TORRITA DI SIENA: TREDICENNE INDIANO ACCOLTELLATO DA COETANEI. CHE SUCCEDE NEI NOSTRI PAESI?
TORRITA DI SIENA – La cronaca nera ci racconta ogni giorno fatti terribili, come l’uccisione della sedicenne di Specchia in Puglia, ad opera del fidanzato di 17 anni, già denunciato dalla madre dela ragazza. Ci racconta di stupri ad opera di profughi e migranti, ma anche di carabinieri in divisa, di turiste e studentesse straniere aggredite… I giornali e la tv ci inzuppano il pane e capita pure che i genitori di un assassino sappiano della confessione del figlio in diretta Tv, dall’inviata di Chi l’ha visto… Poi però ci sono anche fatti gravi che nemmeno trapelano.
Lunedì scorso, per esempio, un ragazzino di 13 anni, di origine indiana è stato accoltellato a Torrita di Siena, dove risiede. La madre del ragazzo ha raccontato la vicenda su facebook, mettendo in guardia altri genitori. Il fatto è avvenuto vicino alla stazione. A sferrare la coltellata sarebbe stato – sempre secondo la madre – un quasi coetaneo della vittima, un quindicenne, aiutato da una ragazza e da un altro amico. Il 13enne, colpito al fianco è ricoverato in ospedale per ferita da arma da taglio. Ha perso molto sangue.
Ma a Torrita nessuno ne parla. Sulla questione un silenzio tombale. A romperlo però ci hanno pensato alcuni cittadini “allibiti” per l’accaduto, ma anche per l’oscuramento della notizia da parte dei media e delle stesse autorità. “Sembra ci sia più preoccupazione per la fiera”, scrive il noto musicista locale Danilo Staglianò. Uno di quelli che giustamente ha cominciato a tirar fuori il fatto dalla coltre di nebbia.
Beatrice Parri scrive: “SI PARLA DELLE MINCHIATE POLITICHE A TUTTI GLI ANGOLI E IN UN CASO DEL GENERE, OMERTÀ ASSOLUTA ? MA PROPRIO NOOOOO !!! Condanno la schifezza del gesto, la vigliaccheria dei ragazzi (dei quali si sa nome e cognome) e l’ assenza tipica dei genitori cazzoni, perché questo sono!!!”. Insomma ormai, distanza di 3 giorni il caso è aperto. Sembra che il motivo della coltellata sia un diverbio per futili o futilissimi motivi. E sembra anche, dal racconto della madre del ragazzo acoltellato, che il tutto si sia svolto con le modalità di una “spedizione punitiva” se non di una “trappola” seguita da un agguato vero e proprio.
Come nel caso dei ragazzi “beccati” dalla polizia dopo alcuni gesti vandalici a Chiusi, anche in questo caso si tratta di minori. Non è escluso che siano minori pure gli autori di altre devastazioni (nei parchi pubblici e presso proprietà private) sempre a Chiusi o i lanciatori di sassi che la settimana scorsa hanno colpito un mezzo della Pubblica Assistenza di Chiusi, sulla Siena-Bettolle, all’altezza di Rigomagno, nel comune di Sinalunga. C’è chi giustamente tira in ballo i genitori, la scarsa attenzione a ciò che fanno i figli, l’assenza di educazione civica e coscienza civile…
Alla fine quanto avvenuto a Torrita è il fatto più grave, perché c’è di mezzo il sangue. E poteva finire molto male. Non è chiaro se alla base dell’aggressione al 13enne ci siano anche motivi di tipo razziale. Ma essendo egli indiano, la cosa non si può escludere. E il silenzio generale fa pensare male. Qualcuno sui social parla di “omertà”. Di certo il fatto che la cosa sia rimasta sottotraccia, nonostante la gravità, stupisce e induce cattivi pensieri.
La comunità torritese (ma non solo la comunità torritese) ha il diritto di sapere cosa è successo e perché e ha diritto di sapere che tra i suoi ragazzi ce ne sono anche alcuni violenti, avvezzi all’uso del coltello…
Torrita di Siena
Il 13enne accoltellato non sarebbe di origine indiana, ma marocchina. In ogni caso, essendo residente a Torrita è di sicuro Torritese.
Anch’io avevo letto del fatto sul profilo facebook di un torritese e mi ero meravigliato che i giornali non ne avessero parlato. L’altro giorno, per dire, una locandina a caratteri cubitali ci informava di un marito che ha picchiato la moglie perché gli aveva finito il vino.
E di un fatto di inaudita gravità come questo non se ne parla?
Si ha paura, come al solito, di infangare il buon nome del paese?
Se fosse così, ed è probabile che sia così, siamo all’ipocrisia in purezza.
A chi parla di ”spinta alla nuova italia che a fatica ha gettato le strutture per uscire dalla crisi” vorrei domandare se anche questo di cui si parla non sia che il risultato della miseria soprattutto materiale e morale e se non rappresenti invece la conseguenza della mancanza di educazione che riguardi le famiglie che abitano i nostri paesi.La possibilità di educare i figli spetta alle famiglie ma il sistema dove siamo immersi tutti quanti non favorisce tale iniziativa che dovrebbe essere normalità. Per cercare di campare c’è bisogno semprepiù del lavoro dei due genitori e quindi la famiglia non ha tempo da dedicare ai figli, non ha tempo di parlare con loro, non ha tempo di educarli a tenerli lontani dal veleno dei media che presentano semprepiù violenza gratuita e che sminuiscono il valore della vita. Cosa si pretende dai figli che nascono e vengono e ducati da questo sistema in tal modo ? Sono queste le nuove povertà generalizzate frutto diretto del sistema e degli uomini che lo organizzano usando la politica.E chiaramente sono questi i nuovi schiavi muniti di hipod, cellulare più aggiornato, che ragionano a seconda di ciò che vedono intorno. Ditelo un momento alla politica ed alle sue scelte antiumane, che per reggere sacrifica tutti questi aspetti sull’altare del progresso, ben sapendo che invece è regresso ed in molti casi emarginazione ed anche disperazione.Lo sanno anche loro, ma vanno in direzione contraria soprattutto quando ci vogliono convincere che abbiamo bisogno di speranza per il futuro. Bisognerebbe dirgli però quando andiamo in cabina che questo non è il futuro che immaginavamo e sopra il quale loro ci hanno portato non cercando mai di variare posizione sugli interessi che loro rappresentano. Se i risultati sono questi e sono sempre più presenti e comuni alla nostra società vuol dire una cosa sola: che siamo dominati da quegli interessi, e questa è la conseguenza, non una scelta personale nè delle vittime nè dei carnefici come vorrebbero farci intendere.Le regole della convivenza civile ci sono, esistono e sono costate anche sacrifici e sangue nella storia recente ma se tale società forma le persone soprattutto culturalmente al punto che l’educazione data ai figli sia un opzional, in tal modo queste purtroppo sono le prime vittime.e non è che mi sembri che andando più avanti il terreno sia migliore.Assomigliamo sempre più al paese the country of freedom; è quello il riferimento: violenza e farsi giustizia da soli, oppure se volete se possiedi e se hai ti puoi salvare e sei libero, se non possiedi e se non hai non ti salvi , non sei libero e nel tuo futuro rischi grosso.Questo è quanto.
X Luciano Fiorani. A chi sostiene che il modo di pensare e quindi di agire non sia fatto nella misura in cui ci si procuri da vivere e perdipiù anche a coloro che sostengono che i media ci influenzino solo parzialmente e marginalmente, la risposta sono i fatti di cui stiamo discutendo.Il cervello umano che è al centro di tutto e di ogni nostra decisione, reagisce agli stimoli esterni che incontra a seconda di come è stato abituato a porsi rispetto a questi.Ed in tale modalità di come è stato abituato a porsi, la nostra autonomia decisionale man mano che il tempo passa ritengo che pesi sempre di meno.Pesano e segnano il modo di pensare i media.Per sopravvivere a questi ed alla loro azione costante non è uno scherzo, sopravvive solo chi comprende le cause e comprende gli interessi che stanno alla base di tale manovra che tende a non risparmiare nessuno.Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Carlo, ma quali media credi che seguano questi 13-15enni che vanno in giro ad accoltellare i coetanei, a devastare giardini pubblici e immobili privati? e i loro genitori quali giornali leggono, quali trasmissioni tv guardano, secondo te? Così per capire meglio quale sarebbe l’influenza dei media..
….e come si dice nei processi: ”se lei sà lo dica adesso , altrimenti taccia per sempre”….e siccome io è da quando scrivo che lo dico ma vedo che è inutile dal momento che non si vuole capire il significato del mio scritto,mi verrebbe veramente voglia di tacere per sempre.E’ mai possibile che non si capisca quello che voglio dire? Certo, scrivo di getto, l’ho sempre detto, non guardando spesso nemmeno la punteggiatura, e non perchè non la conosca là dove ci voglia ma perchè scrivo frettolosamente e quasi mai rileggo prima di spedire.Ti devo fare l’elenco dei media che possono aver letto le famiglie degli accoltellatori o degli stupratori o dei ladri ? Ho sempre detto e spiegato che man mano che diminuisce il contatto umano questo viene sostituito dall’uso mediatico delle menti, e sui media c’è tutto. Ma ci sono non solo le cose riprovevoli ma anche quelle di induzione a pensare che non agiscono in maniera educativa nella mente delle persone, che fanno nascere le pulsioni consumistiche, che non danno nessuna spiegazione agli utenti che il mondo funzioni in un dato modo, che fanno nascere con prepotenza le frustrazioni. In menti che non si danno una ragione di tutto questo perchè nessuno gli lo ha spiegato di come funzioni il mondo, succede di tutto e spessoesiste quasi un blocco nel quale si dimenano le persone,che sono indotte a scaricare irrazionalmente le proprie frustrazioni nella violenza verso gli altri o verso coloro che gli si frappongano anche e soprattutto per futili motivi.Se alla TV ti presentano un prodotto, una macchina, una pubblicità e la dipingono come utilità della quale si possa approfittare tante persone sono spinte a fare di tutto per procurare ciò che credono che possa dar loro la felicità e dove possano placare le loro ansie.Tutto il mondo moderno si regge in tale etica che è accompagnata da quello che i politici chiamano col termine distorto di sviluppo.Sviluppo per loro e non per il resto della gente è bene dirlo.I media servono a far pensare la gente come se facesse parte di una realtà in continuo movimento dipendente solo dalle somme di denaro che uno possa o non possa avere a disposizione, senza curarsi di come tale denaro venga prodotto, a cosa serva e chi produca la ricchezza che ne stà a monte e da dove passi il dominio della società. Mi dici quanti sono coloro che nel mondo dei giovani specialmente oggi si curano di andare a scandagliare le ragioni di tutto questo? Accettano nella maggior parte acriticamente quello che trovano e che vedono e che sentono.Allora, se la famiglia è fatta a pezzi da tale condizione ed i padri e le madri non parlano con i figli la colpa di chi è ? Non è solo da una parte chiaramente.Ti viene alla mente l’esempio di quelle madri che ad una delle prime edizioni della corsa ciclistica dei ragazzi dentro Chiusi Scalo urlavano a squarciagola ai loro figli ad ogni passaggio di spezzare le gambe a coloro che erano i vicini di gara, incitando i loro figli a mettere fuori uso l’avversario che li insidiava ? Io era la prima volta che sentivo una cosa del genere e ne rimasi colpito, esterrefatto, non credevo che la demenza negli adulti potesse arrivare a certi punti.Mi ricordo che dissi ad un vicino mio amico: ”ma la tua mamma faceva in quel modo ?” Si mise a ridere scuotendo il capo.Questa gente è gente che vive normalmente in mezzo a noi tutti i giorni ed il grado di diseducazione che spande intorno e verso i figli soprattutto è grandissimo.Arrivano anche a minacciare i professori e gli insegnanti se il loro figlio che non sà e non fa nulla a scuola non sia promosso…E’ questa la gente che oggi il sistema ha creato e crede di avere diritti senza avere doveri.E chi è il responsabile di questo nella misura in cui tutto quanto è all’intorno delle persone parla codesta lingua a cominciare dalla TV, da cosa si legge nei giornali (troppa fatica leggerli…)ma la TV l’ascolti, la vedi, senti la musica, le canzoni, magari le condividi anche ma non ti curi nemmeno di capirne il significato, dei libri guardi le figure ma non li leggi, non hai più pazienza di farlo, è tempo perso….questo crede la gente e se cerchi di farglielo capire in mille modi sei un retaggio del passato.Questo è quello che nelle persone più deboli produce ed induce a pensare il sistema dei valori che sono disvalori e che fanno la fortuna di chi ha sempre comandato.E’ verso questo stato di cose che ci si dovrebbe ribellare perchè se non ci si ribella i primi che pagano i prezzi sono i poveri. Ed allora caro Marco non è questione di quali media si parli o di quali giornali possano aver letto i genitori, qui la questione è di cosa produca il sistema così impostato.Ci sono persone che tale politica la vorrebbero cambiare ma hanno trovato nel loro percorso un mondo che è stratificato e cementato ormai da decenni ed è difficile scioglierlo, perchè tutti quei mattoni mostrano resistenza ad essere smossi al punto che vengono fuori anche dei leader che si rivestono di apparenza ad essere rivoluzionari e rottamatori, altri che per interesse personale li seguono, altri che per dignità non ci stanno, criticano e si oppongono anche sbagliando spesso ma rimanendo ben fermi nel loro intento a cambiare la sostanza delle cose. Di questi ultimi non si può fare a meno credo, degli altri è bene che la rottamazione fatta per continuare a comandare travestiti da democratici rimangi anche loro.Ma quelle madri che urlano a squarciagola ai loro figli di spezzare le gambe e di buttare in terra gli avversari sono la materia marginale ma indicativa con la quale il sistema della povertà prevale sulla ragione.E le colonne di tutta questa storia sono i politici che abbondano in Italia,dicono di lavorare per il benessere degli altri, ma producono quello che il sistema che loro stessi hanno contribuito a creare ha stabilito.Ecco i media a cui facevo riferimento a cosa servono.Sono veramente pochi quelli che sono indipendenti, basta sentire un minimo di talk show ed ascoltare i conduttori delle principali reti come spianino la strada perchè la gente a casa non ragioni con quanto ha sotto i capelli.Questo ormai mi sembra che sia ovvio e che sia anche ovvio il fatto di dove conduca e produca tutto questo nelle persone. Ed allora se è vero che le cose stiano così mi chiedi quali siano i media che i genitori ascoltano ? Ma che mi pigli per i fondelli o fai tanto per scrivere due righe ?
secondo me, Carlo quell’elenco si fa parecchio alla svelta. E comincia per z. O per N. Cioè zero o nessuno. Che poi abbiano magari l’ultimo modello di smartphone, non cambia il quadro. Questo volevo dire. Niente altro. I media in questi casi c’entrano poco. Dai retta a un coglione.
E comunque il fatto è assai grave e dalle modalità che emergono sembra addirittura (come si accenna nell’articolo) un’azione premeditata, “una trappola con agguato”. E il ragazzino accoltellato è stato lasciato a terra sanguinante. Per il codice è tentato omicidio. Con l’aggravante della premeditazione. Roba pesante. Qui stiamo arrivando ad una situazione di emergenza e in tutta la zona. Il silenzio della politica è preoccupante. Prenderla troppo alla larga, tirando in ballo i massimi sistemi, il potere dei media ecc. penso che serva a poco.
Quei ragazzi sono anche figli nostri, di queste comunità. Così come lo sono gli autori degli atti vandalici di questa estate a Chiusi o quelli che tiravano sassi all’ambulanza.
Ciò che è più grave, secondo me, è il voler minimizzare, il voler far finta di niente, il ricorrere all’abusate espressioni delle “mele marce” o dei balordi.
Il sindaco di Torrita riguardo ai fatti ha detto che non si tratta di una coltellata, anche se il taglio è stato fatto con un coltello, perché non è arrivata all’osso. E ha aggiunto che la popolazione può stare tranquilla perché non c’è una banda di ragazzini che gira armata di coltelli!
Che gli vuoi dire?
Dobbiamo smetterla una buona volta di vedere queste zone come un’isola felice perché, come dice giustamente Carlo Sacco, questo produce il sistema: individualismo e merci per chi se le può permettere.
Chi non ha sentito in bocca a un ragazzo l’espressione: sei un perdente?
I più ci ridono sopra o annuiscono, per me è una campana a morte per ciò che ha orientato la mia vita.
Altro fatto grave a mio avviso è il titolo dell’articolo..
“TREDICENNE INDIANO”…ok risponderete che è cronaca ed è un fatto! Allora , a mio avviso , o omettete (perchè non ne vedo l’esigenza) o scrivete anche “ACCOLTELLATI DA COETANEI ITALIANI”…
Così , un mio pensiero..
Il fatto che il tredicenne accoltellato sia indiano di origine (o marocchino) potrebbe essere uno dei motivi o dei “moventi” della coltellata.E ciò renderebbe il fatto ancora più grave. Quindi perché ometttere? Al momento in cui l’articolo è stato scritto non avevamo certezze sull’identità e nazionalità degli “aggressori”. Siccome i questo Paese si tende spesso a colpevolizzare gli stranieri (profughi, migranti, richiedenti asilo ecc…) e a glissare sugli “atti efferati” compiuti da italiani, sottolineare che la vittima è di origine straniera nelle nostre intenzioni serviva a mettere le cose in chiaro. Le pensa che se il ragazzo accoltellato fosse stato italiano e gli agggressori indiani o marocchini i meedia e le sistitizioni avbrebbero aspetatt quattro giorni prima di parlarne. E se non lo avessimo fatto noi, lo avrebbero fatto?
Rimango allibito davanti alla gravità dei fatti e del silenzio che si cela sopra essi, ma come ogni volta, per qualsiasi atto violento a discapito di stranieri deve venire fuori il tema razzismo. Partendo dal fatto che mi sembra molto strano che un bambino di 15 anni faccia spedizioni punitive di tipo raziale, ogni volta per fare i buonisti della situazione dovete tirare fuori stronzate del genere..
Ma mettiamola in caso contrario, facciamo finta di avere la sicurezza che sia stata un’aggressione per motivi raziali: provate a farvi delle domande sul perché un bambino italiano debba arrivare ad un gesto estremo come una coltellata nei confronti di un bambino di un’etnia diversa dalla sua.
Mi raccomando, continuate ad incrementare l’odio fra le persone per poi lamentarvi di quanto siano crude e “giovani” le conseguenze.
Leggendo i commenti di uno dei post Facebook sopra citati, la prima domanda che è stata fatta alla madre del ragazzino vittima di questo atto di violenza è “Si può sapere la nazionalità del bambino che ha commesso il gesto?”, come se il paese di nascita di una persona cambi la gravità del fatto.
Ipocrisia è la parola che più vi si addice, parlare di bambini italiani che accoltellano bambini stranieri per fare notizia. Buoni contro cattivi. O meglio, guerra tra poveri. Venite qualche giorno a vedere cosa succede realmente nelle scuole, nei luoghi di ritrovo per ragazzi, alle stazioni. Ma venite, non rimanete nella vostra tastiera a raccontare storie per sentito dire, e poi magari riuscireste a scrivere un articolo con due frasi a senso compiuto.
Detto ciò resta il fatto che è una situazione vergognosa
Per la verità il Sindaco Grazi trincerandosi dietro la riservatezza delle indagini ha detto che non c’è comunque una “epidemia” e questo la dice lunga sull’attenzione rivolta a certi fenomeni che non possiamo più definire di “bullismo”. Gli effetti di un sociale “malato” di sub-cultura mediatica sta mostrando i germogli infettati e non so quanto potrà servire amplificandolo solo tramite i social o i gazzettieri delle “cazzate”.
X Leonardo. Senza alcuna offesa Leonardo, ma lei deve quando scrive dovrebbe mettersi d’accordo con il suo di cervello.Dire che il fatto abbia coinvolto un ragazzino straniero è fare del razzismo? Perchè con quello che è stato scritto si alimenta la guerra fra poveri ? Io per scelta mia non sono nè vado su Facebook e quindi non conosco quello che è stato scritto ma sinceramente m’interessa poco, quasi nulla, c’è gente di ogni risma e pensiero che può dire tutto ed il contrario di tutto. Il fatto è il fatto, ed i commenti che ci sono stati su questo sito fin’ora sono pertinenti alla realtà.Alla fine a prescindere dai commenti, i fatti quali sono?Sono quelli che un ragazzino straniero-non importa di quale nazionalità-sia stato accoltellato per futili motivi.L’autorità indagherà e credo che occorra tener presente ciò che ne uscirà non solo dal punto di vista penale ma soprattutto dal punto di vista etico-educativo. Chi è che fà il buonista secondo lei -sarò duro di comprendonio come si dice- ma non l’ho capito….Interpretando le sue parole Leonardo-mi corregga se sbaglio- sarebbe l’autore del Post che sarebbe un buonista e che evochi motivi razziali alla base di quanto è successo quando dice che non si possano escludere motivi razziali? Ebbeh sarebbe la prima volta forse che dei bianchi pestano una persona di colore oppure che persone di colore pestano dei bianchi,sia uomini sia donne? Secondo lei c’è differenza ? E’ essere ipocriti ragionare così? Tenga presente che in casi di violenza sia sessuale che di altra natura, quando sono stati incolpate persone di colore e che poi sono risultate innocenti mentre l’atto è stato appurato che l’avevano compiuto residenti bianchi italiani, all’inizio titoli cubitali sulla stampa contro i diversi, poi in qualche occasione le smentite e le notizie quando sono uscite erano in terza e quarta pagina, ma solo e quando sono uscite.Giorni addietro ero in un negozio di chiusi scalo e davanti alla vetrina sono transitati in fila indiana 4 uomini di colore ed una donna in coda alla fila.Non credo siano stati turisti,lo si capiva sia dall’abbigliamento sia dalle borse che portavano con loro,ma non erano sicuramente dei venditori abusivi.Il negoziante ha smesso di lavorare si è recato sull’uscio della porta del negozio e rivolto a me mi ha detto: guarda, adesso questi dove dormiranno stanotte? Saranno gente registrata od ospitata da qualche altro di loro, che controllo ha la polizia su questi ? Se fossero degli stupratori questi non domiranno certamente in un albergo ma vengono ospitati in sordina da altri connazionali loro di sicuro…..
In pratica si sentiva bene che tale avversione gli è uscita dalla pancia, ma la pancia nell’essere umano è sempre comandata dal cervello, se lo ricordi Lorenzo….. Abbiamo iniziato ad alta voce a discutere quando gli ho detto di riflettere se il suo fosse stato un comportamento normale perchè si era visto che gli veniva sù dallo stomaco e la reattività a quella visione che aveva avuto era stata prorompente.Discutendo ad alta voce ci sentivano a tutti e due al di la della strada ed io gli ho detto :” ma come?Noi occidentali(Francia in testa) e per seguire USA, Inghilterra ed anche noi che abbiamo fornito le basi logistiche,che come membri di un alleanza che si chiama NATO abbiamo bombardato i paesi del Nord Africa come la Libia, l’abbiamo smembrata facendola arrivare a ricomporsi in due stati con tragedie immani, famiglie distrutte, sangue a volontà, carestie e tragedie che continuano, innescando la fuga di centinaia di migliaia di profughi così come in Siria e nessuno se non pochissimi qui da noi hanno protestato per l’appoggio a questa guerra aggressiva, economica, proditoria a scapito di un altra nazione per fottergli le materie prime al prezzo che diciamo noi sotto l’egida dell’ONU, e se questi prendono i barconi e vengono accolti vengono quasi sentiti come invasori ? Quando bombardavamo non t’incazzavi così però contro questi ”sporchi negri” ? Allora come la mettiamo? Il mio interlocutore stava servendo un cliente credo di nazionalità rumena e quando ebbe finito e prima di pagare il servizio che aveva avuto, rivolto a me mi disse: ” sono rimasto sorpreso perchè da quando sono in italia non ho sentito mai un ragionamento fatto in tal modo, lei ha detto cose giustissime e normali, normalissime, ma vere.” Io non sono nessuno Leonardo e non pretendo di essere lo specchio della verità, ma quanto ho scritto nel mio ultimo lungo intervento credo che possa discostarsi poco dalla realtà oggettiva di tutta la situazione.Poi ognuno la verità se la ricerca ognuno basandosi a seconda di quanto conosce e di quante e quali siano le proprie esperienze, ma questo non vuol dire affatto che di ”verità” ce ne siano molteplici e che la verità vera possa essere soggettiva.La verità è sempre una e sempre oggettiva.