CHIUSI: ESEGUITA LA BATTUTA AI CINGHIALI NELLA ZONA DELLA EX FORNACE. 7 I CAPI ABBATTUTI, MOLTI QUELLI FUGGITI

CHIUSI SCALO – Si è svolta questa mattina, dalle 7,00 alle 11,30 la battuta controllata per l’abbattimento dei cinghiali nell’area della ex fornace e zone limitrofe. Sette i cinghiali abbattuti, molti di più quelli fuggiti e allontanati. Un numero di “vittime” tutto sommato limitato, che comunque conferma la presenza, in misura pericolosa e anomala, di tale specie animale, non autoctona, in una zona attigua all’abitato.
La battuta si è svolta alla presenza della polizia di stato, della polizia provinciale e delle guardie volontarie. “Si è trattato dunque di un intervento in sicurezza e perfettamente riuscito” dice il sindaco Juri Bettolini che ha partecipato direttamente, come cacciatore, alla battuta. Che, spiega,”non è stata una battuta vera e propria ma un intervento ecologico, con con l’uso del cane Limiere. Cioè un solo cane specializzato e certificato sul cinghiale e 20 cacciatori formati per la sicurezza”. Il tutto anche utilizzando sistemi tecnologici come il Gps al collare del cane per localizzarlo in qualsiasi momento…
E’ stata setacciata tutta la boscaglia dal retro delle scuole elementari alla ex cava di creta, dai piazzali della Fornace ai costoni della ex cava, dai fossi della Boncia e Montelungo alle colline di Montorio e Fico Montano. Diverse decine gli animali avvistati e costretti a fuggire e quindi la “mattanza” si è rivelata alla fine limitata, diciamo fisiologica.
Certo, dispiace per le bestie abbattute. Ma il fatto che le stesse fossero ormai arrivate abitualmente nei cortili delle case, oltre che nel piazzale della ex Fornace, rappresentava (e rappresenta) indubbiamente un fattore di rischio da affrontare ed eliminare, nei limiti del possibile.
Le operazioni si sono svolte in tutta sicurezza, senza intoppi e senza alcun rischio per la popolazione.
Il fatto che un’area industriale dismessa, attigua all’abitato e ad una strada di grande traffico come è via Oslavia, sia diventata un terreno boscoso e habitat naturale prima di caprioli, poi di cinghiali è anche la prova provata che su quell’area bisognerà in qualche modo intervenire, e alla svelta, indipendentemente dal recupero (anch’esso auspicabile) del costruito, cioè di ciò che sarà possibile recuperare della fornace e dei suoi annessi, non solo come testimonianza di un passato produttivo, ma anche come snodo di possibile sviluppo e rilancio dell’abitato dello Scalo.
Quella “boscaglia” è diventata in effetti troppo fitta e troppo “invitante” per animali, anche di grosse dimensioni come i cinghiali, in perenne ricerca di cibo.
Requiem per i 7 cinghiali abbattuti, ma che il problema esistesse e fosse un problema non da poco, adesso è certificato e avevano ragione le persone che lo hanno segnalato.
Ovvio che la ‘battuta’ di stamattina non lo risolve alla radice, né può essere quella delle battute sia pure controllate, l’unica strada da seguire. Questa però andava fatta, anche per verificare e quantificare la presenza dei cinghiali in quell’area. Adesso un’idea più precisa sulla quantità di cinghiali e sui loro spostamenti gli addetti se la saranno fatta.
Ora gli anziani saranno più tranquilli. Ma per carità !!!!
Adesso la Fornace è finalmente sicura…per dirla con Obelix: SPQR! (cambiare a piacere l’ultima lettera)
Mi domando, viste le “battute” ironiche, se sia usuale e normale vedere pascolare cinghiali nei cortili delle case, intorno ai bidoncini della raccolta differenziata, a 10 metri da una strada di scorrimento…
Il problema, al di là delle “battute” (di caccia e non solo) è che se non si interverrà presto in quell’area diventata una boscaglia fitta, i cinghiali torneranno. E siccome non siamo in piena Maremma e quella non è zona da cinghiali, ma un’area industriale dismessa a ridosso dell’abitato e di una strada fortemente transitata, i rischi per la popolazione (anziana e non solo) si ripeteranno. Le opposizioni, per esempio, potrebbero chiedere al sindaco e alla Giunta di intervenire, celermente come è stato fatto per i cinghiali, per la messa in sicurezza e la sistemazione dell’area, indipendentemente dal recupero dell’edificato per le cubature previste dal nuovo piano (fornace e annessi), cioè senza aspettare che qualcuno decida di investire in quel comparto… Quel bosco prima non c’era. E’ frutto dell’abbandono. I caprioli prima e i cinghiali poi lo hanno occupato, come gli squatter fanno con i casermoni di periferia. Si sono presi un territorio che l’uomo ha lasciato in degrado. Potremmo anche simpatizzare e tifare per i cinghiali, ma non si può non comprendere l’allarme delle persone che abitano nei pressi. Così come non si può dire che la battuta di ieri non era necessaria.
Si prega di leggere l’articolo riportato per l’avvenimento sulla Nazione di oggi 26.09.2016 e di ragionarne sul tenore di questo. Piccola cosa certamente, ma indicativa di quale possa essere lo spartiacque necessario a cui addiverrà l’Italia prossimamente, del quale parlavo in altri interventi.Mi astengo da ogni commento pur avendo detto precedentemente il mio parere sull’utilità della battuta al fine di scongiurare cose peggiori per gli abitanti dei luoghi limitrofi alla fornace.
Io credo che si dovrebbe ragionare sui fatti più che sugli articoli: 1) i cinghiali c’erano? 2) Quella è una zona in cui possano vivere e pascolare cinghiali? 3) è usuale che i cinghiali pascolino nei cortili delle case? 4) i cinghiali rappresentavano e rappresentano un pericolo?
5) L’allarme della popolazione di via Oslavia era giustificato? 6) la battuta controllata era necessaria oppure no? 7) E’ stata una “mattanza” indiscriminata? 8) c’erano altre soluzioni? 9) la vicenda cinghiali può servire a riaccendere i riflettori sulla questione Fornace e a indurre a predisporre interventi per la messa in sicurezza dell’area, indipendentemente dal recupero della Fornace? 10) chi deve chiedere e spingere per tali interventi?
Quello che scrive la Nazione mi interessa meno…(P.S. i cinghiali serviti a spezzatino nelle sagre, anche di Chiusi, son tutti morti di raffreddore? E la strage delle oche e anatre uccise a centinaia per altre sagre in cui sono il piatto clou, quella va bene? non è una “mattanza”? Non ho mai sentito nessuno scandalizzarsi, né ho mai letto commenti stizziti… Ieri almeno qualche cinghiale è scappato e scampato. Via, siamo seri… )
Le battute (di spirito) nascono come antidoto per non piangere. E’ chiaro che i cinghiali lì non ci devono stare, come non dovrebbero però stare lì certe persone che invece amministrano da anni , votate puntualmente a larga maggioranza. I due fatti sono tragicamente correlati. Protestare per i cinghiali ma votare nell’altro senso, senza un minimo accenno di protesta, non va bene. La Fornace non l’hanno ridotta così i cinghiali, non dimentichiamocelo e non l’hanno occupata in una notte della settimana scorsa, con un raid improvviso ma si tratta di un lento degrado, di cui la maggioranza della popolazione se n’è allegramente fottuta. Mentre però io devo tirare fuori migliaia di euro per rifare una facciata che un’ordinanza mi dice che non è decorosa (rischiando una multa), arrivi col treno a Chiusi e uno stabile è mezzo decoroso e mezzo no (da anni) e la Fornace è più che indecorosa, ridotta com’è a rudere buono per i cinghiali…
Su questo siamo d’accordo ed è scritto anche nell’articolo. In ogni caso i cinghiali nell’area della fornace sono una presenza recentissima. Fino ad un anno fa nessuno ne aveva mai avvistato uno… C’erano dei caprioli. Pochi. E nessuno ha mai reclamato o chiesto interventi per allontanarli o eliminarli…
credo che sia stato fatto un buon lavoro n sicurezza e con capacità, i cinghiali prima o poi ritorneranno ritorneranno e forse bisogna pensare a come risistemare l’area della fornace . Propongo che dei sette cinghiali sia fatta pubblica cena , naturalmente i vegani non sono obbligati a partecipare.
L’unico risultato ottenuto con la battuta di caccia di ieri è la foto del sindaco in prima pagina della Nazione di oggi.Niente cambierà per la situazione della Fornace ne’ tantomeno per far si che i cinghiali tornino nei boschi, come dovrebbe essere
Proprio come dici tu Daria !
Marco, io ho già detto il mio parere sull’utilità della battuta e lo ribadisco: la battuta secondo me era utile a questo punto,visto le possibili conseguenze. Non sono davvero un ”animalista” e non mi sono mai risentito per la strage delle oche o degli agnelli pasquali.Non sò dove tu abbia trovato nei miei prolissi scritti una mia non condivisione su tale tema,se era a me che facevi riferimento.C’è ben altro credo su cui si possa e si debba intervenire nel dibattito pubblico.Punto. Ho riportato l’articolo in questione che appare sulla Nazione per dire che il tono che è stato usato sia quello delle ” lodi che si sprecano”. Ti sembra normale questo ? A me no ! Ecco perchè spesso penso che la stampa dovrebbe dare una informazione equilibrata di ciò che accade senza debordare e fare panegirici con tanto di fotografie….perchè sembra quasi che siamo stati in presenza della spedizione dei mille con a capo Garibaldi ,ma sò che questo è un discorso inutile e bisogna andare con la testa a non molto tempo fa per ricordarsi come dalle colonne dello stesso giornale spirava un aria diversa verso il potere costituito, un aria sempre molto critica, che io non ho mai condiviso,ma molto critica.Adesso è l’inverso.Chieditelo perchè.Chi è dei due che è cambiato,la stampa od il potere? Sarebbe una bella discussione affrontarla in pubblico questa perchè da questo derivano anche altre considerazioni, e credo che sia su queste che ci dovremo confrontare tutti in un prossimo futuro.Non scherzo, sarebbe bello e proficuo farci un convegno a Chiusi e parlare di questo tema, in questa terra di Siena. Considerazioni che possono servire alla gente per orientarsi in un mondo che cambia. Il mio non mi sembrava proprio un commento stizzito.Tutto qui.Quanto ai cinghiali credo che presto o tardi tornreranno di sicuro ed adesso hanno sconfinato nell’area della fornace, domani non si sà.La prossima invasione probabilmente sarà dei lupi, perchè è diverso tempo che sono stati visti nelle nostre zone e nei nostri boschi.I funghi piacciono a parecchi ed incomincia ad essere la loro stagione….. ”Attenti al lupo” diceva Dalla,ma questo è solo un animale, spesso solitario….il lupo vero non è quello di cappuccetto rosso, il lupo vero è un coacervo di interessi che tiene poco conto degli interessi umani, anzi per nulla….
Carlo, sono anni che la Nazione fa articoli agiografici strombazzanti sulle eroiche gesta degli amministratori locali. Lo faceva con Ceccobao, poi con Scaramelli e lo fa anche adesso con Bettollini. Li abbiamo visti in foto i sindaci con il casco da operaio, con gli stivali e la pala in mano in mezzo al fango, sopra le ruspe ecc… Dov’è la novità? E’ uno scandalo che si faccia informazione così, ma non è da adesso che si fa così su alcune testate. Ribadisco: stiamo al tema (quindi i cinghiali in un’area attigua all’abitato, l’operazione fatta ieri, la necessità o meno di farla, poi lo stato della fornace e dell’area circostante, la necessità di intervenire per metterla in sicurezza ecc.) il resto francamente è davvero contorno. Come le patate. (P.S qualcuno ha criticato la mia scelta di pubblicare le foto dei cinghiali abbattuti. Ho preferito quelle, perché sono documentazione di cronaca, alla foto di Bettollini col fucile… Altre non erano disponibili. Del resto la battuta è stata fatta “in sicurezza” e nessuno si poteva, giustamente, avvicinare)
Abbiamo scoperto che esiste anche la battuta di caccia ecologica.
E comunque prima o poi verrà fuori che il problema è sicuramente dovuto alle opposizioni. Concordo con te Giorgio Cioncoloni: ma per carità!
Mettiamo una pietra sopra a questa triste (prima)pagina di piccola storia chiusina.
Caro Luca mi pare che le opposizioni di cui sei un rappresentante istituzionale non abbiano colto il senso della questione, né abbiano colto al volo la palla per chiedere un intervento di sistemazione – ecologica e di sicurezza – dell’area … Cosa che secondo me avrebbero dovuto fare, al di là del problema cinghiali… Se poi il problema è la partecipazione diretta di Bettollini, se ne può discutere. Ma in questo primapagina (tutto attaccato) non c’entra niente. E un giornale che rileva un problema o un potenziale rischio ha il dovere di segnalarlo e poi di dare conto delle eventuali soluzioni. È elementare…
Che ultimamente i cinghiali si avvicinino sempre più alle zone abitate è un dato di fatto, anche se le zone a ridosso di boschi e campagne sono sempre state soggette ad incursioni di questo tipo, ma mai così perchè il numero dei cinghiali è in costante e spropositato aumento. Certo è che se la zona dell’ex fornace c’è uno stato di abbandono eclatante, che forse aumenta la propensione di questi ungulati a sconfinare. Magari oltre che farsi paladino della cittadinanza chiusina, con il fucile in mano, potrebbe anche muoversi per un progetto di bonifica della zona interessata. Vedere ancora allo scalo una zona in quelle condizioni fa venire i brividi.
Tra l’altro alla ex fornace c’è ancora dell’eternit da rimuovere, per non parlare del pericolo invisibile ad occhio nudo, forse per questo meno interesante, della copertura/tetto in eternit visibilmente rotto e quindi potenzialmente una bomba cancerogena, del capannone in via Pietro Maroncelli a poca distanza dalle scuole. Il mesotelioma pleurico (cancro/tumore della pleure, basta un pò di polvere di eternit respirata e dopo 15 anni scopri che hai un tumore incurabile) che a me fa più paura dei cinghiali. Magari i genitori potrebbero alzare gli occhi al cielo e accorgersi anche di questo e chiedere l’intervento del comune di Chiusi per sollecitare il privato alla rimozione immediata.
Quel capannone con la fornace non c’entra niente, ma è ovvio che se c’è un problema (e l’amianto lo è) questo deve essere affrontato e risolto, come quello dei cinghiali. Come quello del nichel nel Fondovalle, come l’inquinamento delle aziende insalubri… e come il degrado e l’abbandono di aree urbane o immediatamente limitrofe all’abitato…Chi ne è a conoscenza segnali le “emergenze” come qualcuno ha fatto per i cinghiali. Primapagina la sua parte l’ha sempre fatta e continuerà a farla.
L’avevo postato nel precedente articolo sui cinghiali e volevo capire di cosa stavate parlando, così guardando questo video mi sono reso conto dell’oggetto in questione:
https://youtu.be/9ko28ppdNnI
Si ha idea dei costi per il solo smaltimento dei rifiuti? A Cetona c’è un antico monastero nella parte alta del paese (ex Casa Famiglia) in mano a dei palazzinari di Roma che ancora non hanno trovato uno straccio di idea per un loro “businnes” se non altro per la testimonianza storica che rappresenta il fabbricato e per la veduta panoramica che offre il luogo…Si può pensare che il “pubblico” o il “privato” possa fare un grande investimento (per salvare anche una “testimonianza” storica) in quell’area?
A proposito di pericolosità dei cinghiali nelle zone abitate. Questa notizia è di due giorni fa: http://www.quilivorno.it/news/cronaca-nera/incidente-mortale-alla-valle-benedetta/