Banca Valdichiana, il presidente Capeglioni: “Bilancio in perdita, ma banca solida, sicura e sempre attenta al territorio”.
Si è concluso giovedì 16 marzo il ciclo di incontri che ha portato Banca Valdichiana – Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano ad incontrare in poco più di una settimana tantissimi tra soci, clienti, imprenditori, rappresentanti di istituzioni e associazioni di categoria della propria area di competenza.
E’ stata un’occasione per la nuova BCC nata otto mesi fa dalla fusione tra Banca Valdichiana Credito cooperativo Tosco-Umbro e BCC di Montepulciano per presentare non solo il plafond di 30 milioni di euro di finanziamenti a tassi agevolati messo a disposizione di aziende, famiglie, giovani ed enti no profit per il 2017, ma anche per cominciare ad illustrare il lavoro svolto in questi primi mesi di attività dopo la fusione, in vista di appuntamenti importanti come la prossima Assemblea dei Soci e soprattutto l’imminente ingresso nel nuovo Gruppo bancario del Credito Cooperativo.
A questo proposito il presidente Carlo Capeglioni nelle varie assemblee ha spiegato la situazione. E anche la perdita di esercizio registrata dalla banca nel 2016 : “Abbiamo lavorato intensamente – ha spiegato il Presidente della BCC Carlo Capeglioni – sull’integrazione tra le due Banche per rendere la nuova Banca Valdichiana più efficiente e maggiormente competitiva, ma non solo, in una fase economica ancora assai complicata, al fine di rendere la Banca conforme ai requisiti richiesti per l’imminente ingresso nel Gruppo Bancario nazionale, abbiamo prudentemente effettuato maggiori svalutazioni sul credito deteriorato, garantendo al comparto indici di copertura del 60% delle sofferenze e del 43% su tutto il credito anomalo, anche se questa revisione della classificazione degli attivi si è riflessa negativamente sul bilancio 2016 facendo registrare una perdita economica. Tuttavia, dopo questi mesi di lavoro intenso possiamo dire con orgoglio che la Banca è pronta ad affrontare il futuro con la determinazione e la convinzione di dare seguito al progetto di sviluppo ipotizzato con l’operazione di fusione, attraverso una solidità patrimoniale e finanziaria – Cet1 pari al 13,87% – ben al di sopra dei limiti minimi richiesti dalla normativa di vigilanza”.
Insomma la perdita c’è, ma è dovuta alla “pulizia” effettuata sulle partite in sofferenza e la banca è solida dal punto di vista patrimoniale e assolutamente “in sicurezza”. Quindi nessun allarme.
“Le due BCC di origine – ha affermato il direttore generale Barbi – sono state fondamentali per i comuni dove hanno operato realizzando opere importanti e sostenendo progetti e investimenti sia pubblici che privati. La nuova Banca Valdichiana intende continuare a fare lo stesso mantenendo la solidità di oggi e l’attenzione al territorio”.
Anche sotto questo aspetto sono arrivate dunque rassicurazioni circa il ruolo e la “mission” della banca rispetto all’area di operatività. Banca Valdichiana non perderà i suoi connotati di banca del territorio, né la sua funzione sociale e solidaristica. Insomma il management della nuova Bcc ha voluto fugare i dubbi latenti, venuti fuori anche in qualche intervento nei vari incontri dei giorni scorsi, così come all’epoca della fusione.
Il ciclo di incontri di Banca Valdichiana nel territorio era partito l’8 marzo da Chiusi, proseguendo poi a Montepulciano il 10, a Camucia di Cortona il 13 e infine a Sanfatucchio (Castiglione del Lago) il 16 marzo. Tutte le assemblee hanno visto la partecipazione di sindaci, assessori, rappresentanti delle associazioni di categoria e del vontariato, del mondo sportivo e culturale.
Alcuni comuni, come quello di Chiusi (foto) hanno rinnovato, sempre in queste settimane, accordi con Bcc Valdichiana per finanziamenti in conto interessi a favore di cittadini, attività economiche, investimenti e riqualificazioni nel settore turistico ricettivo, ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche, adeguamenti antisismici, pannelli fotovoltaici e imprenditoria giovanile.
banca valdichiana, Carlo Capeglioni, chiusi, Credito Cooperativo, montepulciano
La mia domanda è : “…..ma elementi dell’ attuale consiglio di amministrazione che sono stati già consiglieri e per più mandati nelle precedenti gestioni di Banca Valdichiana ….anche se regolarmente eletti, non è o sarebbe meglio che si facessero da parte per dare un segnale di rinnovamento ? ” La mia domanda che poi è la domanda di molti so’ che è “ingenua o provocatrice ” ma assolutamente lecita. Sicuramente dovrebbe esserci un regolamento che limiti la rieleggibilita’ della stessa persona, ma al di là del regolamento …..ragionando sempre da “persona ingenua” vorrei credere anche nel buon senso che ogni persona dovrebbe avere nel valutare di non mettere le “radici” su incarichi che comunque sono abbastanza delicati. Oltre tutto oggi più di ieri far parte di un consiglio di amministrazione di una banca se pur piccola, richiede competenze e conoscenze che non mi sembra di vedere in persone precedentemente e attualmente elette ( come giustamente non le avrei neanche io , faccio altro mestiere)…..e questo a me non trasmette molto entusiasmo in una banca di cui sono anche socio da moltissimi anni. Per quanto riguarda il fatto di portare i crediti deteriorati nel passivo del bilancio 2016 , operazione giustamente necessaria mi fa’ però sorgere un’ altra domanda…” ma tutti i roboanti utili dei bilanci preceenti avevano già in pancia pesanti crediti oggettivamente inesigibil lasciati sull’ attivo della gestione ? mi pongo questo quesito perché a seconda dei chiarimenti che dovranno essere dati o presumo da un ricontrollo che dovrebbe essere effettuato da organi competenti potremmo essere tutti più contenti ,soddisfatti e senza dubbi .
Bravo. Sono d’accordo. Comunque ho visto che rispetto al Bilancio 2016 (relativo al 2015) la perdita è diminuita molto, quindi speriamo bene.