E MONTEBOVE FINI’ A DIRIGERE UNA RIVISTA DELLA CGIL. I SALTI DELLA QUAGLIA NON FINISCONO MAI
CHIUSI – Lì per lì abbiamo pensato che si trattasse di una bufala. Invece è vera. E certificata. E la notizia è quella di un autogol clamoroso… No, non un autogol, come li faceva Niccolai che c’era abituato, o come potrebbe farli un qualsiasi difensore coi piedi un po’ ruvidi. Un autogol di quelli che non ti aspetti, perché la squadra è solida e certi svarioni non li fa, diciamo che da quelle parti sono più rari che altrove, quantomeno. Almeno svarioni di questo genere. La squadra in questione è la CGIL. E in particolare una sua specifica diramazione, il Sindacato di Polizia SILP che ha appena presentato la sua nuova rivista periodica: “SILP CGIL Magazine” in uscita il 28 giugno, con il saluto di Susanna Camusso.
Una nuova rivista gratuita “dedicata ai poliziotti, ma aperta nel contempo alla società civile e a tutto il mondo del lavoro. Perché le questioni che riguardano la sicurezza non possono essere trattate in maniera corporativa, ma c’è bisogno di un respiro alto e direi soprattutto confederale. Per questo abbiamo deciso di investire su un prodotto editoriale che gli iscritti al sindacato potranno ricevere in formato cartaceo e che sarà comunque disponibile on line per tutti, a partire dal prossimo 28 giugno, col numero zero”. Così si legge nel lancio di agenzia. Fin qui niente di strano. La stranezza sta tutta ne nome del direttore responsabile: Massimo Montebove, poliziotto e giornalista pubblicista che da pochi giorni riveste anche l’incarico di responsabile nazionale comunicazione del Silp.
Già, Montebove, che finora era il portavoce nazionale dell’altro sindacato di Polizia, il SAP (nato nel 1981 con la “benedizione” di Giorgio Almirante e diretto per anni dal segretario Saltamartini, eletto in parlamento con il Pdl).
Certo, Montebove adesso si vanta di essere iscritto o comunque molto vicino al Pd, ma in passato è stato anche lui un fascistello di periferia e portavoce della destra chiusina per almeno due campagne elettorali… Ma questo sarebbe il meno. La gente può cambiare idea e schieramento. Decine e decine di parlamentari lo fanno passando da una parte all’altra della barricata dopo ogni tornata elettorale… Figuriamoci se può far scalpore un personaggio come Montebove.
Il problema è che Montebove, da portavoce del Sap, non solo si è fatto fotografare prima con Larussa e poi con Salvini, ma si è reso anche protagonista di alcuni scivoloni indegni, come la difesa in tv dei poliziotti che applaudirono i colleghi condannati per l’omicidio di Aldrovandi. Poi l’accusa di provocazione alla ragazza NO-TAV che baciò un poliziotto che la fronteggiava… E anche la difesa delle manganellate agli operai delle acciaierie di Terni.
La Cgil sta con Montebove o con gli operai di Terni? Dalla nomina dell’ex portavoce Sap alla direzione della rivista SILP CGIL Magazine verrebbe da pensare che stia con Montebove. E qui qualcosa non torna.
Evidentemente alla Cgil e al SILP hanno la memoria corta o non conoscono tutte le storie. Non sanno o non ricordano per esempio che lo steso Montebove nel 2014 era stato nominato “consigliere speciale alla sicurezza” del Comune di Chiusi dall’allora sindaco Scaramelli (Pd) che poi però, dopo la difesa degli assassini di Aldrovandi, fu costretto a rimuoverlo dall’incarico, prima ancora di cominciare… Insomma Scaramelli uno scivolone lo aveva fatto, ma si rialzò subito. La Cgil e il suo sindacato di Polizia, invece insistono. Un tempo tra i poliziotti del sindacato vicino all Cgil e quelli iscritti ad altri sindacati, c’era una certa differenza di atteggiamento. E certe dichiarazioni come quelle di Montebove da parte del Silp non si erano mai sentite… Adesso, il trombettiere scelto Montebove fa l’ennesimo salto della quaglia. Ha cambiato opinione lui o il Silp? Questo la Cgil (magari anche la stessa Camusso) ce lo dovrà spiegare.
Non voglio entrare nell’argomento che può riflettere posizioni personali delle quali non ne conosco le ragioni, ma senz’altro politicamente mi appare come lo presenti tu un fatto che possa avere anche una valenza politica, anche se diciamocelo francamente Marco, oggi non c’è da meravigliarsi più di nulla e con la massima indifferenza vengono fatte scelte che ieri potevano sembrare impossibili. Che segno è questo secondo te? Io non credo possa essere tanto un segno di volontà politica di un organismo ma è senz’altro il segno che tali istituzioni non controllino più nulla e tale affievolirsi di ogni forma di controllo sia politico sia etico(etico riferito alla politica) sui servizi loro forniti sia il sintomo evidente che la noncuranaza,il qualunquismo, l’abbandono dei valori sia il fatto preminente e che emerga sempre con maggior forza.Come del resto oggi è sia nel sindacato sia negli organismi delle Coop.Stò leggendo un libro dal titolo ”Coop Connection ”a questo proposito che la dice lunga su quali aspetti ormai da molto tempo abbiano assunto le Coop che molti credono siano aziende che s’interessano di prodotti alimentari mentre la loro attività preminente è l’attività finanziaria.Ormai si sapeva ma mi domando sempre quanti cittadini lo sanno e ne facciano derivare le opportune conseguenze. Pochi, soprattutto per chi ha esaltato sempre il sistema cooperativistico contrapposto al sistema del puro liberismo economico.Non sò e non m’interessano i giudizi sulla CGIL nel merito del Post, ma certo il fatto da come lo riporti tu semmai fornisce un ulteriore elemento di riflessione da fare su quale sia l’aspetto dell’Italia che in questi anni si è andato formando.Segno del Renzismo? Anche, ma segno di una semprepiù disinvolto barcamenarsi in una serie eterogenea di valori-disvalori che hanno prodotto anchessi e concorso al disfacimento morale dell’Italia, che secondo me avviene in una società ancor prima di quello politico, perchè la gente nel suo complesso è privata di elementi di ragionamento che prima parttiti, istituzioni e politica fornivano ed erano anche se differenziandosi dei punti di riferimento e/o di ragionamento.Oggi si ragiona solo con quanto conviene e rispetto a cosa.Ed allora anche la CGIL che è un sindacato che nella propria etica dice di perorare gli interessi dei lavoratori si dovrebbe chiedere tutto questo a cosa serva. E la risposta si vedrà che tenderà ad essere esente da caratterizzazione di colore politico, tendenzialmente equilibrata e sedicente rispettosa degli interessi dei lavoratori che sono iscritti.Ma codesto lo ritengo un vicolo cieco, che una volta imboccato porta all’accettazione non solo del servizi degli addetti stampa come dici tu, ma anche di altro sempre più corposo che è la deideologizzazione, tanto cara agli avversari della stessa CGIL che non hanno mai finito di attaccarla dicendo che era una cinghia di trasmissione dell’ideologia.Loro invece sono esenti perchè politica non la fanno nè l’hanno mai fatta….il dramma non è degli organismoi dirigenti che accettano tali scelte come descri tu, ma del parco buoi che si presta all’uso.Questo è quanto.
La domanda è una sola, anzi due: 1) può il portavoce nazionale di un sindacato di destra diventare, di colpo, portavoce nazionale di un sindacato di sinistra della stessa categoria?
2) può la Cgil dare incarico di dirigere la comunicazione di una propria categoria, ad un personaggio che ha applaudito le manganellate agli operai di Terni, ha applaudito e difeso gli assassini condannati di Aldrovandi (e per questo fu rimosso anche da un incarico pubblico al comune di Chiusi, a guida Pd), ha incitato a manganellare i no tav? Sulle foto con Salvini si può anche sorvolare, sebbene siano indicative anche quelle… E’ vero che ormai i valori sono annacquati e c’è molta marmellata in giro (sempre che si tratti di marmellata), ma… qualche spiegazione la Cgil la dovrà fornire. O no? E ai lavoratori, ai pensionati, iscritti alla Cgil, va bene così?
Come ci raccontano le cronache degli ultimi tempi la via di Damasco è molto affollata… e purtroppo anche accidentata.
Ahhh, allora vedo che intigni….Se il problema lo poni così come hai fatto la domanda, la risposta credo che sia”certo che può”c’è qualche regola che glielo impedisce? Basta essere tesserati ad un partito di maggioranza relativa ma forse forse anche no e se gli accordi sono chiari non credo che ci siano regole scritte che lo impediscano.Coloro che decidono questo debbono rendere conto a qualcuno in carne ed ossa? La risposta a questo ritengo che sia negativa.Quindi non ci si meravigli se le cose funzionano così perchè se ci si meraviglia vuol dire che non si ha il polso del livello di dissoluzione raggiunto dal sindacato sotto l’aria che spira parallelamente al divenire di Renzi dentro il PD.Il sindacato dovrebbe essere un altra cosa? Dovrebbe è il condizionale del verbo dovere ma come si immagina non è così. Quindi la prima domanda non contempla lo stupirsi.Se ci si stupisce vuol dire appunto che si è rimasti indietro rispetto ai tempi che corrono.Questo è quanto, almeno per me, anche se personalmente è chiaro che non lo condivida, ma è la pratica conseguenza di una tendenza, che prima di essere politica è senza dubbio culturale.
La seconda domanda è diretta conseguenza di quanto ho affermato nella risposta alla prima, nel senso che cosa si immagini quale debba essere la risposta dovuta agli iscritti, ai pensionati,ai lavoratori.La mia risposta è che non esiste più alcuna risposta.Ma perchè fa caso una cosa in tal modo ? Fa caso perchè probabilmente non si ha l’esatta dimensione dell’involuzione che ha attanagliato i dirigenti ed i loro organismi rispetto a tali problemi.Frutto della de -ideologizzazione? Senza meno anche di quella ma accanto a quella parallelamente esistono delle tendenze a far proprio il comportamento evitando fattualità che potrebbero essere di imbarazzo, ostacolo, che servono invece alla penetrazione da parte di terzi nel potere decisionale sindacale ed a plasmare tale penetrazione non considerando più l’appartenenza ad una storia, a dei valori fondanti,a non mettere in discussione timori del futuro.Tutto questo in fondo non è che la continuazione alla risposta alla prima domanda.Personalmente non mi stupisco, mi stupisco che la gente a milioni prenda quella tessera siano cittadini che pensano di appartenere ad un sindacato di sinistra e democratico.Vedi Marco, nel divenire di quello che ti sbandierano davanti agli occhi come progresso,corroborandolo con discorsi minori, buonisti, all’apparenza progressisti, nella gente passa inevitabilmente che un valore di sinistra abbia sede in quel sindacato, come lo era una volta che sosteneva ed organizzava lotte per scopi nobili.Oggi con le riforme alla Poletti ma non solo di lui ma anche di chi lo ha preceduto nella sua funzione se avremo bisogno di una TAC o di una Risonanza Magnetica la andremo a fare alla Coop, mentre smembrano gli ospedali, facendoli penetrare e mettendo ciò che resta alla fruizione del privato.E di questo passo ci si stupisce di un addetto stampa la cui funzione passa in silenzio da un sindacato ad un altro ?
La risposta a tutto questo dovrebbe essere dentro tutti noi: questo è un sistema le cui prime armi le rivolge verso la gente perchè per regnare e servire agli scopi deviati che gli sono stati fatti imboccare per contenere le spese riduce le risorse e la gente ne paga il prezzo. Finchè la gente non avrà imparato a ribellarsi e ad avere la dignità di farlo tutto continuerà così, anzi peggiorerà, ed i problemi non saranno come quelli che dici tu su Montebove.Ed allora, non per continuare la solita,annosa diatriba fra me e te, ma con questi che sono arrivati a permettere queste cose ”nemmeno il caffè”, ma per davvero.E possono fare tutto il teatrino possibile per la non partecipazione a cerimonie ufficiali di chi veramente gli si oppone, ma è solo un segno della loro debolezza, e prima o poi è un castello che crollerà,se non per l’azione di una opposizione ma sicuramente per la loro impossibilità di convincere la gente alla condivisione delle loro politiche.Come vedi, ritengo giusto di mettere tutto insieme, perchè alla fine nulla è distaccato.
Non servono regole scritte per impedire certe cose, basterebbe il buon senso. Invece prevale il senso del ridicolo. E anche uno scarso senso della propria storia…