FESTA DI CASA POUND A CHIANCIANO: CLIMA TRANQUILLO. 5 SEDI DEI NEOFASCISTI IMBRATTATE IN TOSCANA

PRESA DI MIRA ANCHE LA SEDE DI CASAGGI’ A MONTEPULCIANO
CHIANCIANO T. La festa-raduno nazionale di Casa Pound a Chianciano che si chiude oggi con un pranzo sociale pro-terremotati, si è svolta in un clima blindato, ma disteso. Nessuna tensione al Palasport o nei dintorni. Grande schieramento di polizia, carabinieri e vigili urbani a presidiare la zona, ma nessun momento di tensione. Altrove però, sempre in Toscana e precisamente a Grosseto, Pistoia, Lucca e Pescia le sedi di Casa Pound sono state prese di mira e imbrattate con vernice rossa e letame. Stessa cosa è successa alla sede di Casaggì a Montepulciano. Secondo i responsabili dell’organizzazione neo fascista si tratta di atti intimidatori dell’estrema sinistra, “intimidatori e codardi, compiuti nel momento in cui le sedi erano tutte sguarnite e vuote poiché tutti i militanti si trovavano a Chianciano o nelle zone del terremoto”.
Il responsabile regionale di Casa Pound Palazzini addebita gli “imbrattamenti” alla “cultura del neofascismo che non ha idee e progetti” e indica nel governatore della Toscana Enrico Rossi uno “dei mandanti morali di tali azioni e danneggiamenti, avendo più volte chiesto che fosse impedito a Casa Pound di organizzare il meeeting di Chianciano”.
Così come sono da condannare e tenere a distanza i richiami al fascismo, al culto della violenza (“il cadavere del nemico ha sempre un buon odore”, “nel dubbio mena”, sono due degli slogan stampati sulle magliette in vendita alla festa di Chianciano) dei militanti di Casa Pound, sono altrettanto condannabili- e pure inutili e politicamente controproducenti – i gesti vandalici compiuti contro le loro sedi. Gesti che regalano a Casa Pound visibilità e un’aura di vittima su cui poi potrà lucrare.
Non a caso in quel migliaio di militanti, in questi due giorni tranquilli, ma fortemente identitari e deteterminati presenti a Chianciano, gli imbrattamenti delle 5 sedi toscane hanno scatenato una reazione di orgoglio e di “attaccamento alla maglia” facendo salire un po’ la temperatura anche della kermesse nella cittadina del fegato sano.
Chianciano e la Valdichiana avevano manifestato contrarietà e preoccupazione per il raduno dei fascisti del terzo millennio, ma lo hanno fatto pacatamente, civilmente, democraticamente, con una grande manifestazione antifascista promossa dall’ANPI, domenica scorsa. E nei giorni del raduno hanno lasciato fare, tenendosi alla larga dal palasport, proprio per evitare eventuali momenti di tensione. La festa raduno sta volgendo al termine. Da oggi pomeriggio tutti a casa. Con la speranza che anche la ritirata sia tranquilla…
Peccato. Peccato che si sia data a Casa Pound tanta visibilità invece di ignorarne il congresso, non essendo loro evidentemente abbastanza fascisti per impedirglielo per Legge; peccato che qualcuno, che forse si dice democratico, abbia fatto un gesto altrettanto fascista imbrattando le loro sedi. Peccato.
Note di condanna degli atti vandalici contro le sedi di Casa Pound e di Casaggi in varie città della Toscana e anche a Montepulciano, sono state diffuse oggi da ANPI Valdichiana, dal sindaco di Chianciano Marchetti e dal Pd di Montepulciano e Chianciano.
https://www.facebook.com/PrimaPaginaChiusi/posts/719817448157804?pnref=story
Buon reportage su Facebook (consiglierei un microfono dedicato, perchè si capisce poco il parlato e nella prima parte, affatto). Mi pare che nessuno di loro dissimuli orizzonti fascisti, ennesima prova che della nostra grande cultura giuridica abbiamo ereditato solo il guscio. Rimango convinto che sia stato inutile scendere in Piazza per manifestare, sapendo che era un gesto privo di efficacia, per alcuni politicamente opportunista ma che esalta invece l’impotenza di chiedere persino l’applicazione di una Legge dello Stato, dando invece ai casapoundisti grande visibilità. Cui prodest?
Io invece rimango dell’idea che sia stato giusto e opportuno (ed è giusto e opportuno) manifestare e anche scrivere, raccontare, documentare un evento come la festa di Casa Pound. Perché come è scritto nella premessa del rapido reportage, certe cose non sono carnevalate, o ragazzate. Non sono solo folclore. È bene averle presenti. Anche nel ’22 tutto cominciò dicendo che erano solo degli scalmanati…
…vabbè…comunque se nessuno è capace di contrastarli secondo quanto dispone la Legge, non credo che molti dei potenti presenti alla Manifestazione alzerebbero un dito se la cosa si dovesse ingrandire. E se si ingrandisse, sarebbe perché poi la gestione della cosa pubblica è nelle mani di gente che ha rovinato Roma (ma ora parla di dilettantismo dopo solo due mesi e dopo che in passato ha cambiato un assessore dopo l’altro come noccioline) o come De Luca che dice “andate a morire ammazzati” a tre esponenti dei 5 Stelle…e, qui, francamente, quanto a fascismo verbale se la cava bene senza essere di Casa Pound… P.s. come ammetti con onestà intellettuale anche tu, nonostante sapessero chi eravate vi hanno fatto entrare…non so se al comizio di Renzi ve lo avrebbero permesso…
Infatti io non sostengo Casa Pound, ma neanche Renzi e il fatto che alle feste de l’Unità abbiano “respinto” o dichiarato indesiderati quelli dell’ANPI mi fa rabbrividire quanto certe magliette con su scritto “Fascist love”… Ma ad opporsi o a porre attenzione o a preoccuparsi per la manifestazione di Casa Pound non è stato – per fortuna – solo il Pd. Anzi credo che il Pd, tra i tanti, fosse pure in minoranza…https://www.primapaginachiusi.it/2016/09/10694/