuate così. Bettollini ringrazierà sentitamente.
Il Pd è ormai poca cosa, un partito invischiato in una infinita notte dei lunghi coltelli tra fazioni avverse della stessa corrente peraltro. Una scatola vuota che sta offrendo uno spettacolo ai limiti della decenza. Ma fuori dal Pd il panorama è sconsolante. A livello nazionale, regionale e provinciale a sinistra qualcosa comincia a muoversi. Confusamente, ma c’è movimento. ‘Possiamo’ che ha messo la parola “sinistra” nella ragione sociale, dovrebbe essere il motore locale di quel movimento. E invece che fa? Langue, su questo non favella, non prende posizione e se la prende lo fa per attaccare la stampa amica, perché critica (più che critica, puntuale, diciamo) dimenticando che la stampa deve essere critica e indipendente per costituzione, anche con gli amici. E’ un film visto e rivisto e non c’è nulla di nuovo in tutto questo. Dalle giovani marmotte del Pd, formatesi nei campeggi dei preti c’era da aspettarsi poco o niente. Lo sapevamo tutti che la macchina del capo ha un buco nella gomma… E non solo nella gomma. Dai Podemos ci aspettavamo francamente qualcosa di più e di meglio. Peccato, altra occasione sprecata. Per ora almeno. Speriamo più avanti…
m.l.
chiusi, Daria Lottarini, Juri Bettollini, pini, Possiamo
Portare a casa la pagnotta richiede un lavoro duro e sporco.
ma a parte gli equivoci più o meno amplificati da chi si guadagna la pagnotta con un lavoro duerno e sporco (citazione del commento che mi precede ) quale è il modello alternativo per Chiusi per i Podemos per i 5 stelle ? è una domanda semplice … che potrebbe interessare molti
Per Alessandro. Siccome ormai dopo un po’ di anni credo si sia capito che il modello Pd a Chiusi non esiste ovvero esiste ma è’ tarato sul modello provinciale,regionale e nazionale renziano,giustamente tu ti chiedi quale modello rappresentino e portino le opposizioni.Bene,io credo che senza numeri non si governi e per averli tali numeri non si possano avere da un anno all ‘altro.Detto questo ritengo che i numeri in possesso delle opposizioni non possano essere sufficienti alla variazione di rotta nel territorio chiusino ma che se l ‘alternanza la si debba avere questa sarà indubbiamente e risentirà’ di variazioni nazionali perché è’ chiaro che il potere di decenni non è acqua e non lo si scalfisce nemmeno localmente essendo nella sommatoria delle opposizioni ,esattamente la metà .Pertanto le opposizioni con i numeri che hanno fanno il possibile per reggere la pressione ben sapendo che in qualsiasi iniziativa a livello di Consiglio sono impotenti poiché potesse venir giù anche il diluvio universale quando si prendono decisioni le manine alzate si contano.E’un percorso lungo per arrivare a cambiare i campanelli del palazzo ed il programma delle opposizioni in questa fase non può essere che quello di dire la propria visione delle cose durante il confronto pubblico.A dimostrazione di questo per il Mov.5 Stelle che è’ nato a Chiusi si è visto che è’ nato in non molto tempo mentre Possiamo ha un altra storia,diciamo di dissidenza all’interno della sinistra,anche intesa con quella del Pd con il quale da sempre è stato anche molto critica.Non ragioniamo su come è nato è stato partorito perché su questo ci potrebbero essere diverse interpretazioni, corroborate anche da dati di fatto se guardiamo alle eventualità di quella contingenza in cui la paura faceva 90 verso i 5Stelle ed una possibile loro affermazione,cosa che a chiusi sarebbe diventata e ritenuta difficile,ma talvolta quando si tratta di scoprire le carte il potere teme di perdere e lo dimostra il fatto che-certamente in maniera lecita-ma c’è stato chi ha spianato la strada, oppure diciamo che abbia allontanato di più tale possibilità,che sarebbe stata sempre di 8 a 4 in favore del Pd,lo si è
visto dai voti ma la guerra di posizione dice sempre che è meglio sempre stare” fuori tiro ” e c’è chi ha lavorato per questo.Oh, intendiamoci,per quanto mi riguarda e se non ci fossero stati i 5 stelle avrei anch’io votato per Possiamo ma ho voluto cambiare perché me la sono sentita,anche con argomentazioni che affondano nella storia della sinistra e che adesso considero ridotta purtroppo al lumicino.Ad ogni modo,cercando di rispondere alla domanda sul programma delle opposizioni dico che più di quello che fanno sarebbe veramente difficile che facessero,anche valutati i loro errori e limiti e mancanze.E’ in sostanza una presenza soprattutto che mette in evidenza posizioni e modi di pensare totalmente diversi da quelli del Pd e speriamo che la loro presenza possa essere incrementata in un futuro prossimo, ma se i rapporti numerici rimangono questi la vedo dura ed ecco perché ho detto che il cambiamento come un effetto domino,se avvenisse, questo avviene a livello politico più alto e ripercuote il proprio peso anche in periferia.E’bene quindi che le opposizioni facciano il possibile per esserci e per far vedere alla gente quali siano i programmi dei loro antagonisti che governano da 70 anni.Se poi la gente si convincerà non posso saperlo ma certo è che se diventassero maggioranza la ripercussione sulla politica sarebbe parecchio diversa e forse parecchia gente prenderebbe più fiducia che le cose potrebbero cambiare e cambiare in meglio.Tutto qui ma non è poco e quando
si critica occorrerebbe soprattutto quando si chiede il conto di quale politica si stia facendo ,di non dimenticarsi mai dei numeri, perché io potrei fare sempre la miglior politica ma se non ho i numeri per realizzarla è’ chiaro che sono perdente,tranne che la mia posizione non serva a far vedere agli altri che mi sono intorno che sono sul terreno giusto.Ma ci vuole tempo e parecchie volte non basta,ci vuole l’aiuto dei cosiddetti grandi numeri,sennò rischiano di essere tutte masturbazioni mentali e basta,anche con tutta la buona volontà.Il sospiro di sollievo tirato dal Pd all’indomani dei risultati elettorali parla chiaro.Quella paura che viene dalle stesse posizioni sugli aspetti della politica c’è e si riscontra anche a livello nazionale, fino a portare alla collaborazione prima ipotizzata, poi che vedremo sommessa, poi di sostentamento di entrambi con il Cavaliere ed i suoi cespugli, ed i numeri ce li hanno anche li’, tranne che gli Italiani glieli tolgano, ma la vedo dura, poiché non basterà nemmeno l’alleanza col cavaliere a convincerli,ne sono quasi sicuro perché se qualcosa avesse dovuto cambiare la materia per farla cambiare all’Italia ,c’era ed avanzava.
Per Alessandro Lanzani.
Inutile far finta che si tratti di nuove formazioni politiche: per larga parte Possiamo e 5Stelle sono formati da ex (Pci, Pds, Ds, Sel, Rifondazione, Primavera di Chiusi). Se ci fermiamo a quest’ultima, elementi di una proposta alternativa per Chiusi, erano stati formulati e sottoposti al giudizio degli elettori. Poi, come dice Carlo Sacco, se non ti votano abbastanza non ti resta che sparare a salve. In verità, è poi vero anche l’opposto: si può presentare un programma, vincere ma non rispettarlo granchè.
L’opposizione è fiacca. Direi di si, infatti il la chiamerei piuttosto Minoranza. Però è la Maggioranza che governa e per questo ha le maggiori responsabilità; e almeno fino a quando io sono stato a Chiusi, non mi pare proprio abbia governato bene.
Magari la minoranza con qualche persona attiva in più e qualche professorino delle tastiere in meno potrebbe fare meglio.
Sig. Rossi, c’è gente che con la tastiera ci lavora. E ci tira fuori lo stipendio. E per mestiere deve fare le bucce a chi comanda e anche a chi si oppone, magari troppo piano o in modo poco chiaro… Tutto qui. Se ognuno facesse il suo…
Com’è noto da sempre, i pini sono piante che per la loro pericolosità, mal si gestiscono in un contesto urbano. La natura purtroppo non li ha dotati di un apparato radicale tale da farli stare in piedi quando sono adulti e con le fronde ampie. I disastri che queste specie arboree producono nelle città quando le forze della natura si scatenano e nemmeno con grande intensità, sono ampiamente documentati. Aspettare il morto, per poi assistere alle urla della gente contro l’Amministrazione lassista, da fastidio. C’è da scommetterci che in prima fila sarebbero in questo tiro al piccione, sicuramente gli stessi che oggi gridano allo “scempio” del taglio. Basta che al loro posto vengano messe in dimora altre piante come le querce o i lecci, è il problema è risolto. Il viale risulterà sempre ombreggiato e pieno di verde. Insomma atteggiamenti pseudo ambientalisti, viziati dall’ideologia non portano nessun contributo.