GIOVANI ROCKERS CRESCONO. E’ ON LINE ‘JENNY’, IL PRIMO VIDEOCLIP DEI DUDES: BELLO!

mercoledì 13th, settembre 2017 / 17:10
GIOVANI ROCKERS CRESCONO. E’ ON LINE ‘JENNY’, IL PRIMO VIDEOCLIP DEI DUDES: BELLO!
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CHIUSI – L’avevano annunciato con una anteprima e qualche post su facebook. Avevano dato il 12 settembre come data di uscita da ieri, 12 settembre,  il videoclip è on line e circola sul noto social network di Zuckemberg. Si tratta del primo videoclip dei Dudes, la rock band chiusino-poliziana costruito sul brano “Jenny”. Il brano più hard, più rock duro e puro dell’album “UhOh” appena uscito su Cd.

Presto – dicono – sia l’album che il videoclip saranno disponibili su tutti i digital stores, cioè su quei siti in cui si può ascoltare e acquistare musica. E noi, da queste colonne, invitiamo i nostri lettori  farlo, perché sia l’album che il video a nostro avviso meritano. L’album costa 5 euro e quelli li vale.

Il videoclip dura il tempo della canzone, ma è un vero e proprio cortometraggio, con il front man del gruppo Matteo Micheletti nelle vesti non solo di cantante, ma anche di… attore. Insieme alla ballerina Erika Duchini, che lo coccola e lo spintona, e volteggia su un palo e su dei nastri appesi al soffitto, come i Kataklò… Bella presenza, movimenti sensuali e azzeccati, uno spettacolo nello spettacolo. Ma anche Micheletti regge bene la scena, costruita su atmosfere molto… rock:  ambiente off, acido, notturno, stile periferia metropolitana, anche se il tutto è girato in Valdichiana. E per gli interni al Teatro dei Concordi di Acquaviva, gentilmente concesso.

Un bel prodotto mediatico, piuttosto professionale. Piacevole a vedersi, nel quale anche gli altri strumentisti Mattia Mignarri, Gianluca Lorenzoni e Andrea Fei fanno la loro figura con un sound robusto, sostenuto. Buona alchimia e anche una certa personalità.

Ecco, quando esce un disco di una band locale è come un nuovo romanzo di uno scrittore del posto. E’ un momento importante che segnala vitalità culturale. Voglia di misurarsi con qualcosa di nuovo e di crescere. In questo caso i Dudes hanno voluto andare un po’ oltre… “più oltre” come dice Manfredi in “C’eravamo tanto amati”.

Non solo musica, non solo un disco o Cd, anche un video, che è quasi cinema. O televisione. E’ immagine e fiction unita alla musica. E il risultato sembra più che dignitoso. Le riprese e il montaggio sono state curate dallo studio Lightning Photographic Solutions di Foiano della Chiana, dunque da un’altra realtà del territorio, che evidentemente ha dei numeri e fa le cose per bene.

In 24 ore il videoclip Jenny dei Dudes ha registrato qualche migliaio di visualizzazioni e decine e decine di condivisioni su facebook, con molti commenti positivi.

Tra un po’ sarà visibile anche su Youtube. E anche il Cd sarà acquistabile e scaricabile on line: 5 brani tra cui Jenny (quello del videoclip) e Fallo bene che già faceva parte del primo Ep e viene riproposta in versione “rimiscelata”. Lo chiamano indie rock italiano, quello che fa riferimento a gruppi come Afterhours e Verdena, per intenderci.  Ma in tutti e 5 i brani si comincia ad avvertire il “groove” Dudes. Ovvero una cifra stilistica particolare. Non ancora originalissima, ma comunque riconoscibile. In  Bambolay e In trappola si avvertono echi springstiniani e, nei cambi di tempo, qualche suggestione che viene da lontano (Pink Floyd e Led Zeppelin e progressive rock in genere… ). Tutta roba buona. Note quasi anni ’60-70, con largo uso del sinth, invece nel brano Ultimo giorno di luce. Tutti brani che si fanno ascoltare. E testi intimisti, forse un po’ cupi, su  cuori disperati, affamati e affannati, amori complicati e totalizzanti, addii rabbiosi, brucianti e amari come un Fernet a digiuno… Atmosfere e venature esistenzialiste. Tutto molto rock, insomma, secondo la tradizione consolidata, dai Rolling Stones ai… Baustelle.

E quel videoclip arrivato a fine estate, dopo un week end già autunnale, suona come una “sveglia”. Un segnale di crescita della band. Ma anche uno squarcio di luce acida, come quella dei riflettori del palco di un concerto…  Un bel segnale in vista di un inverno che sarà lungo e grigio. Un raggio di luce che ci dice che c’è vita anche in queste contrade sonnolente e per formazione atavica poco inclini alle novità. Del resto però che una certa vitalità ci fosse si era intuito dal successo dei festival rock (che sono anche altro però) di Chiusi, Chianciano e soprattutto di Acquaviva… Ecco, noi crediamo che senza il Live Rock festival e i suoi fratelli, non sarebbero mai uscite fuori neanche band come i Dudes. E nel circondario ce ne sono parecchie.

m.l.

 

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