CHIUSI, UN “BRODINO” A PRATOVECCHIO… PAREGGIO PER GLI AUTARCHICI, VOLA IL MONTALLESE

lunedì 30th, ottobre 2017 / 15:12
CHIUSI, UN “BRODINO” A PRATOVECCHIO… PAREGGIO PER GLI AUTARCHICI, VOLA IL MONTALLESE
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CHIUSI – In una situazione normale un pareggio fuori casa, per di più in casa di una delle prime in classifica, non sarebbe risultato da disprezzare. Tutt’altro. Nella situazione del Chiusi, ultimo in classifica, con 5 sconfitte e un pari nelle sei gare precedenti, l’1-1 portato a casa dalla trasferta di Pratovecchio è poco più di un brodino, che smuove appena una classifica fortemente deficitaria. Già il fatto di non aver perso, però, per i biancorossi, può essere un segnale di vitalità, forse lo squillo di tromba per la riscossa. Perché il Chiusi non solo era partito con ben altri obiettivi e ambizioni, ma non può essere quello visto fin qui. Vero che la squadra di Laurenzi è stata penalizzata da episodi controversi e arbitraggi a dir poco discutibili, è stata falcidiata da squalifiche e infortuni, da problemi burocratici legati ai transfert e forfait di alcuni giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza e invece o se ne son andati prima di cominciare o si sono rivelati meteore in caduta libera…  Però è anche vero che non mai giocato da squadra di vertice, non ha espresso un gioco accettabile, fluido e proficuo…

Ora c’è addirittura il rischio che il “brodino” di ieri risulti anche adulterato. Nel senso che potrebbe indurre a considerare finita la discesa agli inferi, quando invece i problemi sono ancora tutti sul tappeto. Però, anche questo va detto, la formazione chiusina, a Pratovecchio, contro una delle migliori del campionato, ha forse raccolto meno di quanto ha seminato nel corso della gara. Qualche segnale positivo c’è stato.

E il rigore parato dal portierino brasiliano Bernardini non tragga in inganno, non è solo un episodio a favore. Bernardini è bravo. E’ un portierone, non un portierino, nonostante abbia solo 20 anni. Siamo sicuri che qualcuno ci avrà già messo gli occhi addosso…

Se a livello politico il rosso sembra passato di moda, il Chiusi invece pare una squadra affezionata al “rosso” che esce dalla tasca dell’arbitro. Ne sta facendo una collezione. Di rossi e di gialli.

Ieri era fuori Bastianelli. Domenica prossima dovrà fare a meno di Mazzuoli (una delle colonne del reparto arretrato) che sarà squalificato per somma di ammonizioni e di Filosi, perno del centrocampo, che ha rimediato un’espulsione diretta…

Dall’inizio del campionato la squadra non ha mai giocato al completo. E anche la sequenza di cartellini rimediati, al netto delle “forzature” arbitrali è – come abbiamo già scritto in precedenza – un segnale inequivocabile di nervosismo generale, la prova provata che i giocatori non giocano tranquilli, che hanno i nervi a fior di pelle e scarsa lucidità. La classifica pesa come un macigno e rende tutto maledettamente più complicato. Il mercato invernale potrebbe portare linfa vitale. Lo staff dirigenziale ci sta sicuramente lavorando, ma non sarà facile.

Nel frattempo la parola d’ordine è non  mollare, non disunirsi, cercare di mettere qualche punto in cascina. E se è vero che nel calcio i risultati vengono solo con il gioco, allora il Chiusi può anche sperare di risalire la china, perché le ultime due prestazioni nonostante i risultati poco esaltanti, sono incoraggianti. La squadra ha mostrato un atteggiamento diverso. Più determinato. Restano vive nella tifoseria e anche all’interno della società le voci che vorrebbero un cambio in panchina per dare una scossa, senza per questo gettare la croce addosso a Laurenzi che è stato costretto a fare l’omelette con poche uova e qualcuna anche “avariata”. Ma la legge del pallone è implacabile.

Certo l’obiettivo promozione immediata sembra allontanarsi inesorabilmente: 13 punti dalla prima non sono bruscolini. Oggi come oggi anche la partecipazione ai play off appare come un miraggio. Forse servirà aggiornare l’obiettivo e traguardare la stagione sulla salvezza senza passare dalla lotteria play out (perché poi si è visto come va a finire). E tutto ciò che verrà in più, a questo punto, sarà solo manna dal cielo. Nel calcio tutto può succedere.  Mancano ancora 23 partite. Vietato, quindi, abbassare la guardia. Palla lunga e pedalare. E possibilmente metterla dentro. I conti si faranno più avanti.

Intanto se il Chiusi in Promozione soffre e arranca in acque basse, le altre due squadre cittadine se la cavano decisamente meglio. Gli “autarchici” ieri hanno pareggiato 1-1 con il Palazzo del Pero, gol di Feri, e ora navigano a metà classifica. Ma il campionato di Seconda categoria sembra quello di serie A con 7 squadre in “prima fascia” tra i 19 e i 13 punti, poi  altre 6 nella “terra di mezzo” (tra 10 e 5 punti) e  3 nella sabbie mobili (fra 3 e 1 solo punto).  Obiettivo della Asd Città di Chiusi quello di “mantenere la categoria”, senza troppi affanni. Per ora il ruolino d marcia dice che va bene così, anche se potrebbe andare meglio…

Viaggia come un treno invece il Montallese in terza categoria: terza vittoria in 3 partite. Ieri ne ha fatto le spese il Sovicille (3-2). Gol di Vagli, Bardhi e Castello. I grigiorossi sono primi in classifica, unica squadra a punteggio pieno, con 9 punti, 2 di vantaggio sul Petroio e 3 su Rapolano, Cetona e Monteroni… Un inizio migliore per la formazione di Luca Sberna non era ipotizzabile. Si profila un inedito derby chiusino nella prossima stagione?

 

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