VOLLEY, LA EMMA VILLAS ASPETTA CAGLIARI. E LA SQUADRA DI SERIE C VA A SPOLETO

CHIUSI – Dopo la parentesi di Coppa Italia, suggellata con un bel 3-0 sui Lupi Santa Croce, torna il campionato al PalaFuccelli di Chiusi Scalo. L’appuntamento per gli appassionati del volley è domani, sabato 29 novembre, alle ore 19.00: Emma Villas Chiusi– ASd Cagliari Volley. Si tratta quasi di un “testa-coda”, dato che la compagine chiusina è in testa alla classifica da sola, mentre gli isolani sono penultimi, con un solo punto conquistato.
Ma le partite sono tutte insidiose. Lo sa bene coach Giannini che ha preparato minuziosamente la partita, analizzando punti di forza e punti deboli degli avversari. E in Coppa ha provato quelle che dovrebbero essere le “seconde linee”, trovando risposte più che incoraggianti. Gente come Romani, De Rosas o Muscarà nel ruolo di seconda linea ci sta stretta e dal punto di vista caratteriale e umano si tratta di giocatori con la testa sulle spalle che sanno come farsi trovare pronti quando serve. E non è detto che siano sempre “seconde linee”. Il campionato è lungo.
La Emma Villas Chiusi finora ha lasciato poco o nulla agli avversari, solo quel punticino perso all’esordio in Sardegna contro Sant’Antioco. Per il resto, punteggio pieno con Spescha, Lotito, De Marco, Braga a livelli da “top player” per la categoria. Lipparini ha sofferto un po’ all’inizio e ora è alle prese con qualche acciacco fisico, ma anche lui è giocatore di sicuro affidamento come Scappaticcio e Marini, i due registi e i libero Pochini. La squadra del presidentissimo Bisogno non si nasconde. Si è già capito che si tratta di una delle formazioni più forti e più accreditate per la vittoria del campionato e per la promozione in A2.
Contro Cagliari, l’obiettivo è uno e uno solo: vincere. Senza se e senza ma. E poi avanti. Certo l’idea di andare ad assaggiare la serie A stuzzica e parecchio la società e anche i tifosi chiusini. Ed è singolare come molti si stiano appassionando al volley e seguano le vicende Emma Villas come fosse l’Inter o la Juventus… Il volley a Chiusi ha tradizione antica e robusta, ma una cosa del genere non era mai successa. E adesso la “prima squadra” di Chiusi ha solo il nome. Di giocatori del posto non ce ne sono (nella scorsa stagione c’erano Bittoni e Bartolucci). Se dovesse conquistare davvero la serie A2, cosa a questo punto possibile, chissà se la Emma Villas potrebbe continuare a giocare a Chiusi…
Il Palasport attuale non ha le misure necessarie. Nè il numero di posti sufficienti. Un anno di “deroga” forse potrebbe strapparlo, ma poi? Ecco dunque che torna di attualità il problema del nuovo palasport a Pania (al posto dello stadio incompiuto) o altrove. Salvo emigrare in piazze più importanti e già attrezzate come Siena o Firenze. Come già successe una decina di anni fa alla Trasimeno Volley che conquistata la A2 si strasferì da Castiglione del Lago a Perugia… Oggi quel Perugia non esiste più…
Una strada, quella, che a Chiusi nessuno vorrebbe ripercorrere.
Intanto anche dietro le “stelle” della B1, qualcosa si muove. La formazione di serie C, costruita i con 4 elementi della scorsa stagione (Cateni, Lorenzoni, Meconcelli, Scricciolo) e molti under 19, più Urbani in prestito dalla B1 per farsi le ossa e per imparare il nuovo ruolo di schiacciatore, sta facendo un più che onesto campionato e potrebbe addirittura trovarsi a giocare per la promozione in B2, come lo squadrone di Marchettini nella stagione 2012-2013 con i vari Bittoni, Bastianini, Lione, Sabatini, Bartolucci, Camardese. Quella del “salto di qualità”, rispetto alla lunga storia della Vitt.
Nelle ultime due gare la compagine di coach Benicchi ha vinto in trasferta a Sansepolcro e ha perso in casa, ma lottando alla pari, con la capolista Monteluce, squadra certamente più quadrata ed esperta, mettendola in difficoltà. Domenica 30 sarà di scena al PalaRota di Spoleto contro una Monini non a livello finora degli anni precedenti. Una vittoria proietterebbe i ragazzi di Benicchi in un’altra dimensione. E’ una formazione giovane, quindi soggetta ad alti e bassi; ancora sembra più una “rappresentativa” che un “gruppo coeso e affiatato”; è allenata da un coach alla prima stagione in panchina, ma… in queste prime 6 gare di campionato è cresciuta progressivamente, almeno sul piano del gioco. Ed ha messo in mostra individualità di tutto rispetto per la categoria e anche in prospettiva, senza tanti timori reverenziali al cospetto di avversari blasonati e con anni di esperienza alle spalle. In C le squadre sono solo 10, ma i giocatori che hanno militato in B1 e B2 sono parecchi. Il livello della categoria non è così scarso come potrebbe sembrare.
Giusto e normale che i riflettori siano puntati sulle imprese di Spescha & C. ma, secondo noi, la formazione di serie C merita attenzione. Perché potrebbe riservare interessanti sorprese.
m.l.
nella foto: Urbani, Romani e Spescha.