GLI ATTENTATI DI BRUXELLES: DOLORE, CORDOGLIO E QUALCHE RIFLESSIONE A MARGINE

Il sangue e l’orrore degli attentati di Bruxelles consigliano di riflettere. Di starsene anche in silenzio a pensare. A quei poveracci che ci hanno lasciato la pelle o hanno riportato ferite e anche alle cause di questa situazione. Magari a pensare a come uscirne. Perché i “Je suis belge”, come i ‘Je suis Charlie’, lasciano alla fine il tempo che trovano, come i profili facebook colorati con la bandiera del Belgio o, qualche mese fa, della Francia (e purtroppo non ne abbiamo visti con la bandiera del Mali, del Kenia o della Nigeria…)
Giusto il cordoglio, giusta la vicinanza ai belgi, alle famiglie delle vittime. Giuste le bandiere a mezz’asta. Un po’ meno le dichiarazioni di circostanza e le lacrime di coccodrillo. Meno ancora le dichiarazioni di guerra tipo “mandiamoli tutti a casa loro”… riferito agli islamici, o “alla guerra si risponde con atti di guerra”. Come se la guerra non ci fosse già. Come se la guerra l’avessero dichiarata solo quelli dell’Isis che sono dei macellai, creati e armati però dall’Occidente. Lo hanno detto Tony Blair e Hillary Clinton…
Dopo ogni attentato noi diciamo che l’Europa si deve difendere, che deve difendere il proprio stile di vita, che l’Europa non può piegarsi alla logica della paura, non può e non deve farsi chiudere in casa. Che noi, cittadini italiani, belgi, francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi ecc. quindi cittadini europei, abbiamo diritto alla nostra sicurezza, alla nostra libertà di movimento… Ma è bene ricordarci che ci sono Paesi in cui questo diritto e questa libertà non sono garantiti non solo dai governi di quei paesi, spesso dittatoriali, autoproclamati o inesistenti, ma dai bombardamenti quotidiani dei bombardieri europei e americani. Dalla depredazione di risorse perpetrata dalle potenze occidentali. L’Europa sta facendo la guerra in Siria, in Afghanistan in Libia, sostiene le violenze di Israele in Palestina. E non solo… Con le bombe e le distruzioni noi europei stiamo spingendo e regalando migliaia di persone verso lo Stato Islamico che è armato da paesi amici e alleati delle potenze europee. Con armi di fabbricazione europea…
Ma ci sono anche altre riflessioni da fare in queste ore di dolore: 1) perché dichiarare ai 4 venti in mondovisione che il terrorista Salah, uno degli attentatori di Parigi, appena catturato in Belgio stava collaborando con la polizia? Non è stato questo un errore madornale che ha scatenato l’immediata reazione? Chi aveva interesse a divulgare la notizia?
2) Ci dicono che i servizi segreti belgi sono un colabrodo… che le 5 o 6 polizie del Belgio non comunicano tra loro e che si fanno la guerra… E questo in un Paese nel mirino perché ad alta concentrazione di immigrati islamici non è certo un fattore di sicurezza. Ma al di là di tutto, come è possibile entrare in aeroporto nella metropolitana, in una città tra le più controllate del mondo, con armi ed esplosivo in quantità industriale?
3) E allora si può ridurre tutto all’attacco del terrorismo “di matrice islamica”? E si può fare l’equazione islamici uguale terroristi, o comunque contigui e non ostili ai terroristi, come molti fanno?
Gli attentati di Bruxelles sono la prosecuzione di quelli di Parigi (prima Charlie Hebdo, poi il Bataclan e lo Stade de France…) di Ankara, contro i tedeschi. Sono la prosecuzione delle violenze di gruppo a Colonia per Carnevale, sono lo strascico del fiume di profughi che arriva dal mare e da terra… Ma sono attentati contro la gente, non contro i poteri dell’Europa. Servono in primo luogo a limitare le libertà, a sospendere la democrazia, a introdurre leggi speciali… Servono per “immobilizzare” le popolazioni e dare carta bianca ai governi. Sospensione di tutte le garanzie democratiche. E’ già così in Francia, ora sarà la volta del Belgio. Poi, dopo qualche altro attentato, sarà la volta dell’Italia o della Spagna…
In Italia dovremo essere vaccinati, ma siamo un popolo di memoria corta. Noi italiani abbiamo già vissuto la stessa cosa con la strategia della tensione negli anni ’70-80. Ve lo ricordate? Quindi, se ci dicono che gli attentati di Bruxelles e di Parigi sono opera dell’Isis, diffidiamo. Guardiamo più a fondo. Probabilmente sono “anche” opera dell’Isis. I fanatici kamikaze dello stato islamico sono lo strumento, la mano armata. Come Al Queida per l’11 settembre 2001… Ma i servizi segreti europei che non scoprono mai niente, che arrivano sempre dopo le esplosioni, che tengono sotto controllo i presunti terroristi ma non li fermano, che diffondono notizie che sarebbe meglio tenere coperte, puzzano di bruciato come le lamiere contorte dell’aeroporto di Zaventem…
Il terrorismo è funzionale ad una strategia che chiede ai popoli di Europa di cedere sovranità in cambio di sicurezza. Poi, c’è anche il problema dello Stato Islamico. E di gente che in nome di un Dio si fa saltare in aria per seminare terrore. A questo proposito inutile ripetere che un esercito fatto di irregolari che non hanno alcuna paura della cattura o della morte è difficilmente battibile. Oggettivamente. I brigatisti rossi e gli stragisti neri sono stati battuti, ma loro avevano timore di essere presi o uccisi. Loro sparavano e piazzavano bombe, ma non si facevano esplodere… La differenza non è da poco.
m.l.
Siccome nel mio scrivere sono sicuramente prolisso, allora vediamo di cercare per una volta di non esserlo.Siete d’accordo sul fatto che ”in politica per giudicarer e capire dei rapporti, dei passaggi, delle cause effetto, sia necessaria in prima cosa porsi la domanda”cui prodest ?”. La risposta fra le righe l’ha data Lorenzoni nella parte finale del suo Post. Lo si voglia o no, il mondo va ad alta velocità verso la supremazia di una oligarchia alla quale resta utile utilizzare l’arma del terrorismo per mettere ai margini la democrazia.Ad arrivare a tale conclusione e riflettere su questo non è che ci voglia di essere tanto svegli.Mi ripeterò, ma questo è il solo mezzo per solidificare quell’ingranaggio del 80% che non fruiscono della torta e di quell’altro 20% che siamo noi occidentali che se la mangiamo tutta.A questo fine tutto è lecito, e quando si parla di morti ogni sfumatura compassionevole è il varco attraverso cui si afferma tale meccanismo.Il tragico è che il passato alla povera gente nulla insegna.
la guerra non è di qua o di la del confine occidente islam cultura occidentale, noi loro , la guerra è palesemente un sopra pochissimi contro sotto tantissimi e sotto ci stiamo insieme ad un miliardo di musulmani inermi come noi.
Per la verità con ”la povera gente” io intendevo anche noi , non solo quelli che scappano dalla guerra, perchè sappiamo che questa non fa distinzione e per raggiungere i propri scopi da che mondo è mondo non è indietreggiata di fronte a nulla ed in fondo le logiche che la fanno esistere sono logiche contro tutti e contro tutto.Dovremmo imparare a ribellarci contro chi la fa e chi la alimenta, sia rosso, turchino o nero. Non è l’islam che preme, è il sistema di ripartizione della torta che è arrivato a non avere più torta da dividere a causa della sua voracità strutturale che è sempre stata contro l’uomo e che ancora grazie ai media si crea il problema di essere credibile agli occhi dei più che hanno perso le speranze di cambiare e che sono ammortizzati nelle loro spinte di lotta,.ma tutto questo viene messo in campo e fatto per continuare a fruire di quella torta di cui parlavo prima.E’ lì che la politica degna di tale nome deve intervenire slegandosi dai lacci che l’hanno avviluppata.Se non si capisce questo finiremo tutti a fare come quelli ai quali si rivolse il diavolo che erano con la m….fino al collo : ”Il secolo di ricreazione è finito, tutti in ginocchio ! ”…ma credo che non ne siamo molto lontani….
Comunque, al di là di ogni altra considerazione e riflessione sul potere, sul “cui prodest” ecc. resta il problema di questa gente che, con tutta tranquillità si imbottisce di esplosivo, cammina, entra in un luogo pieno di gente e si fa altare in aria… Cosa sia successo e cosa passi nella mente di quelle persone (che non sono solo dei “disperati”) ancora non è stato spiegato. Credo che neanche il fanatismo religioso possa essere una spiegazione esaustiva… Pensate a quali pensieri avrà quella persona che sa di andare a morire, sa che sta facendo gli ultimi passi della sua vita, magari a 27 o 30 anni…Roba che neanche i Samurai… Non solo, ma le azioni terroristiche con gli uomini bomba non sono azioni isolate, gesti di follia individuale, ma azioni programmate, pianificate, costruite a tavolino, quindi anche la decisione di farsi esplodere è “concordata”, pianificata insieme ad altri, magari c’è anche qualcuno che ordina… Questo rende la cosa ancora più difficilmente spiegabile. Come è possibile, umanamente, pianificare data, luogo e modalità, costruendo pure lo strumento, della propria morte? Le azioni degli uomini bomba cozzano con il primordiale istinto di sopravvivenza dell’uomo. Una cosa è mettere in conto che ti possano prendere o ammazzare, altra cosa è scegliere consapevolmente e scientificamente di immolarsi…
La mia spiegazione,senz’altro parziale è la seguente per rispondere ai tuoi quesiti Marco,cercando di dare un contenuto di razionalità all’irrazionalità di quanto il terrorismo è portatore.Il cervello umano è la macchina per eccellenza che produce idee.Tali idee possono venire influenzate dalle condizioni dove si trovano ad esistere gli uomini e quindi a cominciare dalla religione, dal bisogno e dalla sofferenza e da come ci si mette in relazione principalmente con questi fattori.Il bisogno non è solo bisogno materiale per il quale riempire lostomaco-è anche quello.- ma c’è un altro bisogno ed è quello di poter pensare di superare se stessi, quello dell’immortalità della quale -nessuna esclusa-tutte le religioni si fanno portatrici. E’ il ”ricatto morale” più grande che viene fatto nei confronti delle persona poichè gli si dice che ”tu non morirai” ma con la morte continuerai a vivere. Quale arma più potente che alimenta l’ego umano c’è più grande di questa? Questa ha presa su coscienze di centinaia di milioni di uomini che senz’altro non educati ai processi evolutivi che ha avuto l’Europa con la sua storia degli ultimi secoli sono rimasti arretrati su tale piano ed investono quasi tutto in quella direzione, ma sono stati altresì spettatori di periodi di sviluppo e di predazione da parte del mondo cosiddetto ”libero” verso il loro mondo col colonialismo.Non pretendo che sia solo questa la spiegazione perchè nell’uomo è stata sempre presente la spinta a superare se stesso ed a considerare che la vita non finisca con la morte.Quindi persone che hanno subito perdita di famiglie, figli, miseria,sfruttamento e fame, sono portate a reagire così, facendosi saltare in aria poichè pensano che il nostro sia il mondo del male, il satana modermo che domina il mondo.Tanti torti per certi aspetti non ce l’hanno, ma non sono coscenze educate a credere che le condizioni possano cambiare, a loro non interessa questo e sono preda costante di infervorazioni di carattere e natura religiosa..La diversità fra la nostra comuinità e quella islamica si tocca anche nei piccoli centri come Chiusi, eppure vi sono persone che sembrano aperte al dialogo, anzi spesso sono proprio loro che lo ricercano e spesso gli viene in qualche modo negato o guardate co ostilità perchè si pensa che debbano ragionare con il nostro metro.Ma come possono farlo mi chiedo, essendo nati ed avendo vissuto condizioni diverse, differenti alle nostre, educati a vedere cose diverse dalle nostre ?.Queste persone spesso hanno una visione della nostra società a benessere diffuso che gli appare come ”il mondo del bengodi” o giù di lì. Dovrebbero invece studiare la storia del paese che li ospita ed allora se questo venisse fatto correttamente si renderebbero conto che quel ”bengodi” che loro identificano come libertà e messa a disposizione di ogni genere di prodotti, lo si deve alle lotte, ai diritti di chi ha lottato precedentemente a noi, di chi si è fatto anche ammazzare per difendere le libertà umane.Questo gli dovrebbe essere insegnato ma a Chiusi-parlo di Chiusi- questo non succede.Alle persone che per vicissitudini ed educazione hanno avuto una storia diversa,andrebbe insegnato che quei sostentamenti(pochi per la verità) ma quella disponibilità anche politica all’ascolto che trovano qua, la trovano non perchè ci sia stata regalata, ma perchè gente di principi sani ed ideali forti ha combattuto contro coloro che quei diritti volevano che non si fossero affermati, ed oggi purtroppo vediamo che anche la nostra comunità-specie i giovani, scavalcano a piè pari tutto questo e lo relegano da una parte non considerandolo perchè nessuno, tantomeno la scuola e le loro famiglie gli hanno spiegato il perchè hanno avuto dei diritti. Oggi questi diritti in maniera proditoria da parte del sistema economico sono stati coscientemente fatti sconfinare nel ”consumismo” e nell’aspetto morale deleterio che ormai tutti percorrono al quale sono per la maggior parte assoggettati. E’ la maggiore negatività che si riversa e si riverserà contro di loro, formando loro una mente per la quale dal momento che esistono tutto gli debba essere dovuto.Io li chiamo ” ‘i nuovi schiavi”…..Poi certamente non è tutta qua la spiegazione del terrorismo ma credo una gran parte del pensiero e della formazione mentale di chi si immola, sia subalterna alla religione ed al modo di come si concepiscano i rapporti far gli uomini.Pezzi separati, deboli da una parte, sui quali il sistema basato sulla conservazione e sulla strategia della stessa conservazione anche dentro casa loro esiste, non esita un minuto a farli immolare sull’altare di quell’ ”ego” nutrito dal credo religioso.Per campare non ci vuole la religione ma occorre rispetto ed andare con forza contro chi il rispetto non lo applica. Ed il sistema dove viviamo in quanto a rispetto, spesso dovrebbe andare a scuola da chi è schiacciato, sia al nostro interno ma ancora di più al di fuori.Sono decenni che li bombardiamo e li affamiamo con le nostre visioni assolute di poter fruire delle loro ricchezze alleandoci con gli uomini di potere che li dominano dall’interno, poi li vorremmo ributtare a mare e nascono i vari Salvini, ma in questi ultimi anni l’Italia si è scoperta purtroppo che di salvini ce ne sono parecchi, è piena, e spesso gli stessin poveri italiani che hanno strappato un pezzo di
pane alla loro esistenza sono strutturalmente tanti piccoli Salvini.Il sistema così si alimenta.Ecco perchè sono loro il pezzo debole.Noi e loro dovremmo organizzarci per far finire questo sfacelo che sta portando il mondo alla rovina e che arricchisce pochi.Questo è quello che sostamzialmente penso.Quello ceh a scuola studiamo come ”illuminismo” ha prodotto i più grandio mutamenti della storia moderna, ha prodotto la ragione applicata alla politica.A queste popolazioni che sbarcano l’illuminismo gliel’ha dato da secoli l’ayatollah.E’ questa la deviazione morale che ha segnato la storia e che li ha resi schiavi.ma su tale piano tutto il mondo è paese.Noi siamo i seguaci moderni degli stessi Ayatollah, del quale verbo sembra ”normale” di over fruire.Ayatollah col frigotrifero, tv ed automobile, ma sempre ayatollah sono, per il semplice fattyo che il meccanismo a cui fanno riferimento è sempre lo stesso e funziona.Sono sopravvissuti al crollo di imperi per 2000 anni perchè al mente dell’uomo che vive ed è educata su questa realtà non è facile farla ragionare diversamente.I mezzi ce l’hanno tanti ma il mezzo più forte e robusto è il funzionamento che chiamerei primordiale della mente umana.Di quella sono illustri e capaci interpreti e non c’è nessuno come loro nella scala di raffinatezza della conoscenza di come funzioni la mente dell’uomo sull’emotività dei suoi bisogni.
I terroristi dell’11 settembre 2001 guidavano degli aeroplani. Non erano persone che se la passavano male…
e, secondo te, un ingegnere che guida un Boeing può credere nell’immortalità, nella vita dopo la morte e nelle 12 vergini?
Io, nella mia ignoranza in materia di strategie militari o terroristiche, vedo però quella che potrebbe essere una similitudine con l’organizzazione dell’Ira irlandese, che non è esattamente un gruppetto di scalzacani. I vari attentatori sono in realtà parte di un grande esercito dislocato. Vengono reclutati e “formati” militarmente e psicologicamente, poi ognuno per la sua strada in un luogo (strategico) diverso. Tanto è vero che nella maggioranza dei casi, gli attentatori risiedono nel luogo dell’attentato. Ognuno dei “soldati”, così come accadeva in Irlanda, vive una vita diciamo normale: studia, lavora, ha famiglia o meno, sapendo che un giorno arriverà la richiesta di agire. E quando arriva, appunto, agiscono secondo le istruzioni. Sicuramente gli esecutori non sono al corrente del piano centrale. Meno rischioso per chi comanda. Meno si sa e meno si può dire e “collaborare”. Quella del terrorismo italiano era una strategia completamente diversa. Le BR erano al tempo stesso ideatori, mandanti ed esecutori, quindi un gruppo che condivideva tutte le fasi tanto del pensiero quanto dell’azione. Concordo quindi sui dubbi espressi dal direttore. L’Isis non è nato ieri. Che sia un’organizzazione a livello internazionale non l’abbiamo scoperto oggi, che si avvalga di un alto livello di expertise tecnologica , pure non è nuova, così come non è nuova l’idea, se non la certezza, che al comando non ci siano 4 invasati che giocano alla guerra. Epperò, e lo abbiamo anche scritto altrove, pare che le Intelligence cadano dal pero ogni volta. Risulta incredibile che due tizi , carichi di esplosivo, arrivino in aeroporto in taxi, girino per l’aeroporto spingendo carrelli, ognuno con un guanto nero di fattura stranina e nessun addetto si insospettisca…
ed è “stranino” che a quei due tizi non venga nemmeno un dubbio, un accenno di ripensamento… Sanno dove stanno andando? E se lo sanno, davvero viene messo in discussione l’istinto di sopravvivenza dell’uomo…
X Marco.A parte lo” stranino” ma nessuno mi risponde cosa ne pensa se i risultati del terrorismo sono quelli che sono e cioè di far andare il mondo verso una cancellazione della democrazia e la padronanza delle decisioni se tutto questo che produce tale situazione e condizione sia un fatto strategico. Chissà perchè il discorso ”cui prodest” sembra proprio strano…troppo difficile e casuale si pensa? Io credo che certe verità vere, il popolo non le conoscerà mai.Il popolo, la gente normale, le tragedie è destinato a subirle come sempre. Segno è che c’è qualcosa nel nostro sistema che non va bene perchè se c’è gente che arriva a farsi saltare ed uccidere altri simili inermi, vuol dire che la regia c’è e produce.E produce non per l’interesse della gente, ma per il suo contrario.
Carlo, è possibilisssimo che ci sia una regia occulta, ed è un fatto che il terrorismo aiuta oggettivamente i poteri a restringere le libertà e gli spazi di democrazia. E’ anche facile che delle persone in preda a fanatismo possano prestarsi a fare delle stragi… quello che non torna e non si spiega è che queste persone fanno saltare in aria prima di tutto se stesse… E’ qui che la “logica” sfugge. E siccome non si tratta (o non si tratta solo )di analfabeti e disperati è difficile capire come giovani che hanno studiato che in molti caso hanno in lavoro, possano credere all’immortalità, al paradiso di Allah ecc…
Se qualcuno ancora non lo avesse capito, o, fa finta,li abbiamo a casa, nella porta accanto,purtroppo li abbiamo accolti a ” billo sciolto” senza chiedere un documento,un passaporto senza prendere un’impronta digitale,perchè era una forma di razzismo,certamente non tutti sono dei terroristi ma proprio per questo andavano ” studiati “. Oramai è tardi,abbiamo permesso che si ” spargessero ” in ogni dove,senza regole,li abbiamo,e,li continuiamo a pagare.Abbiamo un deputato che, lo stesso Ministero degli Interni definisce ” Pericoloso ” ma per questo è tutti i giorni in televisione a propinarci le sue ” Cazzate ” e ci minaccia pure. Teniamo quello che quattro deficienti ci danno per forza. Non ci lamentiamo più, andiamo verso il nostro destino.Montanelli la definì ” l’Italia dei secoli bui “
Niccolò, alcuni dei terroristi non son arrivati coi barconi, sono nati in Francia o in Belgio, sono cittadini francesi o belgi, sono europei da almeno due generazioni…E i loro genitori o nonni sono arrivati in Europa perché la Francia, il Belgio, l’Inghilterra o l’Olanda avevano le colonie… e ad un certo punto il colonialismo è finito (ma non lo sfruttamento, la depredazione di risorse, la sottomissione anche militare…). Del resto anche le nazionali di calcio della Francia o del Belgio sono piene zeppe di giocatori che hanno la pelle un po’ più scura e cognomi nordafricani. O del Mali o del Senegal… E non da adesso. Quella è immigrazione ricca e va bene. Quella dei barconi no. Ma è più facile che i terroristi assassini viaggino su voli di prima classe che sui barconi…
Quindi Marco, mi vorresti dire che ci sta come un vestitino nuovo ? Quindi fanno bene a fare queste stragi,quindi mi vorresti dire che quando toccherà anche a noi ce lo siamo meritati ? Il problema è anche,fra i tanti,che hanno i maestri, Imam,che sono dei sobillatori e i clandestini la bassa manovalanza. Io non dico che tutti quelli che arrivano,via terra o via mare,siano terroristi,ma insieme a questi arrivano anche loro.E’ per questo che parlo di controlli e di impronte digitali.Le impronte sono basilare e il modo più veloce e sicuro per sapere chi hai di fronte ! Mi spieghi perchè proprio ora ? Mi spieghi perchè parlano di ” conquistare l’occidente ” ?
Io , Nicolò, dico solo che bisogna farci molte domande, senza semplificare… dico che i terroristi sono già qui e non hanno bisogno di arrivare via terra o via mare, dico che il terrorismo giova e fa il gioco di chi vuole restringere gli spazi di democrazia e ridurre a sovranità degli stati d’Europa… Dico che non si può spiegare solo con il fanatismo e la smania di conquista il fatto che delle persone si fanno saltare in aria… E dico pure che quelle persone che si fanno saltare non sono solo analfabeti, disperati e invasati, ma anche gente che ha studiato, che è in grado di guidare un aeroplano… possibile che creda al Paradiso di Allah?
A te Marco sembra impossibile che anche la gente che abbia studiato si faccia saltare con le cinture esplosive.Lo sai qual’è secondo me il limite del tuo ragionamento? E’ quello che tu giudichi queste cose col metro tuo. della razionalità occidentale e cioè applicandone valori materialistico-illuministi,formatisi qui in casa nostra da secoli, che contrastano fondamerntalmente con quanto contenuto in menti obliterate dalla religione che si sono formate sotto altre atmosfere.Nel nostro piccolo Marco, ricordi quanto successe dopo la strage del Bataclan a Chiusi? Ci fu una presa di posizione contraria decisamente a quell’atto terroristico fatto dalla comunità islamica, in cui esponenti legati alla religione con megafono dissero con cognizione di causa che quello era un atto mostruoso e che loro si sentivano di condannare perchè il vero Islam non era quello.Ed io lo credo che siano stati sinceri. Queste persone sono credibili e sono sinceramente colpite da questi fatti, anche se nei giorni scorsi il fatto del Bataclan della comunità islamica se ne vedevano pochi al giro in Chiusi , forse per timore o non sò di cosa.Dai discorsi fatti al megafono ricordi qual’era la parola più riccorrente? Io me la ricordo. Era Allah ! Secondo te cosa vuol dire questo se non l’onnipresenza del massimo regolatore della vita dentro i fatti umani e che albertga dentro di loro? Questo è un concetto che mette in evidenza l’onnipresenza e l’onniscenza di Dio nei rapporti umani, ed in qualunque rapporto sotto ogni latitudine.La razionalità umana nulla può contro questo e questo è un tema fondamentale che va difeso percjhè se si scalfisce questo viene dimostrato che la volontà, la razionalità, la coscenza umana vince su tyutto, e quell’organizzazione piramidale e diffusa
E’ la loro formazione secolare che è un fatto insuperabile sotto qualunque rapporto e che è inscindibile da quanto di buono o di brutto, che si rifà sempre al volerte di Allah.Con questo discorso volevo dire che anche in menti che hanno appreso lo studio, questo studio è stato assorbito e digerito sotto quella luce che è una luce che mnon tiene affatto presente i processi di trasformazione e la storia come contrasto di forze anche contrapposte ma che si basano su diritti e sul materialismo storico dell’occidente che può averte spazio anche dentro ai credenti cristiani, anche in quelli più retrivi.Non mi meraviglia dunque che in menti che sono nate in occidente ed in occidente sono cresciute e sviluppate vi sia la presenza di un ”tarlo” endemico che porta inevitabilmente all’estremismo fanatico.Vedi bene che qualcuno di questi assassini non si è fatto saltare in aria come altri hanno fatto.Perchè succede questo ? Forse perchè sà che la propria vita è più importante di altre cose, ti tutte le altre e che da lì viene tutto. Questi non credono come i poveracci che sia loro predestinanato nell’adilà un prato vertde con 50 vergini….questi lo sanno bene che non è vero ed allora sono strumenti diretti di un circolo vizioso grande al cui innesco guarda caso ha provveduto l’occidente negli ultimi 30-40 anni, perchè una cosa erano le rivoluzioni anti-coloniali che si sono avute in Algeria, Tunisia, Egitto, Siria ed Irak, un altra cosa sono le spinte salafite
pagate con i petrodollarti dell’arabia Sauidita che non si dice mai che è uno dei paesi al mondo più brutali, servo attento e diligente del capitale ”in god we trust”, la cui storia ha operato sempre a favore delle Corporations made in USA ed Europa.La storia, quella storia è un passaggio discontinuo di relazioni, di cause-effetto, di produzione di fatti e misfatti a cui sono stati asssoggettati tutti i popoli durante i regimi dittatoriali che hanno relazionato culo e camicia come si dice con l’occidente.In Afghanistan dopo l’intervento russo tonnellate di armi sono state vendute dagli americani ai talebani per usarle contro i russi ma che poi sono state usate contro loro stessi, in Irak gli interventi per trovare le armi di distruzione di massa che non c’erano,in Siria l’intervento pagato dai dollari americani contro Assad nemico giurato di Israele per toglierlo di mezzo che ha prodotto la proliferazione dell’Isis anche dentro i confini di quel paese.E’ una storia infinita che non ci vuole una grande conoscenza dei fatti per coglierne gli aspetti profondi che direttamente hanno influenzato gli interventi di guerra,anche quelli successi in Ucraina, pagati sempre dagli stessi biglietti verdi con l’occhio di Dio ed il compasso dove stà scritto ”in god we trust”.
L’accerchiamento tentato della Russia fin’ora non ha avuto successo perchè se si osserva la cartina geopolitica si vede che è stato messo in atto un piano di accerchiamento e destabilizzazione fermato solo adesso che ha dovuto fare i conti con le bombe russe ed il ripristino galoppante della legalità dello stato guidato da Assad.A tal proposito nessuno si ricorda più che mesi fa anche l’Onu per bocca dei suoi portavoce chiedeva ad alto volume che Assad se ne doveva andare.Quella politica dove dietro ci sono i dollari ha messo in ginocchio uin intero paese che è la Siria ma almeno per ora si vede che non aveva fatto i conti con il nazionalismo russo che senza meno è più forte in patria che in tutti gli altri paesi europei. Chi si fa saltare getta benzina sul fuoco di tutta questa storia e non mi si dica che il fine ultimo è quello di metter mano sulle risorse che si sono spartiti i colossi privati creati in russia dopo il crollo dell’URSS.Quelle società di capitali plaudirebbero a vendere le loro risorse che sono nel sottosuolo russo formando inevitabili cartelli con le corporation made in USA ed Europa. Il mondo dopo questo passaggio sarebbe il loro, ed a tal fine tutto è lecito e se ci siano qualche centinaio di morti per mano di pazzi plagiati questa è cosa infinitesima. Anche gente di media cultura e non solo poveracci sul cui cervello gravita l’onnipresenza di Allah che tutto dispone ed a cui tutto è dovuto. Gli stati della peniosola arabica(Qatar, Baharain,Yemen, ed altri fanno parte della stessa protuberanza della lunga mano della zio Sam, Obama o non Obama).Guarda caso che Israele con loro ci va d’accordo ma non con l’iran, ed anche questo nulla dice ? Ed allora chi comanda tale status i del mondo ha sede essenzialmente in due luoghi : al di là dell’Atlantico ed anche nel nord Europa, vedasi ”Albione”.l’uno sempre sostentatore delle iniziative dell’altro e vice-versa.Il fine e la tendenza è la spartizione di quella torta che si diceva prima negli altri interventi.