ROSY BINDI: “IN TOSCANA LA MAFIA C’E’. E IL DENARO DELLA DROGA INQUINA L’ECONOMIA LEGALE”
Anche in Toscana il denaro sporco proveniente dal traffico di droga inquina l’economia reale e legale. Lo ha detto l’on. Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, nel corso di una conferenza stampa nella prefettura di Firenze al termine della missione in Toscana.
“La Toscana non è una regione a insediamento mafioso come le regioni a insediamento storico nel meridione e nemmeno può essere paragonata alla Lombardia che in base ai dati oggi è la quarta regione per insedimento mafioso”, ha detto Bindi affermando però che la regione non è comunque immune dal fenomeno.
Oggi l’organismo ha ascoltato in una serie di audizioni tutti i prefetti delle province toscane e il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Creazzo. “La Toscana è all’attenzione della camorra e della ‘ndrangheta perchè è una regione con una economia frenetica e una qualità della vita accettabile e dignitosa -ha ricordato Bindi- la crisi economica si è fatta sentire anche in Toscana e questa è l’occasione per le mafie per il riciclaggio del denaro sporco”.
La presidente Bindi ha sottolineato come la ‘ndrangheta ha in mano anche in Toscana “il grande affare della droga e con il denaro ricavato penetra poi nell’economia legale”. In Toscana, ha affermato Bindi, “c’è consapevolezza di questa realtà legata alle mafie, che va tutt’altro che sottovalutata. La mafia si combatte sul piano del contrasto e della prevenzione, ma anche sul piano civile, sociale e politico. C’è necessità di questa attenzione da parte dei cittadini, degli imprenditori, dei professionisti, degli amministratori”. “Dire che c’è il rischio di infiltrazioni anche in Toscana è un modo per fare del bene al territorio – ha dichiarato Bindi- perché così si contribuisce a creare gli anticorpi”.
Ecco, quando lo diceva Primapagina nei primi anni ’90, dopo che certe “infiltrazioni” erano emerse anche nelle relazioni al parlamento di Piero Luigi Vigna, all’epoca procuratore distrettuale antimafia, alcuni sindaci e dirigenti politici- in particolare quelli di Chianciano, la cittadina più esposta al rischio – accusarono la nostra testata di fare allarmismo, di denigrare il territorio. In sostanza ci accusarono di fare i “gufi” o le “nuvole nere” come scrisse qualcuno che probabilente è ancora oggi tra i trombettieri del potere costituito. Che a distanza di un paio di decenni di mafia non ha mai parlato. Stavolta non siamo noi a dirlo, ma è una “compaesana” illustre, che presiede la Commissione parlamentare antimafia. Anche Rosy Bindi si è messa a denigrare il proprio territorio?
Allora si parlava di Chianciano come terminale di certe operazioni, poi finite puntulamente sotto inchiesta, ma anche di Montecatini, di Viareggio e di tutte le realtà economicamente più appetibili per le cosche per riciclare denaro. Nel 2008, a Cronache Italiane, il forum nazionale della stampa locale autogestita, organizzato da Primapagina a Città della Pieve il sindaco di Castiglione del Lago Carloia citando alcune lottizzazioni nel suo comune e in altri della zona parlò apertamente di “operazioni senza alcuna logica di mercato, spiegabili solo con dinamiche diverse, forse legate al riciclaggio di denaro” e lo spiegò con una domanda: “chi può permettersi di costruire decine di appartamenti o di villette per poi lasciarle invendute per anni? non certo le imprese che vivono del proprio lavoro, tantomeno quelle locali…”. Quante ne abbiamo viste di operazioni del genere in Toscana, in Umbria e ovunque?
Quanto alla situazione attuale, e alle infiltrazioni mafiose in Toscana nel 2017 le dichiarazioni di Rosi Bindi sono solo un sasso gettato nello stagno. E il fatto che una parte delle audizioni fatte oggi dalla Comissione antimafia sia stata “secretata” lascia intendere che l’iceberg possa essere più grande di quanto si pensi.
M.L.
Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, Toscana
Posto che Primapagina ha parlato già anni or sono di mafia e delle sue infiltrazioni nel territorio, ci voleva l’On.Bindi per informarci di questo e della presenza dei fenomeni delle lavanderie nel nostro territorio relative all’acquisto di immobili che rimangono ”stranamente” invenduti?
Cos’è la Mafia se non la sostituzione e lo scavalcamento delle leggi dello stato, fatto per arricchirsi in poco tempo, riciclando masse enormi di denaro, investendolo e ”lavandolo” con attività apparentemente lecite? Gruppi mafiosi che arrivano persino a pagare la mensilità alle famiglie rimaste senza capofamiglia o membri di esse, poichè ucciso od in galera. Non solo, ma nel sud assistiamo anche alla acquisizione di manovalanza fatta lavorare al di fuori di ogni schema, pagando le prestazioni quattro soldi e ricattando la gente che è costretta a vendersi
perchè lo stato in ginocchio non fa i controlli che costano, non assume ed è allo sbando anche nell’impiego delle forze dell’ordine.Assistiamo quotidianamente all’impiego della forza lavoro nei campi fatta dagli immigrati scesi dai barconi, che dormono nei casolari sfuggendo ad ogni controllo, pagati una miseria e puniti se si ribellano.Non solo Mafia ma il nuovo schiavismo che è altrettanto Mafia,che opera con logiche disumane senza vincoli, senza rendere conto a nessuno e dividendosi il territorio con altri come loro ? Allora il potere politico per mano del governo invece di dirci giornalmente la differenza fra legalità ed illegalità ( che la sappiamo bene tanto che l’abbiamo imparata a memoria) perchè non sradica l’illegalità che prima di essere quella dei poveri cristi è quella che è stata consentita a coloro che portano i soldi all’estero e che li fanno reinpatriare mentre viene loro steso un tappeto rosso facendo pagare cifre inconsistenti di sanatoria ? Tutto si svolge sotto l’occhio ” vigile” delle Istituzioni, con provvedimenti fatti dai governi che dicono così di favorire il rientro dei capitali ed il loro investimento in patrio suolo.Tutto questo cos’è se non è Mafia costruita con le leggi di chi ha governato e che governa ? Oppure Rosy Bindi pensa che noi abbiamo la visione del mafioso con la mascherina nera ed lo schioppo a tromboncino ? Bisognerebbe intendersi cosa voglia dire Mafia, dal momento che oggi i casi più eclatanti hanno tutti referenti politici, messi in galera proprio quando non si poteva farne a meno.Ed allora non ci vengano a fare la morale e non si lamentino se sono proprio loro la sorgente principale del populismo, di cui tutti dicono che minacci l’Italia.Certo, minaccia quell’Italia che loro hanno creato nella misura in cui hanno prodotto tutto questo come conseguenza di come il ceto politico ha amministrato.E si scagliano contro il populismo perchè nella loro anima è in stato embrionale permanente la cattiva coscenza,che non è tanto un fatto individuale, poichè presi uno per uno possono essere anche persone oneste i nostri politici, ma dal momento che non amano fare la riflessione che sono loro che l’hanno prodotto il disfacimento dell’italia mentre udite udite si rifiutano sempre di criticare e condannare il sistema che gestiscono perchè è solo quello-dicono-che crea l’investimento e quindi il lavoro- allora la loro condizione è tale per cui siano sempre sospesi in attesa di tempi migliori.Credono nella speranza dicono e molta gente con loro crede nella speranza e nelle parole che ormai dicono da anni.
Tutto questo se non è mafia è la principale sorgente da cui viene prodotta e la fa affermare.
No, non c’era bisogno che lo dicese l’onorevole Bindi.Si sapeva. Ma l’on. Bindi è il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Non una semplice deputata del Pd… Diciamo la massima “autorità politica in materia” ed è pure toscana. Quindi la dichiarazione pur non essendo uno scoop, vale comunque doppio. Ora pert utti sarà più difficile far finta di niente, o accusare chi ne parla di fare allarmismo da gufi…
Codesta è una considerazione che fai te, indipendentemente dalla carica dell’On.Rosy Bindi che ha già da molto tempo, quindi sia la politica sia tutta l’iItalia ne è a conoscenza.E cosa è cambiato nelle considerazioni della pollitica ? Un bel nulla….Questo sta a significare una cosa secondo me, ed è il fatto che le istituzioni sono impotenti a fronteggiare il fenomento anche se esistono e sono investite di pertinenze per affrontare i problemi.Il fatto che si dica sempre come dici tu :”da ora gli italiani sono avvisati che esiste una istituzione che si chiama Antimafia e non sarà più possibile ignorare certi fatti” serve solo a gettare fumo negli occhi e non è che dico questo per svalutarne il lavoro, ma dico questo che da parte dell’apparato mediatico si sostiene una cosa che serve solo a riempire la testa degli italiani sul fatto di dire:”guarda, c’è pure una commissione antimafia per fortuna che indaga almeno sui fenomeni più eclatanti”. Certamente che è meglio che ci sia del fatto che non vi sia, ma chiediamoci quanto serva a contrastare il fenomeno. Il fenomeno ha la sua sede nel sottosviluppo economico dell’italia che principalmente è dovuto alla secolare prevalenza del Nord sul Sud Italia.Le strutture, le industrie ,l’indotto, nel tempo per trapiantarli nel Sud sono stati prodotti al Nord, incrementandone la ricchezza. la crisi degli ultimi venti anni ha fatto il resto con la disoccupazione.L’Antimafia a cui è capo Rosy Bindi non può interessarsi di questo certamente, è una istituzione che contrasta e contribuisce il fenomeno mafioso,che pur essendo radicatoa Sud adesso da molti anni in compartecipazione e servendosi della politica è penetrato anche al centro Nord ed al Nord.Secondo il mio modesto pensiero,le cose che si sono dette nel Post e riferite alla Toscana per esempio, non sono che una punta di un iceberg di cui non ci rendiamo conto di come e con quale velocità vengano percorsi dalle mafie (Droga, Eco-Mafie) appoggiandosi sull’ apparato della politica.E’ con quello che si fanno affari, è con la politica che si decide come investire, dove investire e quanto investire.La maggior parte dei politici collusi scientemente od incoscentemente con tutto questo sono la maggioranza per il semplice fatto che istituzionalmente i canali che veicolano il fatto mafioso sono i canali dei soldi.Senza quelli la Mafia si estinguerebbe perchè non avrebbe l’ossigeno. Siccome senza soldi non può vivere nessuno,è il sistema ed i suoi ingranaggi riproduttivi e di sviluppo che producono la Mafia per loro natura.Ci sono poi anche le persone esenti da tali macchie e che fanno politica(non metto tutti alla stessa stregua) ma anche quest’ultimi per fare politica devono rivolgersi al sistema dei soldi e quindi alimentano quei canali, lo si voglia o meno. E’ quindi il sistema che è ”concettualmente”un sistema mafioso.E’ il capitalismo che per sua natura lo deve essere per esistere e tutte le storielle che si raccontano sull’onestà e la disonestà ormai nella politica e nella vita hanno fatto il tempo che trovano e lo stesso metro di una volta non è più possibile usarlo per i distinguo.Questo è il punto dove ci ha fatto arrivare tutti, nessuno escluso il capitalismo, alias il mercato, che ha avuto da una parte i suoi convinti sostenitori e dall’altra colorto che avrebbero voluto modificarlo, cambiando progressivamente le finalità e la sua costituzione,quindi anche la natura.Tutti ci siamo immersi ed è come una enorme piovra che per riuscirne vivi occorrerebbe poter tagliarne le ventose in maniera drastica.Ma anche supposta una azione di drasticità i primi a pagarne il prezzo sarebbero i poveri, coloro che non hanno nulla.Costoro come la storia ci insegna hanno formato sempre la classe che viene usata dal sistema per rintuzzare le istanze di cambiamento buone o meno buone che possano essere.I grandi partiti della storia recente dell’Italia hanno avuto molte responsabilità su tale terreno, sia per aver prodotto l’imbarbarimento derivato ai freni ed alle resistenze,sia per aver prodotto istanze di cambiamento che interpretate dai media in mano salda dell’establishment e dalla politica, sono state utilizzate per indurre la gente a non fare i salti nel vuoto che gli si diceva vi sarebbero stati.(ricordate gli orli dell’abisso ?) Siamo arrivati ai punti di oggi, quando la società scoppia e tutti vorrebbero correre ai ripari- a parole però-perchè dentro le parole vi è contenuta la resistenza subdola verso i cambiamenti che onestamente ci dovrebbero essere.In tale dualismo si consuma la vita nostra oggi, sospesa ed ostaggio della politica di coloro che abbiamo eletto.Ed allora tante parole sulla democrazia e sulla libertà sono parole vuote e credo che bisognerebbe iniziare a considerarle tali.L’ho detto mille volte e mi piace sempre ripetermi: in una società di questa natura chi ha è libero, chi non ha, non è libero.
Dovrebbe essere questo il punto di partenza per ogni ragionamento serio, ma oggi la tendenza della politica è quella di saltare i ragionamenti sui massimi sistemi. Crollato il comunismo gli anticomunisti di tutto il mondo insieme alle chiese esultavano, sperando in una maggiore libertà individuale.A spazzare via tali idee e tali considerazioni dalle loro menti sono bastati solo 20 anni di incontrastato dominio del mondo da parte del capitalismo.Ancor oggi
si stenta a prenderne atto di tale situazione, ma stiamo scendendo a livelli più bassi mai registrati prima dalla storia.Di questo se ne dovrebbe tener conto in maniera ferma, non abituandosi all’irrazionalità dell’etica capitalista.A tanti che storcono la bocca od arricciano il naso dico: ma sarebbe troppo difficile pensare così ? E storcono il naso non perchè sono egoisti di natura e tendono a proteggere loro stessi in maniera cosciente di quello che fanno e del campo dove politicamente pesano(anche quello sicuramente come loro componente di pensiero), ma storcono il naso perchè la maggior parte delle volte è la paura costante del ”si salvi chi può”, che li tiene legati alla loro zavorra, e pensano che intanto sia meglio approfittarne dell’esistente , poi si vedrà.
Con tale logica non ne basterebbero mille di antimafie….perchè la mafia è una conseguenza, non la causa.La causa è quella che ho detto prima:la natura del regime economico, viene tutto o la maggior parte da lì.E quando il tanto vituperato ” materialismo storico” che non è come tanti pensano una concezione di sinistra o della scuola marxista applicata per la critica al capitalismo, ma quando dice che ” ognuno riesce a pensare a seconda del modo in cui si procura da vivere” afferma la verità.Poi ci possono essere anche gli scostamenti individuali, ma la gran massa e le masse cosidette ” di manovra” questo sono.Ecco quindi che la libertà esiste come concetto, ma che nell’espletamento della vita è un puro sofismo.Di questo dovrebbero tener conto coloro che danno il loro consenso al sistema soprattutto per timore di loro stessi e delle loro famiglie: non fanno altro che produrre la loro infelicità e spesso e conseguentemente anche i loro drammi.
Carlo, io con questo articolo ho semplicemente riportato uan notzia di cronaca: la visita e le audizioni della Presidente della Commissione antimafia in Toscana e alcune sue dichiarazioni a margine… Ricordando peraltr, nell’articolo, che della questione si parla da decenni e non si scopre adesso. Stop. Quanto alle considerazioni sugli aspetti politici, ognuno può fare quelle che vuole e che ritiene più opportune e pertinenti.
Posto che all’inizio del mio primo intervento l’ho detto e l’ho scritto che almeno la questione della diffusione della/delle Mafie in Toscana e nel centro Italia ormai da anni è stata riportata da Primapagina,vorrei sapere cosa ne pensi tu delle considerazioni che ne scaturiscono e che mi sono sentito di fare, visto che sei un sostenitore di ”Possiamo”.Sbaglio od almeno in tali considerazioni(magari scritte anche male poichè di getto e che io non rileggo quasi mai prima dell’invio per la pubblicazione)almeno qui potresti essere d’accordo con me ? Oppure d’accordo solo in parte visto che auspichi la collaborazione nella politica locale del partito che porta come veicolazione più importante ed è legato come tutti gli altri al ”sistema dei soldi”? Ogni idea ha la propria dignità e la ragione di essere espressa questo certamente , ma se è una idea convincente va portata avanti con decisione senza mezze misure e come la mia è stata quella di dire che ”i cambiamenti veri ed importanti” avvengono in periferia sono quasi sempre trainati ed a seguito dei cambiamenti su scala nazionale e globale.Anch’io credo che sia difficile cambiare, quasi impossibile se si voglia farlo radicalmente e tutto e subito, ma in tale tendenza e diciamo-ricerca- io credo che si debba essere conseguenti e saper vedere dove ci sia l’affermazione dell’iniquità e chi la possa pilotare.Perchè nulla è casuale, tantomeno in politica.Ed allora,se una ha certe idee che identifica come di sinistra, basandosi sulla storia della stessa sinistra,dovrebbe saper vedere dove finiscono le buone idee e dove inizi la compromissione, perchè è sempre più difficile vederlo da una parte, ma è altrettanto facile individuarne guardandosi intorno gli effetti che si producono e chiedersi i vari perchè .Ed allora io dico che dovrebbero scattare in una testa pensante certe considerazioni. Se non scattano è perchè non si riconoscono valide certe idee oppure non ci piace farle scattare.E lì casca l’asino.E di asini che cascano, in Italia ce ne sono a milioni, c’è proprio un partito, un partito di persone perbene a milioni ma che spesso coinvolti nelle spire della politica sanno sempre di meno distinguere dove inizi la buona politica(quella annunciata) e dove si finisca con la malafede(quella partecipata).Queste persone normalmente tollerano poco il confronto e la critica, lo evitano, lo declassano a puro fatto di cronaca, non ne vanno a ricercare dentro loro stessi le cause da dove vengano certe istanze.E’ lì che la cosa diventa un fatto culturale che contribuisce negativamente e che annebbia le idee della gente. E lo scopo a monte è solo uno quello del sistema:Regnare e ricondurre all’ordine(il suo) chiunque per qualsiasi ragione si possa scostare.Impiegando qualsiasi mezzo.
sono d’accordo. Ma questo conta poco. Il problema è annoso, noto e più volte affrontato. La politica, tutta, è invece in ritardo, colpevolmente. Ma se qualcuno (che conta, peraltro) comincia a parlarne, meglio tardi che mai… Anzi forse la politica non è solo in ritardo, o incline a fare come lo struzzo… Probabilmente in certi settori ha pure lasciato fare, altrettanto colpevolemente. Però certi fenomeni è anche difficile individuarli e contrastarli. Per esempio certe lottizzazioni discutibili e sospette potevano essere evitate o bloccate? Se i piani regolatori prevedevano determinati interventi ed espansioni no. Si può evitare che aprano attività fittizie che servono solo a ripulire un po’ di soldi? No… Quanto alla politica locale, io non auspico, come dici tu “la collaborazione tra maggioranza e opposizione”, auspico il confronto, la discussione sulle questioni, senza troppi preconcetti e soprattutto senza dire – da una parte e dall’altra – “io con questi non ci discuto”, perché quello, a mio modestissimo parere è il contrario della politica. E può farti stare tranquillo con la coscienza, ma è molto difficile che porti risultati… E io credo invece che l’obiettivo della politica debba essere proprio quello di portare dei risultati, i più vicini possibili, alle proprie convinzioni…
Il limite grandissimo oggi di tale convinzione è ormai provato e sotto gli occhi di tutti da anni, poichè con il detrimento della politica l’iniziativa che tu paventi del confronto per spostare il senso di marcia della maggior parte degli uomini produce irrimediabilmente nelle sue fondamentalità la prevalenza dello schieramento che si vorrebbe far cambiare. I meccanismi economici producono ” il cosiddetto passo avanti e due indietro” poichè la politica oggi è fatta da uomini che non sono più i dirigenti che noi abbiamo conosciuto nel nostro corso di vita.
Questa è una cosa pesantissima che si ripercuote negli equilibri della politica ed in assenza di certezze l’unica certezza è quella del sistema, che in maggior parte dà quando si sente minacciato e toglie quando lo può fare, ed assoggetta tutto questo suo cammino abbracciando la cosidetta sinistra e facendo fare a lei le cose più inique che la destra avrebbe difficoltà a far passare.Gli esempi di questo sono sotto gli occhi di tutti, con il Job act, con la buona scuola, con le menzogne giornaliere delle TV di stato sullo sviluppo e sulle possibilità di uscire dal tunnel.Quindi quello che dici non è vero, non è reale, ripeti solo un mantra al quale oggi credono sempre meno persone. Non ho ricette ma se permetti ho anche dentro la conoscenza il grado di velenosità di questo sistema, la cui esistenza è basata nel fatto di dire una cosa e farne un altra. E guarda caso che quest’altra è la ripetizione papale papale di ciò che serve ad andare avanti ai padroni del vapore, che non sono una invenzione di qualcuno, ma che esistono, sono vivi e vegeti, portano i soldi all’estero, evadono e fanno evadere con i loro governi 150 miliardi all’anno di tasse.Pagano inezie per far rientrare i loro capitali mentre i banchieri salassano le banche ed i risparmi della povera gente.Questo è quanto.Ed allora se i gestori sono questi e vedrai che faranno il governo insieme alla fine per non farsi scalzare,se mi permetti penso che se i cambiamenti ci debbano essere anche nelle piccole realtà come è quella di Chiusi, ci saranno quando cambierà la storia più grande, come è già successo nei grandi avvenimenti nelle grandi realtà storiche dove la situazione e gli uomini sono cambiati. Se non si legge la storia così ci si basa sull’asfittica politica che vediamo adesso, che va contrastata certamente e cercato di far vedere alla maggior parte di gente possibile cosa produca il partito che hanno eletto. Può non riuscire tale opposizione o dare pochi frutti nella direzione del cambiamento,ma credo che comunque i cambiamenti ci saranno quando la gente sarà stanca e sarà veramente purtroppo sull’orlo dell’abisso.Il fascismo è durato venti anni.Questi dalla fine della prima repubblica sono quasi 30 che ” incincischiano” e che non producono nulla, anzi dicono che devono stringere il nodo ancora di più alla povera gente, dicono che stiamo uscendo dalla crisi e la gente li vota ma la crisi è sempre più profonda.Fino a quando le vittime non seppelliranno i propri becchini tutto continuerà come prima. Nell’attesa attrezziamoci a non fare quello che vorebbero i nostri becchini, che per reggere dividerebbero con noi gli impegni e le responsabilità come gli farebbe comodo.LA GENTE LI HA ELETTI ? ALLORA GOVERNINO E RENDANO CHIARO ALLA GENTE QUELLO CHE FANNO E LA POLITICA CHE PERSEGUONO. Si attrezzino però a dire alla stessa gente qualche gabola credibile quando saranno costretti dalle condizioni a prendere Berlusconi come loro partner per poter reggere le sorti d’italia.Perchè quello finiranno per produrre ! La fusione a freddo iniziale di quel partito a questo porterà e governeranno insieme perchè per fare questo si stanno attrezzando già oggi…..e l’errore della maggior parte della gente schifata ancor più, sarà quello di non andare a votare.Quindi quello che dici tu e che paventi quando dici ”più vicino possibile alle proprie convinzioni” è un sofisma oggi purtroppo.Chi lo dice sa bene che è lo stesso sistema che insiste su tale logica e lo si è visto che oggi è allo stremo ma che costantemente si nutrirebbe anche dell’ossigeno della compartecipazione. A Chiusi poi per fare cosa? Cambiare ed eliminare Orizzonti ?Incidere sul nuovo statuto? Lo si è visto come abbiano fatto.Resterebbe qualche concerto Rock, uno o due… hai detto nulla…. in un contesto dove si vorrebbe unire alle elocubrazioni sull’internazionalismo della cultura, sulle frotte di turisti in valdichiana, il cibo , il buen retiro ed il paesaggio con le rotoballe…….ed ancora si insiste dicendo che se i tavoli della cultura falliscono lo si debba alle opposizioni che non vogliono collaborare.Su cosa li fai, su questo che ho detto l’unione ed il confronto ? Non ho mai visto, nemmeno con gli innesti e la partecipazione di altre piante, che le querce diano limoni…..
Unione di che?
Il rendergli il cammino più facile per poi trovarseli dietro….o fai finta di non capire ? Tu scrivi ma non tieni in nessun conto quello che ti viene risposto poichè quando sei a quel bivio fai finta che prima non sia successo nulla e ricominci da capo… consideri quello che vuoi e basta e re-incischi.Io, per mia natura ti ribadisco per l’ennesima ed ultima volta-se ancora nel caso tu non l’avessi capito-che quello che hai detto e che immagini debba essere la politica e cioè il confronto anche sulle cose diverse e su piani diversi con il quale ero e sono stato quasi sempre d’accordo anch’io,oggi credo che nel tempo in cui viviamo non abbia spazio e serva solo a validare le istanze di chi governa con la forza dei numeri ma non della ragione della politica che produce. E’ per questo che ho detto e ti ripeto ”con questi nemmeno il caffè” e che tu giudichi che sia questa il contrario della politica.Ho provato di dirtelo in mille modi forse perchè m’illudo che tu lo possa capire questo, ma non sono più i tempi di prima e che noi abbiamo conosciuto, quindi varia e cambia di grosso il modo di mettersi in relazione.Questi- e non mi dirai di no- non tengono in nessun conto la posizione delle opposizioni, le vorrebbero coinvolgere nella pasta che hanno deciso LORO come debba essere fatta, anche su tua illuminazione. Ed allora io ti dico,se tanto ti stà a cuore tale procedura,come hai tirato la volata a Possiamo in maniera lecita, se tu la pensi così, sciogli i cani e se tale è la tua visione entra totalmente nella loro orbita e ”fatti assorbire rimanendo fuori”, così il dualismo sarà perfetto e non da dare adito a cattivi pensieri, che poi osservo che non ti stiano tanto a cuore, se fai finta di non capire e se mi rispondi come mi hai risposto. Cosa ti devo dire Marco? Fai come faresti, non ti devi mica giustificare con Carlo Sacco, si fa per disquisire, ma un aspetto valoriale di questo se io ti dico quello che penso, lo dovresti pesare.Ripetendomi, con chi ha cambiato diverse volte posizione per salvaguardarsi una prebendina di scranno io non mi ci faccio coinvolgere perchè non ho nulla a che spartire e diventerebbe una forzatura questo per me. Se per te non lo è fai pure, ma non mi venire a fare la gatta morta dicendo che non hai capito il significato del mio discorso che anche se male espresso, nella sua essenza mi sembrerebbe chiaro.E qui la finisco.
Carlo, io non intendo né farmi coinvolgere, né invitare altri a “farsi coinvlgere” o a collaborare con chi comanda, dico semplicemente che la politica è una cosa, il rinchuidersi in una torre d’avorio rifiutando qualsiasi confronto (confronto, non coinvolgimento) in attesa di prendere la maggioranza dei voti e mandare a casa gli altri, è cosa diversa. Non è politica. E’ religione. E io non sono mai stato religioso. Poi, Carlo, ognuno resta delle sue opinioni, mica è reato. Anzi, se la pensassimo tutti allo stesso modo sai che palle…
Visto quello che succede con “SEI” e tutte le scatole cinesi di contorno, la mafia esiste in Toscana ed è solo politica ed unilaterale ! Ci rendiamo conto che tra Coop e altri intrighi,dove c’è una certa politica di parte c’è mafia.Una mafia senza mitra ne coppole,ma peggiore,perchè si nasconde dietro un perbenismo di tipo clientelare,dove tutti mangiano e fanno mangiare,amici e amici degli amici.Il recente rinvio a giudizio del padre di un ex presidente del consiglio è la prova provata che la Mafia politica è un dato di fatto.
Quello che è successo al MPS non insegna nulla ? Eppure già pensano a nomine e amici da mettere al comando del nuovo MPS ! Altro giro altra corsa !!
X Niccolò Martinozzi. Io credo che sarebbe il momento che debba avvenire un passaggio fra una concezione clientelare che ha prodotto guasti verso tutti e verso tutto il territorio(MPS, Mondezza,Banca Etruria ecc ecc, per passare ad una condizione che possa essere una garanzia e che punti all’onestà, prima individuale poi politica di gruppo. Ed allora se si riconosce che questo possa essere il viatico, occorre dare uno scossone all’establishment politico perchè le incrostazioni che fanno ritornare al punto di partenza e che formano le principali resistenze al cambiamento sono come i mulini a vento di Don Chisciotte,e chi abbia letto il romanzo di Saavedra lo capisce il perchè.Tutte le critiche che ruotano intorno al populismo vengono da apparati che sono peggiori dello stesso populismo ma che loro stessi hanno prodotto.Marco Lorenzoni dice che secondo lui occorrerebbe avere un confronto con la Giunta di Bettollini (anzi parla di confronto -quasi soft-non di collaborazione si badi bene ) e lo dice in forza di cosa ? In forza di quel principio che ha citato e col quale io credo che una persona matura non possa non andare d’accordo che è quello che ”occorra fare i conti con l’esistente”. Come apparentemente pensare diversamente? A parte che gli ho già risposto che i tempi sono cambiati e fortemente cambiati,e tali confronti la maggioranza si sà bene dove se li possa mettere,se non sotto i piedi ed andando avanti per la propria strada come un rullo compressore. Bene, mi dici Niccolò- eppure memoria ce l’hai anche te -perchè quando c’era Ceccobao non parlava di necessità di ”confronto” e lo avversava in maniera sistematica dalle colonne del suo giornale? E’ cambiato qualcosa nella sostanza da quel tipo di amministrazione a questa attuale? No affatto. Ceccobao era decisionista come è in fondo Bettollini, magari conosceva meglio la macchina del partito di cui era espressione, erano altri tempi e- se posso dirlo- talvolta sembrava anche ”senza tanti fronzoli” se doveva raggiungere uno scopo.Non parlo del gradimento popolare perchè non essendo a quel tempo in Chiusi non posso dare giudizi e per me è materia del tutto sconosciuta.Bettollini è una creatura diversa? Diversa quanto e come ? Eppure è la continuazione di Scaramelli, tanti dicevano una ”sua creatura” nel senso della sua continuità. Bene, se questo è vero e reale, perchè l’accanimento verso Ceccobao da parte del giornale e l’apertura ed il riconoscimento che ci si debba confrontare con l’aministrazione Bettollini ? Cos’è che è cambiato nella fondamentalità delle cose sostanzialie che cosa è successo nel frattempo ? E’ cambiato” il clima” è la mia risposta per quanto ne possa intendere, un clima più permissivo che non è più quello del ”comando” con gli ordini calati dall’alto verso l’establishment del partito stesso ma la festa dell’apparenza di scaramelliana memoria, nella quale nel grande abbraccio verso l’esterno ci si è sforzati di andare verso i cittadini e verso le opposizioni con la tattica del bastone e della carota sempre in atto verso le opposizioni, e tutt’ora è questo.Certamente, politicamente tale comportamento rende di più, ma nell’apoteosi del ”teatro”, il corpo del consenso tende a rimanere inalterato e se dovesse cambiare-bada bene- quì stà il nocciolo vero della questione- non cambierà perchè Chiusi avrà un ribaltone politico in forza di Possiamo o dei 5 Stelle,ma cambierà in forza di quello che succede nel territorio nazionale ed è quello che determina l’andazzo , non Chiusi che possa essere roccaforte o non roccaforte. Il PD questo losà bene, e sà altrettanto bene che i grandi cambiamenti del modo di essere e di comportarsi della gente avvengono nella macro-politica non tanto nella piccola politica locale perchè noi spesso abbiamo l’erronea impostazione che le cose ancor oggi siano frutto della ”costruzione dal basso”. Non è più così, ed ecco una parte-non tutta certamente -della spiegazione della chiusura verso le opposizioni e Marco in tal modo crede che prospettando un incontro si possano mettere in relazione i diversi modi di pensare ed agire, trascurando il fatto che poi a decidere è solo una parte.Se si rimane dentro tale discorso non esiste una reale apertura, ma la reale apertura serve solo a chi ha lo scettro del comando ed il vestito che indosserà alle nozze lo cucirà anche il sarto dell’opposizione ma sarà un vestito dove non si riconosce più se i pantaloni sono con le pence oppure senza, se la giacca sia corta oppure lunga, se si abbottoni oppure si debba portare slacciata ecc ecc.Tale marasma serve alla continuazione di questa politica ed è proprio quella che talvolta mi sento di contestare nelle colonne del giornale di Marco, perchè -l’ho detto molte volte- quando l’acqua è confluita nell’alveo principale, il colore si mischia e non è più possibile fare distinzioni.Questo vorrebbe chi ha la vena principale dell’acqua, in modo che la gente mettesse tutto alla stessa stregua e dicesse: ” vedi, si critica dal di fuori, ma poi quando si arriva dentro, si annulla tutto”. Ecco di chi si fa gli interessi, dei cittadini ? I cittadini hanno votato ed il segnale è stato netto.Governa il PD ed è lui che si deve assumere le responsabilità, piaccia o non piaccia.Poi, se la gente rimarrà delusa ha la facoltà di cambiare, ma cambiare in corso d’opera sarebbe una operazione di maquillage altrettanto fuorviante, in primo luogo per i cittadini.Anche per coloro che hanno votato PD. Le sirene hanno condizionato oltre ogni misura il corso degli eventi nel lontano e vicino passato.Lasciamo perdere.Il vizietto non è stato abbandonato e la politica purtroppo funziona sempre nella stessa direzione. Io dico che sarebbe l’ora di dire basta.cosa debbono andare a proporre Possiamo od i 5 stelle a Bettollini, i tavoli della cultura in maniera e salse diverse?
Quando la gente vedrà e si renderà conto del deserto che è stato prodotto forse la situazione cambiera in maniera che non si abbiano ritorni indietro.Il loro terrore è questo, quindi qual’è il confronto auspicabile? Con una giunta i cui componenti non hanno mai alzato il dito per dire il loro parere ma soltanto signorsì ? .E’ questa la maggioranza con la quale occorrerebbe confrontarsi ? Chiediamocelo il motivo di tale ” auspicabile apertura” senza cascare dalle nuvole…e la risposta è dietro l’angolo a coloro che pensano di dare lezioni quando dicono in effetti ” o così oppure la torre d’avorio”.Eh no caro Marco, così si finisce per intorbidire l’acqua, già difficile adesso a vederne il colore, ed è nel torbido che i pesci sguazzano come vorrebbero fare sempre,figuriamoci domani.Non mi trovi d’accordo.Ma l’avevo già detto e secondo me non è il rifiuto della politica ma è il rifiuto dell’accettazione di quello che sarebbe una progressiva condizione subordinatoria di condivisione di politiche inevitabilmente dannose, che si verificherebbero con cognizione di causa.
Caro Carlo,bisogna rendersi conto che questi fanno politica solo per un loro tornaconto ! La Politica,quella vera,quella con la ” V ” maiuscola,non esiste più.! Vedrai che fugone in questi giorni ! quanti autostoppisti con il ditino alzato ! Negli Stati Uniti,in Inghilterra in qualsiasi altro stato democratico,dopo un’esperienza,il politico sparisce,ha fatto il suo tempo! In Italia uno come Napolitano,che alle sei caga,alle sette fa pipì e alle otto si sveglia,ancora vuole dettare legge ! Ti sembra normale ? Tutti i trombati vogliono un posto ! Non si accontentano dei vitalizi vogliono dire la loro,vogliono continuare a portare il paese allo sfacelo ! Quando sono al governo fanno danni ! Quando non ci sono più,hanno le soluzioni !! Bisognerebbe fare come in ROMANIA,tutti in piazza e politici a casa !!!
M’ah, non lo sò se sarebbe buono quello che è successo in Romania,parlo di buono nel senso ”buono per il paese”, anche perchè sò per certo che dalla confusione esce sempre perdente il più debole.Quello che è sicuro e dove non ci piove sopra è il fatto che la confusione però è stata portata e messa in essere da chi governa e chi governa è eletto dalla gente, e la gente è stata subordinata al fatto della propaganda.Come sempre è una questione culturale, e se con la cultura poi alla fine non si governa,è la forza a prendere campo. Guarda il maggior partito di governo:le correnti si rinfacciano le une con le altre di aver provocato la dissoluzione e la crisi del maggior partito della sinistra quando sono state loro stesse le prime a smarrire il significato di sinistra, ad esultare quando la sinistra che dava fastidio è stata ridotta in pezzi e si è ridotta da lei stessa in pezzi.Quello che mancava alla sua emarginazione gliel’hanno dato loro come colpo definitivo. Oggi si succhiano le ferite pronti a rimbeccarsi che se vincesse Berlusconi o Grillo sarebbe causa dell’uno o dell’altro. L’italia è questa, ma ricordati Niccolò, che è questa perchè c’è stata gente nel passato che l’ha voluta così, ed a cui ha fatto comodo.Tutti possono essere colpevoli di questo, nessuno ha tutte le ragioni e nessuno ha tutte le colpe, ma i distinguo occorre sempre farli, sennò si cade nel populismo.Ed il maggior responsabile è chi ha governato ed ha organizzato la vita politica autoproteggendosi e restando aperto ad ogni speculazione di carattere economico ed anche di alleanze internazionali.Ha cercato di coalizzare tutti i partiti per la propria sopravvivenza contro la sinistra costituita. La camaleontica Democrazia Cristiana si è dimostrata capace una volta detronizzata nella prima repubblica, di rioccupare lo stato nella seconda, oggi per non farsi scalzare ha assunto i connotati della sinistra e se li senti parlare parlano di socialismo e di socialità dopo fatto fare la cura dimagrante alle classi subalterne.Allora, ti sembra sinistra questa? Ed ancora non hanno finito.Ma c’è qualcosa di altro che devono dimostrare che temono di non essere compresi ? E la gente continua a dar loro credito, ma non è sinistra, la sinistra è un altra cosa, e la gente perbene a milioni non si è accorta che quel partito ha scalato dall’esterno la sinistra, se ne è impossessato e l’ha diretta per far passare le peggiori cose nel sociale che con la destra al potere non sarebero mai passate.Allora se non si dà il significato alle partole non si può parlare di nulla,al loro interno diventano delle discussioni fra sordi che si rimbalzano le responsabilità l’uno con l’altro mentre la stessa gente che li ha votati non capisce perchè culturalmente è incapace di concepire i termini politici delle questioni.
Tutto qua. Ti sembra poco ? Tu sei di destra, ma dimmi se questa è una sinistra,eppure la gente la conosce come centro-sinistra. hai capito cosa è passato nella testa della gente grazie ai media ed alle TV ed ai manipolatori di tutti i giorni ? Di chi viene fatto l’interesse se è l’interesse nelle scelte politiche che si compiono che non deve essere mai perso di vista? Ti sembra che sia l’interesse della gente questo? Ed allora se si dividono, non posso che esultare, perchè da una parte se sono costretti ad andare verso il centro destra saranno costretti a gettare la maschera mentre chi si porrà più a sinistra avrà motivo di riflettere sulle sue scelte nell’accettazione di stare dentro un partito-supermercato, dove ognuno hab comperato ciò che più gli è piaciuto. Ritornerà Berlusconi ? Forse, ma saranno responsabili loro con le loro gabole ad averlo favorito e le gabole le hanno approvate loro che erano di quel partito mica altri che erano al di fuori di quello. Non ritornerà ed arrveranno altri nella fattispecie dei 5 stelle? Anche lì si vedrà che tanti faranno l’autostop come dici tu(se si guarda a quanti l’hanno fatto in Parlamento in questa legislatura ed abbiano cambiato casacca). Guarda caso però tutti coloro che stasera abbiamo sentito scagliarsi l’uno contro l’altro non si sono mai scagliati contro il fatto che li sovrasta tutti e che è quello della creazione di quel partito basata sulla fusione a freddo, dove alla fine una piccola minoranza ha preso la maggioranza di coloro che erano di sinsitra o sedicenti e che ancora visto alla fine che il loro piano strategico forse fallirà si scagliano contro i loro colleghi di partito, che a loro volta gli rinfacciano che di sinistra hanno solo la veste perchè gli atti che hanno prodotto sono tutto il contrario.Tutto questo giuoco però l’hanno accettato tutti, da coloro che adesso gridano alla scissione, dai vari Bbersani, d’Alema,Speranza. E’ un partito nato male, tenuto su a forza di medicine, ed alla fine le medicine hanno prodotto l’avvelenamento del corpo.Se tu ci pensi non poteva avvenire diversamente quando si vuole unire due tipi di culture con la forza e con il fumo degli apparati mediatici e con i discorsi. Le unioni si fanno sui fatti, sulla concretezza e fondatezza delle riforme, sulla partecipazione della gente. E’ stato fin dalle origini un partito dirigista che eliminate tutte le sezioni dove si discuteva, sono state messi insieme per convenienza dei politici eletti le strutture per continuare a reggere, ma il paese è sprofondato, a cominciare dagli anni di anti-berlusconismo che ha prevalso nella loro politica perchè solo di quello principalmente si sono alimentati per 10 anni, fino poi farci insieme il Nazareno. oggi in lacrime invocano Prodi.Poi vengono a parlare di socialismo ed hanno il coraggio di incazzarsi. ma s’incazzino contro loro stessi se non capiscono che hanno prestato il fianco a quella che c’è sempre stata in Italia e che si chiama DC in salse diverse.I veri responsabili del degrado sono stati loro ed ancora assistiamo ai discorsi che dividersi sarebbe un danno per l’Italia. L’Italia di drammi li ha subiti tanti , ma sono drammi antichi, quelli della 1° guerra, del fascismo e dellla 2° guera mondiale e del fascismo che non è mai morto perchè ha trovato riparo all’interno dell’ignoranza di quel partito che oggi ha cambiato nome e che vediamo sempre al potere.Quelli non sono i ” comunisti” o come li vogliono ancora chiamare, sono il loro contrario.Se si legge la storia d’italia questo se ne ricava,e si vede da quello chi sia che ha tradito gli interessi degli italiani. Ti saluto.