CHIUSI, ORIZZONTI PARTE BENE: APPLAUSI AI KATAKLO’. STASERA SUL PALCO GIANNI POLIZIANI E BENEDETTA MARGHERITI

domenica 30th, luglio 2017 / 12:11
CHIUSI, ORIZZONTI PARTE BENE: APPLAUSI AI KATAKLO’. STASERA SUL PALCO GIANNI POLIZIANI E BENEDETTA MARGHERITI
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CHIUSI – Diciamolo subito: quel “clima da festival” che si respirava nei tre anni di gestione Cigni, quest’anno non c’è. Non ci sono gli artisti nei bar, non c’è la pacifica invasione di personaggi inusuali con cui scambiare quattro inusuali chiacchiere,  non si sentono gorgheggi pucciniani e note di violino uscire dalle finestre. Però, diciamo anche questo, il Festival Orizzonti versione Carloncelli-Bettollini, che costerà un po’ meno, è cominciato bene. Molto bene. Tutto esaurito e applausi per i due giovani pianisti Giacomo  Margheriti e Alessandro Meacci nel prologo di apertura sotto la tensostruttura San Francesco. E tutto esaurito, con gente rimandata indietro al botteghino, per mancanza di posti, per lo spettacolo “Summer Eureka” dei Kataklò in piazza Duomo. Uno spettacolo molto piacevole, anche per chi non è un appassionato della danza. Certo, la compagnia di Giulia Staccioli arrivava con ottime credenziali, si tratta infatti della compagnia di Atheltic Dance Theatre italiana più famosa e più gettonata al mondo. E i giovani danzatori che si muovono con la grazia, la sinuosità e la leggerezza dei ballerini, ma sono veri e propri atleti da Olimpiadi non si sono risparmiati proponendo coreografie tratte da più spettacoli in un mix pensato apposta per il palco chiusino. Grande effetto. Ottima performance. Applausi meritatisimi.

E stasera (domenica 30), Orizzonti giocherà in casa. Dopo lo “strappo” che l’ex direttore artistico Cigni aveva annunciato verso le compagnie locali, con una improvvida quanto poco elegante intervista del settembre 2016, sembra quasi una partita di rivincita. Sul palco saliranno infatti due prodotti del posto. Un attore consumato, notissimo. che da poco ha scelto di farlo per professione (ma professionista, nel senso delle capacità e della dedizione lo era già) e non più solo per diletto e una giovane promessa, apprezzata finora in alcune commedie della compagnia giovanile Semi d’arte 2.0. Che, per inciso, sono zio e nipote. Cosa questa che forse ha facilitato loro le cose o forse le ha complicate. Parliamo di Gianni Poliziani e Benedetta Margheriti che sotto la regia dello stesso direttore artistico Carloncelli, metteranno in scena Oleanna, una piece del teatro contemporaneao americano, di David Mamet. Un testo che affronta un tema scabroso, di attualità, cose che possono succedere nella società liquida di oggi, ma lo fa senza scivolare nel pruriginoso…

La scelta della Fondazione di proporre lo spettacolo sul palco di Piazza Duomo e non in teatro può apparire azzardata, perché la prosa non è la musica o la danza e in piazza ogni rumore può diventare disturbo, ma è una indicazione chiara. E’ una dichiarazione di attenzione alle realtà culturali e teatrali del territorio. E’, appunto, un segnale verso la ricostruzioone di un ponte che era stato bombardato e fatto cadere un anno fa.

Quindi in bocca al lupo a Gianni Poliziani e Benedetta Margheriti. Stasera Chiusi recita per Chiusi. Pensando all’America che è meno lontana di quanto possa sembrare. Consigliata la prenotazione, i posti potrebbero mancare anche stavolta…

m.l.

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