CHIUSI, SABATO 8 OTTOBRE INIZIATIVA 5 STELLE: LE RAGIONI DEL NO AL REFERENDUM E LA COOP CONNECTION

CHIUSI – Dopo l’iniziativa di qualche giorno fa promossa dal Comitato per il NO, con il professor Gaetano Azzariti, docente di diritto costituzionale alla Sapienza di Roma, anche i 5 Stelle scendono in campo, in proprio, sul Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. Sempre per il NO.
Sabato 8 ottobre, presso lo “spazio Boccanera” in via Porsenna 50 a Chiusi Città, alle ore 18,00 il professor Mauro Volpi, costituzionalista, docente all’Università di Perugia illustrerà, appunto, le ragioni del NO. A seguire, “cena a buffet” e poi presentazione del libro “Coop Connection” con l’autore Antonio Amorosi.
C’entra qualcosa la Coop-Connection con la campagna referendaria sulla riforma costituzionale? Secondo i 5 Stelle chiusini evidentemente sì. Perché la Coop Connection è considerata una delle “propaggini” del sistema di potere imperniato sul Pd. Ma l’accostamento è comunque singolare, perché gli stessi 5 Stelle hanno più volte criticato il premier Renzi per aver politicizzato e personalizzato il referendum costituzionale, trasformandolo in un referendum sul Governo e sulla leadership del Pd.
Perché allora sfruttare una iniziativa referendaria per parlare anche d’altro, conferendo al referendum una connotazione politica della serie “o con noi o con loro“? In questo i 5 Stelle chiusini fanno esattamente ciò che ha fatto Renzi. E che fa anche il sindaco Bettollini quando afferma che i militanti Pd devono votare Sì, per ragioni di fedeltà al segretario del partito, al governo, indicando una linea di “appartenenza” più che di condivisione di una riforma.
Pur sostenendo il NO, alle iniziative degli altri comitati per il No i 5 Stelle non partecipano. Se le fanno da soli le iniziative, fedeli alla loro alterità che non consente contaminazioni. Scelta legittima, ma non molto… politica, come altre fatte in precedenza, del resto.
Marco, alla fine le impostazioni a comparti stagni sono devianti e fanno l’interesse di chi ha lo scettro.Secondo te,il potere e la forza del PD non dipende dai suoi legami al mondo economico ? Il potere mediatico per influire sulle decisioni e far pensare le teste da cosa deriva oggi se non da un potere economico, e quando dico economico dico anche ”modo di pensare”. Ci vedi tanta discrasia su questo ? Chi ha la forza non è detto che abbia da parte sua la ragione ma in una società come questa chi ha la forza la ragione ce l’ha e se non ce l’ha se la prende, con modi più o meno subdoli. Ti scandalizzi perchè dopo qualche ora ed accanto ad un interlocutore delle ragioni del No ci sia la presentazione di un libro che spiega in quale sistema la gente normale ed anche milioni di elettori del PD ritengono che le Coop siano aziende distrubutrici di prodotti alimentari, oppure si fa finta di non capire il sistema della finanza dove sono immerse e che condiziona anche con altre strutture la vita di tutti ? Mi sembra di ricordare sentendo ciò che dici che non ti torma, un vecchio ritornello della Democrazia Cristiana che ha sempre teso a separare le cose affinchè le si potessero vedere disunite,sapendo bene che è in quella maniera che passa l’istanza del sistema nella mente di chi ha visioni parziali.Non c’entra nulla col referendum, ma lo stesso discorso fedifrago a barba della povera gente che viene posto nella scheda a te non ti crea qualche dubbio del perchè sia stato messo in quel modo o si pensa che sia casuale se pur basato sul testo della regola su cui si vada a votare ? Il discorso dell’accoppiata del PD con Renzi da una parte ed i 5 stelle dall’altra è veramente singolare da parte tua.Hai forse paura che il parlare del libro quanto scritto sul libro porti disaffezione agli abitanti di Chiusi al punto di paragonare tale utilità/inutilità/o danno alle strutture del PD ed accoppi tale modo a quello che fa Renzi ? Crederei di no, io se fossi te sarei felice di certi chiarimenti che aprono gli occhi a chi ce li ha chiusi da anni e rioca sempre lì quando si va a votare. O che ti disturba? Non credo, se è vero che anche tu dalle righe di Prima Pagina hai sempre sostenuto che oltre all’evidenza oggettiva esiste anche il mondo più sublimale dove si formano le idee.E se tali idee sono falsate o fuori luogo è bene che la gente lo tenga presente.Non è mica un referendum sulla Coop questo, ma una luce sul modo di tali ” connection” è bene che illumini chi lo voglia sapere quale sia il potere che si forma e perchè si propaghi e si affermi il sistema di potere.Poi potrà anche essere non vero tutto quanto c’è scritto sul libro, io l’ho letto- ed un po’ di carne pollina mi è venuta, anche se certe cose si sanno e solo chi non le voglia vedere non le vede.Quindi se il sistema di potere è quello e si forma e si fonda sul sistema dell’accumulo e dell’investimento finanziario credo che è bene che se ne parli, proprio perchè corrisponde ad un fatto politico questo.Immagino ci possono essere altri interlocutori che contestino ciò che il libro dice e ne sarei contento se potessero intervenire nel dibattito, ma mi preme scrivere ciò che appare sul suo libro nella sguardia della copertina: ” Un vero blocco economico,politico,culturale, che fà comodo ad una intera classe dirigente, e che si basa sulla distrazione della Magistratura in un intreccio di potere difficile da scalfire.Coop Connection vuole dare voce a chi è solo a denunciare questo sistema,in nome di quei valori in cui credono tanti lavoratori e che hanno ispirato la nascita delle prime cooperative”. A proposito di quest’ultima nota che ho riportato e che figura sul retro della copertina del libro,comunico che anche una piccola mostra documentaristica su reperti che hanno come tema la Cooperazione e provenienti dal mio Archivio The Face of Asia saranno esposti, anche se prettamente di parte ( si tratta perlopiù di opuscoli di carattere organizzativo usati dai militanti del PCI alla fine degli anni ’40 ai primi degli anni ’50 a proposito della organizzazione della Cooperazione, qualche foto, qualche ricevuta d’epoca di versamento a favore della Costituente, dal momento che si parla anche della Costituzione e del suo cambiamento.Tutti documenti originali che saranno in mostra nei locali, insieme a reperti d’epoca e di carta moneta d’epoca che videro formarsi una Italia fatta di persone determinate a far prevalere i valori dell’unità, della Costituzione nata dalla Resistenza a cui tutti hanno contribuito e che oggi sembra essere diventata la cosa più importante da dover cambiare, pena il tracollo dell’italia.Ecco dove stà il fumo mediatico sparso da chi ne ha convenienza e da chi ha cambiato pelle per convenienza o per ignavia intellettuale.
A me piacerebbe (e credo che sarebbe più giusto), se si fanno iniziative sul referendum costituzionale, che si parlasse della Costituzione, delle modifiche proposte e della ragioni di chi sostiene quelle modifiche e di chi vi si oppone. Se si parla del sistema Coop, si fa lo stesso errore di Renzi che dice se vince il No… casca il mondo, casca la terra e tutti giù per terra.
E’ vero che le due iniziative sono separate e previste una dopo l’altra, ma il volantino unico e il fatto che il libro venga presentato a seguire la conferenza sul referendum accomuna le due cose e lascia intendere, come fai anche tu, che per i Stelle il nesso tra sistema di potere e riforme istituzionali sia forte. Io credo che una equazione del genere non aiuti la partecipazione alliniziativa e neanche la comprensione e la battaglia referendaria. Ma è solo una mia opinione
“L’elezione dei Senatori ad opera dei segretari di partito anziché dei cittadini, la concessione dell’immunità per consiglieri regionali e sindaci che faranno un doppio lavoro, il mantenimento dei costi sostanziali del Senato, l’accentramento delle competenze regionali, ma solo per quelle ordinarie, la triplicazione (da 50 a 150 mila) del numero di firme per le leggi di Iniziativa popolare”,
Questo è quanto si legge nei siti del M5s.
Ancora una prova inequivocabile della grande demagogia che gli arruffapopolo grillini fanno del testo che verrà sottoposto ai cittadini che andranno alle urne per il referendum.
Punto primo, I Senatori verranno eletti con metodo proporzionale fra i componenti del Consiglio Regionale votato dai cittadini. A seguire un sindaco per ciascuna Regione e Provincia. Si passerà dai 315 senatori attuali a 100 e senza indennità. Un risparmio di 600 mln, che verrà destinato ai fondi sociali.
Punto secondo, Non vengono gli articoli della Costituzione che riguardano le funzioni del Governo e del Presidente del Consiglio. Verranno ridotte le possibilità di far ricorso ai decreti legge, quindi un ritorno alle funzioni parlamentari più ampio. Leggi e data certa, anche questo verrà introdotto.
Punto terzo, E’ vero saranno aumentate le firme per la presentazione delle Leggi di iniziativa popolare. Ma mentre oggi le Camere non hanno il dovere a discutere e legiferare su di esse, dopo saranno obbligate a farlo. Insomma i cittadini potranno avere la certezza se vince il SI, di poter imporre all’ attenzione della classe politica temi che sono avvertiti. In questo senso si può dire che le supreme istituzioni si avvicineranno alla gente.
Le riforme ovviamente sono per loro natura perfettibili, ma non si può negare che questa rappresenta un significativo passo avanti rispetto alla palude attuale.
Qui sotto è riportato il testo esatto del quesito referendario, senza alcuna fatica si può notare la strumentalizzazione che ne fanno i detrattori con le loro dichiarazioni.
“disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni, la soppressione del CNEL, la revisione del Titolo V della II parte della Costituzione”.
Semplice da capire, non vi pare?
Ah, allora il nesso fra le riforme costituzionali ed il sistema di potere sono due cose non dipendenti le une dalle altre ? Ma allora possiamo smettere di parlarne anche subito.Spero per te che tu non la pensi così? Chissà allora cosa viene inteso per ”potere”, forse qualcuno seduto su di una seggiola che impartisca gli ordini ai sudditi ? Scusa Marco ma mi meravigli, uno la può pensare come gli pare e piace ma che dal sistema di potere dipendano anche i provvedimenti per la conservazione di questo mi sembrerebbe cosa elementare a comprendersi. E purtuttavia si insiste sulla cosa utile o meno alla presentazione di un libro disgiunto qualche ora dopo la conferenza ? Ma lo dici tanto per dire qualcosa, perchè sennò non la riesco a concepire come impostazione, oppure per critica a prescindere.Altra spiegazione non riesco a trovarla.La non opportunità di cui tu parli riguarda forse e più propriamente il timore della critica ad un sistema di potere che sappiamo tutti, dico tutti, come si sia sviluppato.Partito da una base solida di processo democratico di lotta democratica e di aiuto ai deboli e che nel tempo si è trasformato in uno strumento economico per la loro compressione.Questo è il timore che chi vota per il PD oggi possa comprendere, e di questi sono milioni.Non c’è altra ragione all’infuori di questa.E l’ostracismo del potere verso chi mette in moto questi meccanismi di conoscenza è grande, ed arriva anche a cose ed aspetti impensabili una volta.Ma sono impensabili solo per chi non ha la mente lucida, o che spera di esserne beneficiato con nuove forme di appartenenza a tale potere.La libertà vera caro Marco è un altra cosa e non è solo il poter dire ciò che si pensa in santa libertà, ma è anche la libertà di essere scevri da forme di costrizione, paure, timori che un giorno il potere faccia pagare il conto alle persone.Quando si dice ”intellettualmente onesti” vuol dire soprattutto questo: andare in nome della verità anche contro se stessi se serve.E’ di questo che l’Italia ed anche il nostro paese Chiusi avrebbe bisogno.Si può sbagliare, prendere cantonate, ma se si fa in buona fede tutto è recuperabile, tutto è criticabile,tutto si può fare e portare avanti. Chi invece parte sapendo che si usino schematismi per raggiungere scopi che si pensa possano portare del bene alla comunità e scambia tutto questo come via da percorrere personalmente , secondo me si autocensura.Certo agli occhi di coloro che tali problemi li capiscono, agli occhi di coloro che dicono sempre di sì a tutto, può passare tutto, perchè la rete dove viene filtrata quell’acqua è a maglie larghe, e viene sperato che a maglie larghe ci rimanga.La Democrazia Cristiana che ci ha governato per 60 lunghi anni, questo era in sostanza: un partito trasversale , un supermercato, dove ognuno ci trovava qualcosa di utile a se stesso,poi se non era utile alla comunità chi se ne fregava…. e l’elettorato di milioni che hanno dato il consenso al PD da qualche anno a questa parte secondo me si divide in due correnti: l’una che ha sempre vissuto ed è ingrassata o si è barcamenata con il grasso del potere, anche raccogliendo le briciole,ma consapevole di questo, l’altra è quella di milioni di persone oneste ai quali è stata fornita una rete a maglie larghe
dove insieme all’acqua è passato di tutto, sassi, fango, tutto, ed il cittadino italiano che oggi lo vota quel partito è costituito da quell’esperienza storica che ha vissuto e sopportato anche spesso non rendendosene conto. E’ diventato reattivo contro coloro che vorrebbero cambiare, passando automaticamente da strumento di lotta a spesso strumento di conservazione.La sottocultura fatta carne, acritico, incazzato, pauroso del domani,speranzoso di approfittare dei momenti piccoli o grandi che il sistema mediatico gli offre come strumenti di conoscenza e di partecipazione ad un processo guidato al 110% perchè spera di ricavarne vantaggio. Mi sembra strano Marco, proprio strano che chi la storia l’ha vissuta possa propendere per tali lidi. E ce ne sono a milioni di questi. E questi sono la zavorra sia che militassero in partiti progressisti sia in quelli conservatori.Il futuro non dovrebbe essere questo.
va be’… ho solo detto che mi sembrano inopportune le due iniziative una a ruota dell’altra, con medesimo invito. E siccome c’è molta disinformazione sul referendum e sul tema specifico, politicizzare troppo la questione (come ha fatto Renzi per primo) mi pare controproducente… E rimango di questa opinione, senza minimamente entrare nel merito della questione trattata dal libro di Amorosi cioè dell’esistenza di una Coop Connection e di un sistema di potere di cui il Pd e le sue propaggini sono parte integrante… Sarebbe stato meglio,a mio avviso, presentare il libro in altra occasione. Stop
Spero che tu non prenda questi interventi come attacco personale, che non c’entra nulla e che non ha ragione di essere per ovvi motivi, ma permettimi di pensare che visto il passato, anche se fosse stata fatta la presentazione del libro in un altra occasione qualche altra discrasia l’avresti trovata senz’altro, e non è un processo all’intenzione perchè dato il pregresso e quello che è stato elevato a muro verso di loro così è stato.Senza equivoci. E Marco, ti considero un amico, ma permettimelo che non si può andare avanti così,ad attaccarsi a cose di questo genere quando tutto intorno frana, frana Chiusi,le banche che tengono i cordoni dell’economia hanno problemi, mentre le cordate delle persone dentro ai partiti pensano di sopravvivere,si dice che venga prodotta cultura quando ancora di cultura si è visto poco o nulla.Tu dirai che mi sono fatto paladino dei 5 Stelle pur essendo di sinistra, perchè a sinistra io sono sempre stato, e credo di rimanerlo, ma di fronte a questo spettacolo che giornalmente vediamo davanti a noi,specialmente quando apriamo quella scatolina a colori che entra in tutte le case, e sentiamo che il terzo governo non eletto, si attacca al fatto del SI perchè se vincesse il NO l’Italia crollerebbe- dicono loro- (ma lo dicono con terrore per loro, con il terrore che le scelte che dovrebbero venire li vedrebbero gettare la maschera ed abbandonare le sorti che hanno sostenuto di essere paladini dei subordinati, di controllare e gestire le diversità, di fare il bene dell’Italia), io mi chiedo se con tutti i problemi che ha l’Italia di riforme e di interventi nei problemi irrisolti,c’era bisogno di tentare di cambiare una parte della Costituzione e far dipendere da questa il successo o l’insuccesso del Governo Renzi ? Ecco perchè ho dato credito ai 5 Stelle anche prima di tale questione , che hanno si anche i loro problemi di rappresentanza irrisolti e non solo di costituzione in partito,ma soprattutto di organizzazione e di concezione politica.Sò quello che dico e mi rendo conto dell’importanza di queste questioni, purtuttavia attraverso tali discrasie li ritengo l’unica forza capace di dare una spallata a questo regime, perchè qui si parla di regime,vero e proprio.Se non si capisce questo e si tenta ad ogni piè sospinto di inneggiare ai successi ed alla risoluzione dei problemi a Chiusi indorando il personalismo della guida ed il pragmatismo di una persona sola al comando che si serve-diciamolo pure- di automi che non hanno in vita loro nella funzione pubblica ricoperta alzato mai il ditino per dire”ma questo mi sembrerebbe-dico sembrerebbe e sottolineo sembrerebbe( nota il condizionale )-che potrebbe essere inteso anche in altro modo o visto sotto altra luce”, io dovrei votare la nuova democrazia Cristiana perchè dicono che rappresenti l’unione di come pensa l’80% del popolo italiano ? Perchè Bettollini di sicuro è una persona onesta e dici te che sia solo e che non rappresenti quel partito ? Sai quante volte voto i 5 stelle Marco ?Almeno venti…..Scusa se m’infervoro, ma come me credo che ce ne possano essere parecchi a Chiusi che la pensano nel mio stesso modo.Questi la devono smettere di dire che sono di sinistra, questi non sono di sinistra, ma governano in suo nome dopo che questa si è disintegrata e sono l’unico mezzo per far passare le istanze del sistema senza troppi scossoni. Questo secondo me è il furto dell’etica, persone oneste a parte…..e se parli con molti che li vivono come espressione finalmente di un Italia che vuole cambiare, non bisogna nemmeno essere tanto perspicaci per capire la visione della natura politica che alberga in chi li vota.Allora, per quanto mi riguarda: ”questi NO”, anche al Referendum.
Ma i 5 Stelle non sono criticabili? Per esempio io ho criticato in egual misura l’iniziativa fatta a Montepulciano per commemorare Piero Calamandrei, trovandoci una discrasia con l’adesione al SI’ da parte dei promotori… Ho criticato i Podemos per il modo in cui si sono mossi dalle elezioni in poi… Sul Pd ho consumato fiumi d’inchiostro… Nell’articolo stesso si dice che i 5 Stella sbagliano a politicizzare il referendum, “come Renzi” (quindi c’è una critica anche a Renzi).
Non c’è nessun trattamenti di sfavore… Nè alcun pregiudizio.
Non ce l’ho coi 5 Stelle, non li voto, non mi convincono, ma questo non c’entra, tratto le loro iniziative come quelle degli altri, come deve/dovrebbe fare qualsiasi giornale… O anche i 5 Stelle vorrebbero una stampa solo plaudente, quella che pubblica solo comunicati e veline preconfezionate? Quanto al referendum voterò No pure io. L’ho scritto più volte. Ma anche questo con il rilievo posto c’entra poco. Anzi, niente. E te lo ripeto e chiudo: nulla contro la presentazione del libro sulla Coop Connection, credo che sia interessante che certe cose si sappiano. Secondo me è sbagliata la data e l’occasione. Si può dire o è una bestemmia?
I 5 stelle sono criticabili, criticabilissimi, vorrei vedere, solo occorre tenere presente le argomentazioni.Detto fra noi ce ne dovrebbero essere altre per le quali si può non essere d’accordo con loro,non davvero quelle della contemporaneità della discussione sul No e della presentazione del libro.A me appaiono pretestuose perchè se anche tu convieni che il sistema di cui si parla si basa sul meccanismo di gestione dei soldi e del loro impiego in economia finanziaria, permettimi di dire che la conseguenza di questo è quella che veda portare avanti e far colorire politicamenteb le ragioni del SI.E’ una legge dell’economia e quindi della politica che senza lilleri non si lalleri…E che non si dovrebbe dire congiuntamente la cosa e tenerla separata? Ecco perchè diventa in questo caso la tua critica strumentale.Criticare è doveroso anche, ma rischiare di farlo su cose di tal genere mi sembra-scusa se lo dico- poco redditizio non solo per chi legge ma anche per chi lo dice.Poi ognuno la pensa nel proprio modo.I 5 stelle non stanno su Marte, stanno su questa terra,ma perchè mai tu non hai mai affrontato l’argomento sulle ragioni che tutto il resto della politica sia contro di loro ? Eppure critichi molto la politica, gli rilevi ogni macchia, ogni piega.Come te lo spieghi che tutta la politica a cominciare dai partiti di governo sia contro di loro ? Fanno apposta loro a farseli nemici ? No, perchè si potrebbe anche pensare così…che possano vivere delle contraddizioni degli altri senza nulla fare….c’è chi lo pensa, ma lo deve dimostrare con i fatti però.E’ strano, spesso si dice ricorrentemente che la politica sia cambiata, che il mondo sia cambiato e che non sia più reale il modo di rendere ed interpretare le questioni.Poi alla fine, guarda caso, si ricorre allo stesso metodo di critica usato da sempre.Perchè, cosa è che ferma tale volontà ? Il timore di perdere in credibilità? Non mi sembrerebbe. Il timore di sostenere cause che si rivelino in bluff ?.Mi dici perchè probabilmente dalle stime-non sò se siano attendibili- il Mov. 5 stelle ha acquistato sempre più forza? Al di là delle sue ragioni giuste o sbagliate che possano essere e che possano essere nel modo di come sono state portate avanti, vuol dire che la gente nel suo complesso continua a dar loro fiducia.Li consideravano spacciati ed in regresso, ed invece in regresso ci sono i partiti dell’establishment ,PD in testa. Allora chi difende chi e perchè? Io se permetti me lo chiedo e guardo alle motivazioni ed a come sono sentite ed affrontati i problemi.Fin’ora mi ha deluso più chi ha detto sempre di essere di sinistra e che lavorava per il riscatto dei poveri.Ed ho cambiato, conservandone l’etica della sinistra, le ragioni, e quando serve anche la lucidità di chi privilegiare col voto.Perchè li ritengo più di sinistra loro che tanti altri. Sul futuro è bene non mettere la firma è chiaro, ma fin’ora la delusione è venuta da una parte ben precisa, che è quella del partito di Bettollini.A te sembrerebbe di no.