Chiusi e Valdichiana: nessuno segue D’Alema, Bersani e Rossi. Scarsissimo l’effetto scissione. Normale?
CHIUSI – Madonna che silenzio c’è stasera! E’ talmente abulica e affievolita la politica locale che nemmeno la scissione del Pd ha provocato il benché minimo sussulto. Altrove qualche scossa è stata avvertita, qualcosa si è mosso o sta cominciando a muoversi. Scorrendo i social network, qua e là compaiono notizie e commenti sulla costituzione di Mdp-Art.1 cioè della nuova formazione costituita da Speranza, Bersani, D’Alema, Rossi & compagni. Qualcuno mette foto di sale gremite, con Baffino che sembra ringiovanito e fa il pienome ovunque… Anche nella vicina Umbria (foto).
A Chiusi, in Valdichiana e in provincia di Siena invece tutto tace. L’unico sussulto l’annuncio dell’addio al Pd e la scelta di andare con Mdp del vicesindaco di Siena Mancuso, subito invitato dal leader deiu renziani Scaramelli a dimettersi. Strano però che lo stesso invito Scaramelli non lo abbia rivolto anche ad Enrico Rossi, governatore della Regione di cui egli stesso è consigliere. Se si dimette Rossi, in Toscana si torna al voto e allora addio stipendio per chi siede attualmente in consiglio. Meglio un bell’accordo, una coalizione tra Pd e Mdp per portare a termine la legislatura o tirare avanti per un altro po’…
Dicevamo che a se altrove, quasi ovunque, da Milano al Piemonte, dalla Romagna all’Umbria, dalle Marche alla Campania la sinistra a sinistra del Pd, quella scissionista e ormai fuori dal partito di Renzi cerca di darsi una mossa e un minimo di organizzazione, qui da noi, la scissione è passata come acqua fresca. Ma è strano anche questo però, perché nel 2012 la componente bersaniana era presente e attiva. Tutti rientrati nei ranghi o – forse – già usciti in precedenza?
A Chiusi e in Valdichiana, al massimo ci sarà qualcuno che si posizionerà su Orlando o Emiliano (più il primo che il secondo) alla Primarie di fine aprile. Uno di questi sembra essere l’ex sindaco di Chiusi ed ex assessore regionale Ceccobao, che alcuni danno in pista, proprio a sostegno di Orlando. Ma sono voci. Qualcuno dice di averlo avvistato due o tre volte in zona, e forse ha fatto due più due… Ma si tratta di segnali in codice, di avvistamenti come quelli degli ufo… Ceccobao, tra l’altro, è uno di quelli che a Chiusi tutti osannavano e ora nessuno conosce…
Neanche a Sarteano, dove tra un paio di mesi, massimo tre, si voterà per il sindaco e per il Consiglio Comunale, si è avvertito qualche movimento. Gli scissionisti sembrano non aver alcun seguito.
Alcuni ex esponenti della “corrente bersaniana” e di provenienza ex Ds del Pd, già alle elezioni comunali chiusine del giugno 2016 sostennero i podemos o votarono per loro. Ma non tutti. Però nessuno nessuno esce allo scoperto o prende in mano la bandiera dela scissione o della battaglia interna.
Per ora in vista della primarie Pd, l’unico comitato costituito in provincia è quello a sostegno di Renzi, con Scaramelli e Bettollini in prima linea.. Anche a Montepulciano è nato un comitato Renzi.
Niente di niente a favore di Art.1/Mdp, di Orlando o Emiliano, ma nemmeno a favore di Pisapia, o Fratoianni. Eppure l’arcipelago della sinistra a sinistra del Pd (senza contare le correnti interne al partito di Renzi) è dato complessivamente dai sondaggi tra il 10 e il 15%. Complessivamente, però, è un termine aleatorio. Perché per ora le isole dell’arcipelago non sono collegate tra loro né da ponti, né da traghetti di linea… c’è qualche scafista che prova a indicare una rotta, a gettare ancore qua e là, ma naviga a vista e alla fine è più il fumo dell’arrosto.
Qui, nel sud senese, non si intravedono neanche isolati scafisti…
E’ vero che questo territorio è diventato negli ultimi 5 anni una roccaforte renziana. Ed è vero che il Pd ha subito una mutazione genetica ed è diventato più simile alla Dc che al Pci. Ma è strano che in un territorio che dava al Pci, poi al Pds e ai Ds più del 60% dei voti, dove la “tradizione comunista” era forte e radicata, dove migliaia di persone seguivano D’Alema e Bersani e votavano per Enrico Rossi senza batter ciglio, adesso che Bersani, D’Alema e Rossi se ne vanno dal Pd nessuno li segua. Si dirà che gli scissionisti non hanno più grande credibilità dopo i danni che hanno prodotto, che hanno le loro colpe per l’avvento di Renzi, che non possono essere loro il nuovo che avanza o la medicina giusta per rivitalizzare la sinistra, che dentro al Pd la sinistra non c’è più da un bel pezzo e quindi non c’è nulla e nessuno che possa uscire… Tutto si può dire. Ma lo scarsissimo effetto-scissione è comunque strano e poco spiegabile. In questo territorio.
Va anche detto però, che pure i civatiani, quando Pippo Civati se ne è andato dal Pd, non lo hanno seguito…
S.S.Q.C, sono strani questi chianini, direbbe Asterix…
m.l.
Tranquillo…il confronto è dentro il PD e nei prossimi giorni ne vedremo gli effetti. E’ da sfatare la leggenda che il territorio della Valdichiana sia Renziano perché alcuni anni fa lo dimostrarono i numeri. Molta acqua è passata sotto i ponti e la “verità” dei fatti (non la percezione dovuta alle campagne sui social o su squallidi comunicati stampa on line) è un’altra. E’ in gioco una “proposta politica” ma soprattutto inclusiva cosa che non è quella di renziana mozione. Viene quasi da chiedersi a fronte dell’avvenuta “scissione” cosa faranno i “renziani” nel caso che il loro leader prenda più voti ma non vinca… E allora ci sarà proprio da divertirsi…quando il pallone mediatico intorno al “sogno” si sgonfierà…
Detto da un esponente Pd d Cetona, che se Chiusi è una roccaforte renziana, è di sicuro la roccaforte dei non renziani… la cosa si fa interessante. Resta però un mistero l’effetto nullo della scissione e la scomparsa totale del bersanismo-dalemismo locale, che pure non era una invenzione…
Più che un “esponente” del PD mi considero un “attivista” nell’impegno politico locale…non a rimorchio delle “leadership” rincorse nel tempo all’interno del PD e sfociate poi nella visione miracolistica di Renzi a segretario… (prima) e Presidente del Consiglio (poi). Le analisi sul suo operato sono sinteticamente definite nella sua scommessa referendaria (prima) e sulla scissione silenziosa (poi). Paradossalmente lo dice anche Simone Vigni (nominato rappresentante presso la commissione provinciale per il congresso di Siena della mozione Renzi) che non si può credere “all’azione salvifica di un singolo leader”. Se lo dice lui figuriamoci se “noi non renziani” cetonesi che lo abbiamo sempre detto e praticato nella gestione dell’Unione Comunale del PD non si continuasse su questa linea. (Risulta una minima evidenza di attività politica da parte dei Segretari di circolo – Cetona e Piazze – renziani della prima ora?). Risulta invece (nonostante la poca evidenza mediatica) una responsabilità collettiva di un “gruppo dirigente plurale e leale” che si è fatto parte responsabile per gestire il PD locale oltre che ad esprimere un capogruppo consiliare e un Sindaco non renziano a livello amministrativo. Per paradosso l’uscita dal PD di esponenti “tradizionali” come quelli da te citati nell’articolo favorisce l’emergere di “quadri” e attivisti politici che potrebbero davvero rappresentare il “rinnovamento” nel PD a partire dalla sua base…anche locale. Se si pensa ad esponenti della “minoranza” che in questi anni hanno lavorato nell’intento della buona politica c’è da sperare che L’INCLUSIONE espressa nella mozione politica di Orlando faccia sperare rispetto alla “visione del partito azienda” o del partito del leader. Certo, abituati alla pratica politica degli “addetti ai lavori” può sembrare pura utopia pensar di cambiare le cose stando dentro il PD. Ma questo, per molti sarà l’ultima battaglia con le armi della coerenza…perché poi indipendentemente da quello che succederà all’interno del PD…saranno le elezioni nel 2018 a certificarne la Verità.
Ma uno di Chiusi può prendere la tessera del Pd a Cetona?
Una volta a Cetona abbiamo eletto nel Consiglio comunale un “chiusino”…ma erano altri tempi. Però posso darti una dritta (senza che lo sappiano in molti…). Alle precedenti primarie del PD si presentarono a votare per Renzi elettori notoriamente di centro-destra contaminando e avvelenando la vita e la proposta politica del PD. Se tu non sei iscritto al PD ma sei un elettore di centro-sinistra puoi sempre presentarti con maggior coerenza alle primarie sostenendo magari una leadership contrapposta a quella “esclusiva” di Renzi…
primarie per il segretario di un partito aperte ai non iscritti è come pensare che in un circolo ardi rivanno quelli di forza nuova e vogliono eleggere il presidente , oppure pensare che uno vogai eleggere il consiglio di amministrazione di una Spa non avendo neanche una azione e così via di metafore. Ilsegretario lo eleggo gli iscritti come può essere un segretario il segretario dei non iscritti ma eletto da loro ? Suvvia, mala tempora currunt anzi claudicant
Ho già detto che non sono un esponente politico e quindi non mi esprimo in politichese però ti posso dire che le primarie aperte sono previste nello statuto del PD e considerato quello che hanno prodotto c’è qualcuno che desidererebbe che il Segretario del proprio partito fosse eletto dai soli iscritti.