MONTEPULCIANO: I GIOVANI DI ESTREMA DESTRA CONTRO IL MINISTRO KIENGE (MA NON PER IL COLORE DELLA PELLE)

giovedì 05th, dicembre 2013 / 20:26
MONTEPULCIANO: I GIOVANI DI ESTREMA DESTRA CONTRO IL MINISTRO KIENGE (MA NON PER IL COLORE DELLA PELLE)
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MONTEPULCIANO – Volantini e anche uno striscione contro il ministro Kienge e la sua proposta di cambiare nei documenti scolastici le diciture  “padre” e “madre” con i più asettici “genitore 1” e “genitore 2”, per ovviare al problema di rappresentare meglio eventuali genitori dello stesso genere. L’iniziativa è dei giovani di CASAGGì Valdichiana, il centro sociale di destra con sede nella città del Poliziano.  Lo striscione ironico, affisso nella notte a Montepulciano, riportava una frase della celebre canzone di Gianni Morandi “fatti mandare dalla mamma” appositamente modificata secondo l’indirizzo dato dal Ministro: “Fatti mandare dal GENITORE 1 a prendere il latte”.  CASAGGI 4

Secondo i  giovani di Casaggì  “le richieste avanzate dal Ministro Cècile Kyenge di eliminare dai documenti pubblici la dicitura ‘padre’ e ‘madre’ in favore di un ben più moderno ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’  è l’ennesimo affronto alla famiglia tradizionale. A prima vista può sembrare un semplice formalismo di poco conto, ma è il primo passo per erodere i pilastri del nostro sistema sociale e culturale. La famiglia tradizionale è da sempre il fondamento della società italiana ed europea, ma adesso vorrebbero cancellarla con un semplice tratto di penna”.  I ragazzi del movimento della “destra identitaria” (così si definiscono) sottolineano che già il comune di Bologna si è affrettato a proporre di cambiare la dicitura sulla modulistica, poi il liceo Mamiani di Roma ha abbracciato questo sistema,andando a modificare i libretti per le giustificazioni”. La destra è destra, anche quando si tratta di under 30. E quindi l’iniziativa contro la proposta Kienge si è accompagnata a dichiarazioni contro le associazioni gay, accusate di “voler erodere poco a poco le nostre tradizioni e preparare in prospettiva il terreno fertile per le unioni e le adozioni omosessuali”.  La nota diffusa da Casaggì conclude si così: ” Per noi la tradizione e l’identità non sono pratiche burocratiche, ma sono parte integrante della nostra cultura e per questo non accettiamo che certe iniziative prendano campo”.  Insomma un no senza se e senza ma alla proposta di Cecile Kienge, ma è già tanto che non ci sia alcun riferimento al colore della pelle del ministro in questione.

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