IUS SOLI: SCARAMELLI CRITICA IL PD E PARLA COME D’ALEMA…
“Non mi piace la politica dei giri di parole, se si dice una cosa si fa, a prescindere dai calcoli di convenienza o di opportunità”. Così il presidente della commissione sanità della Regione Toscana del Pd Stefano Scaramelli sullo stop dello Ius soli al Senato. “Per me dice Scaramelli – i bambini che nascono in Italia, che crescono nel nostro paese, che vivono le loro emozioni accanto ai nostri bambini sono e devono essere cittadini italiani. Ne va della dignità della dimensione umana. Se non si è avuto oggi il coraggio di vincere una sfida bella come quella dello ius soli – prosegue Scaramelli- non si avrà domani il coraggio di vincere sfide ben più complesse. Assecondare alleati di governo oggi e farsi condizionare domani non appartiene alla mia cultura politica. A me piace la politica del coraggio che prova a vincere sfide nuove che si fanno perché giuste, e non perché convengono. Io voglio continuare a guardare negli occhi tutti i bambini stranieri . Io non mi fermo, la mia e la nostra battaglia per i diritti e doveri dei più piccoli continua senza se e senza ma”.
Ecco a noi di primapagina non capita spesso di essere d’accordo con Stefano Scaramelli. Stavolta invece, al di là dell’accentuazione sempre enfatica e personalistica tipica del personaggio, siamo fondaentalmente in sintonia. Lo stop allo Ius Soli al senato è stato un passo falso, un passo indietro. Il segnale di un cedimento del Pd alle pressioni di altri ambienti, per paura di prdere qualche voto e di perdere alleati (che per la verità sono piuttosto ingombranti). E ha ragione Scaramelli a dire che si è anteposto un calcolo politicista all’affermazione della dignità umana.
Praticamente in contemporanea con l’ex sindaco di Chiusi anche Massimo d’Alema ha dichiarato che, “proprio per una questione di sicurezza nazionale, il fatto che ci siano milioni di bambini che nascono e crescono e studiano qui ma non sono cittadini italiani è un errore enorme, perché queste persone cercheranno un’altra identità e il fondamentalismo può fornirgliene una”.
Scaramelli è un renziano di ferro, per nulla pentito. D’Alema è uscito dal Pd, sta con Mdp-Art.1 nsieme a Bersani, Speranza, Rossi… E di Renzi pensa e parla malissimo. Ma su questa questione i due sembrano in piena sitonia, dicono esattamente la stessa cosa. Con D’Alema che pone l’accento su un aspetto anche più prosaico, rispetto alla “dignità umana”, che è quello della sicurezza nazionale, del non offrire terreno di coltura al fondamentalismo, a chi non cerca integrazione, ma scontro.
Sono valide le argomentazioni di Scaramelli e anche quelle di D’Alema. Cioè che è sbagliato e non torna è il rinvio della discussione in Senato. Con la motivazione che al momento la maggioranza che ha approvato il Ddl alla Camera, al Senato non c’è. Il Pd insomma ha avuto paura. E ha ceduto ad Alfano & c. Insostanza, sullo Ius soli, il Pd ha fatto come i 5 Stelle alla Camera sul Ddl Fiano che introduce nuove norme sull’apologia e la propaganda fascista e nazista. Ma non è vero che una cazzata per ciascuno non fa male a nessuno…
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Di quegli alleati ingombranti che dici e dei quali il PD ha avuto paura,lo stesso PD ne ha bisogno come l’aria di chi fa snorkling in apnea.Senza quelli non governerebbe,quindi lezioni da ” grande altezze umanitarie” io credo che se le possa risparmiare il nostro Presidente della Commissione Sanità. E questo indipendentemente da come la possa pensare personalmente e dalle motivazioni che formino tale
scaramellian pensiero nella maniera in cui sono state da lui espresse.Pensiero quello scaramelliano che nelle sue affermazioni teoriche devo dire in molti aspetti coincide anche con il mio e con quello di molti altri e che credo -preso nella sua scarna e concisa enunciazione- non possa fare alcuna grinza se non in quella retrogada che alberga nei neuroni leghisti. Però credo che occorrerebbe scendere anche sul piano della realtà e del crudo materialismo che la politica comporta in ogni occasione specialmente oggi che vediamo che non c’è nessun partito che goda ottima salute.E qui casca l’asino, e dico così per mettere in evidenza che in tale scelta non c’è solo la mera apertura sociale, buonista e disinteressata della politica,dell’accoglienza umanitaria e della ragione umana.C’è anche dell’altro e non c’è da raschiare tanto sotto le ceneri per portarla in superficie.E la domanda è questa, ed è quella della quale ho subito censura in altro blog che non ha pubblicato il mio commento: cerchiamo di volare bassi e pensiamo al pieno elettorale dei voti,apportato da parte di coloro che si vogliono integrare, ai quali attualmente non viene riconosciuto lo status di cittadinanza italiana.Sono adesso comunque cittadini marginali, tenuti sempre sul filo del rasoio dal loro status,che hanno problematiche di lavoro, integrazione, riconoscimento di diritti.Giusto secondo me riconoscere diritti a chi si trova in tale situazione, ma siamo sicuri che la politica soprattutto di tali partiti sia esente da volontà di fare il pieno dei voti alle prossime elezioni politiche da parte di tali masse che premono per tali dirtitti ? Io non ne sarei così certo e categorico consultando solamente il vocabolario del buonismo, giudicando soprattutto la politica di un partito che soffre da patologia di smembramento di votanti e quindi di consensi se non facessi conto su un rimpiazzo di consensi da parte di persone che hanno per necessità orecchie molto lunghe a sentire quale sarebbe l’aria che li favorisca.I diritti umani sono sacrosanti e l’italia è stata e continua ad essere un paese che per cultura è incline all’accettazione dei migranti, soprattutto non solo perchè è un paese cattolico ma è un paese anche carico di tendenziale senso sociale dell’accoglienza, che ha subito nel passato la stessa sorte riservata ai propri migranti che partivano verso le americhe, ma la mano nel fuoco non ce la metterei per la politica che esprime oggi una così grande spinta umanitaria verso chi si trova in stato di necessità. E quando la necessità degli altri farebbe la nostra fortuna sui consensi, nei confronti di tante ammirevoli enunciazioni chiamiamole buoniste per non marchiarle con altro aggettivo che finisce sempre con ”iste” e che leggasi opportuniste,sembrerebbe logico e normale nutrire dei dubbi. Dubbi guarda caso dovuti anche al fatto che solo in questi ultimi tempi si è evocata tale necessità perchè se non sbaglio sono 11 anni che il problema si è posto.Sono diventati buoni solo adesso,anzi in tale giudizio il riflettore credo che vada diretto anche verso le mere alleanze politiche,che hanno fatto sì che la scelta che è stata fatta abbia respinto il problema a data da destinarsi.Come si vede, a chi si canta le laudi abbaiando alla luna ? E’ proprio considerando tutto questo che mi sembrerebbe giusto seguire e tener presente quella ”teoria del dubbio” che la sinistra oggi ha smarrito e che era una delle sue prerogative distintive ed anche il presupposto critico per poter analizzare i fatti e le parole di chi ne dice una e che invece nello stesso tempo si predispone a farne un altra.E’ forse una novità ? Ecco quindi che se Primapagina ha fustigato Scaramelli criticandolo abbastanza pesantemente nel passato, oggi per una enunciazione di tale portata gli tesse le laudi. Marco, quell’altro Scaramelli che corrisponde al nome di Luca, capogruppo di Possiamo in Consiglio Comunale usa spesso quando scrive un termine di natura colloquiale e tale termine è ” fuffa” !! Credo che renda bene l’idea in questo caso.
Ma quali laudi? È semplice cronaca. Scaramelli che prende le distanze dal PD e ne critica una scelta parlamentare e politica è una notizia. Che dica sul problema specifico le stesse cose che dice D’Alema è un’altra notizia. Dire che primapagina questa volta condivide quelle posizioni non significa tessere le laudi né a Scaramelli né a D’Alema, ma solo un modo per dire come la pensiamo su ius soli e decisione del PD di rinviarne la discussione al senato. Primapagina è un giornale, non un partito politico. Le cose le deve raccontare. Detto questo è possibile che la sortita di Scaramelli sia anche un piccolo spot personale in funzione elettoralistica. Molto probabile. Conoscendolo. Ma in tal caso credo che i voti a cui punta non siano quelli dei “nuovi italiani”, quanto piuttosto quelli di chi è sinceramente a favore dello ius soli e delle politiche di accoglienza. Sia dentro il PD che fuori di esso. Se Scaramelli cerca voti, li cerca per se, non per il PD… Quanto alla “fuffa” ce n’è tanta in giro. Purtroppo anche tra le opposizioni…
Beh, questa mi giunge nuova ma non mi meraviglia, ed è la stessa vecchia diatriba che c’è stata fra me e te su Bettollini non come persona chiaramente, ma nella veste di ufficialità come sindaco del PD.Tu tendevi a dire che era isolato, un sindaco che fronteggiava le difficoltà senza un partito dietro che lo sostenesse o che comunque lo sosteneva in maniera inconsistente, mentre io asserivo che era la diretta e normale espressione di un partito ed io cittadino vivevo tale condizione come quella politica di espressione partitica.Sarebbe stato del PD sennò? Scusa la brutalità logica.Non era in discussione quindi la persona ma il partito si.Io non voglio rifare gli occhi alle pulci come si suol dire ma di tale dualismo da te presentato in tal modo se ne è avvalso anche lo stesso Bettollini che chiaramente come dovevasi è andato avanti per la sua strada, ma non mi puoi dire che non rappresenti il partito e sia da questo sganciato perchè il partito non esista.Quando c’è un problema da risolvere o da impostare chi chiama se non gli organi istituzionali eletti dalla maggioranza di quel partito ? Fà il proprio dovere ma non è esente dalla qualità dei risultati, peso e determinazione che mette e che si riflette nelle scelte.Non è davvero un cavaliere che lotta autonomamente contro il mare in tempesta come lo si è tentato di far passare.Questo mi sembra logico. Tale condizione è la medesima di quella di Scaramelli che tu dici che sia in disaccordo stavolta con il suo partito e che non rifletta le direttive del caso di cui stiamo parlando.Non è vero.Le riflette dal momento che è targato PD e certamente è che uno che si possa permettere di dissociarsi dall’operato del proprio partito e l’ha fatto,ma tale dichiarazione secondo te non è tesa a fare il pieno dei voti alle prossime politiche o pensi che questi di cui si parla siano animali non pensanti che vadano avanti nella quotidianità non pensando che ogni loro mossa possa produrre un risultato? Lo pensano eccome ! Cosa vuol dire ciò che dici siano ” i voti per sè” ? Dove andranno sommati quei voti al partito chieditelo quale sia la soluzione finale ? E’ questa la dissuasione strisciante dalla realtà del pensiero che oggi si cerca di far passare nell’opinione pubblica e quando dico che uno certamente possa liberamente esprimere il proprio parere sullo Jus Soli e dire che su quel fatto si dissoci da quanto sia successo nel proprio partito questo è normale ed è normale democrazia politica e tutti i paragoni che la pensi come d’Alema e via dicendo diventano un modo per fare la fuffa.Ha semplicemente esposto qual’è il suo pensiero ma la conseguenza di questo esiste ed esisterà nel senso che i probabili consensi alle politiche la gente li scriverà sul simbolo del PD perchè si ricorderà che il PD ha cercato di risolvere la loro situazione.Non ha avuto successo ? La gente non si ricorda più nemmeno ciò che ha mangiato il giorno prima, figuriamoci se si ricorda che il PD sia alleato di Alfano ex missino.In questo Scaramelli dissociandosi ha compiuto una operazione atta a portare consenso a quel PD che in tal caso ha avuto un esito diverso da quello che lui avrebbe desiderato.Tanti la chiamano democrazia politica ma spesso oggi tale cosa al punto di involuzione in cui siamo in Italia ,produce una contorsione della politica che permette ai partiti di reggere, apparire fucine di vulcano dove ”fra i bombiti lampeggia dell’ardor che la consuma” e dove in prima linea esiste un confronto anche forte fra i propri membri, ma alla fine ciò che ne esce è meramente lo status quo,che produce il consenso e che serve a questo. Quindi ” l’altezza dell’etica umanitaria” alla fine non dico che non ci sia, dico solo che ne esce parecchio ridimensionata distendendosi sull’accettazione quotidiana di quello che passa il convento.Ed è come quando facevamo il servizio militare che quando il maresciallo delle cucine passava in rassegna ai militi e domandava com’era il pranzo se si fosse risposto che faceva schifo e che nella carne c’erano anche i bachi andavi in CPR( camera di punizione di rigore), se rispondevi ”ottimo ed abbondante” eri salvo e potevi andare in libera uscita. Scaramelli si è dissociato ma non lo ha fatto perchè la partita di carne era avariata, lo ha fatto perchè in futuro a quella domanda si possa continuare a rispondere ”ottimo ed abbondante”. E per far questo non solo lui ma tutti i renziani sono pronti concettualmente ad allearsi anche con il diavolo.Discutiamone dopo le politiche poi vediamo se non sia giusto tale pensiero che riguardi l’utilizzo dei voti messo in atto per rimpiazzare le emorragie….Andreotti che disse quella famosa frase sul potere che logorava chi non ce l’aveva, non era ripreso dalla piena…..
Scusa Marco, ma la notizia non è così eccezionale. Nel PD e dintorni la critica al rinvio della decisione è piuttosto diffusa. Ieri su Repubblica Prodi si è espresso molto chiaramente: “Un errore fermarsi per paura dei sondaggi. Così gli elettori puniranno la sinistra”.
Essendo Scaramelli ex sindaco di Chiusi, consigliere regionale toscano e capo dei renziani senesi, petvquesto territorio (quindi anche per una testata locale) la notizia c’è. Non sarà eccezionale, ma più rilevante per implicazioni locali del no di Prodi. Tutto qui.
Per Scattoni e Lorenzoni. Quando si fanno i conti alla fine sui voti e sulla tendenza al loro accaparramento- perchè sono SOLO QUELLI che danno l’egemonia e su quelli non si discute anche purtroppo se restano indietro le posizioni etiche alle quali tutti adesso sembrano essere colpiti ed interessati e che spesso vengono frapposte a favore della materia bruta della quantità che dà l’egemonia- un po’ di memoria dovrebbe essere sufficiente e non può essere dimenticata a convenienza.Mi riferisco al fatto preciso che ho già detto in altro intervento e che a mio parere è incontestabile: a chi daranno il consenso coloro che sperano di essere sistemati dallo ” jus soli ?”.Siete proprio sicuri che non ci sia nulla dietro la politica che si cura di loro sbandierando l’umanitarismo? Avrei i miei dubbi, anche perchè diversamente l’avrebbero affrontato anche prima il problema. Non facciamo le vergini per piacere perchè parecchie anime pie della politica italiana CHE SOPRATTUTTO ABBONDANO NEL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA ed anche i loro seguaci che hanno odorato bene dove conduca detta strada-ma non ci vuole un olfatto superiore- perchè da sempre sono stati visti in fila fuori dalle ” case chiuse” col numerino in mano e con il numeratore luminoso della sala dove stà scritto ” adesso serviamo il numero…..” In tempi di somministrazioni di sonniferi di massa sarebbe bene evitare lo squallore di tante prese di posizione. L’ambiguità non paga mai alla fine, anche se capisco che ormai sia uno status permanente per il quale certe politiche debbano trovare costi quel che costi la possibilità di affermarsi.Mi sembra che sia superfluo dire che si governa con gli ex missini ormai da parecchio e che non ci si può scandalizzare e fare gli incazzati e dispiacersi.Lo scandalo semmai è che si faccia finta di nulla su questo piano mentre si fa finta di incazzarsi se gli alleati dicono come la pensino realmente.Assomigliano sempre più al partito democristiano ed ancora insistono a dirsi progressisti,ma è difficile farli riflettere sui loro errori di partenza; non li vogliono vedere e fanno di tutto per non parlarne.
Prodi era solo un esempio di un numero consistente dei critici PD e dintorni alla rinuncia al voto . In questa schieraScaramelli mi sembra davvero poco rilevante. È una questione di valutazione. Ma rispetto a D’Alema sono comunque più prossimi.