LA COERENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’. L’ERA DELLA POLITICA-MARMELLATA
Più di 50 anni fa Don Lorenzo Milani scriveva “L’obbedienza non è più una virtù“. Oggi pare non lo sia nemmeno la coerenza. In politica soprattutto, ma non solo. In parlamento, per esempio dalle ultime elezioni ad oggi, cioè negli ultimi 3 anni, ben 252 tra deputati e senatori hanno cambiato schieramento rispetto al partito che li ha eletti… 10 al mese. Il maggior numero spetta a Forza Italia, ma anche i grillini e cespugli vari sia di destra che di sinistra hanno visto discrete migrazioni…
Come nel calcio, anche in politica l’attaccamento alla maglia e le bandiere sono retaggio del passato. E le bandiere, in tutti i sensi, non sono più quelle di una volta.
A livello locale il fenomeno è forse meno accentuato, ma non assente. Prendiamo Chiusi, il paese dove si è votato più di recente. A Chiusi il consigliere comunale Gianluca Annulli per esempio, dopo una legislatura (2007-2011) nelle file dell’opposizione, nel 2011 con Scaramelli sindaco passò alla maggioranza Pd-Psi-Sel, adesso, con Bettollini al timone, è addirittura capogruppo.
Si può cambiare idea, naturalmente. E opinione. Ma fa un certo effetto sentire dei candidati Pd alle ultime comunali (un mese e mezzo fa), entusiasti in campagna elettorale, che dopo essere stati sacrificati sull’altare delle preferenze adesso parlano del Pd come del peggiore dei sodalizi, ambiente infido e poco serio. Non ci riferiamo alla vittima più illustre Silva Pompili, che per la verità pur avendone motivo non ha fatto polemiche o alzato un granello di polvere…
L’opinione evidentemente dipende non dalle convinzioni intime e personali, quanto piuttosto dai risultati. Un tempo lo chiamavano trasformismo. Ora è più semplicemente trasversalismo a proprio uso e consumo. E così ti ritrovi un ex sindaco ora consigliere regionale e membro della direzione nazionale del Pd, che dopo l’attentato di Nizza parla come Salvini e uno che parlava come Salvini e che ci si faceva pure fotografare insieme (Massimo Montebove) a dirigere una rivista di categoria della Cgil. Dopo aver fatto il portavoce nazionale del sindacato concorrente do centro destra. Diciamo che il percorso e la scelta della Cgil qualche interrogativo lo pongono…
Ma non è finita qui. Il consigliere regionale di cui sopra (Stefano Saramelli, per chi non lo avesse capito) rilancia la proposta del Comune unico Chiusi-Chianciano e il sindaco di Chianciano Andrea Marchetti subito lo stoppa, dicendo “frena Stefano, parliamone, ragioniamoci su… evitiamo fughe in avanti”. Posizione corretta. Ma due giorni dopo che fa Marchetti?
Si fa fotografare ad una cena istituzionale con la vicesindaco di Chiusi Chiara Lanari, entrambi con il pollice alzato come a dire “Ok, tutto a posto”. Tanto che non è mancato chi ha usato quella foto per dichiarare chiuso l’incidente diplomatico tra Scaramelli e Marchetti, uno di centro sinistra e l’altro di centro destra, e per dire che il clima è sereno e si può procedere sulla strada della fusione. Ora o Marchetti è mentalmente dissociato e non lo è o qualcuno fa il furbo utilizzando una foto innocente per compiacere il potente di turno (nel caso Scaramelli). Con la vicesindaca chiusina Chiara Lanari che dà l’idea di non aver nemmeno visto il botta e risposta… La politica e la chiarezza di intenti non ne escono benissimo, diciamolo.
E per rimanere in tema, due giorni fa è uscito un comunicato del gruppo consiliare Possiamo che a Chiusi è all’opposizione, proprio sulla questione fusioni dei comuni. Una presa di posizione di critica netta alla logica delle fusioni a freddo e anche alla sparata di Scaramelli. Ma il portavoce di Possiamo, lo stesso che ha inviato il comunicato alla stampa, candidato alle elezioni, la sera in cui Scaramelli lanciava la proposta alla Festa del Pd di Chiusi Scalo, era alla stessa festa a impastare le pizze. Magari solo per amicizia con qualche altro pizzaiolo, o perché c’era andato l’anno scorso, diciamo per dare una mano… Ma la festa del Pd non è la festa delle contrade. Non è asettica e incolore.
La presenza anomala in cucina è stata notata anche dagli esponenti della maggioranza che ovviamente non hanno mancato di fare qualche battuta sarcastica. Quella presenza in pizzeria, anche se frutto di una scelta banale, innocente e non ponderata, è invece uno scivolone grave, che inficia e svuota di potenza e contenuti anche la posizione di Possiamo e mina la credibilità politica del movimento. E di chiunque l’abbia votato e sostenuto. Se non si capisce questo vuol dire che non c’è percezione di cosa voglia dire far politica. Se gli avversari in consiglio ti servono a tavola, addio… Ma nell’era della politica marmellata questo e altro. La stella di Balotelli ha cominciato ad offuscarsi quando da giocatore dell’Inter si fece fotografare con la maglia del Milan. Lì si capì che il personaggio aveva più cresta che cervello.
Ma nell’era della politica marmellata succede anche che il sindaco vada con la fascia tricolore a salutare un gruppo di cittadini in partenza per Lourdes. E se un gruppo di cittadini ugualmente numeroso partisse per Ibiza o per Cuba o per andare a vedere le Olimpiadi o per fare il Cammino di Santiago, verrebbe salutato nello stesso modo? E perché no?
Un tempo i sindaci e gli amministratori di sinistra non andavo alle feste private di amministratori di destra. E soprattutto non andavano alle feste private in cui si ostentava ricchezza e sfarzo… Per una questione di “distanze” e anche di buon gusto. Di coerenza.
Sabato scorso invece gli amministratori chiusini (e forse non solo loro) c’erano tutti alla mega cena organizzata a Dolciano dall’imprenditore Brugnaro, che è anche sindaco di Venezia, sostenuto dal centro destra. Il quale Brugnaro aveva invitato tutti i suoi 2.000 dipendenti offrendo pure un concerto di Elisa, su un palco da fare invidia ai Rolling Stones… In quanto invitati, gli amministratori hanno fatto bene ad andarci. Non potevano evitare. Del resto Brugnaro sta investendo nel territorio, dice di voler creare 150 posti di lavoro con una mega stalla di bovini tra i laghi di Chiusi e Montepulciano ed ha anche sottoscritto un protocollo per dirottare un po’ di turisti a Chiusi…
Ma è l’enfasi con cui alcuni (amministratori e non) hanno presentato l’evento che stona un po’… In quelle foto postate a raffica su facebook è riemersa tutta la politica marmellata, dove i confini tra una parte e l’altra sono labili e quasi invisibili… dove l’ostentazione della forza economica (se non del lusso) è vista con favore e con soddisfazione e non con almeno un pizzico di diffidenza (se non di… “quella rabbia antica di generazioni senza nome…” che cantava Guccini).
La nostra non è una critica al sindaco Brugnaro o alla sua festa. Che era del tutto privata. E del tutto legittima. Ci mancherebbe. E’ se mai alla scarsa cautela degli amministratori e politici locali che non hanno perso occasione per farsi qualche selfie con mister Humana. Incuranti del fatto che sia anche un avversari politico. E un imprenditore che sta realizzando un progetto importante, ma da monitorare passo passo, perché potrebbe anche impattare pesantemente su un territorio delicato.
Qualcuno dirà che gli imprenditori che investono vanno assecondati e sostenuti e che queste sono considerazioni vetero comuniste, antiche… roba d’altri tempi. Mentre i tempi son cambiati. No, sono semplicemente considerazioni di buon senso, perché la politica, anche oggi, non è un gioco, non è come una sfida fasulla tra contrade, ha delle regole, delle coordinate che se saltano si crea una situazione di confusione e di nebbia latente che favorisce solo più furbi e i più lesti a salire sul carro vincente, con poche garanzie per tutti gli altri.
E poi, diciamocelo, anche la marmellata c’è di tanti tipi. Mica tutte le marmellate sono buone…
Marco Lorenzoni
Secondo me l’articolo mescola cose che forse non stanno insieme. Se uno dà una mano alla festa dell’Unità significa quasi nulla. Ricordo il vecchio Armando Ternali, morto centenario, militante PSI finché è stato in grado dava una mano alla cucina della festa. Nessuno si permetteva di darne un significato politico. Un selfie della vicesindaco con il sindaco di centro-destra di nuovo non è segno di nulla se non di un po’ di esibizionismo. La stabilità politica di Montebove è stata alquanto incerta e non è cosa di ora. Quello che invece più mi preoccupa sono i soliti accordicchi sottobanco dei quali già si è indotti a pensare a pochi giorni dal voto.
Il vecchio Armando Ternali era un militante storico del Psi ma non il “portavoce” o un candidato del Psi… Quanto al selfie della vicesidaco di Chiusi con Marchetti, l’articolo non critica il selfie in sé, quanto il non capire che quella foto poteva ingenerare confusioni, fraintendimenti e strumentalizzazioni (puntualmente avvenute), tanto che lo stesso Marchetti ha dovuto precisare che della fusione con Chiusi lui per ora non ne vuol parlare. Vedi la Nazione di oggi…
Non capisco, un tesserato si, mentre uno che è stato inserito nella lista no? Ribadisco, non è questo il problema. Il vero problema problema è se la marmellata serve a confezionare una crostata per qualcuno. Compito più difficile lo so, ma sicuramente più utile.
Questo non è giornalismo, questa è pura e semplice ” caciara”. Sentenze sputate a casaccio senza sapere niente di più di quello che qualche intellettualoide ( il cui pensiero dimostra in maniera lampante il perchè la sinistra in Italia sta facendo ridere ) ha raccontato in piazza. Questa persona così incoerente è la stessa che da circa 4 anni ( ovvero da quando si è trasferita nella nostra cittadina ) si è solo fatta il mazzo un po’ ovunque ( nella festa delle contrade così come in altre occasioni di volontariato senza farsi troppe domande e troppe ” seghe mentali da politicante improvvisato ” ) dedicando il suo tempo in attività che hanno fatto solo che bene al nostro paesello.. guardando al di là degli schieramenti politici, al di là della singola diversità di idee.
Se togliersi per qualche serata i paraocchi e confrontarsi con chi la pensa diversamente da te significa essere incoerenti allora bisogna essere fieri della propria incoerenza. Se dare una mano e dimostrare che per Chiusi si può lavorare insieme senza secondi fini significa doversi difendere da queste minchiate sparate a caso allora è bene che ognuno tiri l’acqua nel suo orticello e stia bene attento a non avere contatti umani con ” gli avversari ” altrimenti si perde di credibilità.
Mi raccomando, continuiamo a tirarci le sassate per 4 pizze impastate perchè non ci sono problemi più gravi da trattare.
Tanto di cappello davvero…
Signora, non è obbligatorio candidarsi alle elezioni in un a lista “alternativa al Pd”, né fare il portavoce di quella lista o di comitati che si contrappongono al Pd (vedi Comitato per il No al referendum costituzionale). Uno è liberissimo di fare le pizze alla festa del Pd, ma se è un candidato e portavoce della lista del principale avversario politico del Pd, mi scuserà, ma è tutt’altro che una minchiata. La persona in questione per me è stata una piacevolissima scoperta e credo che sia un valore aggiunto per i “podemos” e per la sinistra chiusina, insomma un bell’acquisto, dato che viene dal nord, ma in questo caso, per bontà d’animo e non certo per secondi fini, una minchiata l’ha fatta e rilevarlo, trattandosi di figura non secondaria, è solo un dovere di cronaca. Non sarebbe corretto rilevare solo gli scivoloni di Bettollini, Micheletti, Lanari e Scaramelli, che anche loro ne fanno a iosa… Se legge bene vedrà che l’articolo non critica le persone, ma una certa “leggerezza” e disinvoltura negli atteggiamenti e nella concezione della politica…Quanto agli altri problemi da trattare, se scorre primapagina, ne trova quanti ne vuole… Il problema, cara signora, è chi mischia le carte, non chi racconta la partita…
Caro Marco, condivido totalmente il tuo articolo. Aggiungerei però un personaggio che non hai citato e che completa la marmellata: Andrea Micheletti, che da Sel è passato senza colpo ferire al Pd per mantenere il posto in giunta. Sai anche te che è così. Grande pezzo!
lo so sì… e l’ho anche scritto a suo tempo…Però, va detto che nella politica dei “selfie” Micheletti è un po’ più cauto. https://www.primapaginachiusi.it/2014/07/senesi-di-sel-lasciano-il-partito-vogliono-rompere-con-il-pd/
Cari miei, prove di accordo per il SI di Ottobre, dove tutto si mescola, dove tutto diventa indistinguibile ed indistiguibile sarà sia da destra che da sedicente sinistra, due facce della stessa medaglia, che correranno in soccorso l’una dell’altra, statene tranquilli.Continuate ad impastare le pizze perchè credete di fare qualcosa per il paesello.Con il vostro impasto ed il vostro stemperarsi l’uno nell’altro, portate l’acqua consapevolmente a Renzi e Berlusconi, che ieri dicevano di votare Si e l’altro NO.Oggi invece sono più vicini, ma non perchè il vicesindaco va alla festa di Brugnaro ma perchè è qualcosa che passa sopra le teste di tutti e che è basato sull’acefalismo politico, cioè sulla non più distinzione valoriale che la politica stessa impone come lezione giornaliera. E per forza sono sulla stessa barca.Ed allora chi diceva poco tempo fa che non era vero che il centro sinistra era come il centro destra vedremo dopo l’aiuto che il cavaliere si appresta a dare al renzismo cosa dirà o come lo giustificherà.E’ il nuovo che avanza….ma credo che avanzi a parecchi….X Paolo Scattoni: no, un selfi non è solo un segno di esibizionismo, è un segno che i neuroni servono per scaldare i capelli ed è comunque un segno di condivisione, un segno di comunione di pensieri, semmai esistano.Semmai c’è da chiedersi questo : se esistano.perchè per tanti non esistono, per pochi invece esistono e sanno ben distinguere dove portano i percorsi.E non c’è bisogno della laurea per capirlo, visto che parecchi laureati lo sono.Un vecchio saggio diceva: per far soldi e carriera non c’è bisogno di intelligenza, anzi spesso è proprio questa che limita tale azione.