STAZIONE IN LINEA, IL PD E E IL SINDACO DI CHIUSI AGGIUSTANO IL TIRO. MEGLIO COSI’

STAZIONE IN LINEA, IL PD E E IL SINDACO DI CHIUSI AGGIUSTANO IL TIRO. MEGLIO COSI’
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CHIUSI . Il Pd di Chiusi fa marcia indietro e torna sui suoi passi, rispetto alla stazione in linea per l’alta velocità. Con una nota sulla pagina facebook del partito, la segretaria Simona Cardaioli precisa meglio il senso dell’iniziativa dei sindaci (i 7 dei comuni che si trovano sulla Chiusi-Siena) del 7 novembre a Firenze e soprattutto il senso della partecipazione del sindaco di Chiusi.
Correggendo il tiro rispetto al documento firmato dai sindaci e rilanciato nei giorni scorsi da alcuni di loro, oltre che dalla stampa, compresa primapagina, il Pd chiusino afferma che il 7 novembre i sindaci andranno a Firenze, sotto le finestre di Rfi, a manifestare “per rivendicare la necessità di avvicinare i territori periferici alle grandi città e non lasciarli sempre più isolati, in particolare per chiedere l’ammodernamento della tratta che li collega al capoluogo di provincia e soluzioni immediate per il collegamento con l’AV sulla stazione di Chiusi”. E ricordando le varie iniziative dell’estate scorsa promosse insieme al Pd del Trasimeno parla della necessità di costituire “un comitato di appoggio all’azione dei sindaci, che coinvolga cittadini, sindacati ed associazioni di categoria per la tutela dei collegamenti sul territorio ed il completamento di quelli mancanti”.
Eccola la nota firmata da Simona Cardaioli: 
Compito della politica è quello di raccogliere le esigenze dei cittadini e dei territori e dare gli indirizzi politici; sta poi agli amministratori ai vari livelli trovare le migliori soluzioni in termini economici, tecnici e di pari opportunità.
Un tema caldo di questi giorni riguarda il trasporto ferroviario. Encomiabile l’iniziativa dei sindaci della linea Siena-Chiusi che il 7 novembre manifesteranno per rivendicare la necessità di avvicinare i territori periferici alle grandi città e non lasciarli sempre più isolati, in particolare per chiedere l’ammodernamento della tratta che li collega al capoluogo di provincia e soluzioni immediate per il collegamento con l’AV sulla stazione di Chiusi.
Sulla scia degli incontri promossi da PD di Chiusi e del Trasimeno dobbiamo costituire un comitato di appoggio all’azione dei sindaci, che coinvolga cittadini, sindacati ed associazioni di categoria per la tutela dei collegamenti sul territorio ed il completamento di quelli mancanti.
È indubbio che la questione dell’Alta velocità sarà decisa a livello nazionale. Il Partito Democratico di Chiusi ha coinvolto i propri parlamentari, così come il PD del Trasimeno, e l’assessore regionale ai trasporti perché le istanze del territorio vengano ascoltate e siano sensibili alla soluzione dei problemi contingenti con tempi e soluzioni che non comportino spreco di risorse pubbliche a favore di campanilismi o autoreferenzialità.
Simona, segretaria UC PD Chiusi.
Nel documento dei sindaci che annuncia l’iniziativa del 7 novembre, tra le varie richieste da presentare a Rfi figura anche la stazione  in linea per l’Alta Velocità da realizzarsi nella zona Montallese-Tre Berte, comune di Montepulciano (precisamente a Salcheto) “come previsto dal Piano dell’Unione dei Comuni per i fondi del Pnrr” e collegata a quella richiesta ce n’èanche un’altra: un casello autostradale, sempre lì nei pressi, il che ovviamente comporterebbe la chiusura di quello di Chiusi-Chianciano.
Nella nota della segretaria del Pd chiusino la stazione in linea non c’è. E neanche il casello. Anzi, c’è il richiamo alle iniziative congiunte con il Pd del Trasimeno dove uscì con forza l’indicazioe di puntare sulla stazione attuale di Chiusi e c’è anche la sollecitazione a trovare “soluzioni che non comportino spreco di risorse pubbliche  a favore di campanilismi e autoreferenzialità”. Stesse cose le ha dette il sindaco Sonnini in un  video pubblicato sulla pagina fb del Comune.
Bene, sono le cose che diciamo anche noi da sempre. Ci fa piacere che sia arrivata questa precisazione. Se anche il Pd e l’amministrazione comunale di Chiusi faranno la battaglia NON per la stazione in linea a Montallese-Tre Berte, ma per valorizzare la stazione di Chiusi come hub per l’alta velocità, magari aumentando le fermate e per migliorare tutti i collegamenti esistenti, dagli intercity e regionali, all’ammodernamento della Chiusi-Siena, al collegamento stradale Chiusi-Perugia, saremo tutti dalla stessa parte della barricata.
E’ vero, come dice Simona Cardaioli, che la questione alta velocità-stazione in linea sarà decisa a livello nazionale, ma qualcuno sta spingendo forte anche a livello locale: qualcuno per Farneta e qualcun altro per Salcheto compresi esponenti e sindaci del Pd della Valdichiana.  Molti dei pasdaran della stazione in linea, con i sindaci di centro destra dell’aretino e di Siena in prima fila, speravano in Salvini ministro delle infrastrutture. Da questo punto di vista sono stati accontentati. E una prima mossa l’aveva già fatta il ministro uscente Giovannini che ha istituito il tavolo tecnico due giorni prima di lasciare il ministero… Un po’ di lavoro a Salvini lo ha fatto trovare già pronto…
Chiusi è il comune che da un’opera del genere ha solo da perdere e ha da perdere più di qualsiasi altro Comune, perché ne uscirebbe impoverita e marginalizzata.  Dalla valorizzazione della stazione attuale – che è “quasi in linea” ed è idonea alla fermata dei frecciarossa (già operative dal 2019) ed ha tutte le connessioni sia con la linea di Siena sia con la Firenze-Roma, ha le autolinee, i taxi, i posteggi e tutti i servizi collaterali – e da una battaglia unitaria con i comuni umbri, Castiglione del Lago e Città della Pieve in testa, ha solo da guadagnare e parecchio. Con l’alta velocità alla stazione di Chiusi sarà più facile spuntare anche l’ultimo tratto della Pievaiola, che consentirebbe il collegamento Perugia-Chiusi in meno di mezz’ora e sarebbe anche più facile, crediamo, chiedere il raddoppio e l’elettrificazione della Chiusi-Siena, oggi ridotta a ferrovia da far west. A proposito della Chiusi-Siena, ni rimaniamo dell’idea di trasformare il tratto Sinalunga-Montepulciano-Chiusi in una sorta di metropolitana di superficie con navetta da Montepulciano Stazione all’ospedale di Nottola. Con il raddoppio dei binari anche questa opzione diventerebbe più semplice e fattibile. Treno per Nottola, ma anche turistico integrato e connesso con ciclovie e percorsi del turismo slow…
Tornando alla politica, la precisazione della segretaria Cardaioli evita al Pd di Chiusi di ritrovarsi con il cerino in mano, isolato rispetto al sentire comune della comunità locale e probabilmente eviterà, almeno su questo tema, che non è tema da poco, frizioni pericolose con le altre forze di maggioranza, già in fibrillazione per altre questioni. Una mossa intelligente e non autolesionistica, come ne ha fatte tante negli ultimi tempi.
m.l.
Nelle foto: in alto una iniziatica elettorale del Pd a Chiusi. Sotto, l’iniziativa congiunta Pd Trasimeno-Chiusi, sui trasporti tenutasi a settembre a Po’ Bandino.
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