FESTA DI CASA POUND A CHIANCIANO: CLIMA TRANQUILLO. 5 SEDI DEI NEOFASCISTI IMBRATTATE IN TOSCANA

domenica 11th, settembre 2016 / 11:40
FESTA DI CASA POUND A CHIANCIANO: CLIMA TRANQUILLO. 5 SEDI DEI NEOFASCISTI IMBRATTATE IN TOSCANA
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PRESA DI MIRA ANCHE LA SEDE DI CASAGGI’ A MONTEPULCIANO

CHIANCIANO T. La festa-raduno nazionale di Casa Pound a Chianciano che si chiude oggi con un pranzo sociale pro-terremotati, si è svolta in un clima blindato, ma disteso. Nessuna tensione al Palasport o nei dintorni. Grande schieramento di polizia, carabinieri e vigili urbani a presidiare la zona, ma nessun momento di tensione. Altrove però, sempre in Toscana e precisamente a Grosseto, Pistoia, Lucca e Pescia le sedi di Casa Pound sono state prese di mira e imbrattate con vernice rossa e letame. Stessa cosa è successa alla sede di Casaggì a Montepulciano. Secondo i responsabili dell’organizzazione neo fascista si tratta di atti intimidatori dell’estrema sinistra, “intimidatori e codardi, compiuti nel momento in cui le sedi erano tutte sguarnite e vuote poiché tutti i militanti si trovavano a Chianciano o nelle zone del terremoto”.

Il responsabile regionale di Casa Pound Palazzini addebita gli “imbrattamenti” alla “cultura del neofascismo che non ha idee e progetti” e indica nel governatore della Toscana Enrico Rossi uno “dei mandanti morali di tali azioni e danneggiamenti, avendo più volte chiesto che fosse impedito a Casa Pound di organizzare il meeeting di Chianciano”.

Così come sono da condannare e tenere a distanza i richiami al fascismo, al culto della violenza (“il cadavere del nemico ha sempre un buon odore”, “nel dubbio mena”, sono due degli slogan stampati sulle magliette in vendita alla festa di Chianciano) dei militanti di Casa Pound, sono altrettanto condannabili- e pure inutili e politicamente controproducenti – i gesti vandalici compiuti contro le loro sedi. Gesti che regalano a Casa Pound visibilità e un’aura di vittima su cui poi potrà lucrare.

Non a caso in quel migliaio di militanti, in questi due giorni tranquilli, ma fortemente identitari e deteterminati presenti a Chianciano, gli imbrattamenti delle 5 sedi toscane hanno scatenato una reazione di orgoglio e di “attaccamento alla maglia” facendo salire un po’ la temperatura anche della kermesse nella cittadina del fegato sano.

Chianciano e la Valdichiana avevano manifestato contrarietà e preoccupazione per il raduno dei fascisti del terzo millennio, ma lo hanno fatto pacatamente, civilmente, democraticamente, con una  grande manifestazione antifascista promossa dall’ANPI, domenica scorsa. E nei giorni del raduno hanno lasciato fare, tenendosi alla larga dal palasport, proprio per evitare eventuali momenti di tensione. La festa raduno sta volgendo al termine. Da oggi pomeriggio tutti  a casa. Con la speranza che anche la ritirata sia tranquilla…

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