CITTA’ DELLA PIEVE E CHIUSI, WEEK END DI FESTA CON INFIORATA E TRIA TURRIS. MA L’ESTATE DEGLI EVENTI E’ APPENA ALL’INIZIO
A FINE MESE A CHIUSI SCALO LE NOTTI ROSA SHOPPING E POI IL LARS ROCK FEST…
Se Città della Pieve si appresta all’appuntamento con la suggestiva “Infiorata di San Luigi” del terziere Casalino (con la taverna del Barbacane, già in fuzione e pronta ad offrire piatti tipici della tradizione umbro-toscana, considerati dagli intenditori “eccelsi”), Chiusi da oggi si tuffa per tre giorni nel Medioevo, con Tria Turris: accampamenti trecenteschi, dame, cavalieri, giocolieri, mangiafuoco, falconieri, musici, maghi e cartomanti, sfide e disfide tra i terzieri e… naturalmente, anche qui, buona cucina. Anzi quest’anno già il manifesto del’evento mette in evidenza quello che sarà il “re delle tavola” nelle taverne: i pici. Che, avvertono, gli organizzatori sarà rigorosamente e al 100% fatto a mano. Vero che i pici o sono fatti a mano o non sono pici. Ma talvolta vengono fatti a macchina e poi “ripassati” a mano. Nelle taverne del Tria Turris, invece i pici sono “appiciati” dalle sapienti mani della massaie dei terzieri. Nel 2016 ne furono serviti oltre 600 kg… Quest’anno sperano di andare oltre.
Quindi sia a Città della Pieve che a Chiusi, oltre alla cornice medieval-rinascimentale certamente suggestiva, ci sono anche validissimi motivi culinari per passarvi una serata del week end. Peccato per la concomitanza, ma entrambe le manifestazioni sono legate a festeggiamenti patronali (San Luigi, 21 giugno per il Casalino a Città della Pieve e Santa Mustiola, 3 luglio, a Chiusi), quindi di spazio per evitare sovraposizioni poco ce n’è.
Intanto a Chiusi si preparano anche le “Notti Rosa Shopping” allo Scalo, il 30 giugno e 1 luglio. Proprio tra la fine del Tria Turris e la festa patronale di Santa Mustiola. Negozi aperti, animazione, musica nei bar e per la prima volta una attrazione per grandi e piccini. In via Mameli sarà installato un mega scivolo acquatico lungo 50 metri… Se dura questo caldo, sarà un divertimento. Meglio presentarsi in costume da bagno. Nei pressi, anche un chiosco da spiaggia con i coctail e spuntini a base di pesce…
Il Comune ha diffuso in questi giorni un manifesto con tutti gli eventi dal Tria Turris alla Festa dell’Uva e del Vino che a fine settembre chiuderà l’estate. C’è di tutto: dalle Notti dell’Archeologia alle gare sportive (Coppa Bologna e Triathlon Vigili del Fuoco), dal festival rock ad Orizzonti, dalla festa del volontariato a Montallese ai Ruzzi della Conca, alla festa dell’Uva…
Forse, facendo il riassunto delle iniziative estive, l’amministrazione ha voluto sottolineare che “il rischio deserto” è scongiurato. Che a Chiusi d’estate qualcosa da fare, da vedere, da ascoltare ci sarà.
Il primo grande evento sarà il Lars Rock Fest, che quest’anno, non solo avrà una data in più (tre serate e non due: 7-8-9 luglio), ma si annuncia particolarmente interessante per la proposta musicale. Roba che in Italia non è facile trovare. Per di più a ingresso gratuito. The Gang of Four (La Banda dei Quattro) è un gruppo storico inglese, una delle band più gettonate e anche più censurate tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, quando in Gran Bretagna governava la lady di ferro Margareth Tatcher… Public Service Broadcasting e Austra (inglesi i primi, canadesi i secondi) sono due band di formazione più recente, ma propongono un rock elettronico piacevole con testi che affrontano anche temi sociali, politici, ambientali. Roba che neanche nelle vecchie e gloriose Feste de l’Unità (quando erano le feste del giornale del Pci e erano gli unici eventi che proponevano musica di avanguardia o di rottura) era usuale incontrare. Non sappiamo se si tratta di coraggio o semplicemnete di fortuna, ma le scelte del direttore artistico del Lars, Sambucari, comprese quelle relative alle band di appoggio, meritano attenzione. Perché sono proposte che fanno conoscere il “nuovo che avanza” innel mondo musicale italiano e non solo.
E non si dica che quel tipo di rock fa troppo rumore e disturba la quiete. Il rock è trasgressione per sua stessa natura. Rompe gli schemi e a volte anche i timpani. Per tre serate all’anno, un po’ di rumore e di sano e robusto vecchio rock non può che far bene alla salute. Magari sveglia pure dal torpore…
chiusi, citta della pieve, l'ars rock fest, TRIA TURRIS