Resa dei conti tra renziani in Valdichiana: Scaramelli incorona Grazi e “scarica” Bettollini (troppi aggiustamenti e sconfessioni di scelte precedenti?)
CHIUSI – Sarà il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi il portavoce della Mozione Renzi, in Valdichiana, da qui al 30 aprile, data delle primarie aperte per la scelta del segretario del Pd. Grazi e non Bettollini. Sorpasso in corsa, a poche curve dal traguardo. Il leader maximo dei renziani senesi Stefano Scaramelli ha dunque fatto uno sgarro al suo amico e successore alla guida del Comune di Chiusi. Gli ha preferito Grazi. E per Bettolini deve essere un colpo mica da poco. Come quando la fidanzata ti dice “ti voglio bene, ma…” . Roba che uno va a sbronzarsi al pub o prenota subito un viaggio a Cuba per dimenticare…
Certo, Scaramelli avrà voluto non dare l’impressione di essere chiusicentrico, avvrà voluto dare un “aiutino” a Grazi che a Torrita è un po’ in ambasce con la storia della fusione del Comune con Montepulciano, che molti non vogliono, avrà voluto, forse, puntare di più sulla zona centro-nord della Valdichiana, dando per sconata la supremazia renziana nel sud, ad eccezione di Cetona, dove Orlando va forte e la conta congressuale del week end scorso è finita praticaente in parità, unico caso nel raggio di diverse decine di chilometri. Resta il fatto che per Bettollini è un bocone amaro da digerire. E infatti pare che non l’abbia digerito tanto bene. Per niente.
Per una volta si sentirà “impallinato” come i cinghiali che di solito impallina lui… ferito dal fuoco amico, dalla determinazione del capo che sarà pure amico, ma è anche uno che non fa prigionieri. Nell’estate 2015 Scaramelli e Bettollini, in tandem, giubilarono il povero Sonnini facendolo scendere dalla poltrona di vicesindaco d Chiusi, proprio per consentire a Bettollini un anno intero di campagna alettorale e sovraesposizione mediatica, prima delle comunali 2016; comunali che videro la giubilazione della presidente della Fondazione Orizzonti Silva Pompili, candidata, ma rimasta a piedi; adesso Scaramelli e Grazi, in tandem, giubilano Bettollini. Chiusi è un paese di santi. Così sembra, almeno, dato il numero elevato di giubilati…
Ma non sarà che il prode Scaramelli ha voluto lanciare un messaggio al suo amico Bettollini, facendogli pagare il conto per alcuni recenti “aggiustamenti di linea” nell’azione amministrativa? Aggiustamenti che somigliano a sconfessioni vere e proprie di scelte precedenti, alcune avallate, altre fatte dallo stesso Scaramelli?
La vicenda della Fondazione Orizzonti, per esempio, con l’assunzione della presidenza da parte del sindaco, un modo per dire che l’idea iniziale di Scaramelli non ha funzionato; quella dell’adeguamento dello stadio “Frullini” che dà ragione a chi si è sempre opposto allo stadio di Pania e alla cementificazione in tutto o in parte del campo sportivo attuale. Altra presa di distanze dalla linea prima dell’assessore e poi del sindaco Scaramelli. Così come i lavori alla stazione a carico di RFI, che mandano in soffitta l’idea bislacca della stazione volante alle Biffe nell’area del centro carni su cui Scaramelli fece pure un megaconvegno al Mascagni…
Forse l’investitura di Grazi al posto di Bettollini è, appunto, un monito, un richiamo alla fedeltà alla linea. Un modo per fargli capire che certe cose Scara non le ha gradite.
Ma lo stesso Bettollini sembra aver capito che il Pd e il renzismo attuale, ancora maggioritario nel partito, ma sempre più asfittico e difensivo, sono un vestito stretto, che rischia di strapparsi al primo piegamento. E che per lui, adesso, è più utile e produttivo portare avanti il programma amministrativo a Chiusi che non impegnarsi anima e corpo nella battaglia delle primarie. E infatti il sindaco di Chiusi sembra intenzionato a tirare i remi in barca e a non correre più come una trottola da un paese all’altro per difendere Renzi e Scaramelli. Farà la sua parte, probabilmente, ma con più calma, con più distacco. E con un po’ di amaro in bocca e il dente lievemene avvelenato.
La farà Grazi la campagna elettorale. A lui onori e oneri…
Del resto un giubilato è in odore di santità, e i santi per definizione non sono gente frenetica. Sono persone pazienti, sanno aspettare e soffrire in silenzio. C’è chi dice però che Bettollini più che un santo sia un cacciatore. E se si mette sulla riva del fiume, fermo ad aspettare, vuol dire che aspetta qualche cadavere che di lì deve passare…
m.l.
chiusi, primarie Pd, Renziani, Stefano Scaramelli Juri Bettollini, VALDICHIANA
ineffabile e arguta visione delle cose in clima guareschiano, qui però manca Beppone sembrano tutti don Camilli
anche questo è vero
Ma è così importante una “carica” che dura 25 giorni. A me pare un’ipotesi basata più su illazioni che non da elementi concreti.
Nella politica ai tempi di Renzi tutto è importante. Soprattutto ciò che dà visibilità ed esposizione mediatica, anche se a termine.. E in questo caso siamo ad un tradimento tra “fratelli” e sodali di vecchia data. Poi che la mia sia una “lettura” personale delle cose e non una certezza è scritto pure nell’articolo, dove si fanno ipotesi e congetture.. Ma il cronista-commentatore, questo deve fare. E che altro se no? Comunque: che Bettollini non l’abbia presa benissimo è cosa certa e una “frattura” tra lui e Scaramelli, visto il pregresso, mi pare cosa abbastanza rilevante.
L’interpretazione didtinta dai fatti. I fatti non li vedo.
Non saranno fatti eclatanti, ma… 1) la nomina di Grazi e non di Bettolini è un fatto; 2) che Bettolllini non l’abbia presa bene è un altro fatto; 3) che la cosa sottintenda una frattura tra il lider maximo Scaramelli e il suo finora fedelissimo successore è un altro fatto; 4) che Bettollini stia, pur senza fare autocritica ufficiale, demolendo buona parte dei progetti scaramelliani o stia comunque cambiando linea e scenari rispetto al passato recente su diverse questioni (quelle citate, per esempio) mi pare un altro fatto; 5) così come il minore impegno dello stesso Bettollini nella campagna per le primarie Pd. Prima dell’investitura di Grazi, correva come una trottola da un comune all’altro della Provincia (ci sono foto e post a testimoniarlo), dopo molto meno. O per niente. Dai post e dale foto si vede che adesso la sera va al cinema e se ha due minuti liberi, al lago… Anzi, proprio ieri Bettollini ha cambiayto la foto del suo profilo facebook: ha tolto qiella che lo ritraeva festoso con Scaramelli davanti al camper della campagna elettorale 2015 e ha messo una foto malinconica del pontile del lago. Con una panchina soltaria… La tempistica è quantomeno sospetta… Comunque, io osservo le cose dall’esterno e vado a percezioni… Tu sei iscritto al Pd, nella stesso circolo di Scaramelli, avrai partecipat alla conta congressuale, ne saprai certamente di più e dal di dentro, come si suol dire. No?
Visto che si va per sensazioni, la mia è che ci sia una continuità assoluta.
Nel metodo forse, nelle cose no: la stazione in linea non esiste più, nemmeno nei sogni, la cementificazione del campo sportivo è stata definitivamente scongiurata, la Fondazione pensata per far entrare i privati nella gestione della cultura, è stata ripresa in mano dal “pubblico” (almeno il timone) facendo anche operazioni che ne certificano il fallimento come impostazione; il mega stadio di Pania è diventato un normale palasport neanche troppo faraonico… Alcune di queste cose non sono nemmeno farina del sacco di Bettollini, ma lui non si è messo di traverso e anzi mi pare le abbia incoraggiate (vedi i lavori alla stazione)… E sono tutte cose su cui in molti, anche io e te, abbiamo fatto battaglie in passato. Le scelte di oggi vanno più in quella direzione che nella direzione che all’epoca indicava Scaramelli e prima ancora Ceccobao… Poi si può discutere di tutto: del metodo, del “respiro” più o meno largoi di queste scelte, della solita tendenza a cercare consenso ecc. Ma i fatti son questi.
… si, e ognuno se li legge come meglio crede. Le decisioni di Scaramelli sono state sempre ANCHE le decisioni di Bettollini. Se ora se le rimangia contraddice se stesso, punto. Marco l’alternativa è chiara o Bettollini di questoi contrasti ne ha parlato con te in camera caritatis (allora abbia il coraggio di esplicitarli) oppure proprio non ci sono.
domandalo a lui… Mi pare che né Bettollini, né Scaramelli né altri del Pd abbiano smentito o rettificato, o precisato… Altre volte, in altre circostanze lo hanno fatto… Si potrebbe anche dire: non è che se una cosa non la vedi te quella cosa non esiste… Comunque, alla fine un contrasto o una eventuale rottura tra Scaramelli e Bettollini non è la caduta del muro di Berlino… Io ho notato delle cose (anche il fatto che Bettollini stia facendo scelte diverse da quelle che pure ha appoggiato in passato, contraddicendo in sostanza il suo “pregresso”), ho fatto 2+2 e ho dato una mia lettura… Che poi è il mio mestiere…(P.S. dato che sei del Pd, quando vedi Bettollini ad una iniziatva di campagna per le primarie del 30 aprile fammelo sapere… Saludos..)
….è la storia di Mike e della Biclicletta….penso che la sappiate ma per chi non la sapesse è bene raccontarla .Un bel giorno Steve voleva andare in città, ma fra la propria casa e la città c’era la casa di Mike e la città era abbastanza lontana.Steve s’incamminò e strada facendo fantasticava dentro di sè,pensando: ” chiederò in prestito per il tragitto la biclicletta al mio amico Mike…poi pensava ”ma mi potrebbe dire che non ha i freni.Io risponderò che vado in pianura ed i freni non mi servono…”.Poi di seguito continuava a fantasticare: ”Mi potrebbe poi dire che non ha il fanale, ma io risponderò che vado di giorno e tornerò di giorno, quindi il fanale non mi serve”…. Mi potrebbe dire che ha la gomma sgonfia, ma io risponderò che con la pompa la gonfierò…e così fantasticando su altre decine di ragioni che Mike avrebbe potuto frapporre per non dare in prestito la bicicletta,Steve si ritrova finalmente sotto la casa di Mike.Va sotto le finestre, ed urla:”Mike, Mike, Mikeee !!!”. Mike si affaccia alla finestra e Steve gli fà urlando ”Mike, vai in c… te e la tua bicicletta !!!” Ecco, tanto per sottilizzare, questa storia sembra vera, e vera lo può essere, ma sembra anche il frutto di una immaginazione.Immaginazione che è basata su dei dati che sembrano ”di fatto” , ma così di ”fatto” che possono essere anche tutto il contrario di quello che si voglia far sembrare. Intanto, tutto questo, c’è caso e ci stà bene che qualcosa nella testa della gente possa produrre, e quelle sono da una parte le conseguenze sperate da una parte di campo e forse non sperate da quell’altra parte.Morale: sarebbe l’ora di finirla-non di non riportare le notizie che è il fine principale della stampa- ma che le notizie che si riportano, sia nell’uno che nell’altro caso,non assumano il fatto della manipolazione a fine di attacco oppure di difesa.Ho detto questo perchè a me sembra che tutti e due i politici in questione militino nello stesso partito e che gli interessi di tale partito sono anche gli interessi delle persone che si espongono, se non altro sulla loro credibilità politica.Fra compagni di lungo corso,sembra difficile che si procuri qualsiasi forma di ”sgarro” perchè a risentirne in primis sono le persone, poi da queste si promana la credibilità politica e quindi anche i giudizi della gente. Ma a Chiusi quest’ultimi sembrano inesistenti e tutto continua ad andare avanti come sempre è andato, quasi per inerzia. Una attenzione della quale oggi quel partito la ricerca spasmodicamente perchè parecchia l’ha persa strada facendo.Allora, mi domando, come si faccia a mettere in bocca alle persone motivi e ragioni comportamentali sulla loro futura azione( remi in barca), tentare di spiegarne i perchè pensando di analizzare cose e situazioni che potrebbero produrre altri comportamenti. Siamo nell’inverosimile, mentre mi sembra che si tenti di tracciare una strada davanti alle persone che non sanno nemmeno loro -i diretti interessati – se percorreranno o meno o se dovranno pensare che quello potrà essere o non essere il percorso. Il prete Rasputin, consigliere intimo della zarina(la moglie di Nicola II zar di tutte le Russie) fu ritrovato a mollo nella Moscova….. A Chiusi c’è la Chianetta, affogare neanche a volerlo, ma l’olezzo dell’acqua non è dei migliori….Ci vorrebbe un profumo che ancora non l’hanno inventato per toglierselo di dosso quell’olezzo… Quindi Marco tutta questa storia appare-almeno a me e per adesso-alquanto fantastica.Sul fatto della risposta di Lanzani dico a proposito di Beppone, che al tempo suo-parlo di quello vero e non di quello di Guareschi – i politici nostrani sarebbero stati più fermi….il nostro simpatico concittadino Toppi (il postino, tanto per ricordarlo) ebbe una sera una uscita riferendosi a tanti politici che al tempo di Beppone, alias Baffone residente nel Kremlino, ” sarebbero stati parecchio brutti tutti quanti, quasi come le acciughe, messi tutti quanti in fila e senza testa”.Scoppiò una fragorosa generale risata al Bar quella sera, ma erano altri tempi. Molto più spensierati e belli.Adesso sono invece più cupi e più forieri di tempesta, ma se le persone continuano a far finta che nulla succede o che possano essere messe in bocca loro cose che magari nemmeno pensano, la tempesta arriverà e sarà di quelle le cui conseguenze non si potranno fermare.C’è una analisi che racconta che oggi la responsabilità dei media sia forse molto più grande delle stesse notizie che si riportano.A noi uomini della strada non è dato di sapere la verità vera.Ci informiamo dalla tv, dai giornali,da internet, ma la manipolazione rispetto alla verità oggettiva delle cose e dei fatti che avvengono esiste, anche quando non la si voglia far esistere.Di questo occorre esserne coscienti.
x Marco Lorenzoni. Si certo la questione non è che non ci faccia dormire la notte. Ci sono cose più importanti. Oggi Possiamo ha fatto pervenire un comunicato che afferma che la Fondazione Orizzonti aveva già prodotto il bilancio sin da 10 marzo, ma si è andati all’alienazione di un immobile con voto consiliare senza che i consiglieri abbiano avuto quel bilancio. Cose di questo tipo destano una certa inquietudine. Certamente non eventuali dissidi fra Bettollini e Scaramelli.
https://www.primapaginachiusi.it/2017/04/bettollini-scaramelli-il-patto-del-gelato-pace-fatta-o-guerra-fredda/