OPERAIO GIOVANISSIMO SI GETTA SOTTO IL TRENO A MOIANO
CHIUSI – Un giovane operaio residente a Città della Pieve si è tolto la vita oggi pomeriggio gettandosi sotto un treno regionale che viaggiava in direzione Firenze. L’incidente è avvenuto intorno alle 15 all’altezza di Moiano. Il traffico ferroviario è stato interrotto per circa un’ora e mezza, fino alle 16.30.
Non sembrerebbero esserci dubbi sul fatto che si sia trattato di un suicidio. Massimo riserbo sull’episodio da parte dei carabinieri di Città della Pieve che stanno svolgendo accertamenti in collaborazione con la Procura della Repubblica di Terni. Il gesto estremo del giovane, poco più che ventenne, potrebbe essere stato provocato dalla depressione. Ancora una vittima del male di vivere che attanaglia tante persone in difficoltà in un mondo vorticoso e famelico, che non include ed espelle con grande facilità…
Non molto tempo fa, un altro giovane pievese decise di farla finita gettandosi da un cavalcavia sulla strada tra Città della Pieve e Ponticelli… Nella zona del Trasimeno si vive bene. Ma anche no.
Ma chi scrive certe cose? Da denuncia vergognatevi!
ma che cazzo hai scritto? nulla di quello che c’è scritto è vero!
Come non è vero? Cosa c’è che purtroppo non sia vero? Magari non fosse vero…
Sei una vergogna.. devi avere rispetto! E devi stare zitto! DEVI!
Secondo me dovresti stare zitto te, Alessandro. Questi toni perentori (DEVI) non vedo cosa possono aver a che fare con questa notizia. Forse sono dovuti ad acredini vecchie… ma allora risolvitele in altro modo. Qui non è stato scritto nulla di offensivo o falso. La notizia l’hanno riportata così tutti i giornali.
appunto… e comunque primapagina non ha “ruggini vecchie” con nessun anonimo. Co qualche sindaco o politico magari sì…ma con anonimi niente. Non esistono.
Vergognoso….si sei veramente vergognoso….prima di scrivere certe cose pensaci….dovresti solo immaginare quello che stiamo passando e abbiamo passato….e ricorda in queste situazioni si porta rispetto cosa che tu che lo hai scritto e chi te lo ha permesso non avete avuto…..vergogna ancora
La notizia purtroppo è vera. Un ragazzo è morto gettandosi sotto un treno. Sulla linea Firenze-Roma all’altezza di Moiano. Era un operaio. Gli inquirenti stanno facendo accertamenti. Ipotesi più probabile e più attendibile quella del suicidio. Un paio di anni fa u altro ragazzo si tolse la vita a Città della Pieve gettandosi da un cavalcavia. Anche quella notizia è vera, purtroppo. E’ possibile che in entrambi casi la causa sia stata la depressione o quello che chiamano “il male di vivere”. Questo c’è scritto nell’articolo. Dove sta lo scandalo? C’è qualche parola che non sia rispettosa delle due vittime, dei familiari o di qualcun altro? Non mi pare proprio. Certe notizie vanno comunque raccontate, per dovere, indipendentemente dal dolore che provocano. E noi lo abbiamo fatto come tutti gli altri giornali. Qui sotto alcuni articoli apparsi su altre testate: http://www.umbria24.it/moiano-giovane-operaio-si-butta-sotto-il-treno-traffico-ferroviario-interrotto-sulla-perugia-firenze/410145.html; http://www.quinewsvaldichiana.it/chiusi-giovane-operaio-muore-sotto-un-treno.htm
Io penso che una rettifica di cervello ci stia bene lei signor Marco ha scritto cose allucinanti su Mirco Salaris e và bè in politica alla fine ma ora mi viene a fare un articolo di cacca ma lei il rispetto per i morti lo ha? Ma poi lei che ne sa come si vive s città della pieve si preoccupi di Chiusi via che non vi manca nulla… I ragazzi di oggi hanno problemi si con la società ma chinonso ne avrebbe con un governo di Merda così poi ci sono pure quelli personali ma noi siamo forti poi c’è chi è più debole…. Lei ha mancato di rispetto alla famiglia di questo ragazzo chieda scusa è basta con il mediocre giornalismo…
Alla fine, sig. Lorenzoni, quelle espresse nell’articolo (a prima vista una specie di copia-incolla di quanto visto su altre testate online) sono opinioni personali, fors’anche illazioni, opinabili, ma che a noi “anta” ci potrebbero far riflettere.
Francamente mi lascia più basito come ha trattato il fatto sui social, stamani, un’altra testata del nostro territorio: dopo 9 parole, compresi articoli e congiunzioni, ha fatto seguire una chilometrica “lectio magistralis” sulle norme deontologiche dettate da una nota dell’Ordine Giornalisti…
Era proprio il momento giusto?
Io invece non capisco questi attacchi feroci all’articolo. Cosa ci sarebbe scritto di tanto offensivo o falso??? Sul fatto che si sua suicidato vi sono pochi dubbi, purtroppo. Tristissima realtà, vero, ma pur sempre realtà. Ovvero cronaca. L’articolo dice che “potrebbe” essere stato vittima della depressione. Beh? È forse questa l’offesa o la mancanza di rispetto?? Forse dovremmo smetterla di considerare la depressione come una cosa di cui vergognarsi… che non può nemmeno essere nominata, come se infangasse il buon nome di una persona. Ma a che epoca siete rimasti? Mica è stato scritto che era un delinquente… Aveva con tutta probabilità una malattia che colpisce molta gente. Un fatto triste, sicuro, ma non vedo cosa ci sia di male a riferirlo.
L’ultima frase è scritta in un modo poco elegante, quello sì. Ma vuol semplicemente dire che al di là delle belle facciate che molti comuni e zone a noi intorno hanno, le realtà più silenziose e meno “vanitose” non se la passano poi tanto bene. C’è un disagio di fondo che deve preoccupare…
“Non molto tempo fa, un altro giovane pievese decise di farla finita gettandosi da un cavalcavia sulla strada tra Città della Pieve e Ponticelli… Nella zona del Trasimeno si vive bene. Ma anche no.” Questo non è riportare notizie ma fare polemica, la situazione delle zone intorno al Trasimeno cosa c’entrerebbe adesso?? A volte prima di fare le cose sarebbe meglio pensarci un po’ su. Lei dice che per dovere dovete raccontare le cose, ma questo non è raccontare ma fare congetture e ipotesi, cosa direi molto fuori luogo e decisamente squallida. Lei non ha alcun diritto ad avere la pretesa di sapere quale sia stato il movente di questo fatto, se davvero sente la necessità di raccontare una storia si limiti appunto a raccontare e le sue supposizioni se le tenga per se!
In generale non è mai bene parlare troppo sui media di eventi di questo genere per il teorico rischio di un possibile effetto di “trascinamento ” che potrebbe verificarsi su altri giovani
Ma i media, la notizia la devono dare. Anche con le lacrime agli occhi. Ed è quello che abbiamo fatto, senza tanti commenti, nè particolari scabrosi o macabri. L’articolo scritto tre ore dopo l’accaduto, ricalca la nota ripresa da tutti i giornali e siti on line, che è quella diffusa dagli inquirenti ieri pomeriggio. Le reazioni appaiono francamente esagerate e ispirate ad un tam tam mediatico più che alle lettura del pezzo che è un normale articolo di cronaca doverosa e scarna senza alcuna parola che possa apparire offensiva per nessuno. L’accenno alle possibili cause del gesto o a casi simili è normale prassi di qualsiasi testata giornalistica o televisiva. Primapagina si è limitata a dare una brutta notizia, perché era ed è suo dovere farlo. Altri hanno scatenato il tam tam.
Per mia volontà non sono iscritto a facebook ma ho saputo del tam tam che si è scatenato dopo il fatto riportato da Lorenzoni.Mi sono fatto mostrare da un amica ciò che è passato negli interventi e nelle risposte e da quelle ho capito il degrado culturale dell’Italia.Ed anche dei paesi, dove c’è gente anche con tanto di laurea che spesso è la più arretrata e più reazionaria di altri, quindi spesso anche più superba che si pone in relazione da un piedistallo che ritiene superiore a quello di tutti gli altri.Se lo studio serve per capire il mondo,parecchi degli intervenuti non mi vergognerei a definirli come fatti da disadattati sociali predati da turbe psicologiche.Personalmente non devo difendere nessuno poichè non ho alcun interesse a farlo ma la logica relazionale fra le persone dovrebbe insegnare che quando si apre la bocca il cervello dovrebbe essere inserito.Ed è l’ignoranza che porta a fare figure poco piacevoli, ma se questo esiste,secondo me,inevitabilmente si riversa in una mancanza di rispetto per chi si pensa di difendere e di rispettare.Si verifica quindi il contrario di ciò
che si crede di fare.A Napoli la chiamano ”frittura”, ma l’italia ne è piena.
Errata corrige: All’ 8° rigo del mio intervento leggi”parecchi degli interventi” in luogo ” di parecchi degli intervenuti”.