CHIUSI: E’ MORTO “WINI”. NEGLI ANNI ’60-70 FU UNA VERA ROCK STAR NELLA ZONA
CHIUSI – Oggi a Chiusi è un giorno triste. E’ morto a 66 anni Vincenzo Massarelli, detto Wini. Che poi era il diminuitivo inglesizzato di Vincenzo. A quei tempi andava di moda così. Anche Giuliano Gemma, nei film western figurava come Montgomery Wood. Erano gli anni del beat. Dei capelloni. E Wini negli anni ’60 e primissimi ’70 era il cantante più famoso della zona. La voce dei Kamars. Uno dei primi, con “Peter” Bacosi, con Ezio Feri, Enzo Capeglioni, Giancarlo Laurini, Maurizio Donati, Carlo Alberto Rettori, a portare al Mascagni e in tutte le sale del comprensorio, da Chianciano a Sarteano, da Fabro a Piegaro, da Radicofani a Passignano i successi dei Beatles, ma anche dei Procol Harum, dei Creedence, oltre alle cover italianizzate dei Dik Dik, dei Camaleonti, dei Giganti… Non conosceva l’inglese, allora, Wini, ma con le canzoni se la cavava, andava “a orecchio”… ed era un bel ragazzo, alto, moro, coi capelli lunghi e la voce blues… Con i Kamars ha fatto ballare e innamorare una intera generazione di ragazzine, le prime che da queste parti cominciavano a portare la minigonna e gli stivali alti, fin sopra al ginocchio… E’ stato insomma, una rock star e uno sciupafemmine e quell’immagine non gli dispiaceva affatto. In quegli anni aveva fans ovunque nella zona. Era molto “gettonato”, si diceva all’epoca.
Di estrazione popolare e proletaria ha lavorato a lungo all’estero,come operaio, un po’ in tutto il mondo, dove si costruivano dighe, elettrodotti, strade. Tornato a Chiusi ha fatto l’artista, lo scultore. Modellava ferro e legno con maestria da artigiano sui generis, come sanno fare le persone abituate alla fatica, a usare incudine e martello e materia povera.
Da qualche tempo non stava bene. Se ne è andato così, in silenzio, ormai lontano, anche nel fisico, dall’icona beat anni ’60. Ma Vincenzo Massarelli è stato davvero, a Chiusi e nei pesi limitrofi, una rockstar, ai suoi tempi. E per tutti resterà sempre Wini. Quello che faceva urlare, piangere e innamorare le ragazzine.
Nella foto: un “complesso” anni ’60 come quelli in cui cantava Vincenzo Massarelli, detto Wini
Ciao Wini
”Wini” era una istituzione a Chiusi, proprio per i motivi che hai detto tu Marco.Una personalità eclettica che per anni si era posto di fronte ad una grande varietà d’iniziative nelle quali aveva investito soprattutto la sua fantasia e la forza che lui sapeva ricavarne insieme al senso” liberatorio” che tali attività gli davano.Era venuto alle scuole elementari insieme a me ma poi il vissuto di entrambi ci aveva portato a vivere condizioni e luoghi diversi per più di 50 anni e ricordo che sin d’allora era una ”personalità speciale”. Con lui Chiusi perde un personaggio speciale,un personaggio a cui era sufficente guardarne la faccia mentre parlava perchè sapeva trasmettere al tempo stesso nei confronti della vita,l’ironia e la pesantezza del vivere accompagnate anche da una eterea leggerezza che le sovrastava tutte con una normalità proprio tutta naturale e mai artificiosa,quasi poetica.E quando riescono a convivere nella persona queste due facoltà è inevitabile che si assurga di fronte al resto delle cose in una posizione di assoluta”specialità”.
Alla famiglia tutta le mie sentite condoglianze.Ciao Wini…..