IL CHIUSI PERDE LO SPAREGGIO E RETROCEDE. MA CHE ARBITRAGGIO AL COMUNALE! PER GLI AUTARCHICI UN’ULTIMA CHANCE
CHIUSI – Giornata da tregenda per il calcio chiusino. Tutte e due le squadre della cittadina etrusca perdono lo spareggio. La formazione di Eccellenza retrocede. Quella di Seconda categoria dovrà giocare un’altra partita.
Gli “autarchici” di mister Brilli sul campo di San Casciano Bagni (ma in casa), hanno perso 3-0 con il Geggiano. E uno 0-3 in casa non ammette repliche… Ma non è finita. Francesco Ferretti & C. hanno ancora una possibilità di salvezza. L’ultima chiamata. Un altro spareggio, con il Montecchio, che nell’altra gara play out ha perso in casa con il Chianciano (1-4)-
La formazione del presidente Cupelli quindi proverà lo sprint all’ultima curva. C’è ancora da faticare, ancora da soffrire… Ma una squadra costruita con criteri particolari e con tutti giocatori del luogo è già una scommessa. Se fose anche vincente sarebbe un miracolo sportivo.
Hanno invece da recriminae e parecchio i biancorossi di Mister Laurenzi, che devono lasciare l’Eccellenza per tornare in Promozione. Il ritorno nella categoria regina dei Dilettanti è durato solo una stagione. Ma la gara di play out contrto la Sestese giocata al Comunale “Frullini” ha avuto solo un protagonista. Decisamente in negativo: l’arbitro Masilunas di Pisa. Peggio di Ovrebo in Bayern Monaco-Fiorentina e di Byron Moreno, quello di Italia-Corea ai mondiali del 2002… La partita è finita 3-1 per gli ospiti che hanno segnato i due gol vittoria nei tempi supplementari.
I 90 minuti erano infatti finiti sul risultato di 1-1, che avrebbe consentito al Chiusi di salvarsi. Ma, come dicevamo, il direttore di gara e i suoi due assistenti (Del Vigna e Vannini) ci hanno messo lo zampino. E anche qualcosa di più. Non ci riferiamo ai due gol e nemmeno al rigore concesso al 35′ del primo tempo alla Sestese, certamente dubbio, ma che ci poteva anche stare. Ci riferiamo all’espulsione, molto fiscale, del terzino del Chiusi Fanfano a metà della ripresa: doppio giallo e doccia anticipata per un banalissimo fallo di mano, involontario, a metà campo. E’ vero che il Chiusi non aveva fatto granché sia nel primo tempo che fino a quel momento, se si eccettuano due palle gol nitide nei primissimi minuti del secondo tempo, ma quel cartellino ha lasciato i padroni di casa in inferiorità numerica, costringendoli a badare soprattutto a difendersi. E difendersi in 10 contro 11, anzi contro 14 non è cosa facile, neanche se giochi in casa.
Infatti la condotta arbitrale è stata non solo a senso unico, ma per tutta la gara anche intimidatoria verso i giocatori biancorossi, ammoniti in massa, quindi messi in condizione di giocare con il freno a mano tirato per non rimediare altre espulsioni. Che alla fine ci sono pure state (Nikolla e Bastianelli), ma ormai la partita aveva poco da dire. Non solo “vessato” dall’arbitraggio decisamente a favore dela squadra fiorentina, ma è stato anche sfortunato il Chiusi: il gol del 2-1 ospite è infatti arrivato su una deviazione fortuita di un difensore che ha fatto prendere al pallone una traiettoria beffarda e assassina. Il terzo gol è arrivato allo scadere su contropiede, quando già era più rissa che partita… Poco prima del gol del vantaggio della Sestese, il portiere biancorosso Strukelj aveva compiuto un doppio miracolo su un tiro dalla distanza, poi sulla ribattuta di un giocatore rossoblu in netto fuorigioco. Naturalmente non fischiato…
E’ finita a pugni, schiaffi e insulti. Con i tifosi del Chiusi sconcertati e quelli della Sestese, arrivati in buon numero, sorpresi pure loro.
A ragion del vero, va detto che in campo la Sestese ha giocato meglio. Ma nel momento in cui il Chiusi sembrava aver ripreso coraggio, dopo un primo tempo troppo blando, l’espulsione di Fanfano ha scompaginato i giochi e rotto gli equilibri. Poi la sequela di ammonizioni e una serie di decisioni tutte a favore degli ospiti ha fatto capire che la gara era indirizzata in un certo modo e sarebbe stato eroico uscirne indenni. Del resto si sa, in questi campionati le squadre fiorentine hanno un “potere contrattuale” nei confronti della Federazione più forte di quanto non ne abbia il Chiusi.
Quanto è successo oggi al “Frullini” di Chiusi è di sicuro una brutta pagina di sport. Di quelle che allontano i tifosi dagli stadi e fanno disamorare i presidenti…
Detto questo, il Chiusi retrocede per una sconfitta “condizionata” nello spareggio con la Setese, ma non solo per quella. Retrocede perché nelle ultime gare ha racimolato pochi punti, ha gettato via la gara salvezza in casa contro una Sinalunghese tranquilla e perché anche domenica scorsa, dopo aver beccato il gol del 2-1 dal Montevarchi non è riuscito a mantenere quel risultato che sarebbe bastato (per differenza reti) a evitare i play out e ne ha presi altri due. Perché da molte gare la squadra ha giocato un calcio approssimativo, con un centrocampo toppo leggero e con un Bastianelli (a segno anche oggi) monumentale, ma costretto a fare tutto da solo dalla cintola in su… Oggi, mister Laurenzi ha sbagliato pure lui quache mossa: ha tardato a sostituire Pallanti che è uno capace di fare la differenza, ma dopo un infortunio infinito è apparso in evidente difficoltà fisica e mentale. Ha sbagliato a non effettuare altri cambi all’inizio dei supplementari, visto che alcuni dei giocatori in campo non ne avevano più e ormai camminavano invece di correre (Rampelli e Nikolla per esempio)… La Sestese non è sembrata una squadra trascendentale, fino ai supplementari non ha mai tirato in porta pericolosamente pur avendo dominato sul possesso palla. Il Chiusi però ha fatto meno. Si è difeso come e quanto ha potuto, ma se avesse osato un po’ di più, soprattutto all’inizio, forse staremmo qui a raccontare un’altra partita…
La squadra torna in Promozione, con amarezza e rammarico. C’è rabbia per come è finita. Ma la retrocessione, in sé, non è un dramma. La società è solida, ha un robusto settore giovanile. Può ripartire facendo tesoro degli errori della stagione appena conclusa. Certo però che quel Masilunas i chiusini se lo ricorderanno per parecchio tempo…
m.l.
chiusi, Eccellenza, Seconda categoria
E pensare che è considerato tra i migliori arbitri in toscana e destinato a salire nelle categorie nazionali. A tutti i livelli quella del modesto valore tecnico degli arbitri, oltre che caratteriale, è una piaga che il calcio non può più permettersi. Pur con tutti gli errori compiuti la salvezza era più che meritata, e oltre agli arbitraggi non è giusto che passino sotto silenzio i “biscotti” che le squadre fiorentine e del valdarno hanno confezionato nelle ultime giornate.
Nella partita di ieri mi hanno particolarmente colpito anche due episodi, forse ininfluenti per l’esito della gara, ma che per come vedo io lo sport coprono di vergogna la società intera della sestese, per ben due volte nei minuti decisivi non hanno restituito palla al chiusi che per due infortuni aveva volontariamente calciato in fallo laterale. Una regola di fair play ormai talmente scontata che tutti applicano. Vergogna assoluta.
Verratti nel Psg ha fatto anche peggio. Con il portiere avversario intento a “curare” un compagn infortunato, ha tirato una punizione e ha fatto gol… Se fanno così i “campioni”, poi che vuoi aspettarti dalla Sestese?
complimenti per l’articolo, il Chiusi non è esente da colpe, ma io come tanti altri genitori del territorio spendiamo annate a far capire ai ragazzi e bambini (ieri presenti in gran numero) che il fair play la correttezza e l’onestà sono alla base del calcio. Spero vivamente che qualcuno oltre a noi abbia vistoe ci chieda chiarimenti del perchè stiamo denunciando questo schifo, siamo il bel paese ma con giornate del genere si ripiomba nello squallore di diregenti federezioni e politiche corrotte!
ripeto non esulo da colpe la nostra amatissima Polisportiva non dovevamo arrivare all’ultimo, ma essere presi pure in giro è inaccettabile! meritiamo di più!