CHIUSI, I 5 STELLE: “RICOMPRIAMO LA FORTEZZA!” MA E’ UNA BUONA IDEA?

CHIUSI – Se il Pd se ne sta rintanato nelle sue stanze a discutere tra pochi intimi della “forma partito”, il movimento 5 Stelle sembra invece intenzionato a dar fuoco alle polveri della campagna elettorale fin da adesso. E’ di ieri una proposta del meetup locale piuttosto clamorosa: quella di comprare la Fortezza, che dopo decenni di chiusura a qualsiasi trattativa, la famiglia Paolozzi che ne detiene la proprietà, ha messo in vendita. “100 euro a testa per ricomprarsi la Fortezza, il parco e le due torri medievali devono tornare ad essere di proprietà della comunità… La Fortezza è parte della storia di questa città, ma è anche uno spazio dai molteplici usi possibili e che il solo renderla di nuovo fruibile trasformerebbe, arricchendolo, il tessuto urbano del centro storico”, scrivono i 5 Stelle chiusini. Che paragonano l’impatto di una operazione del genere su Chiusi Città con quello che potrebbe avere per lo Scalo la riqualificazione della Fornace. Ma 100 euro a testa basterebbero? Probabilmente no. Il prezzo indicato dalla proprietà supera i 2 milioni di euro. Gli abitanti di Chiusi sono poco più di 8.000 compresi gli ultra ottantenni, che dovrebbero sborsare una cifra per una cosa di cui difficilmente vedrebbero l’effetto, e i neonati… Insomma la sortita dei 5 Stelle sembra più una provocazione. Un sasso lanciato nelle acque stagnanti dell’opinione pubblica locale. E anche un modo per porre l’attenzione su quel complesso monumentale che potrebbe anche far gola a qualcuno e magari stimolare quel… qualcuno.
La Fortezza consta infatti di un antico “maschio”, di una torre medievale, di un parco e di alcuni edifici annessi, in via Arunte. Negli anni ’70 il Comune provò ad intavolare una trattativa per aprire al pubblico almeno il parco, ma trovò sempre le porte sbarrate; alla fine degli anni ’80 si parlò (e si scrisse) dell’interesse di un immobiliarista milanese, certo Silvio Berlusconi, che aveva fatto delle avances anche per la Fortezza di Montalcino, senza però riuscire a metterci le mani. Pare ci volesse costruire un resort di lusso e dopo il niet degli ilcinesi virò su Chiusi. Ma la cosa finì in una bolla di sapone e non si sa se l’interesse del cavaliere era reale o solo presunto. Qualcuno accusò la stampa locale di aver fatto saltare l’affare… All’epoca però la proprietà era irremovibile e non aveva alcuna intenzione di vendere la Fortezza, almeno finché sarebbe stato in vita il conte Clemente Paolozzi. Adesso che il conte non c’è più (è morto nel ’97), gli eredi sembrano intenzionati a disfarsene. La figlia del conte Paolozzi Letizia, che è stata dirigente del Pci e compagna di Aldo Tortorella, fu diseredata, a causa forse delle sue simpatie politiche o forse perché non cedesse alle eventuali pressioni dei compagni di partito che governavano Chiusi. Fu lei stessa a dichiararlo a Primapagina qualche anno fa. Comunque adesso la Fortezza di Chiusi è in vendita e l’annuncio figura sul sito di una agenzia immobiliare…
I 5 Stelle chiusini dicono che a breve forniranno i dettagli sulla sottoscrizione. Che probabilmente, anche perché il periodo non è certo roseo dal punto di vista economico (le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese e non sarà facile che scuciano dei soldi per acquisire un quota parte di un parco…), finirà anche questa in una bolla di sapone. Ma almeno l’iniziativa ha il merito di riproporre un tema. Di riaccendere i riflettori su quell’angolo di città che dal 1939 è “off limits” per i cittadini di Chiusi che la Fortezza la possono vedere solo dal buco sul cancello causato da una scheggia nei giorni della battaglia del giugno ’44, quando il maniero della famiglia Paolozzi ospitava il quartier generale dei nazisti occupanti.
Certo la proposta dei 5 Stelle potrebbe stimolare qualche privato o lo stesso Comune di Chiusi a prendere in esame l’acquisizione della Fortezza, ma la cifra da sborsare è consistente e per il Comune ci sono altre priorità: la Fornace di via Oslavia è una. Il Palasport a Pania, per chiudere e mettere una pietra sopra lo scandalo dello stadio incompiuto è un’altra. Poi, visto lo stato in cui versano il parco dei Forti e i giardini pubblici di Chiusi Scalo e la scarsa manutenzione che il Comune riesce a garantire nei due parchi, aggiungere anche la Fortezza potrebbe risultare un azzardo…
m.l.
Le cazzate volano, giustamente dal movimento 5 stelle non possiamo aspettarci altro.Comunque il problema non è comprarla, ma risistemarla e mantenerla negli anni, ci vuole una sottoscrizione di 100 euro al mese! Avanti così 5 stelle 100 voti forse li prendete!
Una volta il povero Silvio Berlusconi era interessato all’acquisto, poi non fece nulla, magari provate a risentirlo..
Carissimo Sig. LUCIO chi?! Se fossero stati usati tutti i soldi spesi in quella cattedrale nel deserto chiamata Stadio (NON terminato) oggi la nostra Amministrazione avrebbe già potuto comprare la Fortezza di Chiusi, ristrutturarla e renderla accessibile alla cittadinanza, ai terzieri, eventi culturali e a tutte le persone che vengono a visitare le nostre bellezze storiche…
P.S. Lucio stai sereno!
Cazzate o non cazzate prudenza vuole sarebbe meglio non vendere il vitello nel corpo della vacca ..(.naturalmente parlavo dei voti, non tanto della fortezza…).Quanto al ”povero Berlusconi” che non mi è mai sembrato tanto povero e fra l’altro credo che sia in buona compagnia numerica per condividere la politica del PD fra il sodalizio d’intesa con il Berluschino di Rignano ed il suo fido scudiero Verdini, oggi apparente non più fido ma utile per le maggioranze8 si fa finta di litigare ma poi l’obiettivo è comune…)…..Vedere Roma per esempio: C’è chi dice che se Marino si dimette com’è verosimile che il suo partito gli faccia terra bruciata poichè sono pronte nuove alleanze, il PD possa perdere Roma, ed indovina chi è previsto che ci possa andare ? Uno sforzo ancora Sig. Lucio:quelli delle cazzate, come li chiama Lei. Chissà perchè dicono le cazzate e la gente li vota.Tenga presente che sono il secondo partito in Italia e se dopo il governo di Roma-che detto fra noi è andato tanto bene sul piano degli avvisi di garanzia- Chiusi per quelle che Lei probabilmente se ne dimentica-parlavo della ”cazzate”,le sembra -in piccolo chiaramente-da meno di Roma? Le” cazzate” come dice lei sono quelle dei 5 stelle oppure il Piano strutturale,i marciapiedi inaugurati con fascia tricolore, i giuochini per i piccoli, l’amministrazione dell’area ex centrocarni, l’inquinamento alle Cardete, Lo stadio, Chiusi patrimonio dell’Umanità, ed anche altro….quindi non è tanto un fatto di condivisione di una politica o meno, oppure di destra o sinistra ma il fatto di saper vedere obbiettivamente dove è andata Chiusi in questi ultimi anni. Se per lei tutto questo non vale forse ha ragione ma l’oggettività bisognerebbe considerarla.Od è troppo difficile ? E le dirò di più: forse ha avuto ragione fin’ora sulla quantità di voti perchè non ostante tutto alla gente più gli si fa male e più gode.( Il PD è ancora maggioranza dopo aver perso qualche migliaio di voti) ma non mi sembra un metro di cui andare contenti e vantarsene.Naturalmente e personalmente spero sempre il contrario….I 5 Stelle sparano cazzate? Forse sì, ma perchè non si mettono alla prova?.Pensa che si vada peggio di così ? Sono come minimo 30 anni che Chiusi stà decadendo ed ancora si crede che si difendono gli stessi partiti che invece non sono più gli stessi ? Ecco perchè la gente più sente male e più insiste ascoltando le sirene
di questa generazione di 40 enni che vengono sbandierati come ”il nuovo che avanza” e che si ripromettevano-parlo proprio di loro-di dover recuperare la facoltà d’incazzarsi! Li ha mai sentiti in questi anni? Ed allora la pochezza è pochezza,non bisogna confonderla con altro.Ma è presente strutturalmente dentro di loro e non poco….
(premesso che non sono un 5 stelle) ma si! Mettiamola sempre così quando si parla di far acquisti del genere che riguardano la comunità. Vengono sempre messe davanti le problematiche di ogni genere (che in realtà ci sono ma non sempre insormontabili), risorse da reperire per acquistare, risorse per rifacimenti, risorse per manutenzioni, risorse per le gestioni…e così via! Come se quello che un potenziale acquirente “privato” potrebbe farci, di un immobile del genere, non lo sappia fare un sociale “pubblico”. Innanzitutto, aldilà di una etichetta politica, se dei cittadini di un luogo propongono delle idee per acquisire un emblema storico della comunità non ci vedo gli estremi per considerare ciò una “cazzata”. Proprio per certe considerazioni le nostre amministrazioni comunali o semplici cittadini “organizzati” si sono visti chiudere per sempre le possibilità di ritornare in possesso di Castelli, Parchi o Ville rappresentative delle proprie comunità (Cetona docet). Salvo poi andare a far “cazzate” nel tempo con altre opere meno “impegnative” (?), ma non esenti da costi sopportati dalla comunità (altri Comuni limitrofi a Cetona…. docet)
Secondo me l’idea non è una cazzata, per vari motivi.
-Ha il pregio di aprire la discussione su quale città vogliamo smettendola di discutere di marciapiedi e altalene.
-Rilancia l’idea che i beni pubblici vanno incrementati e non svenduti.
-Si rivolge in primis ai cittadini di Chiusi che devono smetterla di essere spettatori di decisioni e scempi che vanno solo a vantaggio dei soliti noti.
-E’ fattibile perché se questa comunità non è in grado di tirar fuori un milione per cambiare il volto del paese è bene dircelo chiaramente che il declino e il degrado in cui siamo stati costretti da amministratori incapaci è quello che ci meritiamo.
Lasciando stare chi ha la mamma sempre incinta non capisco come si possa dire che sia…”un modo per porre l’attenzione su quel complesso monumentale che potrebbe anche far gola a qualcuno e magari stimolare quel… qualcuno”.
Ancora non si è capito che i 5Stelle non difendono gli interessi di palazzinari e affaristi o si continua a far finta di non capire?
Quel “qualcuno” è riferito ad un ipotetico soggetto privato, che vedendo la proposta dei 5 stelle, potrebbe anche interessarsi all’acquisto. Non mi riferivo a qualcuno di noto ma innominabile…
Mi viene da dire “dalla Padella alla Brace”, quelli attualmente al potere vendono anche le piazze già urbanizzate, quelli che aspirano a sostituirli sparano senza conoscere a cosa tirano. Ma lo sanno questi nuovi saggi quanto costerebbe mettere in sicurezza un parco come quello della Fortezza ? Lo sanno quanto costerebbe mantenerlo una volta acquistato ? Meglio lasciar perdere. Ovviamente nella condizione economica attuale in condizioni migliori se ne può anche parlare ma senza porre a carico della popolazione nuovi balzelli, perchè la raccolta di 100 € per cittadino a mio modo di vedere é un nuovo tributo !
Io credo che operazioni del genere le possa fare solo il pubblico… se ne ha la forza economica e politica. Per pubblico però intendo il Comune, magari con il sostegno della regione o dello Stato, non i cittadini che si sostituiscono al potere costituito con le collette popolari. Poi che la proposta riaccenda i riflettori su un problema e su un pezzo di città l’ho scritto nell’articolo…
XMercanti. Qui a Chiusi ormai sono abituati a venderli i beni pubblici: si costruisce su terreni pubblici, si vende perfino una piazza… Ma vedo con tristezza che anche a Cetona la storia è la solita.
Nei nostri paesi c’è da ricostruire una comunità prima di ogni altra cosa. Con certi ragionamenti oggi le nostre città non avrebbero tanti teatri, chiese, giardini, monumenti, parchi, ospedali (ormai ex)…
Questo patrimonio è stato fatto anche con soldi privati ed è arrivato fino a noi.
Oggi invece i privati sono diventati in gran parte rapinatori di risorse pubbliche e le pubbliche amministrazioni, per lo più, hanno contribuito a distruggere ciò che i nostri antenati ci hanno tramandato.
Credo sia ora di invertire questa catastrofica tendenza. E togliamoci dalla testa che sia un problema di soldi che non ci sono.
Beh certo questa è una proposta scandalosa ma senz’altro semplicissma: chi ci stà avrà la possibilità di aderire chi non ci stà non aderirà e alla fine tireremo le somme. Il resto conta poco. Evidentemente non è un’operazione semplice ma in gioco c’è un’idea di futuro e di città che viene proposta ai cittadini e sopratutto un rovesciamento dei canoni tradizionali del pensare il rapporto tra il privato e il pubblico: noi (i cittadini) di qua e loro (i politici) di la. Loro decidono e noi guardiamo. La “cosa pubblica” non è di nessuno e non consideriamo nemmeno ipotizzabile che i cittadini possano divenirne i protagonisti. Sempre e solo per il tramite dei politici di professione. La proposta è scandalosa perchè contesta questo. E se la proposta viene dai 5 Stelle almeno una garanzia c’è: verrà fatto quello che viene proposto.
Ammesso che la “colletta” o sottoscrizione pubblica vada avanti e che possa coprire la somma richiesta dalla proprietà per cedere l’immobile (cosa della quale personalmente dubito fortemente), quale sarà il soggetto che tratta l’operazione? Il meetup 5 Stelle? E ammesso che l’acquisizione vada in porto, poi chi gestirà il parco, la torre e il “maniero” e per farci cosa? con quali soldi? Si farà una nuova colletta per la manutenzione, una per il ripristino e la messa in sicurezza, una per la vigilanza? L’idea può anche essere suggestiva, ma a me sembra più utopica e propagandistica che scandalosa, perché ha troppi aspetti poco chiari. Se il principio della riappropriazione da parte dei cittadini di un bene per renderlo pubblico e fruibile può essere giusto, la proposta – che riaccende i riflettori sul problema Fortezza e questo è un merito- nello specifico mi sembra poco concreta e poco fattibile, almeno nelle forme in cui è stata presentata. Opinione del tutto personale, naturalmente…
A Sarteano un piccoo parco giochi è stato recuperato e allestito grazie ad una “donazione” del Pd locale che ha speso parte dei proventi della Festa de l’Unità per acquistare scivoli e altalene. per quel piccolo parco. Personalmente ritengo anche questa una iniziativa più propagandistica che altro, perché i parchi pubblici deve allestirli chi è preposto, cioè il Comune, non un partito… Magari in questo caso si tratta di una sorta di risarcimento per l’uso di aree pubbliche per la festa di partito. I 5 Stelle chiusini vogliono fare una cosa del genere, con la Fortezza? Certo, il costo è un po’ più alto…
http://www.quinewsvaldichiana.it/parco-giochi-grazie-ai-proventi-festa-unita.htm
Caro Marco ti faccio una semplice domanda e poi ti do una notizia.
E’ plausibile che la città di Chiusi, con i suoi cittadini in testa si ricompri la Fortezza?
La notizia, che però mi sembrava scontata, è che i 5Stelle non hanno nessuna intenzione di comprarsi la Fortezza.
Se acquisto pubblico ci sarà, per questo si lavora, non sarà di un partito, di un benefattore, o di un’associazione ma un’opera collettiva in cui tutti possono partecipare e senza metterci sopra la propria bandierina.
Questo ragionamento secondo me vale per la Fortezza ma può farsi per la Fornace (qualora fosse in vendita a prezzi ragionevoli) e poteva valere per il nuovo Palazzetto a Pania.
Insomma, o si smuove la città o questo paese è finito.
Ricomprarsi un pezzo di storia non mi pare una cazzata su cui far battutine.
Non è un’idea originale, tra l’altro, perché tante città, specie in Francia, l’hanno già fatto. Se continuiamo a guardare e misurarci con Po’ Bandino l’esito è scontato.
Sì, Luciano, ma io non so se la città ha la forza, in questo momento, per ricomprarsi la fortezza o la fornace. L’economia è asfittica come non mai e di idee e progetti, neanche l’ombra. Resto dell’idea che sia giusto pensare acome riappripriarsi di pezzi di storia e pezzi di citta, ma penso che l’unico soggetto abikitato a operazioni del genere dovrebbe essere il comune, magari su pressione di soggetti diversi e dei cittadini. Che potrebbero anche contribuire in qualche modo alla gestione. Ritengo che senza il coivolgimento diretto del comune la cosa avrebbe poco senso e poche possibilità di riuscita… indipendentemente da chi sia alla guida del comune.
L’idea è bellissima e molto suggestiva, sin da bambino sogno di vedere dietro quell’anonimo cancello…
Ma siamo sicuri che il solo “renderla pubblica” serva a qualcosa? Il punto non sono nè i 100€ nè gli oneri di ristrutturazione, ma la visione. E questo è il maggior contributo che la proposta può dare alla città. Serve un motivo per rimanere a vivere a Chiusi città, non (o non solo) un altro parco o un nuovo museo. Forse è il caso per tutti di dare un occhio ad esempi un pochino più strutturati come questo:
http://www.povegliapertutti.org/wp/
che hanno da subito messo e che continuano a mettere al centro il futuro dell’area. Sarebbe opportuno che fin da subito si discutesse più di COME questa area possa mettersi al servizio dei cittadini diventando anche accessibile SEMPRE e a TUTTI che non dei 100€, della scarsità delle risorse o degli sponsor e dei detrattori dell’iniziativa. E’ questo che manda avanti i progetti. E attira risorse.
Condivido sig. Paolo e condivido le sue idee ma in una fase come questa la teoria rimane teoria, la pratica è un altra cosa. E la pratica-lei mi insegna – che deve fare i conti con la realtà e vedrà che i detrattori-si fa per dire- della sua teoria che ha mostrato dal link – diranno questo che ha sentito dalle mie parole.Invece, la cosa quasi come sempre dipende dalle persone e se vi sono persone che sanno portare avanti una idea forse ci sono più possibilità che questa venga premiata. Non si tratta di far prevalere il pubblico sul privato o viceversa, ma occorre tenere presente dei paletti che sono quelli in cui la situazione si dibatte e cioè che il privato attende dei ritorni da ciò che possa essere disposto ad investire ed il pubblico attende una riparametrazione delle ”uscite” ed un premio pubblico, universalmente riconosciutogli dalla comunità soprattutto quando affronta tematiche chhe dovrebbero essere esenti dal privilegio di pesca dei soliti noti come ci sono sempre state..E’ una battaglia delle idee e sono daccordo con lei che non è tanto quello che potrebbe essere un esborso iniziale ma il suo mantenimento alla fruibilità, e per questo mille ostacoli si frappongono in una situazione economica come è quella esistente.Occorre però essere realisti che come il caso della fortezza vi siano anche ulteriori casi che potrebbero essere.degni di attenzione allo stesso modo.La Fornace per esempio.Di esempi di dispersione improduttiva li abbiamo visti ed ancora pesano e peserannon in avvenire sulle casse del Comune, volute e portate avanti da una pletora di amministratori affabulati da incantatori di serpenti e da venditori di fumo in questi ultimi anni: le energie economiche messe sullo stadio od altro stanno lì a significare che-ma è solo un mio parere- se la gente non si rende conto che senza che sia possibile spazzare via questa ragnatela di interessi che sorregge per esempio il mondo dell’associativismo connesso alla politica e di sua diretta emanazione non si va da nessuna parte, e dirò di più: diventa fondamentale in questo cammino non l’entrare in cabina,fare la croce sul simbolo e poi estranearsi dalla conduzione della cosa pubblica, perchè così facendo si delega il nostro presente ed il nostro avvenire ad una pletora di gente in cui ha sede il nulla.Non lo dico io, lo dicono i risultati.
XPaolo F. Sono contento che ti piaccia l’idea. Qui a Chiusi in molti pensano che sia una sparata o semplicemente una cazzata. Sarà difficile spiegargli che è un’occasione speciale per tornare finalmente a parlare della nostra comunità e della nostra città.
E’ vero che non è particolarmente originale, in Francia ci sono dei precedenti e l’esempio che citi dell’isola di Poveglia, che non conoscevo, è un altro. Qualcosa di simile sta avvenendo con i terreni circostanti il sito di Paestum.
Il fatto che tu abbia colto il senso che sta dietro questa idea (che è un po’ quello che aveva già sottolineato Romano) non mi sorprende.
Certo che non è finalizzata ad avere un parco in più. La Fortezza per Chiusi è un pezzo di storia e un simbolo; e come ben sai i simboli hanno la forza di parlare ai cuori e alle intelligenze.
Vedremo nei prossimi mesi se lo spirito civico di questa città è completamente morto o se aspettava da decenni di essere risvegliato.
Lo “spirito di questa città” si è provato a risvegliarlo sullo stadio incompiuto (anche prima che arrivasse Striscia la Notizia), sul centro merci fantasma, sulla fornace cadente, sull’inquinamento da nichel ecc… ma i risultati sono stati, purtroppo, alquanto deludenti. La cittadinanza non si è voluta risvegliare. Ha preferito rigirarsi sul cuscino e mettere i tappi nelle orecchie. Se la Fortezza e i 5 Stelle avranno una maggiore forza evocativa e “propulsiva” ben venga la proposta sulla Fortezza. Ma i conti vanno fatti bene. E con l’oste. Altrimenti rimane propaganda e muore lì…
Io credo che sia vero quanto dici Marco, ma ogni volta che viene detta che tale cittadinanza è sotto torpore e di seguito viene detto che non esiste che si possa risvegliare(gli esempi che hai portato sono pertinenti) allora da tutto questo può anche emergere la considerazione che la macchinetta che sparge torpore-alias barattolo dello spray pieno di etere- possa appartenere anche al partito di maggioranza, che attraverso metamorfosi è venuto affermando la sua politica basata sull’apparire e non essere.Questo mi sembra sia indiscutibile e la cittadinanza questo lo sa tutta, tranne quelli che lo sanno ma fanno finta di non saperlo perchè credono ancora al cambiare veste perchè il tutto si mantenga in maniera gattopordesca, inclusi loro.E su tale via, anche sentendo i referenti di diversi luoghi dell’associazionismo importanti e che fin’ora hanno fatto la storia di Chiusi,sembra che si stianno orientando perchè ancora una volta si affermi tale tipo di politica e cioè ” uomini nuovi” ma che in realtà hanno preso parte nello stesso partito a tali politiche,che hanno detto sempre di si e che caratterialmente appaiono ”battitori liberi”..E’ la vecchia storia del vissuto di Chiusi che ancora rischia di ripresentarsi e di mietere sempre voti(sempre di meno fra l’altro) ma che è ancora dura a morire. Io dico che -parlando di vera rottamazione- siano queste le forze da battere e disinnescare così il legame che congiunge l’associazionismo partitico alla politica, alle istituzioni ed anche a coloro che hanno il polso della situazione misurato dagli interventi dei soldi, che una volta erano a pioggia e che oggi non si possono più permettere data la crisi.Allora il mio grossolano ragionamento è quello-forse lo si è già capito-che sia nelle cose che tutto questo debba trovare una fine, se non altro per non privilegiare ancora il decadimento. Le forze nuove che possono sostituirsi a tutto questo? Forse per il momento è vero che si affrontano argomenti non facendo i conti con l’oste, ma senz’altro il panorama che abbiamo di fronte è quello che c’è una pletora di giovani che ha fallito nei propositi che si riprometteva, ed un altra pletora staccata da tutto e non coinvolta con i centri di potere che è una pletora sostanzialmente ”ONESTA” e che non pesa per privilegiare i soliti noti, oppure peggio per dare i segni di novità dove non ci sono e che non si fà mangiare il….dalle mosche come si dice. Chi ha abbracciato un certo partito come quello di cui siamo spettatori, credo che non ci voglia una intelligenza superiore per dire che ha coadiuvato un processo fallimentare per Chiusi e per l’Italia, ed i conti sono sotto gli occhi di tutti.Se poi a livello nazionale vengono fuori col dire-faccia tosta a parte- che il PD ha prodotto,scovato e fatto fare retate di disonesti anche al proprio interno, ricordo sommessamente che tali retate li hanno fatti la Magistratura ed i Carabinieri e le forze di Polizia non davveron il PD. Termino il ragionamento dicendo che la piazza purtroppo a mio avviso non fornisce uomini e figure tali da riporci alcuna fiducia, non tanto per l’onesta individuale che può anche non essere in discussione, ma proprio per la riproposizione dei soliti metri, criteri e scelte partecipative in politica..Ed io invece penso che ci sia bisogno soprattutto di nuovo, ma si sa bene, ormai il potere è stato costruito per secoli così, e che lega e ricatta a destra ed a manca e per sconfiggere tale gestione ci vorrebbe un voto totalmente nuovo che coinvolga la gente oltre tutti i partiti e rendendo attenta la gente ai vecchi metodi di boicottaggio che non mancano mai, perchè ci sono maestri che hanno l’apparenza ed i discorsi innocenti,quasi da bambini a sentirli, ma che forse hanno le armi spuntate ma che ancora funzionano.E si capisce che il loro timore sia grosso, e in tale discorso ci comprendo soprattutto le maggioranze,ma anche le opposizioni seguono a ruota e non si salvano.Senza paura di ripetermi voglio dire che quando si parla di ”POTERE”
ci si riferisce a quello dei soldi e del modo apparentemente lecito di produrli e di metter su strutture perchè tali soldi girino e beneficino qualcuno,magari approfittando delle carenze del comparto pubblico per innescare discorsi e proposte che il pubblico stesso ”in nome della comunità” privilegi.Ecco tanto per rimandare in onda un vecchio discorso vero e mai smentito che in politica veniva identificato come l’uso privato del pubblico.In tale veste tutte le forme che determinano la nostra vita dall’acqua, all’energia, alla terra, all’uso del suolo e delle sue risorse, nonchè agli apparati di riscossione dei proventi di uso pubblico e generale,tutto è fatto e portato avanti perchè sotto la veste che ”il privato funziona mentre il pubblico no”,venga legalizzato tale principio da parte della politica e di chi la guida. E’ questo che deve finire ed è questo che i giovani devono capire, ne va del loro futuro.Ed allora appare che sia sempre più doveroso ”lo sciogliere i cani”……Altre alternative non le vedo se non quella di cambiare totalmente musica,ma questo si fa con i voti e fin quando la gente nel suo complesso converge sempre nel calderone dei soliti noti si darà adito ad un discorso che chiameranno cambiamento,ma sarà tutto come prima se non peggio.e già oggi si stanno affilando i coltelli perchè così sia.La gente ha un arma, non la sprechi, si chiama VOTO ! Nel lontano 1848 in Europa aveva preso piede un discorso che finiva così:”….non avrete nulla da perdere, se non le vostre catene”….con tutte le differenze dei tempi moderni la sostanza non cambia.
Buonasera, ” La Fortezza” è la casa della famiglia di mia nonna Lavinia Paolozzi è un posto magico dove andavo qualche volta da bambino. E’ per me un grande dispiacere leggere che mio cugino Giovanni voglia venderla. mio zio Clemente adorava quel posto incantato. Li è nata mia nonna ed i suoi fratelli, avrei mille aneddoti da poter raccontare e tante foto di molti anni fa, ricordi straordinari di una generazione che non c’è più.