Chiusi Scalo, edizione solidale di Sbottegando: insieme ai commercianti locali anche produttori di Amatrice

CHIUSI – Nel primo week end di marzo (da venerdì 3 a domenica 5) torna “Sbottegando” a Chiusi Scalo. E’ un po’ il segnale, lo squillo di tromba, che annuncia la fine dell’inverno e l’arrivo imminente della primavera. Un’occasione per fare il cambio del guardaroba e non solo, sfruttando l’onda lunga dei saldi e prezzi ancora più scontati per l’occasione.
Non è una fiera o un mercatino, ma, come è noto, sono i commercianti locali che tirano fuori la merce dai negozi e la offrono a prezzi non usuali, sulla bancarella. E’ anche un’occasione per uscire di casa, per animare il centro cittadino, per far tornare, sia pure per un fine settimana soltanto, Chiusi Scalo ai fasti di un tempo, quando rapresentava il punto di riferimento commerciale di un territorio piuttosto vasto. E dopo le iniziative natalizie, che hanno visto una forte collaborazione tra Chiusinvetrina e le Contrade, anche questa edizione di Sbottegando vede l’associazione promotrice non da sola. Rispetto alle edizioni precedenti ci sarà infati una novità, che è a suo modo un “segnale”. Un altro squillo di tromba. Un richiamo alla solidarietà. Ospiti d’onore della tre giorni chiusina saranno infatti le aziende e i produttori di Amatrice colpiti dal sisma del 24 agosto e quelli sucessivi. Potranno vendere i loro prodotti, parlare con la gente, sentrsi meno soli, non abbandonati. Un modo insomma per rialzarsi.
“Chiusi e Amatrice come una famiglia”, dice la presidente di Chiusinvetrna Paola Fatichenti (foto), che sottolinea come sia forte il legame tra le due realtà: “Amatrice per molti chiusini è come una seconda casa, quella che ha ospitato tanti ragazzi e le loro famiglie durante le loro estati, con il campeggio a Santa Giusta. Lì hanno giocato, fatto amicizia, si sono innamorati, sono cresciuti, lasciando un pezzo di cuore in quei posti incantati. Chiusi si sente in dovere di aiutare, con una ragione in più, quelle persone e quei luoghi. Appena dopo la tragedia del terremoto, nessuno è rimasto con le mani in mano: la Parrocchia Santa Maria della Pace, il Comune di Chiusi, Chiusinvetrina e tanti altri ancora, si sono dati da fare per portare quanto più aiuto e supporto possibile alle zone colpite dal sisma. Dopo la raccolta fondi e l’acquisto di beni materiali, consegnati direttamente dal Parroco di Chiusi, Don Antonio Canestri, è nata quest’idea: quale occasione migliore dello “Sbottegando” per invitare aziende e produttoridi Amatrice ad esporre e vendere i propri prodotti? Ospiti d’onore per i tre giorni di Sbottegando saranno l’Hotel Roma che preparerà piatti speciali di Amatriciana, l’Azienda Agricola Sandro Perotti e I prodotti tipici di Emidio. Sono persone che purtroppo hanno perso tutto dalla casa all’attività, proprio per questo i negozianti di Chiusi Scalo apriranno le loro braccia per accogliere i colleghi reatini per dare un segno di solidarietà. Per noi è un onore – sottolinea ancora Paola Fatichenti- avere come ospiti queste persone, che nonostante il gravissimo disagio che hanno vissuto, non si arrendono e sono un esempio per tutti, di forza e tenacia.”
Amatrice, Comune di Chiusi, Sbottegando
Va bene la solidarietà, la trovo una cosa non giusta ma giustissima ! Ti volevo però chiedere ricordando i tuoi ipercritici interventi passati su Sbottengando, perchè adesso non traspaia nemmeno un pezzetto di quell’ipercriticità che portò anche al risentimento ed al contrasto con alcuni commercianti ed anche con l’organizzazione che tu nel lontano e recente passato dell’era Ceccobao hai sempre criticato?Mi chiedo, cos’è cambiato che ti ha fatto cambiare opinione? Ne prendo nota anche con piacere ma se permetti me lo chiedo, perchè a vista dei miei sprovveduti occhi, me lo chiedo cosa sia cambiato sia nella quotidianità di Chiusi con tale manifestazione sia nell’organizzazione ed anche nell’atteggiamento verso i commercianti che una volta non lontano nel tempo li ricordo bene come fossero risentiti per non dire peggio, verso di te, perchè -” non si poteva dire secondo loro che tutto andasse male e se ne parlasse negativamente ed era deleterio” e oltre all’evento della solidarietà che ritengo una cosa positiva,è lecito che me lo chieda o no ? O sbagliavi prima o dici bene adesso perchè cosa è cambiato non l’ho capito, scusa il mio limite… Oppure ritorna ad essere valida la teoria dell’elastico delle mutande che dove lo tiri arriva? Stai a vedere che è probabile ne esca che si diceva bene prima e bene adesso e che sia io che mi ricordi male oppure che sia io ad essere-come si dice, non mi viene la parola giusta- ”astioso ?”, ”polemico ?”,” ingiusto?”, ”che non sappia leggere quanto scritto fra le righe”? Perchè ? Non voglio dimostrare nulla, non m’interessa,ma vedi che talvolta potrebbe essere giusto fare le bucce ed avere memoria e comunicarlo ? No, perchè sennò si cade sempre in piedi ed anche questo qualche cosa-se mi permetti- vuol significare nella nostra ” simpatica-velenosetta” diatriba con la quale è almeno un anno che insisto con te. E meno male che proprio solo non sono stato nel notare questo, ma questo vorrebbe dir poco di fronte all’oggettività.Poi anche se l’oggettività sia un fatto opinabile, allora mi cheto….ma lo sai anche te perchè l’ho definita ”simpatica e velenosetta”diatriba. L’ho definita tale perchè riguarda una cosa che si chiama ”sistema valoriale” ed a me come amico non m’interessa riguardarti le tabelline,non me ne viene nulla in ogni caso, l’unica cosa che m’interessa è quella di non passare da fesso quando tu dici e scrivi, perchè l’hai scritto : ”…Primapagina avrebbe cambiato atteggiamento? Non scherziamo ! ”. Sono ormai anziano e la memoria può esserre fallace, ma certe cose a cui prestare attenzione e ragionarci dentro di me, me le ricordo.
Carlo, personalmente sono stato molto critico con Ceccobao e anche con alcune iniziative, ma non ricordo, nello specifico, articoli ferocemente critici verso “Sbottegando”. Ho sempre sostenuno che il primo problema di Chiusi e dello Scalo in particolare è quello di far tornare la gente nelle piazze e nelle strade, di farla uscire di casa. Quindi va bene anche Sbottegando. Se mai, e anche questo l’ho scritto più volte, non è sufficiente metter fuori un po’ di bancarelle o fare eventi che abbiano a che fare solo con il commercio… Mi pare però che da qualche tempo gli stessi commercianti con la loro associazione si muovano con uno spirito meno “di bottega” e cerchino collaborazioni e sinergie con altre iniziative: lo hanno fatto con le contrade per il Natale e non solo per i Ruzzi, lo hanno fatto l’anno scorso con il festival rock allestendo vetrine ad hoc e con il festival Orizzonti, aprendo dei temporary shop a Chiusi città durante la manifestazione… Stavolta hanno chiamato i produttori di Amatrice… A me questo sembra un modo migliore anche di fare “promozione commerciale” e promozione della città. Tutto qui. Se poi mi domandi: bastano sbottegando o la Fiera alla Stazione per rivitalizzare Chiusi Scalo, ti rispondo di no, ora come 7, 8 anni fa… Ma non mi sembra che sia una manifestazione da demonizzare (cosa che tra l’altro non ho mai fatto), sopratttutto se propone anche momenti di solidarietà o di interazione con altre realtà. Probabilmente sarebbe meglio se Sbottegando coinvolgesse TUTTI gli esercizi commerciali e non solo una parte. Ma questo dipende da dinamiche e situazioni interne al mondo dei commercianti. E poi, scusa una domanda: ma perché chiedi a me cosa è cambiato e non chiedi ad altri soggetti, comprese certe agguerrite opposizioni, cosa pensano sdi Sbottegando? Io non ho letto posizioni critiche da nessuna parte. Io dovrei essere critico e gli altri no? Chiudo con una considerazone: se ogni tanto Chiusi vive qualche ora di struscio, se si riempie di gente, che sia per un’opera lirica, per una partita di calcio, per un concerto o per Sbottegando io ne sono contento. Alla fine male non fa…
Gli americani direbbero : rushly C.V.D.